L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

In memoria di Don Milani

DOMENICA 26/06/2022

Documentari d’autore Lettere da Barbiana

Nel 1954 Don Lorenzo Milani viene inviato come priore a Barbiana, microscopico agglomerato di case in mezzo ai boschi del Mugello. Venti case e trentanove abitanti in tutto, senza una strada né elettricità né telefono. Don Milani vi fonda per prima cosa una scuola, dando vita alla rivoluzione didattica che verrà pienamente espressa in “Lettera ad una professoressa”. Cosa ne è oggi di quel modello? Quali metodi e quali principi sono ancora validi e utili per la scuola? Domande che accompagnano il doc di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, in onda domenica 26 giugno alle ore 10.15 su Rai Storia per “Documentari d’autore”, a 55 anni dalla morte di don Milani.

Michele, Carlo e Agostino detto 'Gosto', tra i primi allievi di Don Milani, raccontano per la prima volta la loro esperienza a fianco del Maestro e gli anni passati a mantenere inalterata la sua eredità. La scuola di Barbiana è ancora aperta: oggi la frequentano gli adulti, insegnanti che vanno a formarsi sul metodo milaniano per apprenderlo da chi con quel metodo è stato educato. Per riscoprire il valore dell'I care che ancora troneggia nella piccola e intatta aula di Barbiana, che non solo riassumeva il motto della scuola, ma era l'ostentato contrario del fascista e quanto mai attuale "me ne frego".

Italiani Don Milani

Un ritratto di un prete scomodo, don Lorenzo Milani, attraverso le numerose lettere che ha scritto: quelle ufficiali redatte con i suoi ragazzi di Barbiana, nella forma di scrittura collettiva – Lettera ai cappellani militari, Lettera a una professoressa, - quelle ai suoi superiori, che non lo amavano e tentavano di tenerlo a bada, e quelle private, agli amici, e soprattutto alla madre, Alice Wiess di origine ebraica. Lo propone il documentario di Simona Fasulo con la regia di Nicoletta Nesler, in occasione dell’anniversario della scomparsa, in onda domenica 26 giugno alle ore 18 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”.

Don Lorenzo Milani, nato ricco, borghese, da famiglia intellettuale coltissima d'origine ebrea, si spende per gli altri cui dedica tutta la vita. La sua puntigliosità e il suo carattere tutt'altro che accomodante non lo aiutano a vivere bene in un ambiente codificato da secoli come quello ecclesiastico, ma con il suo entusiasmo e la sua fede nella ragione oltre che in Cristo, don Lorenzo crede di poter sovvertire le leggi per fare spazio a quell'unica regola che per lui la Chiesa dovrebbe seguire: l'amore.

Le storie di Passato e Presente La Rivoluzione francese

La Rivoluzione francese attraverso il suo evento simbolo e due suoi grandi protagonisti. La racconta l’appuntamento con Le storie di Passato e Presente in onda domenica 26 giugno alle 20.30 su Rai Storia. La presa della Bastiglia, il 14 luglio 1789, è la scintilla che accende la miccia della Rivoluzione francese. Poche settimane dopo, l’Assemblea nazionale vota la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, il manifesto di chi aspira a una nuova Francia democratica. Maximilien de Robespierre è uno dei rivoluzionari più attivi all’interno dell’Assemblea nazionale. La sua azione intransigente contro i privilegi dell’Ancien Régime dà un grande contributo alla Rivoluzione, ma lo porta a instaurare una sorta di dittatura personale, il cosiddetto “periodo del Terrore”. Durante i primi anni della Rivoluzione, Napoleone Bonaparte si dedica alla carriera militare. Quando, nel 1796, viene inviato in Italia a combattere gli austriaci, le sue vittorie e la conseguente occupazione francese saranno l’occasione per diffondere nella penisola gli ideali di democrazia e libertà dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese. Ospite di Paolo Mieli è il professor Gilles Pécout.

