L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Viola e Follia

 di Federica Fanizza

“Follie musicali” barocche con Jordi Savall alla viola da gamba insieme alla tiorba e alla chitarra del norvegese Rolf Lislevand un in affollato concerto a Bolzano per la rassegna Antiqua di Bolzano Festival Bozen 2016

Bolzano 9 agosto 2016 - Jordi Savall è una figura eccezionale nel panorama musicale attuale. Dagli inizi degli anni Settanta si è dedicato alla scoperta di tesori musicali abbandonati: con anni di ricerca e studio, sia come violista sia come direttore. Con i tre gruppi Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme alla compianta Montserrat Figueras, Savall esplora il mondo della musica antica di area mediterranea diffondendo il repertorio per viola da gamba e tradizioni dimenticate.

Con queste premesse è facile capire come il concerto che si tenuto il 9 agosto 2016 nella sala del Castel Mareccio a Bolzano, primo appuntamento nell'ambito della rassegna Antiqua per Bolzano Festival Bozen 2016, abbia registrato il tutto esaurito, con spettatori in coda alla ricerca di qualche posto in piedi. L'attesa era tutta per la viola da gamba di Jordi Savall, in questa occasione, supportata dalla chitarra barocca e dalla tiorba del norvegese Rolf Lislevand, collaboratore già dai tempi della colonna sonora del film Tutte le mattine del mondo film di Alain Corneau (1991) sulla vita del compositore seicentesco Marin Marais, al quale Savall ha dedicato parte della sua attività di ricerca.

Savall presentava al pubblico di Bolzano, che lo ascoltava per la prima volta, un programma collaudato che si concentra su Cinque e Seicento (con un'incursione nel Settecento) e trae il titolo dalle variazioni dello spagnolo Diego Ortiz (1510 – 1570) Folias & Romanescas presenti nel suo trattato del 1553 e tra le più antiche testimonianze di “folias antiguas” nelle quali i due strumenti duettano fra ornamentazioni virtuosistiche e complesse elaborazioni. 

La “follia in musica “ ha avuto origine in terra iberica fra XVI e XVII secolo e si è in seguito caratterizzata come stile ricercato e virtuosistico  proprio delle isole Canarie; abbiamo dunque ascoltato opere di autori ispanici del tardo Seicento, Antonio de Santa Cruz (Jácaras & Tarantelas) e Gaspar Sanz  (Canarios), in cui Lislevard ha dato dimostrazione della sua abilità tecnica ed interpretativa. La serata è proseguita con Marin Marais e pagine tratte dai suoi Pièces de Violes del 1701, solista Jordi Savall, che ha dominanto lo strumento antico, una viola a sette corde londinese del 1697, con gran maestria nel gioco dei suoni tra pizzicato, arpeggio e ampie cavate, ornamentazioni sovrabbondanti e contrasti continui di ritmi.

Dal Seicento anglosassone proviene Tobias Hume (1579 – 1645), musicista certamente meno famoso dei suoi colleghi liutisti di corte, militare di professione che, come compositore e violista autodidatta, riuscì a imporre in Inghilterra il primato della viola rispetto al liuto: i suoi Musicall Humors , che riecheggiano le marce di battaglia e dei reggimenti militari, presentano effetti nuovi, come il pizzicato con la mano sinistra o i colpi d’arco “col legno ”, volti a esplorare tutte le possibilità tecniche dello strumento.

Un pubblico attento e preparato ha decretato il successo della serata con calorosi ed entusiasti applausi, meritandosi tre bis che, già di per sé, valevano un programma concertistico: improvvisazioni con chitarra su temi di Granados, variazioni di canzoni napoletane seicentesche di tradizione spagnola e un assolo di viola. Alla fine code per gli autografi e per fotografie con il Maestro a significare l'attualità e l'interesse, nonchè la curiosità, per questi mondo sonoro che lascia grande spazio alla tecnica strumentale, ma anche all'interpretazione musicale.


 

 

 
 
 

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