L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

STAGIONE/

Opera

La bohème Rigoletto

Don Giovanni Il Turco in Italia

Salome Madama Butterfly

La traviata Carmen La bohème

L’elisir d’amore Les Pechêurs des perles

My fair lady

OPERA E DANZA 2020/2021

INAUGURAZIONE

dal 4 al 17 dicembre 2020

 

Direttore | JURAJ VALCˇUHA

Maestro del Coro| GEA GARATTI

GIACOMOPUCCINI

La bohème

Direttore del Coro di Voci Bianche | STEFANIA RINALDI

Regia | EMMA DANTE*

Scene | CARMINE MARINGOLA*

Costumi | VANESSA SANNINO*

Luci | CRISTIAN ZUCARO*

Coreografia | SANDROMARIA CAMPAGNA*

Opera in quattro quadri LibrettodiGiuseppeGiacosa

e Luigi Illica, ispirato al romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème

Nuova Produzione

del Teatro di San Carlo

DICEMBRE 2020 | serie ORO

venerdì 4, ore 20.00 - Turno A – Tariffa I

SERIE CREMISI

domenica6,ore17.00-TurnoF–TariffaIII mercoledì9,ore18.00-TurnoB–TariffaIV

Interpreti

Mimì | Selene Zanetti* 

Musetta | Damiana Mizzi* 

Rodolfo | Stephen Costello* 

Marcello | Ilya Kutyukhin* 

Schaunard | Pietro Di Bianco* 

Colline | Daniel Giulianini*

Benoît / Alcindoro | Matteo Peirone

Parpignol | Daniele Lettieri

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

venerdì 11, ore 20.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa IV domenica 13, ore 17.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa III martedì 15, ore 20.00 - Turno C / D – Tariffa IV

giovedì 17, ore 18.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa IV

Fin dalla sua prima a Torino nel 1896, La Bohème si è affermata come una delle opere in musica più amate di tutti i tempi e anche a Napoli ogni suo ritorno è un’affettuosa riscoperta. Come nei più grandi capolavori della letteratura e del teatro, protagonista è l’amore giovane, vissuto intensamente pur nella povertà e semplicità di una soffitta e condiviso con gli artisti “bohèmiens”. Bohème è un’opera unica non solo nella produzione di Puccini ma nell’intero panorama operistico di un secolo che si preparava a lasciare spazio ad unaltro.

Certo, la “sindrome pucciniana” uccide anche in questo caso l’eroina di turno, come nelle sue altre opere. Ma la miscela drammaturgica tra pathos ed energia vitale instaura, grazie alla musica, un meccanismo perfetto, basato su simmetrie di coppie di innamorati. Puccini seppe creare una musica sublime per descrivere una situazione di disagio sociale che oggi appare modernissima ed attuale, come sottolinea alla sua maniera l’interpretazione registica di Emma Dante in questa nuova produzione del Teatro San Carlo, destinata ad essere ripresa più volte con una innovativa formula di aggiornamento costante dello spettacolo.

Since its premiere in Turin in 1896 La Bohème has been considered one of the most beloved operas of all times in music history and every return to Naples is a cherished discovery. As in the great works of drama and literature the protagonist is young love, lived fiercely despite the misery and modesty of a loft and shared with bohemian artists. La Bohème is a unique opera not only as far as Puccini’s production but also in the operatic landscape of a century that was about to leave room for a new one.

Surely Puccini’s syndrome kills the heroine of the moment as it happens in his other works, however, thanks to music, the mix between pathos and vital energy creates a perfect device built on the balance of couples in love. Puccini composed sublime music to describe a situation of social unrest which, today appears very modern and actual, as it is pointed out by Emma Dante’s own interpretation in this new production of Teatro San Carlo, destined to be performed many times with its innovative formula and constant renewal of the show.

STAGIONE D’OPERA E DANZA2020/21

OPERA /

dal 16 al 24 gennaio 2021

GIUSEPPEVERDI

Rigoletto

Direttore | STEFANO RANZANI

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | GIANCARLO COBELLI

Scene | PAOLO TOMMASI

Costumi | GIUSI GIUSTINO

Melodramma in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo

Produzione del Teatro di San Carlo

GENNAIO 2021 | serie CREMISI

sabato 16, ore 19.00 - Turno A – Tariffa III domenica 17, ore 17.00 - Turno F – Tariffa III martedì19,ore20.00-TurnoC/D–TariffaIV giovedì21,ore18.00-TurnoB–TariffaIV

Interpreti

Il Duca di Mantova | René Barbera (16, 19, 22 e 24) Giulio Pelligra (17, 21 e 23)

Rigoletto|Željko Lucicˇ*(16, 19, 22 e 24) / Simone Del Savio* (17, 21 e 23)

Gilda | Aida Garifullina* (16, 19, 22 e 24) Claudia Pavone (17, 21 e 23) Sparafucile | Alessio Cacciamani* Maddalena | Caterina Piva Giovanna | Sofya Tumanian

Il Conte di Monterone | Gabriele Sagona

Marullo | Donato Di Gioia

Matteo Borsa | Enzo Peroni

Il Conte di Ceprano | Domenico Apollonio

LaContessadiCeprano|FulviaMastrobuono Orchestra e Coro del Teatro di SanCarlo

venerdì 22, ore 20.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa IV sabato 23, ore 19.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa III domenica 24, ore 17.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa III

