Pacta sunt servanda
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta di ASSOLIRICA indirizzata al sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner, sempre disponibili ad ospitare eventuali risposte, contraddittori e dibattiti.
ASSOLIRICA apprende con soddisfazione la marcia indietro del Sovrintendente Lissner sulla decisione della cancellazione dei tre impegni del Maestro Riccardo Muti al San Carlo di Napoli, uno dei teatri più prestigiosi d'Italia e del mondo. Peccato che le stesse parole di rispetto e deferenza il dottor Lissner non le abbia mai pronunciate verso i tanti artisti lirici che dal suo arrivo a Napoli si sono visti cancellati titoli per i quali erano stati già contattati dalla Fondazione e dal precedente sovrintendente. Ricordo a tal proposito al sovrintendente Lissner che noi artisti gli impegni li prendiamo con la persona giuridica Fondazione e non personalmente con questo o quel sovrintendente. Pacta sunt servanda, si dice tra gentiluomini e gli impegni presi andrebbero onorati, in una logica di correttezza reciproca. ASSOLIRICA stigmatizza il comportamento del sovrintendente del San Carlo che, sin dal suo insediamento, ha cancellato gli impegni di tanti artisti senza prevedere contratti sostitutivi a compensazione o indennizzi adeguati. È una pratica che non dovrebbe essere più seguita, soprattutto in questo momento di enorme crisi per noi artisti della Lirica, che avremmo invece bisogno di tutto il sostegno da parte anche delle nostre Opera House. Stephane Lissner dovrebbe avere contezza del fatto che la lirica italiana ha negli artisti il suo patrimonio immateriale più importante. Dovrebbe avere piena consapevolezza, come sicuramente ha, del ruolo che le nostre Fondazioni ricoprono nel quadro dell'Articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, ruolo riconosciuto più volte da tante sentenze della giustizia amministrativa. Esortiamo pertanto il sovrintendente Lissner a comportarsi in futuro con tutti i nostri artisti, giovani o meno, più affermati o esordienti, in maniera più rispettosa e responsabile. Aspettiamo di vedere un tangibile cambio di rotta nella gestione di quello che è un presidio di democrazia tra i più importanti del nostro Paese, quel Teatro San Carlo che da sempre è la nostra casa, la casa degli artisti. Continueremo a raccogliere le segnalazioni dei nostri colleghi iscritti e no e non mancheremo, nel caso, di continuare a stigmatizzare i comportamenti a nostro avviso non accettabili, qualora dovessimo continuare a registrarli.
IL PRESIDENTE Giovanni "Gianluca" Floris
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