L’Ape musicale

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teatro grande di brescia

Non solo opera, fra danza e concerti

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione ottobre-dicembre 2017.

Il cartellone 2017 conferma le linee progettuali della Fondazione del Teatro Grande. La concertistica e la danza si confermano centrali nella definizione dell’identità pluridisciplinare del Teatro Grande a fianco della tradizionale Stagione Opera e Balletto. Le proposte di musica si caratterizzano per la presenza di direttori e compagini orchestrali di fama internazionale, la valorizzazione dei talenti emergenti e la contrapposizione di musica classica, contemporanea e barocca. I più rappresentativi coreografi della scena internazionale e italiana ripercorrono spettacoli culto, pongono in dialogo il balletto e le sue reinvenzioni spingendo questa dialettica ai confini estremi della danza, mettendo a confronto l’estetica del gesto e il formalismo del movimento, esplorandone anche le connessioni con la musica elettronica.

In Sala Grande gli appuntamenti della Stagione si apriranno domenica 8 ottobre alle 20.30 con lo spettacolo La mer della Compagnia Virgilio Sieni. Lo spettacolo presenta due coreografie che parlano la lingua delle età, di come il corpo diviene la sostanza rivoluzionaria che ogni individuo può manipolare. La complessa e allo stesso tempo meravigliosa capacità articolare dell’uomo ci spinge a esplorare il senso della fragilità e dell’incrinatura, della natura della forza e di come il senso dell’origine si annidi in ogni gesto. L’immagine del mare ci indica una condizione primordiale di ascolto dove ogni cosa partecipa a un flusso comune.

Per il 3 novembre alle 20.30 è in programma il nuovo attesissimo lavoro di Wayne McGregor, multi-premiato coreografo e regista britannico, internazionalmente riconosciuto per la sua coreografia fisicamente impegnativa e per le sue innovative collaborazioni che spaziano tra danza, cinema, musica, arti visive, tecnologia e scienza. Con la sua compagnia – la CompanyWayne McGregor – nell’estate del 2017, Wayne McGregor intraprenderà la sua più ardita e al tempo stesso intima esperienza, permettendo ad alcuni tra i più importanti scienziati di genetica di mettere in sequenza il suo genoma completo. Autobiography– questo il titolo dello spettacolo – sarà concepito per un cast di 10 danzatori, i migliori interpreti dello stile McGregor. Le scene sono state affidate al designer inglese Ben Cullen Williams, la colonna sonora originale alla producer americana JLin e le luci a Lucy Carter, pluripremiata collaboratrice di McGregor.

Jessica and me, di e con Cristiana Morganti, sarà sul palcoscenico del Grande il 17 novembre, sempre alle 20.30. In questo suo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta a un momento importante del suo percorso, si ferma a riflettere su se stessa: sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’“altro da sé“ che implica il fare teatro. Ne risulta una sorta di autoritratto idealmente a due voci (Jessica and me) di efficace e spiazzante ironia, dove Cristiana Morganti rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso professionale. Un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti.

Il 6 dicembre alle 20.30 si esibirà il Junior Balletto di Toscana nella coreografia Bella Addormentata di Diego Tortelli. Una versione attualizzata del celebre balletto che è ambientata nelle strade frenetiche di una metropoli, sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il sogno "perfetto". Formato da giovani la cui età va dai 16 ai 21 anni, l'ensemble diretto da Cristina Bozzolini si caratterizza per l’apertura a diversi autori ed esperimenti coreografici con un occhio privilegiato alla scena italiana che di fatto ne fa una importante palestra per testare nuovi autori e interpreti della più giovane generazione.

