Chiari di Luna
di Vincenza Caserta
Il pianista Alessandro Cesaro a Treviso con l'Ensemble Vivaldi dei Solisti Veneti.
TREVISO, 27 giugno 2023 - Il 27 giugno tappa interessante del Veneto Festival a Treviso con l’Ensemble Vivaldi dei Solisti Veneti assieme al pianista Alessandro Cesaro. La location è di suggestiva imponenza, nel cuore della città: la Chiesa di S.Francesco, che custodisce le spoglie mortali del figlio di Dante e della figlia di Petrarca.
L’Ensemble Vivaldi ( formato da Lucio Degani ed Enzo Ligresti ai violini, Mario Paladin alla viola, Giuseppe Barutti al violoncello e Gabriele Ragghianti al contrabbasso) apre la serata con il Divertimento in fa maggiore K 138 di Mozart, a cui segue il Concerto per pianoforte e orchestra K 415. Anche ridotto per formazione cameristica, questo conserva la solare grandiosità che lo caratterizza e lo avvicina alla Sinfonia Jupiter. Il ritmo marziale presente già nell’incipit degli archi viene mantenuto con continuità di pensiero anche da Cesaro. Il pianista ci presenta un Mozart essenziale, di grande chiarezza, sottolineandone il piglio giovanile, reso con tecnica ferrea esenza eccessi di pedale, anche nella cadenza al primo movimento, originale di Mozart. Nell’Andante vengono privilegiate sonorità crepuscolari ben in linea con quelle suggerite dall’Ensemble Vivaldi, mentee il terzo movimento e il carattere scanzonato dell’Allegro finale permettono a Cesaro di mostrare il suo punto di forza nella piena padronanza dello strumento.
La Fantasia con Variazioni sull’Aria “Au clair de la lune” Op 48 di Clementi per pianoforte solo è un fortunato brano che ben si presta ad esaltare le caratteristiche di Cesaro, sin dall’incipit enigmatico la forma libera del pezzo si articola su sospensioni, in un procedere lento che prelude ad una luminosità improvvisa e cantabile. I recitativi accennati valorizzano l’alternanza delle due voci tra bassi e parti acute ed anche in questo caso la brillantezza si muove su sonorità ben calibrate. Ogni variazione ha una diversa intensità, catturando attraverso una piacevole alternanza di colori, dalle sonorità “da carillon” a rintocchi tenebrosi.
Wedding-Cake” Caprice- Valse Op 76 per pianoforte ed archi di Camille Saint- Saëns è sicuramente il brano che nel programma proposto meglio rende giustizia al solista sia per varietà sia per interpretazione. I pizzicati di violoncello e contrabbasso mettono in rilievo il fraseggio frizzante e spigliato di Cesaro e il pensiero va diretto alla scrittura di Ravel e i suoi fantasiosi Valses nobles et sentimentales. Raffinato nella scelta delle sonorità e vivace nel definire la forma, Cesaro, con il solido aiuto dell’Ensemble Vivaldi, mette in luce gli aspetti più interessanti della partitura senza trascurare la forza che il pianoforte può assumere.
Il Concerto in do maggiore Op 11 per pianoforte ed archi di Weber (nell’arrangiamento di Moscheles) propone una vivacità ancora una volta marziale nell’Allegro iniziale, stemperata dalla cantabilità dei violini ed il tema presentato poi al pianoforte solista ha lo spirito deciso che lo accomuna all’impeto beethoveniano. Ottime le idee che l’Ensemble Vivaldi mette in evidenza con il tema della viola in rilievo, nel cantabile dell’Adagio, a dare valore agli arpeggi coloristici del pianoforte. Il Presto finale ha come parole chiave giocosità e variazione: Cesaro fa sfoggio di ottave di grande incisività nel dialogo con gli archi. Nella parte pianistica Weber sembra fare l’occhiolino alla forma di polacca e il bis proposto dal pianista sarà appunto la celebre Polacca per pianoforte solo dello stesso autore. Secondo bis il Rondò all’ungherese dal Concerto per pianoforte di Haydn e pubblico entusiasta ad acclamare gli interpreti.
