L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Pianoforte e Quartetto

Varignana Music Festival – V edizione

Palazzo di Varignana | Via Ca’ Masino 611A – Varignana BO

Martedì 10 luglio 2018

ore 20

ANTONII BARYSHEVSKYI pianoforte

Musiche di Schumann, Schubert, Skrjabin, Stravinskij

 

Mercoledì 11 luglio 2018

ore 20

QUARTETTO PROMETEO
ENRICO BRONZI
violoncello

Musiche di Scarlatti, Schubert

 

Giovedì 12 luglio 2018

ore 20

ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

Musiche di Liszt, Chopin

 

 

Bologna, 9 luglio 2018                                                                                                          

con preghiera di pubblicazione

Martedì 10 luglio, ore 20, continuano gli appuntamenti con la V edizione del Varignana Music Festival,la rassegna realizzata da Musica Insieme e Palazzo di Varignana. Protagonista il pianista ucraino Antoniii Baryshevskyi, trionfatore al Concorso “Arthur Rubenstein” di Tel Aviv nel 2014 ed ospite regolare del Festival Progetto di Lugano di Martha Argerich, nonché del Piano Festival della Ruhr e di sale come Gasteig München e Wigmore Hall di Londra. Baryshevskyi ama spaziare tra forme, epoche e luoghi. Il programma del suo recital mette in mostra questa sua poliedricità, accostando capolavori della musica di diversi autori, partendo da Fantasia di Robert Schumann, passando poi per l’Improvviso n. 4 D 935 di Franz Schubert e una raccolta di brevi, ma affascinanti pagine di Aleksandr Skrjabin, per poi concludere con Tango e i Tre Movimenti da Petruška di Igor Stravinskij,impegnativa e virtuosistica trascrizione di celebri pagine del balletto omonimo.

Mercoledì 11 luglio, ore 20, il Varignana Music Festival accoglierà il Quartetto Prometeo, affiancato dal violoncello virtuoso di Enrico Bronzi. Premiato al Prague Spring International Music Competition, alla Biennale Musica di Venezia e per ben due volte al Concorso ARD di Monaco, il quartetto è attivo al fianco di artisti come Brunello, Geringas, Hagen e Belcea Quartet ed è dedicatario delle opere di autori quali Ivan Fedele e Salvatore Sciarrino. Proprio al Prometeo il celebre compositore siciliano ha dedicato i suoi Studi tratti da Domenico Scarlatti, dove lo stile popolaresco e flamboyant dell’antico si traduce nel linguaggio dell’oggi. A completare il programma, un capolavoro assoluto come il Quintetto in do maggiore D 956, ultimato da Franz Schubert poche settimane prima di morire. Ad eseguirloinsieme al Prometeo sarà Bronzi, fondatore del Trio di Parma nel 1990, insignito del “Premio Abbiati” della critica musicale italiana, ed ospite della Carnegie Hall di New York come del Mozarteum di Salisburgo.

Giovedì 12 luglio, ore 20, il Varignana Music Festival accoglierà la presenza ormai attesissima di Alexander Romanovsky, suo testimonial fin dalla I edizione. Vincitore del Premio “Busoni” e oggi ospite di orchestre che vanno dalla New York Philharmonic alla Filarmonica della Scala, al fianco di direttori come Pappano, Noseda e Conlon, nel suo recital solisticoRomanovskysi destreggerà tra il flusso travolgente della Sonata in si minore di Franz Liszt e il ‘virtuosismo poetico’ dei Dodici Studi op. 25 di FryderykChopin. Due autori che erano anche amici e colleghi, legati da una stima reciproca che fece sì che proprio la sua prima raccolta di Studi Chopin la dedicasse a Liszt. L’opera 25 allinea in effetti dodici brani dove lo sviluppo di una specifica difficoltà tecnica sfocia in pagine di assoluta bellezza, così come i classici movimenti della sonata sfociano in Liszt in un unico, travolgente magma sonoro, dove i temi si intrecciano e si trasfigurano con una grandiosità quasi sinfonica.