Con Rigoletto tratto da Le Roi s’amuse di Victor Hugo, rappresentato alla Fenice di Venezia nel 1851, Verdi inaugurò il periodo trionfale della maturità conosciuto che avrebbe dopo poco prodotto gli altri due titoli della “trilogia popolare”. La censura austriaca aveva reso la prima molto diversa dall’opera che conosciamo oggi e anche dopo il successo strepitoso Rigoletto girò per molti teatri con titoli e arrangiamenti diversi, fino a che non entrònella forma definitiva stabilmente nei cartelloni operistici di tutto il mondo. La perfetta macchina teatrale che porta la vendetta sul perfido duca di Mantova tentata dal gobbo buffone di corte Rigoletto a ritorcersi contro il suo bene più amato, la figlia violentata Gilda, utilizza tutta la gamma delle emozioni timbriche dell’orchestra ed espressive delle grandi voci che la partitura richiede. È l’opera del dualismo e del doppio, dominata infatti dai contrasti esasperati come la notte e il giorno, l’ombra e la luce, fino all’epilogo tragico basato su un volontario scambio di persone, gesto estremo di amore purificatore che annulla odio e violenza.

Adapted from Victor Hugo’s Le Roi s’amuse and performed at La Fenice in Venice in 1851, Rigoletto marks Verdi’s triumphal period of known maturity that will produce, shortly after, the other two titles of his “popular trilogy”.

The opera we know today was heavily modified by Austrian censorship for its premiere and even after its huge success Rigoletto toured many theaters with different titles and arrangements until reaching it s definitive form in the operatic playbills around the world. The storyline of Rigoletto, the hunchbacked court buffoon, whose revenge against the wicked Duke of Mantua turns against his most precious gift, his beloved and violated daughter Gilda, enhances the opera’s perfect theatrical machine which utilizes the orchestra’s wide gamut of textured emotions, descriptive of the great voices requested by the score. It is an opera about dualism and about opposites. It is dominated by exasperated contrasts such as night and day, shadow and light and it remains as such until its tragic epilogue, built on the volitional exchange of two people, an extreme gesture of purifying love that annihilates hate andviolence.

WOLFGANG AMADEUSMOZART

Don Giovanni

Direttore | RICCARDO MUTI

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | CHIARA MUTI

Scene | LEILA FTEITA

Costumi | ALESSANDRO LAI

Luci | VINCENT LONGUEMARE

Dramma giocoso in due atti LibrettodiLorenzoDaPonte

Nuova Produzione

del Teatro di San Carlo

Interpreti

Don Giovanni | Luca Micheletti*

Il Commendatore | Antonio Di Matteo

DonnaAnna|Mandy Fredrich* 

Don Ottavio | Giovanni Sala 

Donna Elvira | Mariangela Sicilia

 Leporello | Alessandro Luongo 

Zerlina | Fatma Said

Masetto | Igor Onishchenko*

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

FEBBRAIO 2021 | serie ORO

venerdì 12, ore 20.00 - Turno A – Tariffa II domenica 14, ore 17.00 - Turno F – Tariffa II martedì16,ore20.00-TurnoC/D–TariffaIII giovedì18,ore18.00-TurnoB–TariffaIII

sabato 20, ore 19.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa II

Seconda opera italiana della trilogia composta a Vienna da Mozart col librettista Lorenzo Da Ponte, Don Giovanni ebbe la prima esecuzione nell’ottobre 1787 a Praga, dove già aveva trionfato la ripresa delle Nozze di Figaro e pare che alla prima fosse presente anche Casanova, alle cui imprese amatorie vagamente sembrava far riferimento la trama. Nella perfetta struttura drammaturgica agiscono tutte le componenti derivate dall’antica commedia dell’arte: personaggi seri (i nobili Donna Anna, Don Ottavio, e il fantasma del Commendatore), comici o bassi (il servo Leporello, la contadina Zerlina e suo marito Masetto) e le due parti realistiche di Don Giovanni e del suo vero antagonista Donna Elvira. Ma è nella tragica figura del “Burlador de Sevilla”, il “grande seduttore”condannato a conquiste seriali, puntualmente registrate nel catalogo dal suo doppio buffo, Leporello, che l’opera ha trovato una dimensione di capolavoro universale, che ha affascinato prima di Mozart e Da Ponte drammaturgi come Tirso, Molière e Goldoni, esegeti da Kierkegaard a Starobinsky, e continua da due secoli ad ammaliare il pubblico dei teatri di tutto il mondo. Dopo l’enorme successo di Così fan tutte alla fine del 2018, Riccardo Muti torna al San Carlo ancora con Chiara Muti alla regia, percorrendo la trilogia in senso contrario in una nuova produzione del capolavoromozartiano.

Don Giovanni is the second Italian opera of a trilogy that Mozart composed in Vienna with Lorenzo Da Ponte’s librettos. It was first performed in Prague, in October, 1787 where the revival of The Marriage of Figaro already enjoyed a great triumph. Apparently Casanova, on whose romantic adventures the plot was loosely based, was present. All of the elements deriving from the old commedia dell’arte are present in its perfect dramatic structure: we find the serious characters (the nobles Donna Anna and Don Ottavio, the Commendatore’s ghost), the comical or low ones (Leporello the servant, Zerlina the peasant and her husband Masetto) and the more realistic roles of Don Giovanni and his true antagonist Donna Elvira. However it is in the depiction of the tragic figure of the ‘Burlador de Sevilla’ that Mozart’s work finds its true dimension. It is in the figure of the great seducer, eternally condemned to meaningless serial conquests, punctually recorded in a catalogue by his funny counterpart, Leporello that Don Giovanni continues to acquire the universal value of a masterpiece that fascinated Mozart and Da Ponte and before them playwrights such as Tirso, Molière and Goldoni or philosophers such as Kierkgaard or Starobinsky, a masterpiece that still bewitches theater audiences all over the world. After the enormous success of Cosi fan tutte, Riccardo Muti comes back to Teatro San Carlo once again, following the trilogy backwards, under the stage direction of Chiara Muti in a new production of Mozart’smasterpiece.

