L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Tutto Novecento

di Vincenza Caserta

Il duo Vianello-Zanchetta propone un programma dedicato a Bartók, Stravinskij e Ysaÿe

Bassano Del Grappa 2 aprile 2023Il 2 aprile a Bassano Del Grappa si respira un assaggio di primavera variopinta osservando le sponde del Brenta che costeggiano la Cappella Mares di Valla Ca' Erizzo, vivacizzate dai tanti colori di una natura in rinascita. Sala gremita per il Concerto inaugurale della trentacinquesima stagione degli Amici della Musica "Giorgio Vianello" di Bassano del Grappa; il duo formato dal violinista Stefano Zanchetta e dal pianista Gabriele Vianello si preannuncia già come una garanzia: un originale programma all'insegna del cosmopolitismo più vicino ai giorni nostri, imbevuto di Novecento.

È senza dubbio una scommessa quella di esplorare con efficacia la musica del "secolo breve". Già nella Prima rapsodia di Béla Bartók il carattere capriccioso e quasi improvvisato dell'incipit viene stemperato dalla cantabilità immediata del violino, viva in tutti gli accenti tipici del folklore tzigano. Colpisce soprattutto la grande duttilità nell'equilibrare la morbidezza sinuosa del violino di Zanchetta con la parte più brillante del pianoforte, ricca d'inventiva nell'effetto dei colori nell'interpretazione di Vianello. Sono le idee contrastanti che coesistono nella musica di Bartók a rendere interessante la ricerca del duo Zanchetta-Vianello, fresche nello svelare ogni dettaglio della partitura. Il Poema elegiaco Op 12 di Ysaÿe è caratterizzato da sonorità ampie: le atmosfere più delicate e la scelta di lasciare spazio ad una maggiore intensità musicale privilegiano la visione quasi romantica di quest'opera. Vianello e Zanchetta anche nei momenti più meditativi riescono ad animare con linfa cangiante il discorso musicale.

Nel Duo concertante di Stravinskij il pianoforte e Vianello asseconda la sperimentazione e lo spirito percussivo impressi dall'autore. Il suono ricercato di Zanchetta si manifesta attraverso un'equilibrata esposizione perfettamente in linea con Vianello. I momenti dal carattere più pacato sembrano reminiscenze di un sogno di raveliana memoria, mentre nella parte finale l'accavallarsi di idee si rinnova di una spigliata vivacità senza mancare di sprazzi lirici e nuove dimensioni poetiche. La Suite popolare spagnola di Falla è un tripudio di colore, vivacità e nostalgia nella lettura offerta daVianello e Zanchetta. Bis generosi con la Marcia viennese e Schön rosmarin di Kreisler.

 


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