L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

I Templari in prima serata

Rai3 e Rai Storia, #maestri dal 17 al 21 maggio

"Viaggio in Italia".

Alle 12:00 su Rai Storia: Marche da scoprire. Matteo Ricci: un marchigiano in Cina

"Passato e Presente" Il fascismo, la cultura italiana e l'America

Negli anni ’30 del ‘900, malgrado il fascismo faccia di tutto per ostacolare la circolazione di opere letterarie che non corrispondono ai modelli indicati dal regime, in Italia si diffondono i libri di molti autori statunitensi. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Lucio Villari a “Passato e Presente”, in onda giovedì 20 maggio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La febbrile opera di traduzione di letterati come Elio Vittorini e Cesare Pavese trova terreno fertile tra i lettori italiani, che rimangono affascinati dal desiderio di libertà e dall’ anticonformismo che promana da queste pagine. Nasce in questi anni il “mito americano”, che si consoliderà nel dopoguerra, quando saranno gli autori della beat generation, portati in Italia da Fernanda Pivano, a influenzare i lettori e gli scrittori italiani.

"Passato e Presente". Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio, detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. A 16 anni sposa con un matrimonio riparatore un impiegato dell’azienda del padre che l’ha violentata e dal quale avrà un figlio. Una vicenda dolorosa, che sarà oggetto del suo primo romanzo, “Una donna”. Sceglierà poi di lasciare la famiglia nel 1902 per trasferirsi a Roma e seguire i suoi ideali, con un impegno che non si limita alla scrittura, ma si concretizza in battaglie per l’emancipazione femminile e a sostegno dei più deboli. A “Passato e Presente”, in onda giovedì 20 maggio alle 14:20 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Alessandra Tarquini. La sua figura è nota anche per le tormentate relazioni con alcuni personaggi in vista dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Donna combattiva e dalle grandi passioni, nel 1925, Sibilla Aleramo firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti, ma tre anni dopo passa ad appoggiare il fascismo, scrivendo sui giornali di regime. Nel 1943 rifiuta di trasferirsi a Salò e nel dopoguerra si iscrive al Partito Comunista, con il quale collabora attivamente, prestando la sua penna al quotidiano l’Unità fino alla morte, il 13 gennaio 1960.

Pizzolungo: memorie di una strage

La primavera siciliana del 1985 viene scossa da una strage di mafia destinata a non essere dimenticata: la strage di Pizzolungo, frazione di Trapani. La mattina del 2 aprile vengono brutalmente uccisi, in seguito all'esplosione di un'autobomba Barbara Asta e i suoi due bambini, Giuseppe e Salvatore di sei anni appena. Un attentato mafioso ricostruito da “Pizzolungo: memorie di una strage”, di Brigida Gullo, con la regia di Fedora Sasso, in onda giovedì 20 maggio alle 15.00 su Rai Storia, nell’ambito della programmazione dedicata agli studenti. L'autobomba non era destinata a loro, bensì al giudice Carlo Palermo, appena arrivato a Trapani per indagare un traffico di armi e droga che coinvolgeva, oltre alla criminalità organizzata siciliana, anche quella turca. Lo speciale di Rai Storia approfondisce, grazie all'intervento dell'ex giudice Carlo Palermo e di Margherita Asta, figlia di Barbara e sorella delle piccole vittime, le dinamiche dell'attentato e cerca di svelarne i motivi. L’ex giudice di Palermo, Carlo Palermo ricorda: "Il due aprile dell'85 è la giornata che ha diviso in due la mia vita. Quello che ero prima e quello che sono divenuto dopo. Io ho avuto la fortuna ma anche la disgrazia di sopravvivere e vedere che se ero sopravvissuto è perché altri erano morti al posto mio".

"a.C.d.C." e la vera storia dei Cavalieri Templari

Un ordine religioso e militare nato per difendere i pellegrini in Terrasanta, che in breve tempo diventa una potenza economica internazionale, per poi scomparire improvvisamente dopo due secoli di vita, all’inizio del XIV secolo, lasciando in eredità fantasiose leggende. “a.C.d.C.” - in onda giovedì 20 maggio in prima visione alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero - racconta “La vera storia dei Cavalieri Templari”, una serie in tre episodi che sulla base di documenti inediti ricostruisce il percorso dell’Ordine del Tempio: la nascita rivoluzionaria di un esercito di monaci-guerrieri, autorizzati ad uccidere in nome di Dio; la creazione di un impero economico e finanziario che precorre le moderne ‘Corporations’; le false accuse della machiavellica cospirazione che ha condotto alla loro cattura, nella più grande operazione di polizia della storia. Nel primo episodio, vengono ricostruite le origini. L’Ordine dei Cavalieri Templari nasce come un ordine religioso e insieme militare, in difesa dei regni cristiani in Terrasanta. Sono monaci e allo stesso tempo professionisti della guerra. Le forze speciali del Tredicesimo secolo, sottoposti esclusivamente al Papa. Per la prima volta nella storia i religiosi sono autorizzati a uccidere in nome di Dio.

Ferro e sangue. La guerra dei Trent'anni che devastò l'Europa

Quattrocento anni fa, le genti che vivevano in Europa sognavano di poter vivere in un’età dell’oro, in cui la pace avrebbe regnato dappertutto. Ancora non sapevano di essere stati condannati a vivere in un’epoca di Ferro e Sangue. I trent’anni che intercorsero tra il 1618 e il 1648 furono il teatro della guerra più sanguinosa che il mondo abbia mai visto, e la prima guerra moderna della storia. Un conflitto a cui Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, dedica “Ferro e sangue. La guerra dei Trent’anni che devastò l’Europa”, una serie in sei episodi, in onda da giovedì 20 maggio alle 22.10 su Rai Storia. La guerra iniziò con uno scontro tra cattolici e protestanti sulla questione della vera fede. Ma alla fine, le nazioni combatteranno solo per il potere e il conflitto, che provocherà la morte di un terzo della popolazione della Germania e manderà in pezzi il vecchio mondo dando vita a una nuova Europa. Uno scontro che rivive attraverso i racconti di soldati e di generali, di vescovi e di contadini, di governanti e di prostitute.


 

 

 
 
 

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