Binario Cinema Lo scandalo Kennedy

Il regista John Curran firma “Lo scandalo Kennedy”, aggiungendo un altro tassello alla saga cinematografica della famiglia Kennedy. Nel luglio del 1969 Ted Kennedy festeggia con lo staff sull’isola di Chappaquiddick, isola poco distante da Martha’s Vineyard dove si trovava in vacanza. Durante un giro in auto con Mary Jo Kopechne, il senatore americano perde il controllo del mezzo, finendo in acqua. Ted esce incolume dall’abitacolo mentre per la giovane pare non ci sia nulla da fare. Il giorno dopo la polizia arriva sul posto e inizia a indagare. Per Kennedy e i suoi collaboratori occorre gestire la situazione, ed evitare di far scoppiare uno scandalo… Con Kate Mara, Clancy Brown, Olivia Thirlby, Ed Helms, Bruce Dern, Jason Clarke, per il ciclo “Binario Cinema”, “Lo scandalo Kennedy” andrà in onda domenica 26 giugno alle ore 21.10 su Rai Storia.

LUNEDI’ 27/06/2022

Il giorno e la storia (Ore 00.05 e in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14.00, 20.00)

27 giugno 1980 - L’aereo di Linea DC9 appartenente alla compagnia aerea Itavia esplode nei cieli di Ustica. 81 persone perdono la vita. L’aereo si sarebbe trovato, del tutto casualmente, in un triangolo di cielo interessato da operazioni di guerra, che ne avrebbero determinato l’abbattimento. Dopo anni di indagini, migliaia di cartelle, di atti istruttori e quasi 300 udienze processuali, la verità sul caso Ustica non è ancora venuta pienamente alla luce.

Passato e Presente. L’imperatore Commodo

Epigono della dinastia Antonina, l’imperatore Commodo interrompe il corso positivo che avevano impresso nella storia di Roma gli imperatori scelti per adozione. Un personaggio tratteggiato da Paolo Mieli e dalla professoressa Francesca Cenerini a “Passato e Presente”, in onda lunedì 27 giugno alle 13.15 su rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il padre Marco Aurelio lo designa imperatore, ma Commodo viene ricordato dagli storici coevi per il suo atteggiamento istrionico e per la sua politica contro il senato. Di lui il cinema darà un’immagine indimenticabile e infamante. Ma la responsabilità dei problemi di Roma non è tutta di Commodo.  Il suo regno, che dura 12 anni, vive già i sintomi di una crisi, quella del III secolo, che infligge un colpo poderoso alla storia dell’impero. 

Cronache di donne leggendarie –  Elena: la Santa imperatrice

Elena e Costanza, madre e figlia dell’imperatore Costantino il Grande, entrambe sante, sono al centro del nuovo appuntamento con Cristoforo Gorno e con “Cronache di donne leggendarie”, in onda in prima visione lunedì 27 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Elena, di umile condizione, figlia di un oste, grazie all’ascesa del figlio assume il ruolo di imperatrice madre, pellegrina in Terrasanta trova e porta a Roma la reliquia della croce, da cristiana fervente fa costruire varie chiese. Sua nipote Costanza è invece immersa nella lotta dinastica che segue la morte di Costantino. Le figure delle due sante imperiali raccontano la trasformazione del ruolo femminile nel secolo in cui il cristianesimo trionfa. Interviene in puntata Tessa Canella, professoressa di Storia del Cristianesimo e delle chiese presso l’Università di Roma La Sapienza.

Cronache dall’impero I Flavi: il nuovo volto del potere

La storia dei Flavi ricorda una saga borghese: Vespasiano raggiunge il successo, il primo figlio Tito muore giovane, il secondogenito Domiziano manda tutto in malora. Tra il Colosseo e i palazzi sul Palatino, Cristoforo Gorno racconta una dinastia che, nonostante l’aura di mediocrità quasi ricercata, ha lasciato a Roma alcuni dei suoi paesaggi urbani più importanti. Per scoprire il nuovo volto del potere dell’Impero, appuntamento con Cronache dall’Impero e Cristoforo Gorno lunedì 27 giugno alle 21.40 su Rai Storia.