 

Per informazioni sul festival e acquisto biglietti: Segreteria Musica Insieme  | Tel. +39 051 271932

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Per acquistare i biglietti online: www.vivaticket.it

 

 

Martedì 10 luglio 2018 ore 20

 

ANTONII BARYSHEVSKYI pianoforte

Robert Schumann
Fantasiain do maggiore op. 17

Franz Schubert
Improvviso n. 4 in fa minore D 935

Aleksandr Skrjabin

5 Préludes op. 74

Vers la flamme op. 72

Igor Stravinskij

Tango
Trois Mouvements de Pétrouchka

 

 

Antonii Baryshevskyi, trionfatore nel 2014 del premio “Arthur Rubenstein” di Tel Aviv, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni. A soli 16 anni ha ricevuto nel suo paese il premio “A Man of the Year 2005". Ha vinto numerosi importanti concorsi internazionali, tra i quali il Secondo Premio, il Premio del Pubblico ed il Premio della Critica al Concorso Internazionale Busoni di Bolzano 2011, il Primo Premio al Concorso Internazionale “Premio Jaen” 2009, il Secondo Premio al Concorso Internazionale “In Memory of V. Horowitz” di Kiev nel 2005, il Primo Premio al “Prix du piano Interlaken classic” di Berna 2014 e numerosi altri. Nel 2014 è stato invitato da Martha Argerich ad esibirsi in recital al Festival Progetto di Lugano, alla Wigmore Hall di Londra, al Gasteig Munich and Piano Festival della Ruhr, all’International Chopin Piano Festival di Duszniki-Zdroj in Polonia e in numerose altre prestigiose sale da concerto. Antonii ha inoltre collaborato con alcune delle maggiori orchestre europee e con importanti direttori. Il suo primo CD è stato pubblicato nel 2010 dall’etichetta Naxos e contiene musiche di Scarlatti, Ravel, Debussy, Rachmaninov, Stravinsky, Mateos.

Mercoledì 11 luglio 2018 ore 20

 

QUARTETTO PROMETEO

Giulio Rovighi violino
Aldo Campagnari violino
Massimo Piva viola
Francesco Dillon violoncello

ENRICO BRONZI violoncello

Domenico Scarlatti

Da L’Esercizio della Stravaganza: Tre Studi da Domenico Scarlatti, trascritti per quartetto d’archi

Franz Schubert
Quintetto per archi in do maggiore D 956

Vincitore della 50a edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, il Quartetto Prometeo è stato insignito anche del Premio Speciale “Bärenreiter” per la migliore esecuzione fedele al testo originale del Quartetto K 590 di Mozart, del Premio Città di Praga come migliore quartetto e del premio Thomas Infeld dalla Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest per le "straordinarie capacità interpretative di una composizione del repertorio cameristico per archi”. Eletto complesso residente della Britten Pears Academy di Aldeburgh, nel 2012 riceve il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia e attualmente è “quartetto residente” all’Accademia Filarmonica Romana. Già ospite al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein, Wigmore Hall, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, collabora con musicisti quali Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace e Stefano Scodanibbio. Particolarmente intenso il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino, che ha dedicato al Prometeo gli Esercizi di tre stili e il nuovo Quartetto n. 8 per archi.

Enrico Bronzi è violoncellista e direttore d’orchestra, nonché fondatore del Trio di Parma, formazione che si è imposta nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il “Premio Abbiati” della critica musicale italiana, e che ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa e del mondo (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires). Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovich di Parigi e al Paulo Cello Competition di Helsinki, inizia un’intensa attività solistica e partecipa regolarmente a numerosi festival, tra cui Lucerna, Kronberg, Melbourne, Ravenna, Lockenhaus. La sua attività l’ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica e il Giardino Armonico. Suona e ha suonato come solista sotto la guida di Claudio Abbado, Christoph Eschenbach, Paavo Berglund.

 

Giovedì 12 luglio 2018 ore 20

 

ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

Franz Liszt

Sonata in si minore S 178

Fryderyk Chopin

Dodici Studi op. 25

Descritto da Carlo Maria Giulini come “un pianista di grande talento”,  Alexander Romanovsky è nato in Ucraina per poi trasferirsi in Italia in giovane età, per studiare all'Accademia Pianistica di Imola con Leonid Margarius. Nel 2009 consegue l'Artist Diploma presso il Royal College of Music di Londra, studiando con Dmitry Alexeev, e a soli diciassette anni vince il Primo Premio al prestigioso Concorso “Busoni” di Bolzano. Definito dal New York Times  “speciale, non solo possiede una tecnica straordinaria e la creatività nei colori e nella fantasia, ma è anche un musicista sensibile e un lucido interprete”, Romanovsky è ospite di molti palchi tra i più prestigiosi al mondo, tra cui il Concertgebouw di Amsterdam, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, le sale Asahi e Kioi di Tokyo, il Teatro Municipal a Santiago del Cile, la Sala Verdi al Conservatorio di Milano e la Sala Santa Cecilia del Parco della musica di Roma. Come solista, Romanovsky si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre in Europa, Asia e nelle Americhe, tra cui la Royal Philharmonic, l'Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala; collabora con direttori quali Vladimir Spivakov, Valery Gergiev, Mikhail Pletnev e Sir Antonio Pappano. Dal 2014 è direttore artistico del concorso pianistico internazionale “Vladimir Krainev” di Mosca.


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