L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Koopman con la Passione secondo Giovanni di Bach

 

Il concerto inaugurale della 37ª edizione di Bologna Festival, mercoledì 28 marzo ore 20.30 al Teatro Manzoni, è affidato ad uno dei protagonisti dell’interpretazione filologica: Ton Koopman e i suoi complessi Amsterdam Baroque Orchestra & Choir. L’immensa Passione secondo Giovanni per soli, coro e orchestra risuonerà secondo l’originale prassi esecutiva. Ton Koopman è il tutore della filologia storica che fin dagli anni Cinquanta ha approfondito lo studio delle fonti alla ricerca del suono originario. Il direttore olandese conserva la fedeltà alla tradizione e nella sua lettura della Johannes-Passion scopre l’immensità trascendente del testo che alterna passi evangelici a corali luterani e testi poetici di libera invenzione (arie, ariosi, cori). Da un lato la narrazione della passione di Cristo nel rigoroso rispetto del dettato evangelico, dall’altra il momento della riflessione e della trasfigurazione poetica che trovano espressione musicale in stili e linguaggi diversi: scarni recitativi di straordinaria forza espressiva, arie di derivazione operistica e stupende pagine corali, specie quelle poste in apertura e chiusura dell’opera. In orchestra, secondo la prassi originaria, oltre a violini, violoncelli e contrabbasso troviamo liuto, viola d’amore, viola da gamba. Le voci soliste scelte da Koopman sono tutti interpreti specializzati nel repertorio barocco con cui il direttore olandese collabora da anni per le sue produzioni.

 

L’esecuzione prevede i sopratitoli in italiano.

 

 

Biglietti in vendita a Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/ E) Tel 349 6146348

dal martedì al sabato ore 13-19

 

Biglietti online http://www.bolognafestival.it/">www.bolognafestival.it

Informazioni Bologna Festival 051 6493397

 

Mercoledì 28 marzo 2018 ore 20.30

Teatro Manzoni

Amsterdam Baroque Orchestra & Choir

Ton Koopman direttore

Yetzabel Arias Fernandezsoprano

Maarten Engeltjes controtenore

Tilman Lichditenore

Klaus Mertensbasso

 

Johann Sebastian Bach

Passione secondo Giovanni BWV 245

per soli, coro e orchestra

 

Ton Koopman. Nato a Zwolle in Olanda, Ton Koopman ha studiato organo, clavicembalo e musicologia ad Amsterdam. Interessato alle prassi esecutive antiche su strumenti originali, ha concentrato i suoi studi sulla musica barocca, con particolare attenzione a Bach, divenendo ben presto una figura di riferimento nella corrente interpretativa ispirata ai principi della filologia. Nel 1979 ha fondato l’Amsterdam Baroque Orchestra e successivamente, nel 1992, l’Amsterdam Baroque Choir. Con i suoi ensembles si è esibito nelle maggiori istituzioni musicali d’Europa, Asia e Stati Uniti; un impressionante numero di incisioni discografiche testimonia della sua ampia attività come solista e direttore. Tra i progetti più ambiziosi realizzati insieme all’Amsterdam Baroque Orchestra & Choir figurano l’esecuzione e la registrazione dell’integrale delle Cantate di Bach. Un imponente lavoro di ricerca durato dieci anni, per il quale Koopman ha ricevuto il Deutsche Schallplattenpreis Echo Klassik, il Premio Hector Berlioz e il BBC Award, oltre alle nomination per il Grammy Award e per il Gramophone Award. Nel 2005 ha intrapreso un’altra grande “avventura” interpretativa, portata a termine nel 2014: la registrazione dell’opera omnia di Dietrich Buxtehude, pubblicata in 30 CD. Koopman svolge un’intensa attività anche come direttore ospite, lavorando con le principali orchestre del mondo tra cui la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, i Berliner Philharmoniker, i Münchener Philharmoniker, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la New York Philharmonic Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra e la Cleveland Orchestra. Professore all’Università di Leiden, membro onorario della Royal Academy of Music di Londra, ha pubblicato numerosi saggi di carattere musicologico e ha curato l’edizione critica dei Concerti per organo di Händel (Breitkopf & Härtel), oltre a nuove edizioni del Messiah di Handel e del Giudizio Universale di Buxtehude (Carus Verlag). Nel 2003 ha creato una propria etichetta discografica, la “Antoine Marchand”.