Storia delle nostre città Salerno. Opulenta bellezza

Esaltata dal suo mare e dalla bellezza delle sue coste, Salerno nasconde anche un cuore antico, ricco di storia e cultura che nella storia gli è valso l’appellativo di “Opulenta”. Una città raccontata da “Storie delle nostre città”, in onda lunedì 27 giugno alle 22.10 su Rai Storia.

Sulle origini di Salerno mancano notizie precise. Le scoperte rinvenute fanno pensare che il territorio fosse abitato da tempi remoti tra il 197 e il 194 a.C.

Ma nei primi decenni del XVI secolo, l'ultimo discendente dei Sanseverino entrò in contrasto con il Governo spagnolo, determinando la rovina dell'intero casato e l'avvio di un lungo periodo di decadenza per la città.

Nel 1799 Salerno aderì alla Repubblica Partenopea. Nel periodo napoleonico Gioacchino Murat emanò il decreto di soppressione della Scuola Medica Salernitana. Nello stesso periodo furono soppressi anche gli Ordini religiosi e confiscate numerose proprietà ecclesiastiche.

La città trovò quindi la sua espansione oltre le mura antiche. Uno sviluppo urbano che continuò anche dopo l'Unità d'Italia e fino alla Seconda guerra mondiale. Nel settembre 1943 Salerno fu teatro dello sbarco degli alleati e dal 12 febbraio al 17 luglio 1944 ospitò il Governo Badoglio.

Ustica 27 giugno 1980 (Ore 23 ca)

Ustica. Il nome di questa piccola isola siciliana è associato da più di 40 anni al più grave e misterioso disastro aereo della storia del nostro paese. È il 27 giugno del 1980 quando alle 20:59, il DC-9 IH870 della compagnia Itavia scompare dai radar. L’aereo si trova a metà strada tra Ponza e Ustica. Nessuno dei 77 passeggeri e dei 4 membri dell’equipaggio sopravviverà al disastro. Ma cosa è successo quella sera? Perché quell’aereo è caduto? Cosa lo ha distrutto in volo? "Ustica 27 giugno 1980” di Stefano Di Gioacchino con la regia di Agostino Pozzi e il coordinamento editoriale di Alessandro Chiappetta, che andrà in onda lunedì 27 giugno alle ore 23 ca su Rai Storia, racconta il fatto e ricostruisce l’estenuante ricerca della verità sul mistero della strage. Con le testimonianze di Daria Bonfietti, Presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, del giornalista Valter Vecellio, di Eugenio Baresi, autore di "Ustica: storia e controstoria", di Carlo Casarosa, Professore di Meccanica del volo all'Università di Pisa e perito nell'ultima commissione di indagine, e con gli storici Leopoldo Nuti e Arturo Varvelli.

MARTEDI’ 28/06/2022

Passato e Presente Benedetto XV il Papa contro la guerra

Benedetto XV diventa papa il 3 settembre 1914 e succede a Pio X. La Prima guerra mondiale è scoppiata da poco più di un mese, ma sta già devastando l’Europa. Il papa si dedica fin dall’inizio a lanciare appelli alle potenze in guerra, affinché fermino quella che egli chiama l’“inutile strage”.

Benedetto XV non si limita agli appelli. Attiva la diplomazia vaticana e presenta ai capi dei Paesi belligeranti una serie di proposte concrete per uscire dalla guerra. Ma in questo momento gli Stati sono dominati dalle ideologie nazionalistiche e la sua voce rimane inascoltata.