 

GIOACHINO ROSSINI

Il Turco in Italia

Direttore | CARLO MONTANARO*

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | ANTONIO CALENDA

Scene | NICOLA RUBERTELLI

Costumi | MAURIZIO MILLENOTTI

Opera buffa in due atti

Libretto di Felice Romani

Produzione

del Teatro di San Carlo

Interpreti

Selim | Marko Mimica* 

Donna Fiorilla | Julie Fuchs* 

Don Narciso | Ruzil Gatin*

Don Geronio | Paolo Bordogna

Prosdocimo | Davide Luciano (13, 16 e 18) /Alessandro Luongo (21, 23 e 26)

Zaida | Gaia Petrone

Albazar | Filippo Adami

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

MARZO 2021 | serie BLU

sabato 13, ore 19.00 - Turno A – Tariffa V martedì16,ore20.00-TurnoC/D–TariffaVI giovedì 18, ore 18.00 - Turno B – Tariffa VI domenica21,ore17.00-TurnoF–TariffaV

martedì 23, ore 20.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa VI venerdì 26, ore 20.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa VI

Dopo il successo dell’Italiana in Algeri presentata l’anno precedente a Venezia, Rossini nel 1814 rappresentava alla Scala di Milano il suo pendant orientale, Il Turco in Italia, dramma buffo di Felice Romani. In questa partitura la precoce maturità del compositore lascia intuire i prossimi frutti del suo itinerario dalla farsa all’opera comica. Tipico soggetto basato su equivoci e travestimenti, il libretto vede il turco Selim conteso tra l’italiana Donna Fiorilla, moglie del pavido e tollerante Don Geronio, e la ex schiava e sua promessa sposa Zaida, che riuscirà con furbizia a ristabilire l’ordine naturale delle coppie. Il rapporto di quest’opera con Napoli è evidente fin dall’inizio dell’opera, quando i turchi sbarcano proprio sulla costa della città, dove si svolge tutta la vicenda (si svolge invece a Sorrento la commedia di Scarpetta Il Turco napoletano, resa celebre dalfilm interpretato nel 1953 da Totò). Peraltro l’anno dopo il nuovo successo milanese, nel 1815 Rossini accettò l’invito dell’impresario Barbaja trasferendosi proprio a Napoli come direttore del Teatro di San Carlo per i successivi sette anni e finalmente nel 1820 anche il suo Turco in Italia approdò sui palcoscenicinapoletani.

Torna al San Carlo dopo l’ultima ripresa nel2004 che era stata accolta con grande affetto dal pubblico.

Rossini presented The Turk in Italy, his Oriental touch, in 1814 at La Scala in Milan, following the success of The Italian in Algiers, introduced the year before in Venice. It was a comic play by Felice Romani. In this precociously mature score we can foresee the fruits of his creative itinerary going from farce to comic opera. It is a typical plot based on disguise and misunderstanding. The libretto tells the story of Selim, a Turkish man, contended by two women, Donna Fiorilla, the wife of Don Geronio, a very tolerant a fearful man, and Zaida, an ex-slave betrothed to Selim. Zaida will succeed with her cunning to re-establish the natural order of the couples. The relation between Naples and this work becomes apparent since the very beginning of the opera, when the Turks land on the city shores where the entire story takes place (later Neapolitan playwright, Mario Scarpetta will set his comedy Il Turco Napoletano in Sorrento, which will become a famous movie starring Totò in 1953). Moreover in 1815, one year after his success in Milan, Barbaja, the impresario, invited Rossini to move to Naples as director of Teatro San Carlo. He will fulfill the role for the next seven years and finally in 1820 the opera was performed on the Neapolitan stage. It returns now to Teatro San Carlo after its revival in 2004, which was welcomed and cherished by ouraudience.

 

RICHARD STRAUSS

Salome

Direttore | JURAJ VALCˇUHA

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | MANFRED SCHWEIGKOFLER

Scene | NICOLA RUBERTELLI

Costumi | KATHRIN DORIGO

Dramma in un atto

Libretto di Hedwig Lachmann,

dal poema omonimo di Oscar Wilde

Produzione

del Teatro di San Carlo

RICHARDSTRAUSS

Salome

Interpreti

Erode | Roberto Saccà* 

Erodiade | Lioba Braun 

Salome|Vida Miknevicˇiu¯te˙* 

Jochanaan | Johan Reuter* 

Narraboth | Matthew Newlin*

Il paggio di Erodiade | Jurgita Adamonyte

Cinque Giudei|Cristiano Olivieri, David Ferri Durà, Pietro Picone, Gregory Bonfatti, Antonio Feltracco 

Due Nazareni | Roberto Abbondanza,Christian Hübner

DueSoldati|Seung Pil Choi,RomanAstakhov 

UnuomodellaCappadocia|FrancescoLeone 

Uno Schiavo | LucianoLeoni

Orchestra del Teatro di San Carlo

 