Domenica 10 dicembre alle 18.00 la Stagione ospiterà il tradizionale Concerto d’Inverno – Premio Mauro Ranieri che, nella sua 30a edizione, vedrà protagonista l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta dal Maestro Fabio Luisi, direttore di fama internazionale, recentemente nominato Direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino. In occasione della serata verrà consegnato al Maestro Fabio Luisiil Premio dedicato al violinista Mauro Ranieri che scomparve tragicamente in un incidente stradale nel 1995. Un premio importante che negli anni è stato attribuito ad alcuni dei più grandi musicisti italiani, come Uto Ughi, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti ed Ennio Morricone. Il programma della serata, particolarmente suggestivo, prevede brani di Strauss e Mozart. La serata è organizzata con la collaborazione artistica del musicista Luca Ranieri.

È previsto per il 13 dicembre alle 20.30 (con replica la mattina alle ore 11.00 per le Scuole secondarie di primo e secondo grado) lo spettacolo Botanica dei DeProducers, l’eccezionale collettivo musicale formato da alcuni dei più autorevoli artisti della scena pop rock italiana come Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci. Dopo il successo di Planetario – che ha raccontato in musica l’universo, gli astri, la luna e le stelle – i DeProducers, tornano con Botanica, continuando a mettere in relazione musica e scienza, per raccontare le meraviglie del mondo vegetale. Botanica è un progetto innovativo e coinvolgente che vede la partecipazione e la consulenza scientifica per la realizzazione dei testi del Prof. Stefano Mancuso, uno dei più importanti ricercatori botanici internazionali, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale e autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche sulla fisiologia e sul comportamento delle piante. L’idea del progetto – condivisa con Aboca, riferimento internazionale nella ricerca sui complessi molecolari vegetali per la salute delle persone – è raccontare con suoni, musica e parole, le caratteristiche dello straordinario mondo vegetale a un pubblico ampio in modo semplice e approfondito. In Botanica i DeProducers e Stefano Mancuso, attraverso canzoni e temi musicali inediti, video proiezioni originali di Marino Capitanio e scenografie di Peter Bottazzi sveleranno “i sensi” delle piante e li trasformeranno in racconto. Le piante “sentono”, provano emozioni, elaborano strategie e prendono decisioni. Chitarra, basso e tastiere si scambiano continuamente i ruoli per dare voce ai respiri delle piante, alle gocce di pioggia che cadono sulle foglie o agli animali che si muovono nella foresta.

Ultimo appuntamento della Stagione in Sala Grande – in programma per il 19 dicembre alle 20.30 – sarà il celebre spettacolo Rosas danst Rosas di una delle figure di culto della danza mondiale, Anne Teresa De Keersmaeker, e della sua compagnia Rosas. La ricerca spazio-temporale, la polverizzazione minimal, la reiterazione e la musica sempre al centro delle creazioni, sono le caratteristiche distintive della De Keersmaeker, note che richiamano le rigorose geometrie post-moderne dell'americana Lucinda Childs e certe asprezze e angolosità di Pina Bausch. Rosas danst Rosas, del 1983, è divenuta icona storica e di successo internazionale, un classico nel repertorio della compagnia. Essa prefigura tutte le tensioni e le dialettiche che caratterizzeranno il lavoro successivo della De Keersmaeker.

Nello spazio raccolto della Sala Palcoscenico Borsoni la Stagione presenta due serate dedicate alla danza contemporanea, di cui una con doppio spettacolo.

Trattato semiserio di oculistica – in programma per il 24 ottobre alle 20.30 – è vincitore del bandoDNA_appunti coreografici. In modo semiserio i coreografi e danzatori Orlando Izzo e Angelo Petracca mostrano sulla scena la dissoluzione dell'oggettività della realtà: nulla resta quello che è, nulla è indipendente dal punto di vista dal quale viene osservato e dall'occhio del soggetto che l'osserva. Il punto stesso d'osservazione si scopre mobile e saltella nello spazio seguendo i gesti e la danza che giocano lungo le linee della prospettiva, riproponendosi uguali e differenti ad ogni ripetizione. La realtà si moltiplica in un mosaico di figurazioni non definitive, in un caleidoscopio di visioni.