Insieme alle iniziative diplomatiche, Benedetto XV avvia una imponente azione umanitaria, volta ad aiutare tutte le vittime della guerra, le popolazioni colpite, i deboli. Inizia qui un percorso della Chiesa come ente umanitario super partes che sarà tanta parte della sua azione e del suo ruolo nel Novecento e fino ai giorni nostri. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli con il professor Alberto Melloni a “Passato e Presente”, in onda martedì 28 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

La bussola e la clessidra. La battaglia di Azincourt

Intorno alle 4 del pomeriggio del 25 ottobre 1415, quando la battaglia di Azincourt terminò, migliaia di cavalieri francesi giacevano sul campo di battaglia. Ironia della sorte, nonostante la loro schiacciante superiorità numerica, i francesi furono sconfitti in poche ore dal nemico ereditario inglese e dai loro famosi arcieri. Il formidabile intrigo politico che mette in scena le due più potenti monarchie europee dell'inizio del XV secolo e la centralità dei grandi cavalieri e di altre personalità che combatterono quel giorno sia sotto lo stendardo di San Giorgio che sotto quello del Fleur de Lys, emerge in questo determinante episodio della Guerra dei Cent’Anni dal professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra” in onda martedì 28 giugno alle ore 21.10 su Rai Storia.

Donne di Calabria – Giuditta Levato

Camilla Tagliaferri racconta Giuditta Levato nella seconda puntata di “Donne di Calabria”. La storia della prima vittima calabrese della lotta al latifondo ricostruita attraverso immagini di repertorio, visite ai luoghi della vicenda e le testimonianze di Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Danilo Chirico e Gioacchino Criaco. Martedì 28 giugno alle 22.10 continua in prima visione su Rai Storia la docu-serie “Donne di Calabria”, una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la legge Gullo aveva decretato l'assegnazione di alcune terre facenti parte di vari latifondi ai contadini che, riuniti in cooperative, li coltivavano. Il provvedimento fu ostacolato dai latifondisti calabresi, che vedevano nei nuovi proprietari contadini degli usurpatori. Questa situazione causò diversi scontri violenti, i primi dei quali furono a Calabricata nel 1946. Iscritta al Partito Comunista, Giuditta Levato fu la prima organizzatrice di queste lotte per la rivendicazione dei diritti che spettavano a lei e a tutti, donne e uomini. Il 28 novembre di quell'anno la donna si unì a un gruppo di persone in protesta contro Pietro Mazza, latifondista del luogo: in circostanze mai del tutto chiarite, dal fucile di una persona al servizio del proprietario terriero partì un colpo che raggiunse la donna all'addome. Giuditta morì a 31 anni al settimo mese di gravidanza, incinta del terzo figlio. Con il marito in guerra, aveva provveduto ai bambini proprio con il lavoro nei campi: la terra rappresentava per lei il lavoro, il pane per i suoi figli e un’idea di giustizia in cui aveva sempre creduto. Per il suo eroico coraggio e la sua determinazione, nel dicembre del 2004, l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa regionale le ha intitolato la sala conferenze di Palazzo Campanella a Reggio Calabria. La narrazione si avvale anche di immagini e filmati di repertorio, illustrazioni animate e di interviste a testimoni del mondo della cultura, della politica e della società civile tra cui il dirigente del movimento operaio Fausto Bertinotti, l’ex parlamentare Luciana Castellina, gli scrittori Danilo Chirico e Gioacchino Criaco. A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Calabria in cui Giuditta ha vissuto e lavorato, le campagne di Catanzaro, per restituire anche un cammino ricco di incontri con familiari, amici, concittadini, che hanno dato il loro prezioso contributo per ricostruirne la vita e le battaglie. “Donne di Calabria” è una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura. Una docu-serie in 6 puntate da 50’ ciascuna prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli. La puntata con Camilla Tagliaferri su Giuditta Levato è diretta e sceneggiata da Saverio Tavano.

MERCOLEDI’ 29/06/2022

Passato e Presente La battaglia di Okinawa

La battaglia di Okinawa, una delle grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale e passo decisivo dell’esercito Alleato prima dell’attacco finale al Giappone: a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 29 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli la ricostruisce con il professor Ernesto Galli della Loggia. Saranno le grandi perdite in termini di vite umane e la prospettiva di una lunga guerra contro un nemico pronto a combattere fino alla morte a cambiare le carte in tavola al Presidente americano Harry Truman. Nell’estate del 1945, quando la guerra in Europa è ormai finita, Truman giocherà la mossa decisiva per la fine della Seconda guerra mondiale: la bomba atomica.

