L’Ape musicale

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Giovanna d'Arco e le altre

La Stagione 2015~2016, che comprende 15 titoli d’opera e 6 di balletto oltre alla Stagione Sinfonica, costituisce l’avvio di una serie di importanti progetti che disegneranno il volto del Teatro alla Scala per i prossimi anni.

Al centro della programmazione è il repertorio italiano, con 8 titoli. Accanto al grande repertorio si è scelto di proporre alcune opere che a dispetto della loro alta qualità e del loro significato per la nostra tradizione sono state meno eseguite in tempi recenti, con un’attenzione particolare ai titoli che hanno avuto alla Scala la loro prima assoluta.

Il Direttore Principale Riccardo Chailly inaugura la stagione presentando in edizione critica Giovanna d’Arco, la quinta opera scritta da Verdi per la Scala nel 1845 e che vi manca dal 1865. Una produzione che si avvale delle voci di Anna Netrebko, Francesco Meli e Carlos Álvarez e della regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier.

Dopo il grande successo di Turandot, il ciclo dedicato a Giacomo Puccini prosegue con un nuovo allestimento de La fanciulla del West che ripropone per la prima volta l’orchestrazione originale di Puccini rimuovendo le modifiche apportate da Toscanini per la prima al Metropolitan. Il ciclo prevede l’esecuzione alla Scala di tutti i titoli pucciniani nei prossimi sette anni e la loro ripresa in audio e video.

Il ritorno al Piermarini de La cena delle beffe di Umberto Giordano, che qui fu battezzata da Toscanini nel 1924, avvia il progetto di rivalutazione dei compositori veristi. La possibilità di valorizzare questo repertorio così legato al Teatro e alla città, e in generale la tradizione dell’opera italiana, dipende dalla nostra capacità di aumentare il numero complessivo delle produzioni coinvolgendo sempre di più i lavoratori dell’Ansaldo, che sono uno dei nostri punti di forza.

Con Il trionfo del Tempo e del Disinganno la Scala riporta in scena il Barocco e inaugura un nuovo progetto dedicato alle esecuzioni storicamente informate. Dopo il grande successo del ciclo dedicato a Monteverdi, l’orchestra si propone di affrontare ogni anno un titolo del repertorio preclassico o classico con strumenti antichi e sotto la bacchetta di uno specialista, che in questo caso sarà Diego Fasolis.

Un motivo di particolare orgoglio per noi è la presentazione in prima esecuzione assoluta alla Scala di Fin de partie di György Kurtág, uno dei più illustri compositori viventi che a novant’anni ha scritto la sua prima pagina di teatro musicale. Il Teatro alla Scala, insieme al Festival di Salisburgo, riafferma così nel modo più autorevole il suo ruolo nel campo della musica contemporanea e rinnova il progetto di includere nella programmazione un’opera nuova ogni anno.

La Stagione Sinfonica, in cui sfilano alcuni dei più importanti direttori d’orchestra del nostro tempo, continua l’approfondimento del grande repertorio austriaco e tedesco intrapreso nel 2015 presentando pagine di Mozart, Beethoven, Schumann, Brahms, Bruckner e Richard Strauss.

La Stagione del ballo presenta tre nuove produzioni e coinvolge due importanti coreografi italiani: Mauro Bigonzetti presenta la sua Cinderellache riporta nel repertorio scaligero il capolavoro di Prokof’ev con la direzione di un Maestro di assoluto prestigio come Michail Jurowski. Massimiliano Volpini riprende il progetto dei balletti su musiche da camera inaugurato nella scorsa Stagione da Cello Suites di Heinz Spoerli con Il giardino degli amanti, ispirato a pagine di Mozart. La terza nuova produzione è la prosecuzione del percorso di rinnovamento del grande repertorio intrapreso nel 2015 con La bella addormentata: nel 2016 è la volta de Il lago dei cigni, nella splendida versione di Alexei Ratmansky con la direzione di Vladimir Fedoseyev.

La nuova produzione de Die Zauberflöte segna l’inizio di un ciclo di allestimenti di grande prestigio che vedranno coinvolti i giovani artisti dell’Accademia Teatro alla Scala. Peter Stein, una delle più prestigiose figure del teatro contemporaneo, ha accettato non solo di curare la regia ma anche di insegnare all’Accademia, mentre sul podio torna uno dei più autorevoli interpreti di Mozart oggi, Adam Fischer.

Nel 2016 ricorrono i 225 anni dalla scomparsa di Mozart e il Teatro alla Scala presenta una ricca programmazione dedicata al salisburghese: alle nuove produzioni de Die Zauberflöte e Le nozze di Figaro si aggiungono il balletto Il giardino degli amanti, concepito su alcune meravigliose musiche da camera, e il Flauto magico in riduzione per bambini in lingua italiana nell’ambito delle Grandi Opere per Piccoli.

Il grandissimo successo ottenuto in questi anni dai programmi del Teatro alla Scala per i giovani e per i bambini ci ha convinto a proseguire in questa direzione con determinazione ancora maggiore. Il nuovo progetto Grandi Opere per Piccoli, che è stato uno dei maggiori successi della scorsa Stagione con la presentazione della Cenerentola per i bambini, si sviluppa nel nuovo ciclo Grandi Spettacoli per Piccoli che include due Grandi Opere, la Cenerentola e un nuovo Flauto magico per i bambini, un Grande Balletto, che sarà una riduzione de Lo schiaccianoci, e 5 Concerti per i bambini la domenica pomeriggio. Abbiamo anche aumentato l’offerta per gli UNDER30 affiancando alle opportunità di abbonamento esistenti una nuova formula, LiberoUNDER30, che permette di scegliere tre titoli d’opera, balletto o concerto.

La strategia di apertura alla città e al nuovo pubblico prosegue anche con il ritorno del progetto ScalAperta, che offre a metà prezzo 11 recite d’opera e 6 di balletto in modo da accogliere alla Scala anche chi in passato è stato scoraggiato dal prezzo dei biglietti.

La Stagione di Opera, Balletto e Sinfonica è realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo che ringrazio anche per l’importante ruolo svolto in qualità di Socio Fondatore.

Desidero ringraziare inoltre tutti i Soci Fondatori del Teatro alla Scala e i numerosi Partner che ci affiancano nella realizzazione dei progetti artistici speciali della Stagione. Un pensiero particolare va a tutti i nostri abbonati e al pubblico che non cessa di mostrare entusiasmo e partecipazione alle attività del suo Teatro.

Alexander Pereira

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