Nella stessa serata, alle 21.30, si terrà lo spettacolo Pulse Constellations di Gabriel Schenker che nasce dalla composizione di musica elettronica Pulse Music III di John McGuire, un complesso pezzo a più livelli che combina una varietà di impulsi, ritmi, e melodie che nella performance si trasformano in una sequenza di 24 sezioni distinte ma tra loro correlate. Coreografo e danzatore, Gabriel Schenker decostruisce e ricostruisce la complessa rete di strati di impulso della composizione. Un ensemble ritmico attraverso cui Schenker esplora i limiti tra la danza e il suono.

Il 26 ottobre alle 20.30 verrà rappresentata una produzione di Collettivo Cinetico dal titolo 10 miniballetti, un’antologia di danze in bilico tra geometria e turbinio dove l’elemento aereo è paradigma di riflessione sui confini del controllo. Correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano allegorie sul legame tra coreografia e danza in un’indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione. A fare da spartito un quaderno delle scuole elementari di Francesca Pennini – direttrice e coreografa del gruppo, oggi tra le più importanti coreografe italiane della nuova generazione – con decine di coreografie inventate e mai eseguite.

Gli appuntamenti della stagione Società dei Concerti del Teatro Grande si distribuiranno nello spazio settecentesco del Ridotto del Teatro Grande e nel Salone delle Scenografie.

Per la Stagione 2017 torneranno gli appuntamenti domenicali con l’Ensemble del Teatro Grande coordinato da Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala. I concerti sono previsti nei giorni 5 e 19 novembre alle ore 11.00. L’Ensemble del Teatro Grande – composto dai violinisti Laura Marzadori e Daniele Richiedei, dal violista Eugenio Silvestri, dal pianista Andrea Rebaudengo, oltre allo stesso Sandro Laffranchini al violoncello – esplorerà i repertori della musica da camera: il programma del 5 novembre sarà interamente dedicato ad Astor Piazzolla, mentre il 19 novembre l’Ensemble proporrà brani di Mendelssohn, Reinecke e Bohuslav Martinu.

Come di consueto, nuove sfaccettature della musica contemporanea verranno indagate attraverso i concerti dell’Ensemble Sentieri Selvaggi in programma nei giorni15 e 28 novembre alle 20.30. Con il primo appuntamento, Colori d’Italia, generazioni a confronto, continua il focus di Sentieri selvaggi sulla musica italiana del nostro tempo: ampio spazio sarà dedicato a giovani autori di talento come Matteo Franceschini e Marco Sinopoli che hanno rielaborato i loro brani appositamente per il gruppo, oppure Paolo Gorini e Matteo D’Amico con un brano commissionato dall’ensemble per la propria stagione musicale. Tornano inoltre Lucio Gregoretti con Gelbe Begleitung, Glasnost di Filippo del Corno (autore fondatore di Sentieri selvaggi) e Marcello Filotei. Per l’ultimo appuntamento, A fuoco, ritratto di Luca Francesconi verrà presentata l’energia primigenia e scatenata della musica di questo interessante compositore contemporaneo che si nutre di ispirazioni molteplici, dall’avanguardia fino al jazz e alla musica popolare. Sentieri selvaggi ne presenta diversi esempi in un programma monografico che attraversa tutti gli anni della sua produzione sino al recentissimo Insieme II, pubblicato lo scorso anno in una versione scritta appositamente per l’ensemble. Non mancheranno i momenti solistici come Tracce per clarinetto basso, Charlie Chan per viola e Mambo per pianoforte e un brano per chitarra ed ensemble, nel quale si esibirà la straordinaria solista Elena Casoli.