Tra i premi e riconoscimenti ricevuti nel corso della sua prestigiosa carriera si distinguono il Buxtehude-Preisträger dalla città di Lubecca, il Bach-Preisträger dalla città di Lipsia (2012) e il Bach Prize dalla Royal Academy of Music di Londra (2014). Koopman è presidente della International Dietrich Buxtehude Society, professore onorario alla Musikhochschule di Lubecca, consulente artistico onorario dell’Opera di Guangzhou e direttore artistico del festival “Itinéraire Baroque en Périgord Vert”. Nel novembre 2017 gli è stato conferito il prestigioso Edison Classical Award.

 

Amsterdam Baroque Orchestra & Choir. Fondata nel 1979 da Ton Koopman, l’orchestra è formata da musicisti specializzati nell’esecuzione della musica barocca; il gruppo si riunisce diverse volte all’anno per lavorare a nuovi progetti. L’Amsterdam Baroque Choir è stato fondato nel 1992 e ha debuttato al Festival di Musica Antica di Utrecht eseguendo in prima mondiale il Requiem a 15 voci e i Vespri a 32 voci di Biber; con l’incisione di questi due lavori il coro si è aggiudicato il Cannes Classical Award. Orchestra e Coro, sotto la direzione del loro fondatore, hanno registrato tutte le principali opere barocche e classiche; insieme alla figlia Marieke Koopman partecipano al progetto teatrale per bambini “Oorwurm” che ha reso la musica barocca accessibile ai giovani in tutta l’Olanda.

 

Voce di soprano, Yetzabel Arias Fernandez ha collaborato con direttori come Helmut Rilling, Diego Fasolis e Jordi Savall. Nel 2013 ha avviato una importante collaborazione con Ton Koopman, eseguendo opere di Mozart, Haydn e Bach. Ospite delle principali istituzioni musicali europee, ha cantato opere di Handel, il ruolo di Megacle nell’Olimpiade di Pergolesi, Donna Elvira nel Don Giovanni di Mozart, Belinda nel Dido & Aeneas di Purcell. La sua discografia comprende lavori di Cavalli, Lully, Handel, Jommelli e Scarlatti, oltre alla Passione secondo Matteo di Bach con la direzione di Savall.

 

Maarten Engeltjes. Voce di controtenore, Maarten Engeltjes ha iniziato lo studio del canto all’età di quattro anni. Vicino tanto al repertorio barocco quanto a quello contemporaneo, ha interpretato opere di Handel (Giulio Cesare, Rodelinda) come L’upupa di Hans Werner Henze. Ha cantato lo Stabat Mater di Pergolesi insieme a Concerto Köln e ha partecipato alla produzione del Requiem di Dresda di Lera Auerbach con la Staatskapelle di Dresda diretta da Vladimir Jurowski. Collabora abitualmente con Ton Koopman e l’Amsterdam Baroque Orchestra & Choir e con l’Akademie für Alte Musik Berlin di Daniel Reuss. Sotto la direzione di Federico Sardelli ha interpretato il ruolo di Polinesso nell’Ariodante di Handel.

 

 Tilman Lichdi. Voce di tenore, Tilman Lichdi si è affermato come uno dei più rilevanti interpreti di Bach e del repertorio liederistico. Le sue interpretazioni dell’Evangelista negli Oratori e nelle Passioni di Bach e il debutto americano con la Chicago Symphony Orchestra nella Passione secondo Giovanni di Bach sono stati accolti con entusiasmo unanime dalla critica. Nella corrente stagione debutta con i Berliner Philharmoniker nella Messa in si minore di Bach diretta da Ton Koopman, oltre a cantare nell’Oratorio di Natale di Bach con i Münchner Philharmoniker, sempre sotto la direzione di Koopman. Di rilievo la collaborazione con Herbert Blomsted e Gewandhausorchester Leipzig.

 

Klaus Mertens. Voce di basso/baritono ha collaborato con i maggiori protagonisti dell’interpretazione filologica, da Frans Brüggen, Gustav Leonhardt, Nikolaus Harnoncourt a Ton Koopman e Philippe Herreweghe. Interprete di riferimento dei grandi oratori barocchi, ha inciso tutti i lavori sinfonico-corali di Bach, fra cui spicca l’integrale delle Cantate con l’Amsterdam Baroque Orchestra diretta da Ton Koopman, uno dei massimi esiti della sua carriera. Mertens si dedica con competenza anche al repertorio liederistico. Molto ampia e diversificata la sua discografia, che comprende più di duecento incisioni.

 


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