APRILE 2021 | Serie BLU

domenica 11, ore 19.00 - Turno A – Tariffa V mercoledì14,ore18.00-TurnoB–TariffaVI sabato 17, ore 19.00 - Turno F – Tariffa V martedì20,ore20.00-TurnoC/D–TariffaVI

Spettacolo inTedescoconsovratitoliinItalianoeinInglese Durata:1orae50minuticirca,senzaintervallo

*per la prima volta al Teatro di San Carlo

Il pubblico napoletano ha sempre amato le opere di Richard Strauss, presenti da un secolo al San Carlo più frequentemente che in altri teatri storici italiani. L’ultima Salome di Manfred Schweigkofler torna in scena dopo sette anni, affidata alla direzione di Juraij Valcˇuha.

Il dramma in un solo atto, tratto quasi integralmente dalla pièce di Oscar Wilde, fu presentato al pubblico tedesco per la prima volta nel 1905 e conobbe subito un successo internazionale mai venuto meno. La forza drammaturgica del testo, ai suoi tempi scandaloso, è resa da una invenzione musicale mirabile che fissa l’episodio di ambientazione biblica in un orizzonte senza tempo e sempre contemporaneo per lo spettatore, investitodalla potenza dei suoni come dalla bellezza raggelante della luna.

L’epilogo è annunciato dalla scena più famosa, la lunga e sensuale danza di Salome che ottiene la promessa di Erode di poter possedere per la sua malata passione la testa di Jochanaan, ossia Giovanni il Battista.

L’organico orchestrale previsto dalla partitura è imponente e contribuisce a trascinare lo spettatore in un vortice ipnotico irresistibile.

Neapolitan audiences have always appreciated Richard Strauss’ works since, for about a century, it has been performed at San Carlo more frequently than in any other Italian historic theatre. The last Salome by Manfred Schweigkofer comes back to the stage after 7 years conducted by Juraij Valˇcuha. This one act opera was introduced to German audiences for the first time in 1905 and enjoyed immediately a huge international success. The inventiveness of the music enhances the strong dramaturgy of the text, which was scandalous for its times. The piece is extremely contemporary and sets the biblical episode in a timeless horizon which surrounds the spectator with powerful sounds and the chilling beauty of themoon.

The epilogue is revealed by the most famous scene of the piece, Salome’s long and sensual dance. She obtains Herod’s promise to give her the head of Jochanaan, John the Baptist to fulfil her sick passion. The orchestration provided by the score is impressive and it contributes to drag the spectator in an inescapable hypnotic spiral.

GIACOMOPUCCINI

Madama Butterfly

Direttore | DAN ETTINGER*

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | FERZAN ÖZPETEK

Scene | SERGIO TRAMONTI

Costumi | ALESSANDRO LAI

Tragedia giapponese in tre atti Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Produzione

del Teatro di San Carlo

APRILE 2021 | serie CREMISI

venerdì 30, ore 20.00 – Tariffa III

MAGGIO 2021 | serie CREMISI

domenica 2, ore 17.00 – Tariffa III martedì 4, ore 20.00 – Tariffa IV mercoledì5,ore18.00–TariffaIV giovedì 6, ore 18.00 – Tariffa IV venerdì 7, ore 20.00 – Tariffa IV sabato 8, ore 19.00 – Tariffa III martedì 11, ore 20.00 – Tariffa IV mercoledì12,ore18.00–TariffaIV giovedì13,ore18.00–TariffaIV

Spettacolo Fuori Abbonamento

Interpreti

Madama Butterfly | Anna Pirozzi (30, 4, 6, 8 e 12) Valeria Sepe (2, 5, 7, 11 e 13)

F. B. Pinkerton | Giorgio Berrugi (30, 4, 6, 8 e 12 / Sergio Escobar* (2, 5, 7, 11 e 13)

Suzuki | Annalisa Stroppa Sharpless | AndrzejFilon´czyk*

Goro | Saverio Fiore

Lo zio Bonzo | Ildo Song

Il Principe Yamadori | Paolo Orecchia

Kate Pinkerton | Rossella Locatelli

Il Commissario Imperiale | Enrico Di Geronimo 

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Spettacolo in Italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese Durata: 3 ore circa, con intervallo

*per la prima volta al Teatro di San Carlo

La genesi di Butterfly illustra bene la curiosità intellettuale di Puccini. Giunto a Londra per una replica di Tosca, nell’estate del 1900, si era recato in un teatro di prosa per assistere ad un dramma tratto dalla vicenda della Signora dei crisantemi dello scrittore-viaggiatore Pierre Loti, e ne era rimasto folgorato. Con cura meticolosa seguì la redazione del libretto da parte di Illica e Giacosa mentre si procurava materiale etnico sul Giappone attraverso la moglie dell’ambasciatore giapponese in Italia. Dalla sua prima rappresentazione alla Scala di Milano nel 1904, che fu un fiasco preannunciato, l’opera vide una lunga serie di trionfi che non si è mai arrestata fino ad oggi. Storia di amore puro e ingannato, di attesa e di morte, in Butterfly la musica agisce da protagonista assoluta nel canto e nell’orchestra, dando vita a maschere e colori inzuppati nell’orientalismo, con una partecipazione emotiva totale. Il regista di questa recente e molto apprezzata produzione del San Carlo, Ferzan Özpetek, ha trapiantato la vicenda negli anni successivi al disastro nucleare di Nagasaki con grande rispetto per l’originale pucciniano, e con la sola libertà dell’inserzione cinematografica durante il coro a bocca chiusa, che è poi la sua firma d’autore, come avviene anche in Traviata.

