L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dai Carolingi ai Cetra

DOMENICA 15/12/2024

Storie della TV
La Rai delle regioni

Con la nascita della Terza Rete, il 15 dicembre 1979, la Rai inaugura 21 sedi regionali, per realizzare un palinsesto a carattere territoriale, ma destinato al pubblico nazionale. Un esperimento durato meno di un decennio, che ha lasciato interessanti testimonianze locali, incredibili esperienze produttive ed esordi importanti. La Rai delle regioni è al centro del quarto appuntamento – firmato da Francesca Scancarello - con “Storie della Tv”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la Tv italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, riproposto domenica 15 dicembre alle ore 13.00 su Rai Storia nel giorno della nascita della Terza Rete. Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

Passato e Presente
Toro Seduto, grande capo Sioux

Toro Seduto, capo della tribù Unkpapa, della nazione Lakota Sioux, condottiero in battaglia e guida spirituale del suo popolo, è uno dei più famosi tra i nativi americani della storia. Nel giorno dell’anniversario della scomparsa, il 15 dicembre 1890, per raccontarne l’affascinante storia a “Passato e Presente” – in onda domenica 15 dicembre alle 20.30 su Rai Storia - Paolo Mieli ospita il professor Franco Cardini e propone anche il contributo filmato del professor Alessandro Martire, rappresentante della nazione Lakota Sioux in Italia e presso l'Alto Commissariato dei diritti dell'Uomo.

Al nome di Toro Seduto si associa la più grande e famosa vittoria in battaglia degli indiani contro l’esercito degli Stati Uniti: quella di Little Bighorn, per la quale il grande capo riuscì a riunire una coalizione di Sioux, Cheyenne, Arapaho e altre tribù native, radunando oltre 3500 uomini. Al comando dell’esercito degli Stati Uniti, in quell’occasione, un'altra figura leggendaria dell’epopea del West: il tenente colonnello George Armstrong Custer, che in quella sanguinosa battaglia troverà morte e sconfitta.

Binario cinema
La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler”

La storia dell’uomo è passata tante volte per una strettoia terribile, la dittatura. Ma prima o poi tutti i dittatori muoiono: domenica 15 dicembre ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema” c’è “La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler” di Oliver Hirschbiegel.

Nell’aprile del 1945 e Berlino sta per cadere sotto l’offensiva delle forze alleate: il Führer si è rifugiato in un bunker dove riceve, tra follia e disperazione, le visite dei gerarchi nazisti, nell’imminenza della fine del Reich. Accurata e profonda ricostruzione storica per un film pieno di umanità e orrore; straordinaria interpretazione di Bruno Ganz, ma il resto del cast – composto da Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler, Heino Ferch - non è da meno.

LUNEDI’ 16/12/2024

Passato e Presente
I carolingi. Parabola di una dinastia

Quando si parla di Carolingi ci si riferisce ai discendenti di Pipino II di Heristal, il padre di Carlo Martello, vincitore contro i saraceni nella battaglia di Poitiers. Ma i Carolingi non sapevano di essere Carolingi nella loro epoca. Infatti, mentre i Merovingi erano una dinastia di re franchi, con un nome distintivo coevo che identificava tutta la discendenza reale, l’autorità dei re carolingi si impose con un colpo di stato. Così essi vissero a lungo il pregiudizio di un’ascendenza da funzionari di corte, una sorta di marchio di illegittimità, che le conquiste di re Carlo provvederanno a cancellare. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 16 dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Giuseppe Albertoni.

Italia. Viaggio nella bellezza
Venezia '64, il monumento per l'uomo

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, intorno ai centri storici europei gravemente bombardati è sorta una discussione abbastanza vivace: come ricostruire e proteggere i monumenti da minacce future e soprattutto, come aprire alla nuova pianificazione urbana? Piero Gazzola e Roberto Pane, due architetti di fama internazionale, che hanno fatto della difesa dei monumenti la loro ragione di vita, sentono la necessità di elaborare una nuova carta per il restauro che stabilisca regole certe e ampiamente condivise. Nel maggio del 1964 danno appuntamento a più di 700 tra architetti, restauratori e archeologi sull’Isola di San Giorgio, a Venezia, simbolo, oggi come allora della fragilità del patrimonio. A 60 anni da quell’evento, l’architetto Andrea Pane, nipote di Roberto intraprende un viaggio che lo porta alla ricerca delle radici e dell’eredità della Carta di Venezia, ancora oggi punto di riferimento per il mondo della conservazione e del restauro. Ne parla l’appuntamento firmato da Brigida Gullo, con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli, con “Italia. Viaggio nella bellezza” in onda in prima visione lunedì 16 dicembre ore 21.10 su Rai Storia. Dal centro storico di Varsavia, raso interamente al suolo e poi ricostruito per essere restituito alla memoria della sua gente, ai monumenti sacri di Tirana, minacciati dall’ateismo comunista, dalla piccola città di Berat, in Albania, salvata negli anni’60 da un intervento di restauro eccezionale, a piazza San Marco, che oggi è sottoposta a un delicato lavoro di ripristino della sua pavimentazione e dei palazzi che la circondano. I suoi incontri con i rari, preziosissimi testimoni di quell’evento riportano le ansie e le aspettative di chi attraversando il secolo breve, aveva fatto esperienza della distruzione e aveva necessità di rimettere al centro di ogni cosa l’essere umano. E la Carta di Venezia ha proprio questo, grande merito: aver riconosciuto il valore del rapporto, strettissimo, tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Ad “a.C.d.C.” gli ultimi re guerrieri d'Europa
La battaglia di Hastings