Italiani Ruggero Orlando

Il 5 luglio 1907 nasceva Ruggero Orlando, giornalista e corrispondente della radio e della televisione italiana dal 1938 agli anni ‘80, uno dei volti e delle voci più popolari della storia Rai. Un personaggio che Rai Cultura ricorda con il documentario di Enrico Salvatori “Ruggero Orlando, l'uomo di mondo”, in onda mercoledì 29 giugno alle ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”.

A ricordare la sua vita, il figlio Raffaello, che ha reso disponibile gli archivi e gli oggetti personali del padre, a cominciare dalla macchina da scrivere, restaurata per l’occasione. I giornalisti Gianni Bisiach (storico inviato Rai), Furio Colombo (corrispondente dagli Stati Uniti per La Stampa), Fabiano Fabiani (direttore del Tg dal 1966 al ‘69), Jas Gawronski (corrispondente a New York dal 1967 al ‘79), Lucio Manisco (corrispondente de Il Messaggero da New York dal 1953 al 1984) e la regista Maria Bosio, assistente di Ruggero Orlando dal 1968 al ’70, ricordano invece episodi della vita professionale di Ruggero Orlando, e sul come svolgeva il su “giornalismo parlato”. Ugo Intini e il direttore scientifico della Fondazione Nenni, Antonio Tedesco, inoltre, racconteranno alcuni aspetti inediti della militanza socialista di Ruggero Orlando, cominciata clandestinamente negli anni della Guerra.

Per la radio, Orlando è corrispondente da Londra, negli ultimi anni dell'Impero britannico, durante lo scatenarsi degli eventi bellici e del difficile dopoguerra, e sono anni per trasformare il cronista Ruggero Orlando in un esperto di politica internazionale. Per la televisione, è corrispondente da New York, 'Nuova York' come suole dire, da purista della lingua quale è. Arriva il 26 novembre 1954, quando è in corso la preparazione l'ingresso dell'Italia nelle Nazioni Unite (ratificato il 15 dicembre 1955), e New York sta diventando la 'capitale del mondo'. Per 17 anni, fino alla primavera 1972, Ruggero Orlando è il principale corrispondente per i servizi giornalistici RAI dagli Stati Uniti: con i suoi gesti e la erre moscia diventa 'personaggio', ma è riconosciuto da tutti, colleghi e pubblico, come un giornalista 'di razza', tra le poche firme autorevoli del 'giornalismo parlato'. Attraversa, con le sue corrispondenze quotidiane, l’America di Eisenhower, Kennedy, Johnson e Nixon, racconta gli Stati Uniti negli anni della guerra fredda, del Vietnam, della segregazione razziale e delle missioni Nasa. L’apice della celebrità Ruggero Orlando la raggiunge proprio la sera del 20 luglio 1969, con il celebre “battibecco” con il collega Tito Stagno, sul momento preciso dell’allunaggio del modulo Lem della missione Apollo 11. Dopo il pensionamento dalla Rai, Ruggero Orlando è deputato durante la sesta legislatura (1972-1976) per il Psi, firmando 37 leggi. Contrario alla riforma Rai, rientrerà in televisione come commentatore per il neonato Tg2, diretto da Andrea Barbato. Un provvedimento sui 'raggiunti limiti di età lo estromette dal notiziario nel 1979, ma compare sul piccolo schermo in qualità di conduttore. Dopo aver pubblicato la sua autobiografia nel 1990, muore a Roma a 87 anni, il 18 aprile 1994.