The genesis of Butterfly really shows Puccini’s intellectual curiosity. He was in London in the summer of 1900 for a performance of Tosca and he attended a play adapted from Pierre Loti ‘s Madame Crystantheme and he was immediately taken with it. Soon after he followed meticulously the outline of the libretto by Illiaca and Giacosa while at the same time gathering ethnic material on Japan thanks to the wife of the Japanese ambassador in Italy. Apart from its premiere at La Scala in Milan which was an anticipated fiasco, the opera has enjoyed a steady series of triumphs to this day. It is a story of pure and betrayed love, of death and anticipation. In Butterfly music is the absolute protagonist, it elicits total emotional participation using the orchestra and the signing to create masks that come alive with oriental colors. Ferzan Özpetek is the director of this recent and critically acclaimed production of Teatro San Carlo. He has set the narrative in the years following the nuclear disaster of Nakasaki, keeping however great respect towards Puccini’s original storyline. He only takes the liberty to insert a film fragment during the humming chorus, as a recognizable signature, which also appears in his Traviata.

GIUSEPPEVERDI

La traviata

Direttore | KAREL MARK CHICON*

Maestro del Coro|GEA GARATTI

Regia | FERZAN ÖZPETEK

Scene | DANTE FERRETTI

Costumi | ALESSANDRO LAI

Opera in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas

ProduzionedelTeatrodiSanCarlo

GIUGNO 2021 | serie CREMISI

Venerdì 11, ore 20.00 – Tariffa III Mercoledì 16, ore 18.00 – Tariffa IV Giovedì 17, ore 18.00 – Tariffa IV Venerdì 18, ore 20.00 – Tariffa IV Sabato 19, ore 19.00 – Tariffa III Martedì 22, ore 20.00 – Tariffa IV Giovedì 24, ore 18.00 – Tariffa IV Venerdì 25, ore 20.00 – Tariffa IV Domenica 27, ore 17.00 – Tariffa III

Spettacolo Fuori Abbonamento

Interpreti

Violetta Valery | Ailyn Pérez* (11, 16, 18, 22 e 25) Jessica Pratt (17, 19, 24 e 27)

Flora Bervoix | Mariangela Marini

Annina | Michela Petrino

Alfredo Germont | Leonardo Caimi (11, 16, 18, 22 e 25) Ivan Magrì (17, 19, 24 e 27)

Giorgio Germont | George Gagnidze

Gastone | Lorenzo Izzo

Il barone Douphol | Nicolò Ceriani

Il marchese d’Obigny | Donato Di Gioia

Il dottor Grenvil | Francesco Leone Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Spettacolo in Italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese

L’opera che da un secolo e mezzo resta la più rappresentata al mondo, non fu capita al momento della sua prima a Venezia, nel 1853. Verdi era rimasto impressionato dal dramma teatrale della Dame aux camèlias di Dumas che aveva visto a Parigi, spinto da Giuseppina Strepponi con cui proprio in Francia era nata una relazione che sarebbe durata tutta la vita, ed aveva deciso di compiere un ulteriore salto in avanti rispetto alle convenzioni operistiche del suo tempo che non accettavano di mettere in scena la realtà contemporanea. Marie Duplessis, la cortigiana sua ex amante che Dumas aveva raffigurato in Marguerite, era morta solo sei anni prima di tisi a 23 anni. La Violetta di Verdi è anche un omaggio a Parigi e alla modernità. Il regista Özpetek ha ambientato la sua Traviata “tra champagne e narghilé” nel primo Novecento, con la sua pennellata di elegante esotismo ottomano, ma conservando con grande rispetto la struttura già d’avanguardia creata dal compositore. Il ritorno al San Carlo di questo spettacolo molto amato è proposto in ideale dittico con la Butterfly.

Although Traviata remains the most played opera in over a century, it was not appreciated at the premiere in Venice in 1853. Verdi was very impressed by Dumas’ play La Dame aux camèlias that he saw in Paris, advised by Giuseppina Strepponi. He actually met her in Paris and kept the relationship going for his entire life. Moved by the play Verdi decided to take a leap forward and break some of the operatic conventions that did not allow the depiction of contemporary life in the mise en scene. Marguerite depicts Marie Duplessis, a courtesan and Dumas’ ex-lover, who had died of tuberculosis 6 years before at age 23. Verdi’s Violetta is also a homage to Paris and to modernity. In his version Özpetek sets Traviata at the beginning of Novecento, between “champagne and hookahs”, adding elegant strokes of Ottoman exoticism with his brush, keeping close, however, to the composer’s original groundbreaking structure. The revival of this beloved show at San Carlo comes attached to Butterfly as an idealdiptych.