La Stagione affronterà poi nuovamente il tema della musica barocca in tre concerti in programma il 9 ottobre, il 23 ottobre e il 4 dicembre realizzati in collaborazione con le Settimane Barocche di Brescia. Il primo, nello specifico, sarà un concerto particolarmente suggestivo con l’Ensemble L’Homme Armé che eseguirà un programma sul tema Passioni: una contrapposizione tra musica antica e contemporanea con celebri brani di Lang e Carissimi. Il secondo appuntamento vedrà protagonisti I Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini, maestro di concerto al violino, per la serata dal titolo Barocco europeo. L’ultimo incontro sarà Viaggio intorno al concerto grosso italiano e sarà eseguito dall’Ensemble Pietro Antonio Locatelli diretto da Thomas Chigioni.

Il 14 dicembre alle 20.30 verrà avviato un nuovo progetto dedicato a Beethoven che vedrà la sua conclusione nel 2018. Un breve ciclo di concerti con due tra i musicisti più sensibili del panorama italiano. In tre appuntamenti il violinista Fulvio Luciani e il pianista Massimiliano Motterle affronteranno l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven: dieci capolavori assoluti, che abbracciano 14 anni del percorso creativo di Beethoven. A questi concerti è legato un progetto di formazione importante, un ciclo di conferenze in cui, strumento alla mano, Luciani e Motterle leggono le Sonate una a una e affrontano i grandi temi dell’interpretazione beethoveniana oggi. Il primo appuntamento – a corollario del concerto del 14 dicembre – sarà Conversazioni sulla Musica: Beethoven, l’invenzione della musica e si terrà il 15 dicembre alle ore 11.00 presso il Ridotto del Teatro Grande. L’incontro sarà aperto a studenti delle Scuole secondarie di primo e secondo grado.

 

Per la Stagione ottobre-dicembre 2017 si rinnovano anche le vantaggiose politiche di Biglietteria adottate negli ultimi anni che tendono a dare al pubblico differenti possibilità di adesione agli spettacoli della Stagione. In particolare, oltre al sistema print@home che consente all’utente che acquista online di entrare in Teatro senza passare dalla Biglietteria, tutti gli spettacoli della Fondazione saranno in vendita anche nelle filiali abilitate di Ubi Banca in Brescia e Provincia.

Inoltre continua l’iniziativa TeatroGrandeCard – realizzata in collaborazione con Ubi Banca – che è a tutti gli effetti un abbonamento aperto per la Stagione 2017 che dà diritto al 15% di sconto sui biglietti (riferito alla tipologia di appartenenza), a sconti al Caffè del Teatro Grande Berlucchi, oltre alle numerose ed esclusive agevolazioni inerenti l’attività del Teatro e alla possibilità di utilizzare la card come una carta di credito prepagata ricaricabile senza spese di attivazione e gestione.

Oltre alle consuete riduzioni riservate agli under30 e agli over65, la Stagione settembre-dicembre 2017 offre due tipologie di carnet: il Carnet Danza (a 100 euro tutti gli 8 spettacoli di danza della Stagione) e il Carnet Musica (a 80 euro tutti gli 8 concerti della Stagione previsti nel foyer del Teatro). La medesima proposta con prezzi ancora più vantaggiosi è riservata al pubblico under30 con il Carnet Danza Under30 (65 euro) e con il Carnet Musica Under30 (50 euro).

Per tutti gli spettacoli della Stagione è inoltre previsto il biglietto scontato al 50% per gli studenti. La Fondazione del Teatro Grande fa parte dei soggetti aderenti a App18 e Carta Docente.

I biglietti e i carnet della Stagione settembre-dicembre 2017 saranno in vendita on line (teatrogrande.it e vivaticket.it), nelle filiali bresciane di UBI Banca e in Biglietteria da venerdì 19 maggio. I possessori della TeatroGrandeCard avranno la possibilità di acquistare in prelazione i biglietti della Stagione presentando la propria tessera presso la Biglietteria del Teatro Grande dal 13 al 18 maggio.

Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Sul sito teatrogrande.it saranno resi disponibili in tempo reale gli aggiornamenti sulla programmazione della Stagione e sull’attività del Teatro.

 

 


 

 

 
 
 

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