L’Italia della Repubblica Il confine conteso

La linea che divide Italia e Jugoslavia, nel dopoguerra, diviene una profonda ferita nella storia repubblicana. Dopo il trattato di pace, la Jugoslavia controlla la penisola istriana, mentre il Territorio libero di Trieste viene diviso in due zone, una affidata agli Alleati e una controllata dagli jugoslavi. Una pagina di storia riletta da “Il confine conteso” di Riccardo Ferrigato, in onda mercoledì 29 giugno alle 22.10 su Rai Storia, per “L’Italia della Repubblica”, la serie di Rai Cultura, con l’introduzione di Paolo Mieli e la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci. Ospite in studio, la scrittrice istriana Anna Maria Mori, intervistata da Michele Astori, racconta come le vicende del “confine conteso” hanno segnato la vita di chi ha dovuto lasciare per sempre la propria casa. Trieste dovrà aspettare molti anni prima di tornare italiano e in questo tempo, dalla fine del conflitto al memorandum di Londra del 1954, gli italiani che vivono in quella terra pagano il prezzo della sconfitta. Sono anche tributi di sangue, come quello versato nella tragedia delle foibe che hanno inghiottito migliaia di persone, scrivendo una delle pagine più nere della storia italiana. C’è, infine, il triste esodo cui sono stati costretti gli italiani residenti nelle terre di confine passate agli jugoslavi. La puntata, che dà voce ai protagonisti e ai testimoni dell’epoca attraverso le interviste di repertorio delle teche Rai, si avvale del contributo degli storici Raoul Pupo e Patrick Karlsen.

GIOVEDI’ 30/06/2022

Passato e Presente Italia Marocco De Amicis alla corte del Sultano con il Prof. Luciano Monzali

L’Italia è da sempre considerata un punto di contatto tra l’Europa e l’Africa, un ponte sul Mediterraneo. Nel corso del XIX secolo il “mare nostrum” intensifica la sua funzione di luogo di incontro, commerciale e culturale, di scambi diplomatici e di reciproca conoscenza. Il caso dei rapporti tra Italia e Marocco è paradigmatico delle dinamiche relazionali diplomatiche e culturali tra i paesi delle due sponde del Mediterraneo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Il Marocco è stato uno dei primi Paesi della comunità internazionale a riconoscere il neonato regno d’Italia, all’indomani della proclamazione del 17 marzo 1861 e, sempre in Marocco, si svolge nel 1875 un iconico viaggio diplomatico, presso la corte del Sultano, che l’abile penna di Edmondo De Amicis - presente al seguito del console - carica di epos letterario in uno dei suoi celebri racconti giornalistici, poi divenuto libro. In questa puntata di “Passato e Presente”, in onda giovedì 30 giugno alle 13.15 su rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, il professor Luciano Monzali ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le vicende che hanno portato a questo incontro di uomini e di culture, e gli sviluppi diplomatici successivi, grazie a preziose carte inedite custodite nell’Archivio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e raccontate da Federica Onelli, funzionario archivista di Stato

a.C.d.C. Torre Eiffel. Storia di una scommessa incredibile

La storia del monumento più famoso di Parigi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia, realizzato per l’esposizione universale del 1889. La racconta il professor Alessandro Barbero in “a.C.d.C.”, in onda giovedì 30 giugno alle 21.10 su Rai Storia.

In primo piano, la sfida tecnica ed umana dell’ingegnere Gustave Eiffel nella Parigi della Belle Époque per erigere nel cuore della città una rivoluzionaria, gigantesca torre metallica: la battaglia di un uomo per realizzare il suo sogno, contro tutte le avversità e gli ostacoli.

a.C.d.C. Il grande viaggio dei vichinghi L'ultima battaglia

Si conclude oggi il viaggio di Alessandro Barbero alla scoperta dei Vichinghi per il ciclo a.C.d.C: l’epico finale andrà in onda giovedì 30 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Dopo la morte del re Edoardo il Confessore nel 1066 si apre in Inghilterra la lotta per la successione. Il duca di Normandia, Guglielmo, discendente di Rollone, può vantare dei diritti sul trono. L’arazzo di Bayeux è una straordinaria testimonianza delle operazioni militari – la preparazione, il viaggio, la battaglia – attraverso le quali i Normanni di Guglielmo sconfiggono ad Hastings i Sassoni di Aroldo ed assumono il controllo sull’Inghilterra.