GEORGES BIZET

Carmen

Direttore | DAN ETTINGER

Maestro del Coro | GEA GARATTI

Direttore del Coro di Voci Bianche | STEFANIA RINALDI

Regia | DANIELE FINZI PASCA Scene | HUGO GARGIULO

Costumi | GIOVANNA BUZZI

Opéra-comique in quattro atti sulibrettodiHenriMeilhace

LudovicHalévyispiratoallanovella omonima di ProsperMérimée

Produzione

del Teatro di San Carlo

Interpreti

Carmen| ElinaGaranca*

DonJosé|Jean-FrançoisBorras 

Escamillo | Alexander Vinogradov 

Moralès | DanieleTerenzi

Zuniga | Gabriele Sagona 

Micaëla | Selene Zanetti

 Mercédès | Aurora Faggioli 

Frasquita | Mariam Battistelli 

Dancairo | Michele Patti 

Remendado | Filippo Adami

Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

GIUGNO 2021 | serie CREMISI

Domenica20,ore19.00–TariffaIII Mercoledì23,ore18.00–TariffaIV Sabato 26, ore 19.00 – TariffaIII

Spettacolo Fuori Abbonamento

Spettacolo in Francese con sovratitoli in Italiano e in Inglese

Nella movimentata incisione cheaccompagnava la prima edizione dello spartito di Carmen nel 1875 si ritrovano tutte le componenti dell’esotismo che aveva scatenato la moda spagnola a Parigi: il torero con i picadores, la zingara con le sue compagne, gendarmi donzelle e popolo in abiti flamenchi con la porta moresca del quartiere arabo diSiviglia.

Nietzsche aveva scelto quest’opera per rappresentare la musica “mediterranea”, solare, che voleva opporre alle brume wagneriane. Era prevedibile che la storia pruriginosa di una gitana che preferisce farsi uccidere che rinunciare alla propria autodeterminazione di donna libera e di un soldato che sprofonda nel degrado morale, rifiutando il salvifico amore puro, non poteva piacere al pubblico borghese parigino dell’Opéra Comique, abituato a garbati spettacoli per le famiglie. E invece la grandezza di questa partitura, oggi tra le opere più eseguite e amate al mondo, è nel suo incarnare una tragedia senza tempo, che si presta ad ogni tipo di interpretazione registica mantenendo intatta la potenza espressiva delcanto.

If we look at the lively etching from the 1875 first edition of Carmen's music score, we can see all the components of the exoticism that triggered the Spanish fashion in Paris: the matador and his picadors, the gypsy and her friends, gendarmes, women and folks wearing flamenco clothes by the Moorish gate in the Arab quarter of Seville. Nietzsche picked this opera to represent the cheerful music of the Mediterranean in contrast to Wagner's brumes. However, the titillating story of a gypsy, who would rather be killed than give up her self- determination as a free woman, and of a soldier, who falls prey to total decay, denying the salvific power of true love - did not appeal to the middle class audience of the Opéra Comique in Paris. They were used to polite family oriented shows. As it happens the greatness of this score, one of the most reproduced and beloved, resides in the embracement of a timeless tragedy that allows space for theatrical interpretations and leaves intact, at the same time, the powerful expression of itssinging.

Direttore | JURAJ VALCˇUHA

Maestro del Coro| GEA GARATTI

GIACOMOPUCCINI

La bohème

Direttore | JURAJ VALCˇUHA

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Direttore del Coro di Voci Bianche | STEFANIA RINALDI

Regia | EMMA DANTE

Scene | CARMINE MARINGOLA

Costumi | VANESSA SANNINO

Luci | CRISTIAN ZUCARO

Coreografia | SANDROMARIA CAMPAGNA

Opera in quattro quadri LibrettodiGiuseppeGiacosa

e Luigi Illica, ispirato al romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème

NuovaProduzionedelTeatrodiSan Carlo

LUGLIO 2021 | serie BLU martedì 6, ore 20.00 – Tariffa VI giovedì 8, ore 18.00 – Tariffa VI sabato 10, ore 19.00 – Tariffa V

domenica 11, ore 17.00 – Tariffa V martedì 13, ore 20.00 – Tariffa VI

Spettacolo Fuori Abbonamento

Interpreti

Mimì | Eleonora Buratto 

Musetta | Damiana Mizzi

Rodolfo | Piero Pretti 

Marcello | AndrzejFilon´czyk 

Schaunard | PietroDiBianco 

Colline | DanielGiulianini

Benoît / Alcindoro | Matteo Peirone

Parpignol | Daniele Lettieri

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

Spettacolo in Italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese Durata: 2 ore e 50 minuti circa, con intervalloe

Fin dalla sua prima a Torino nel 1896,

La Bohème si è affermata come una delle opere in musica più amate di tutti i tempi e anche a Napoli ogni suo ritorno è un’affettuosa riscoperta. Come nei più grandi capolavori della letteratura e del teatro, protagonista è l’amore giovane, vissuto intensamente pur nella povertà e semplicità di una soffitta e condiviso con gli artisti “bohèmiens”. La Bohème è un’opera unica non solo nella produzione di Puccini ma nell’intero panorama operistico di un secolo che si preparava a lasciare spazio ad unaltro.

Certo, la “sindrome pucciniana” uccide anche in questo caso l’eroina di turno, come nelle sue altre opere. Ma la miscela drammaturgica tra pathos ed energia vitale instaura, grazie alla musica, un meccanismo perfetto, basato su simmetrie di coppie di innamorati. Puccini seppe creare una musica sublime per descrivere una situazione di disagio sociale che oggi appare modernissima ed attuale, come sottolinea alla sua maniera l’interpretazione registica di Emma Dante in questa nuova produzione del Teatro San Carlo, destinata ad essere ripresa più volte con una innovativa formula di aggiornamento costante dello spettacolo.

