L’Ape musicale

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La stagione operistica

La prima opera in scena per la stagione 2018-19 sarà un nuovo allestimento del Rigoletto di Giuseppe Verdi , (8 recite tra il 2 e il 18 dicembre 2018) : un melodramma notissimo, un personaggio divenuto proverbiale, una serie di magnifiche arie tra le più note del repertorio. Insomma un classico, cioè, per parafrasare Calvino, “una di quelle opere che, tanto più quandosi leggono per davverosi trovano nuove, inaspettate, inedite”. E sarà certamente una “lettura” inaspettata e inedita, quanto rispettosa dell’idea verdiana, quella che vedrà impegnati il direttore Daniele Gatti e il regista Daniele Abbado . Le scene e le luci saranno di Gianni Carluccio , i costumi di Francesca Sartori e Elisabetta Antico , i movimenti coreografici di Simona Bucci . Tra gli interpreti Ismael Jordi , Roberto Frontali , Lisette Oropesa, Riccardo Zanellato e Alisa Kolosova.

A febbraio del nuovo anno ancora una nuova produzione del Teatro dell’Opera di Roma: Anna Bolena di Gaetano Donizetti . Un titolo molto amato dagli appassionati del belcanto, rappresentato in precedenza al Teatro dell’Opera solo altre due volte: nel 1977 (direttore Ferro, regia di Crivelli) con protagonista Leyla Gencer e nel 1979 con Katia Ricciarelli (diretta da Nino Sanzogno e sempre con la regia di Crivelli). L’opera ritorna in un nuovo allestimento ( 6 recite dal 20 febbraio al 1°marzo ), diretta da Riccardo Frizza e con la regia di Andrea De Rosa . Scene di Luigi Ferrigno da un’idea di Sergio Tramonti, costumi di Ursula Patzak e luci di Enrico Bagnoli . Tra gli interpreti Maria Agresta (che torna dopo il successo riscosso nelSimon Boccanegradel 2012 e debutta come protagonista), Carmela Remigio (al suo debutto nel ruolo di Giovanna Seymour), Alex Esposito , René Barbera.

Dal 15 al 22 marzo 2019 un raffinato nuovo allestimento dell’ Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck , una coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées, Château de Versailles Spectacles e Canadian Opera Company . Il capolavoro di Gluck manca sulle scene del Costanzi da cinquant’anni: nel 1968 venne diretto da Ferruccio Scaglia, con le coreografie e la regia di Aurelio Millos e con il ruolo del protagonista affidato a un tenore (Lajos Kozma). Le recite di marzo seguiranno l’originale versione di Vienna dell’opera (1762) esaranno dirette da Gianluca Capuano (per la prima volta sul podio del Costanzi), con la regia di Robert Carsen , che debutta al nostro Teatro (vi tornerà a novembre con Idomeneo ). Sue anche le luci insieme a Peter Van Praet , le scene e i costumi sono di Tobias Hoheisel. Interpreti il controtenore Carlo Vistoli , Mariangela Sicilia e Emoke Barath.

In coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia arriverà a Roma dal 14 al 20 aprile la più famosa delle operette, volentieri accolta nei più paludati teatri d’opera: La vedova allegra di Franz Lehár , vista l’ultima volta nel 2007(diretta da Daniel Oren con la regia di Vincenzo Salemme). Questo nuovo allestimento , in coproduzione con La Fenice di Venezia, sarà diretto da Constantin Trinks (un musicista emergente che debutta all’Opera di Roma)con la regia di Damiano Michieletto , le scene di Paolo Fantin , i costumi di Carla Teti , le luci di Alessandro Carletti e la coreografia di Chiara Vecchi . Tra gli interpreti Nadja Mchantaf , Paulo Szot , Anthony Michaels-Moore , Adriana Ferfecka e Peter Sonn.

Ancora una nuova produzione con un titolo raro, ma di grande interesse nel teatro musicale del Novecento: sarà L’angelo di fuoco di Sergej Prokof’ev , visto un’unica volta sulle scene del Costanzi nel 1966 diretto da Bruno Bartoletti per la regia di Virginio Puecher. Un’opera visionaria, immersa nel clima di mistico esoterismo così diffuso nell’avanguardia russa del primo Novecento, tradotto nel linguaggio ora grottesco ora allucinato del compositore. Sarà in scena dal 23 maggio al 1° giugno diretta da Alejo Pérez per la regia di Emma Dante . Tra gli interpreti Leigh Melrose , Evgenia Muraveva , Sergey Radchenko , Maxime Paster , Mairam Sokolova , tutti al loro debutto nel nostro teatro, e Goran Jurić . In altri ruoli molti artisti del progetto “Fabbrica”.

