L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Le ragioni dei sindacati

In seguito alla recensione del concerto del 23 dicembre a Sesto San Giovanni (Sesto San Giovanni (MI), concerto Bonato, 23/12/2022) in cui esprimevo le mie perplessità circa le modalità dell'agitazione che aveva fatto annullare la serata del 22 dicembre al Teatro Dal Verme, venerdì 30 dicembre ho ricevuto una mail dal Comitato iscritti Slc-Cgil in cui gentilmente mi si fornivano anche i comunicati sindacali e i gli articoli conseguenti usciti sull'edizione locale del quotidiano Il Giorno. Nella stessa giornata è seguito un altro costruttivo scambio di messaggi.

Ringrazio il maestro Simone Scotto per l'attenzione e le informazioni che volentieri e con la sua autorizzazione pubblico a doverosa integrazione di quanto espresso nella recensione. Auguro ai professori dei Pomeriggi Musicali che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi, rinnovo i complimenti per l'ottimo esito del concerto del 23 dicembre e la disponibilità ad accogliere ulteriori comunicazioni e contraddittori. Ribadisco, inoltre, che la mia perplessità è riferita alle modalità (continuo a chiedermi se, in questi casi, cancellare un concerto sia l'opzione migliore più efficace, tuttavia capisco anche che non possa essere una decisione presa a cuor leggero dai musicisti) e non entra nel merito delle istanze dei lavoratori, i cui diritti mi stanno sempre a cuore. 

Prima di riportare per intero la mail del Comitato, cito, quindi, anche quanto il maestro Scotto mi ha poi raccontato in merito al rapporto con il pubblico. 

Roberta Pedrotti


 

«In entrambe le serate nelle quali abbiamo scioperato una nostra delegazione, di cui faceva parte anche il sottoscritto, era presente sotto il porticato dell'ingresso principale del teatro con volantini che in maniera più sintetica spiegavano al pubblico le motivazioni elencate nella precedente mail.
Anche a voce, ognuno di noi ha espresso agli astanti i dissapori, non solo economici, che ci dividono dalla direzione.
Molti nostri abbonati, pur  essendo dispiaciuti per la serata di festa sfumata, hanno da subito espresso la loro solidarietà e ci hanno esortato a continuare su questa strada.
Altri, dapprima arrabbiati, una volta appresi e capiti i problemi, sono passati dalla nostra parte.
Purtroppo qualcuno, contrariato, è rimasto delle proprie idee ed è  andato via. Ma ci sta, fa parte del gioco.
Lo spettacolo del 21, invece, si è tenuto lo stesso in quanto l'organico era stato ampliato con professori a contratto a termine che, pur essendo solidali con la nostra scelta, hanno preferito non schierarsi per motivi che potrà bene immaginare. Ovviamente la tessitura orchestrale mancava di molte parti, in primis quelle degli "a solo".
Anche nella serata del 21 abbiamo avuto modo di confrontarci col pubblico e a sorpresa, molti hanno preferito non entrare e passare la serata diversamente.»


 

Giorno Milano Metropoli 21 dicembre

Giorno Milano Metropoli 25 novembre

Comunicato sindacale 20 dicembre

Comunicato sindacale 22 novembre

Gentile Dottoressa Roberta Pedrotti,

leggiamo con molto rammarico il Suo articolo inerente allo sciopero de I Pomeriggi Musicali durante il concerto del 22 dicembre.
Dal suddetto articolo si evince che Lei non è a conoscenza delle motivazioni che ci hanno faticosamente portato alla nostra manifestazione.
Di seguito ci preme informarLa su alcuni aspetti che sono oggetto di scontro con l'attuale direzione:
 
- un contratto scaduto da ormai due anni con i salari fermi da dieci, per il quale viene richiesto un adeguamento dignitoso;
- programmazioni sinfoniche (Le ricordo che la peculiarità dell'orchestra è proprio quella di essere "da camera") con organici insufficienti, portandoci di fatto a entrare nella da Lei citata concorrenza con orchestre che nascono sinfoniche;
- una normativa contrattuale ormai obsoleta e anacronistica che permette alla direzione di tenere in trasferta l'orchestra anche per tredici ore, riconoscendo come lavorativo, solo il tempo del concerto e una diaria di 20 euro. Questa normativa non vuole essere affrontata dalla direzione fino al 2026;
- posti vacanti ricoperti non tramite concorsi pubblici bensì con contratti a termine con professori ai quali viene riconosciuta una paga giornaliera inferiore a noi stabili incentivando di fatto la direzione ad avvalersi di questa modalità di risparmio alquanto disdicevole;
- una totale mancanza di dialogo con il direttore artistico.
 
Questi sono solo alcuni degli aspetti che hanno portato all'unico sciopero degli ultimi trent'anni.
Sarà un piacere poterLa incontrare insieme ai colleghi per approfondire le motivazioni che hanno costretto i lavoratori dei Pomeriggi Musicali ad una presa di posizione così importante.
Con l'occasione porgiamo i più cordiali saluti e auguri per l'imminente nuovo anno.
 
Comitato Iscritti Slc - Cgil
dei Pomeriggi Musicali di Milano

 


 

 

 
 
 

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