Since its premiere in Turin in 1896 La Bohème has been considered one of the most beloved operas of all times in music history and every return to Naples is a cherished discovery. As in the great works of drama and literature the protagonist is young love, lived fiercely despite the misery and modesty of a loft and shared with bohemian artists. La Bohème is a unique opera not only as far as Puccini’s production but also in the operatic landscape of a century that was about to leave room for a new one.

Surely Puccini’s syndrome kills the heroine of the moment as it happens in his other works, however, thanks to music, the mix between pathos and vital energy creates a perfect device built on the balance of couples in love. Puccini composed sublime music to describe a situation of social unrest which, today appears very modern and actual, as it is pointed out by Emma Dante’s own interpretation in this new production of Teatro San Carlo, destined to be performed many times with its innovative formula and constant renewal of the show.

GAETANODONIZETTI

L’elisir d’amore

Direttore | RICCARDO FRIZZA*

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | DAMIANO MICHIELETTO

Scene | PAOLO FANTIN

Costumi | SILVIA AYMONINO

Opera in due atti Libretto di Felice Romani

ProduzionedelPalaudelesArts Reina Sofía diValencia

e del Teatro Real di Madrid

Interpreti

Adina | Rosa Feola 

Nemorino | XabierAnduaga* 

Belcore | GabrieleViviani

Il Dottore Dulcamara | Nicola Alaimo

Giannetta | Francesca Benitez

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

 

LUGLIO 2021| serie BLU

venerdì 23, ore 20.00 - Turno A – Tariffa V domenica 25, ore 17.00 - Turno F – Tariffa V martedì27,ore20.00-TurnoC/D–TariffaVI giovedì29,ore18.00-TurnoB–TariffaVI

sabato 31, ore 19.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa V Spettacolo in Italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese

Durata: 2 ore e 50 minuti circa, con intervallo

*per la prima volta al Teatro di San Carlo

Mentre Donizetti era nel pieno del fecondo periodo napoletano, chiamato a dirigere il Teatro di San Carlo dal 1822 al 1838, andò in scena a Milano nel 1832 il suo “melodramma giocoso” più famoso, L’Elisir d’amore. Il librettista Felice Romani aveva tratto la sua storia da un recente opéra-comique di Auber e Scribe, ma il compositore aveva contribuito notevolmente alla caratterizzazione dei personaggi. Nacque così un modello innovativo di commedia buffa “romantica”, in cui prevalgono i sentimenti autentici sullemaschere e sugli stereotipi da farsa. I due giovani innamorati supereranno tutte le difficoltà grazie alla costanza e alla sincerità dei loro sentimenti e ciascuno dei personaggi riceve una veste melodica propria. Così il “ciarlatano” Dulcamara si presenta con una delle più straordinarie arie buffe della storia dell’opera, ma dovrà ammettere che il fascino delle donne è più potente del suo elisir, mentre Adina può conquistare col canto il cuore di Nemorino, che a sua volta riesce a descrivere l’onestà e la sincerità dei suoi sentimenti con i più semplici mezzi espressivi, come la celebre romanza “Una furtivalagrima”.

L’Elisir d’amore, Donizetti’s famous comic opera, premiered in Milan in 1832. At the time he was enjoying a very productive time directing Teatro San Carlo from 1822 to 1838. The libretto, by Felice Romani is adapted from a recent opéra-comique written by Auber and Scribe and Donizetti contributed heavily to the creation of its characters. What was created in the end was a new format for romantic comic opera,inwhichauthenticemotionsprevailover the stereotypes of classical farce. The young lovers overcome all obstacles thanks to the sincerity and perseverance of their feelings and each character is defined by his own melodic signature. For example Dulcamara “the charlatan” is introduced by one of the most extraordinary comic arias of the history of opera, he will have to admit that a woman’s charm is more powerful than his elixir. Adina, with her singing, can conquer Nemorino’s hearth and, in turn, Nemorino manages to describe the authenticity of his feelings in the most passionate way with the famous piece “Una furtivalacrima”.

GEORGESBIZET

LesPêcheursdeperles

Direttore | MARCO ARMILIATO*

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | YOSHI OÏDA*

Scene | TOM SCHENK*

Costumi | RICHARD HUDSON*

Coreografie | DANIELA KURZ*

Luci | FABRICE KEBOUR*

Opéra-lyrique in tre atti di EugèneCormoneMichelCarré

Produzione dell’Opéra Comique Yoshi Oïda

Interpreti

Nadir | Lawrence Brownlee* 

Zurga | Lucas Meachem*

 Leila | Nino Machaidze 

Nourabad | Dario Russo

Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo

 

SETTEMBRE 2021 | serie BLU

domenica 12, ore 19.00 - Turno A – Tariffa V martedì14,ore20.00-TurnoC/D–TariffaVI

venerdì17,ore20.00-FuoriAbbonamento–TariffaVI martedì21,ore20.00-FuoriAbbonamento–TariffaVI giovedì23,ore18.00-TurnoB–TariffaVI

sabato 25, ore 19.00 - Turno F – Tariffa V

SpettacoloinFranceseconsovratitoliinItalianoeinInglese Durata:2oree35minuticirca,conintervallo

*per la prima volta al Teatro di San Carlo

Bizet non aveva compiuto ancora i 25 anni nel 1863 quando al Théâtre Lyrique di Parigi venne messa in scena questa sua prima opera importante, con buona accoglienza del pubblico ma presto dimenticata e rivalutata come il suo primo capolavoro solo dopo la scomparsa del compositore. Les pêcheurs de perles è un manifesto dell’ esotismo, di gran moda in Europa e soprattutto nella Francia coloniale del tempo anche grazie ai racconti dei viaggiatori. Ambientata nell’isola di Ceylon tra i “pescatori di perle” del titolo, la storia racconta di un’amicizia tra due uomini che supera la gelosia e di una vergine velata, consacrata contro voglia al tempio, che sceglie l’amore, con ritimisteriosi e roghi che diventano salvifici. Ma soprattutto veniamo avvolti da melodie incantate e ondate di timbri orchestrali che evocano i mari lontani e il brividodell’ignoto.

