L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dagli attentati a Mussolini alla liberazione sessuale

Dominatore incontrastato della macchina organizzativa del regime e del partito, Benito Mussolini è ovunque. La sua onnipresenza contribuisce, con i suoi riti e con i suoi simboli, ad accrescere il culto del capo, al punto tale che le masse popolari iniziano ad attribuirgli qualità straordinarie, addirittura mitiche. Ma dopo l’affare Matteotti, qualcuno, non più abbagliato dal mito del Duce, inizierà a pensare ad atti cruenti a danno di Benito Mussolini. Un tema approfondito dalla professoressa Alessandra Tarquini, ospite di Paolo Mieli nel nuovo appuntamento con “Passato e Presente” il programma di Rai Cultura in onda venerdì 8 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Si parte dal 4 novembre del 1925, quando Tito Zaniboni, ex deputato socialista progetta il primo attentato contro il capo del governo, sventato poco prima che si compia. Da mesi l’attentatore è sorvegliato dagli agenti dell’Ovra. Anche il secondo agguato, quello del 7 aprile del 1926, ordito dall’anziana irlandese Violet Gibson, si rivela un insuccesso. La scia degli attentati prosegue con un fallimento dietro l’altro. Da quello ordito dall’anarchico Gino Lucetti, dell’11 settembre 1926 all’ultimo, quello più grave, del 31 ottobre 1926 a Bologna, attuato dal quindicenne Anteo Zamboni che, individuato tra la folla, viene linciato dai fascisti. Questi quattro tentativi infruttuosi, in realtà, non fanno altro che rafforzare l’immagine del Duce, abilissimo nello sfruttarli agli occhi dell’opinione pubblica, fornendo al regime l’occasione e il pretesto per introdurre provvedimenti legislativi repressivi – le leggi fascistissime - ispirati dal giurista Alfredo Rocco. In questo quadro di inasprimento penale e costruzione del regime totalitario, un ruolo di primo piano lo avrà l’istituzione del Tribunale Speciale.

Un racconto emotivo dell’Italia e del mondo attraverso le edizioni straordinarie dei notiziari Rai, dal 1954 ad oggi. E’ il documentario di Walter Veltroni “Edizione straordinaria” che Rai Cultura propone venerdì 8 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. In un'ora e mezza verranno ripercorsi i momenti esatti in cui gli italiani hanno appreso i grandi eventi che cambiato il corso della storia contemporanea, fissati dalle immagini giunte da tutto il mondo, tramite i circuiti dell'informazione internazionale, e per questo divenute simboliche per il Paese e gli italiani. Un approfondito lavoro di ricerca negli archivi Rai, nel rispetto della prima versione della notizia data ai telespettatori, consente di far rivivere quell'impatto emotivo, anche a chi non l'ha vissuto, scoprendo, in controluce, i cambiamenti tecnici e di linguaggio dei mass media. Una ricostruzione emozionante del lato tragico della Storia - il terrorismo, la mafia, le guerre, le sciagure naturali - ma anche i momenti della libertà riconquistata, le grandi scoperte scientifiche, insomma, tutte quelle notizie che hanno portato speranza o smarrimento, che hanno sorpreso o indignato.

La rivoluzione sessuale degli italiani dalla metà del secolo scorso: un percorso ricostruito all’Archivio Centrale dello Stato da Fiammetta Balestracci con Michela Ponzani nell’ultimo appuntamento con “Storie contemporanee”, il programma dedicato alle ricerche più interessanti a cui stanno lavorando oggi gli storici italiani, in onda in prima visione venerdì 8 gennaio alle 22.40 su Rai Storia. Marco Mondini e Giorgio Lucaroni, invece, raccontano i tempi e i luoghi della lotta antitubercolare durante il Ventennio, mentre ancora Michela Ponzani affronta con Dario Biocca il tema dei muri e delle barriere che hanno diviso i popoli nel corso dei secoli. 


 

 

 
 
 

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