Sempre con la regia di Emma Dante , torna in scena dall’8 al 13 giugno La Cenerentola di Rossini , nella versione che ha avuto tanto successo nella stagione 2016. Le scene sono di Carmine Maringola , i costumi di Vanessa Sannino , le luci di Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco . Nel ruolo della protagonista Teresa Iervolino ; con lei René Barbera (don Ramiro), Vito Priante (Dandini), Carlo Lepore (don Magnifico).

Anche l’autunno 2019, come quello di questa stagione, vedrà in scena due capolavori di Mozart . Dopo ilCosì fan tuttedel 2016 e le prossime, attesissimeNozze di Figaro, Graham Vick conclude la trilogia Mozart/da Ponte con il nuovo allestimento del Don Giovanni , diretto da Jérémie Rhorer al suo debutto al Costanzi, le scene di Samal Blak e le luci di Giuseppe Di Iorio . Protagonista Alessio Arduini con Juan Francisco Gatell (Don Ottavio), Vito Priante (Leporello) e Emanuele Cordaro (Masetto). Ruoli femminili affidati a Maria Grazia Schiavo (Donna Anna), Salome Jicia (Donna Elvira) e Elena Sancho Pereg (Zerlina). In scena dal 27 settembre al 6 ottobre 2019 .

A novembre (dall’ 8 al 16) torna Idomeneo , re di Creta raro titolo mozartiano che unisce il nitore classico del mito greco a un linguaggio teatrale aperto alle riforme operistiche del secondo Settecento. Nel nostro teatroIdomeneoera stato rappresentato una sola volta nel 1983 diretto da Peter Maag e con la regia di Luciano Damiani. A dirigerlo sarà Michele Mariotti che debutta così all’Opera di Roma. Seconda regia in questa stagione, come si è detto, affidata a Robert Carsen che collabora anche con Luis F. Carvalho alle scene e con Peter van Praet alle luci; costumi di Petra Reinhardt e video di Will Duke . Nel ruolo del titolo Charles Workman , Joel Prieto (al suo debutto al Costanzi) sarà Idamante, Rosa Feola Ilia e Miah Persson sarà Elettra. Il nuovo allestimento è una coproduzione con il Teatro Real di Madrid e la Canadian Opera Company .

La stagione 2018-19 sarà conclusa in novembre (dal 22 al 24) da una prima assoluta , un tipo di proposta che da molti anni mancava dal nostro teatro e che rappresenta ancora una volta l’attenzione dell’Opera di Roma verso il contemporaneo. Tre recite, al Teatro Costanzi, di Un romano a Marte musica di Vittorio Montalti libretto di Giuliano Compagno ,spettacolo vincitore delConcorso 2013/2014 per giovani compositori, bandito dal Teatro dell’Opera di Roma al fine di valorizzare e portare in scena nuovi autori contemporanei con titoli mai rappresentati ed ispirati alla città di Roma. La nuova opera sarà diretta da John Axelrod e avrà la regia di Fabio Cherstich , che dopo le proposte di OperaCamion si misurerà con il palcoscenico del Costanzi.

Ritornano poi, fra la fine del 2018 e l’inizio del nuovo anno, due “evergreen” prodotti dal Teatro dell’Opera, che incontrano sempre grande favore da parte del pubblico.

Tosca di Giacomo Puccini con la regia di Alessandro Talevi , le scenee i costumi originalidi Adolf Hohenstein , ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti, e le luci di Vinicio Cheli sarà in scena dal 7 al 16 dicembre diretta da Stefano Ranzani ,con nel cast Svetlana Kasyan , Giorgio Berrugi , Fabián Veloz . Lo stesso allestimentotornerà dal 18 al 26 giugno diretto da Jordi Bernàcer. Nel cast Monica Zanettin , Stefano La Colla e Gevorg Hakobyan.

E dal 12 al 26 gennaio torna anche La traviata di Giuseppe Verdi diretta da Pietro Rizzo regia di Sofia Coppola ,scene di Nathan Crowley , costumi di Valentino , coreografia di Stéphane Phavorin , luci di Vinicio Cheli :nel cast Jessica Nuccio , Antonio Poli e Sebastian Catana , nonché un buon numero di artisti del progetto “Fabbrica”.

Tutti i titoli in programma vedranno protagonista la nostra Orchestra e, laddove la partitura lo richiede, il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal maestro Roberto Gabbiani : due compagini che sono la prima garanzia di qualità delle nostre produzioni.

Tutte le opere avranno i sovratitoli in italiano e in inglese.


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