Bizet was not even 25 when the Théâtre Lyrique in Paris produced his first important opera. It was warmly welcomed by the audience but soon forgotten and it was only recognized as a masterpiece after his death. Les pêcheurs de perles is a manifesto of exoticism, which was very fashionable in Europe, especially in colonial France also thanks to the travelers tales. The story is set on the island of Ceylon, amongst the pearl fishers from the opera title and is about the powerful friendship of two men that wins over jealousy and about a veiled maiden consecrated against her will to the temple who chooses love. There are mysterious rites and purifying fires and we are surrounded by enchanted melodies and waves from the orchestra that evoke distant seas and thrill of theunknown.

FREDERICKLOEWE

My fairlady

Direttore | DONATO RENZETTI

Maestro del Coro| GEA GARATTI

Regia | PAUL CURRAN

Scene | GARY MC CANN

Costumi | GIUSI GIUSTINO

Coreografie | KYLE LANG

Luci | DAVID MARTIN JACQUES

Musical in due atti

Versionemusicaledellacommedia di G. B. Shaw Pygmalion (1912) Libretto di Alan JayLerner

Coproduzione del

TeatrodiSanCarloconilTeatro Massimo diPalermo

Interpreti

Eliza Doolittle | Nancy Sullivan

Mr. Henry Higgins | Robert Hands

Colonnello Pickering | John Conroy

Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo

OTTOBRE 2021 | serie BLU

giovedì 14, ore 20.00 - Turno A – Tariffa V venerdì15,ore20.00-TurnoC/D–TariffaVI

sabato16,ore17.00/ore21.00-FuoriAbbonamento(doppiospettacolo)-TariffaV domenica17,ore17.00-TurnoF–TariffaV

martedì 19, ore 20.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa VI mercoledì 20, ore 18.00 - Turno B – Tariffa VI

giovedì 21, ore 18.00 - Fuori Abbonamento – Tariffa VI

venerdì22,ore17.00/ore21.00FuoriAbbonamento(doppiospettacolo)–TariffaVI sabato23,ore17.00/ore21.00FuoriAbbonamento(doppiospettacolo)–TariffaV domenica24,ore17.00-FuoriAbbonamento–TariffaV

Spettacolo in Inglese con sovratitoli in Italiano e in Inglese Durata: 2 ore e 50 minuti circa, con intervallo

Non perde il suo smalto dopo 60 anni dalla sua creazione uno dei musical più celebri della storia di questo genere musicale, approdato al Teatro San Carlo appena due stagioni fa. Dopo il suo debutto a Broadway nel marzo del 1956 rimase in cartellone per ben 2717 serate e poi altre 2281 a Londra, in entrambe le piazze con una giovanissima Julie Andrews nel ruolo della goffa fioraia Eliza Doolittle, poi passato ad Audrey Hepburn nella versione cinematografica del 1964 che assicurò l’immortalità dell’opera. Come è ben noto il librettista Alan Lerner aveva ricavato la vicenda dal Pygmalion di George Bernard Shaw (1913) lavorando a stretto contatto con il compositore Frederick Loewe per farlo diventare un vero musical secondo la moda del momento, con scene spassose, equivoci e grandi pagine corali. La musica di My Fair Lady trascina lo spettatore in un vortice di innocente felicità, con melodie famose e intere sezioni che potrebbero essere in un qualsiasi capolavoro del teatro d’opera, ma sempre con leggerezza. La storia del maturo professore che si innamora della sua creatura (il mito di Pigmalione), la ragazza alla quale per scommessa insegna oltre alla fonetica dell’inglese upper class, le regole dell’eleganza sociale, e che invece scardinerà la sua misogina visione delmondo.

Still fresh after 60 years from its Broadway opening, this show landed two seasons ago at Teatro San Carlo. One of the most famous in its genre, this musical run on Broadway for 2717 performances after his debut in March, 1956 and for 2281 performances in the West End. A very young Julie Andrews was casted as Eliza Doolittle, the clumsy flower girl, in both New York and London. The role was then given to Audrey Hepburn for the film version of 1964 which sanctioned the success of the show. It is well known that lyricist Alan Lerner took the plot and dialogue from Bernard Shaw’s Pygmalion (1913) and worked closely with composer Frederick Loewe to create a musical that included all the genre’s fashionable ingredients with funny scenes, misadventures and great chorus numbers. My Fair Lady’s music takes the spectator for a happy spin of famous melodies with entire sections worthy of an opera masterpiece but always lightheartedly. It is the story of a mature professor that falls in love with his creation (Pygmalion’s myth).).

The girl, to which he teaches phoneticsand good bed manners, in order to win a bet and to introduce her to the English upper class, ends up shaking his foundations, and change his misogynous vision of the world.


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