VENERDÌ 01/07/2022

Passato e Presente  Maastricht, da Ventotene all'Unione europea

L’integrazione europea è un percorso che nasce sulle macerie della rovinosa Seconda guerra mondiale. Proprio per avviare la rinascita del continente indirizzandola su un binario di pace e prosperità, alcuni paesi occidentali decidono di avviare un processo graduale in vista dell’obiettivo finale comune. Un periodo ricostruito dalla professoressa Daniela Preda e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda venerdì 1° luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Negli anni ’50 nascere la Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio e successivamente la Comunità Economica Europea. Il progetto ha varie fasi d’arresto ma alla fine ha successo: la Comunità si allarga ad altri paesi e nel 1979 viene eletto a suffragio universale il Parlamento europeo. Una tappa fondamentale sarà poi il Trattato di Maastricht del 1992, dove verranno poste le basi per il raggiungimento dell’Unione europea.

I mondi di ieri Pt.8
Inferno nei mari Sfida a Rommel

Settembre 1941. Nel tentativo di cambiare il corso della guerra e interrompere i rifornimenti marittimi dall’Italia alle truppe di Rommel in Nord Africa, il tenente comandante Wanklyn dell'HMS Upholder e il tenente Woodward dell'HMS Unbeaten, entrambi britannici, affrontano inconsapevolmente con i loro sommergibili una situazione potenzialmente fatale in mare aperto. Una storia ricostruita da “Inferno nei mari”, in onda venerdì 1° luglio alle 22.10 su Rai Storia. A introdurre e contestualizzare la puntata è lo storico navale Maurizio Brescia.

SABATO 02/07/22

Le storie di Passato e Presente Il primo dopoguerra

Novembre 1918: i cannoni tacciono, la Grande Guerra è finita. L'Italia ha vinto, ma passata l'euforia della vittoria si fanno i conti con i tanti problemi del dopoguerra: il debito pubblico, l'inflazione galoppante, la smobilitazione, il reinserimento dei reduci, la riconversione dell'industria bellica, la questione fiumana e l'occupazione delle fabbriche. La puntata, in onda sabato 2 luglio alle ore 20.30 su Rai Storia, ripercorre il contesto e gli eventi che hanno segnato la storia dell’Italia postbellica, a partire dalle elezioni del 1919, con una vittoria elettorale socialista che non si trasformerà in egemonia politica, attraverso il violento scontro sociale che culmina nell’occupazione delle fabbriche, per giungere infine all’epilogo, gestito da Giovanni Giolitti, dell’occupazione dannunziana di Fiume.

Cinema Italia Il giorno di San Sebastiano

20 gennaio 1893, Caltavuturo, Sicilia. Una folla di contadini sta protestando, rivendicando diritti su un fondo demaniale. Istigati da un gruppo di mafiosi, i bersaglieri aprono il fuoco sui civili, provocando la morte di 13 persone. L’eccidio avrà una tale eco da ispirare altre sommosse contadine nella regione. Di Pasquale Scimeca, Globo d’oro per la migliore opera prima, “Il giorno di San Sebastiano” andrà in onda sabato 2 luglio alle ore 21.10 per il ciclo “Cinema Italia”.

Documentari d’autore Tuttinsieme. Ho due papà

La vita quotidiana di David e Denis, figli di due papà. La scuola, lo sport, le lezioni di musica, i giochi tra loro ed i loro compagni. Il rapporto con i loro genitori e come e se affrontano il tema della diversità della loro famiglia, l'assenza di una madre ed i rapporti di genere. Il rapporto con il dibattito pubblico, il family day e la prima legge che, in Italia, riconosce l'esistenza ed i diritti delle coppie omosessuali. Regia di Marco Simon Puccioni, “Tuttinsieme. Ho due papà” andrà in onda in prima visione per il ciclo “Documentari d’autore” sabato 2 luglio alle 22.35 su Rai Storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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