Sicurezza sul lavoro e teatro d'opera
Gentile Redazione,
leggendo l’articolo che avete pubblicato il 15 aprile dal titolo “Le Fondazioni Lirico Sinfoniche e l’emergenza Coronavirus” prendo atto positivamente delle conclusioni cui è giunta l’Assemblea dell’ ANFOLS - Associazione Fondazioni Lirico-Sinfoniche, riunitasi il 14 aprile 2020 in videoconferenza. Lavoro da più di 20 anni nel teatro d’opera e attualmente ricopro il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione: conosco bene il teatro in tutte le sue sfaccettature. In questa fase così delicata, in cui bisogna pensare alla complessità della ripresa, le cose più sbagliate sarebbero l’immobilismo intellettuale e la mancanza di progettualità. Pensare di tornare ai vecchi modelli produttivi, e aggiungo gestionali, vorrebbe dire non aver capito fino in fondo la complessità dei cambiamenti che inevitabilmente investiranno tutte le attività economiche e non. Voglio rilanciare le parole del Presidente Francesco Giambrone e del Vice Presidente Fulvio Macciardi per dare un mio modesto contributo e fare qualche proposta nel mio settore di competenza, quello della sicurezza nelle produzioni operistiche, ripensando nuovi modelli di valutazione dei rischi.
Giuseppe Patti*
LEGGI il contributo -> La valutazione dei rischi non basta più
* Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Teatro Comunale di Bologna