Da Vivaldi a Sarasate
di Vincenza Caserta
Asolo Chamber Orchestra in concerto con i solisti Enzo Ligresti e Francesco Comisso
BORSO del GRAPPA (TV) 29 ottobre 2022 - La Chiesa di S.Eulalia si affaccia solitaria e circondata da un accenno di morbido autunno tra colori caldi e nostalgici che sembrano rispecchiarsi nel programma proposto dalla Asolo Chamber Ochestra diretta da Valter Favero. Il 29 ottobre il Concerto presentato è un vero e proprio viaggio che si anima in nuovi mondi tra percorsi musicali apparentemente distanti. Il Concerto in sol minore per archi e basso continuo RV 157 è una sorpresa in ogni sua sezione e l’enfatizzare i forti contrasti che lo pervadono rende queste pagine ancora più intense, di natura descrittiva e malinconica allo stesso tempo. Dal procedere incalzante prende vita una tessitura d’insieme che riesce ad amalgamare mistero e sorpresa. Il tempo lento assume il carattere meditativo più contrastante con il deciso incipit e l’anima vivaldiana del pensiero circolare si rispecchia nello sviluppo fantasioso di una cellula tematica che non tarda a divenire onda sonora di pieno impatto coloristico nell’Allegro finale. La dimostrazione che Vivaldi unisce energia, colore e contemplazione di mondi interiori è data dal Concerto in mi maggiore Op 3 n.12 RV 265: il solista Enzo Ligresti convince nell’arduo compito del virtuosismo brillante perfettamente amalgamato con una commovente espressività. È un Vivaldi di energia e colore che nelle atmosfere dell’Allegro evoca creature fantastiche creando all’interno della classica struttura del Concerto vivaldiano vitalità unita a originalità. La forza narrativa con cui Ligresti anima queste pagine riesce a creare un particolare impatto descrittivo nel contrasto ricercato attraverso sfumature di colore, la danzante festosità dei tempi veloci viene arrestata solo dalla riflessione più delicata dell'ampio fraseggio del Largo in cui ogni sospensione è eleganza e poesia. Un Vivaldi gentile, calato in un oceano di nostalgia e profetica ricercatezza che diventa tramite per potersi affacciare all’idea di “immensità sonora”. Un’idea danzante pervade il finale in cui tutto diventa energia rinnovata nella coralità d’orchestra contrapposta al “virtuosismo cantato” della cadenza del solista.
La celebre Serenata in sol maggiore K 525 Eine kleine Nachtmusik di Mozart è ricca di ogni emozione umana, Favero unisce il brio frizzante del primo movimento alle cangianti atmosfere che sono rappresentazione del “bello in sé” racchiuse nell’Andante. Un Mozart che unisce freschezza a momenti meditativi, operistico nell’impatto iniziale e nella semplicità con cui uno spirito grazioso fa capolino nel Minuetto senza mai cadere nel banale attraverso una attenta cura dei dettagli, presto animati in veri e propri personaggi che vivono sulla scena attraverso un’interpretazione che trae forza dall’idea teatrale che pervade la musica di Mozart.
Introduzione e Tarantella Op 43 di Pablo De Sarasate è vivacità policromatica nell’interpretazione di Francesco Comisso. Un virtuosismo che unisce alla pulizia del suono una fantasiosa padronanza nelle sfumature senza cedimenti a vantaggio della brillantezza anche nei passaggi più impegnativi. Il dialogante incipit con le risposte sornione tra violino solista e violoncello regalano un particolare effetto descrittivo, immersione in un quadro sonoro che lascerà grande spazio a passaggi di bravura in cui Comisso apre una danza animata tra le risposte con le parti corali e lo spirito popolare della Tarantella tinta di virtuosismo.
Bis con un altro gioiello di Pablo De Sarasate: la Romanza Andaluza trascritta per orchestra d’archi da Enzo Ligresti, solista al violino. Predomina la poetica del suono nelle scene della Spagna che si animano nell’interpretazione di Ligresti, un viaggio musicale in cui sembra di intravedere ogni elemento caratteristico delle terre Andaluse, dai caratteristici canti tra le vie, alla corrida, al ritmo del flamenco. Piena cantabilità in cui il virtuosismo sorprende ancora una volta prendendo le sembianze di magica descrizione.