Dopo essere stata bloccata in porto dal cattivo tempo per mesi, la flotta normanna del duca Guglielmo può finalmente attraversare la Manica per invadere l’Inghilterra. Il re Aroldo è nel nord e il suo esercito, benché vittorioso, è esausto dalla lotta contro i vichinghi. Aroldo deve tornare al più presto nel sud, radunare un nuovo esercito e affrontare questa nuova invasione. I due eserciti si incontreranno ad Hastings, il 14 ottobre 1066. Un momento cruciale della storia inglese al centro di “a.C.d.C.”, in onda lunedì 16 dicembre alle ore 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

MARTEDI’ 17/12/2024

Passato e Presente
Padre Turoldo, il prete scomodo

David Maria Turoldo è stato un prete “scomodo” per le sue idee lontane da ogni ortodossia ma anche una figura di riferimento per una parte della borghesia milanese frequentatrice delle sue rinomate prediche al Duomo. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dallaprofessoressa Daniela Saresella a “Passato e Presente” in onda martedì 17 dicembre ore 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Condivise la lotta partigiana con i comunisti; aiutò finanziariamente i poveri della Comunità di Nomadelfia invisa a molti cattolici; dialogò, nella Firenze del Sindaco La Pira, con gli esponenti delle maggiori confessioni religiose di tutto il mondo, ma anche con i rappresentanti della Cina comunista e dell’Unione Sovietica. Una parabola esistenziale e spirituale che ne fa una delle figure più interessanti della Chiesa postconciliare.

Che magnifica impresa”
La pasta

Produrre, mangiare e cucinare pasta ci identifica in quanto italiani, ma nei decenni la pasta è diventata anche uno dei prodotti più esportati della nostra industria. La sua importanza per l’economia del Paese non è seconda alla sua riconoscibilità e la grandezza di questo cibo deriva proprio dalla sua lunghissima storia. A “Che Magnifica impresa”, con Mario Sechi, in onda martedì 17 dicembre ore 21.10 in prima visione su Rai Storia, si parlerà del viaggio della pasta dal Medioevo a oggi, ma anche dell’attuale produzione industriale e del suo indotto. Infine, non mancherà un tocco di leggerezza tutta napoletana grazie agli aneddoti di un'amante della pasta del tutto speciale. Mario Sechi racconterà tutto questo insieme a Marisa Laurito, Margherita Mastromauro e Massimo Montanari.

Il racconto della TV
Settembre - Dicembre 1964

Negli ultimi quattro mesi del ’64 iniziano con due grandi eventi cinematografici che riguardano l’Italia, il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia a “Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni e l’affermazione di “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, che sbanca al botteghino e diventa un vero e proprio fenomeno di costume. Si apre così l’ultimo appuntamento con “Il racconto della TV” il programma Rai Cultura in onda martedì 17 dicembre alle ore 22.00 in prima visione su Rai Storia. Ma in quei quattro mesi c’è spazio anche per l’orgoglio di una grande opera pubblica, quando Milano e Napoli vengono collegate dall’Autostrada del Sole, completata in otto anni. A ottobre si svolgono le Olimpiadi di Tokyo, viste per la prima volta in diretta televisiva in tutto il mondo tramite satelliti artificiali, ricordate da uno degli azzurri che vi hanno partecipato, la medaglia d’oro nei 50 chilometri di marcia Abdon Pamich. L’anno televisivo si chiude con il successo de “Il giornalino di Gianburrasca”, grazie all’interpretazione di Rita Pavone e al genio di Lina Wertmuller.

MERCOLEDI’ 18/12/2024

Omaggio a Lando Buzzanca
Il ricordo di Rai Cultura a due anni dalla scomparsa

In occasione del secondo anniversario della scomparsa di Lando Buzzanca, il 18 dicembre 2022, Rai Cultura propone, mercoledì 18 dicembre alle ore 13.00 su Rai Storia, una puntata del 1979 della storica trasmissione “Ieri & Oggi”, curata da Leone Mancini e Lino Procacci. Ospite della trasmissione di Luciano Salce insieme a Mia Martini, Lando Buzzanca commenta la sua partecipazione al dramma “La Trincea”, andato in onda il 4 novembre 1961 nella serata d’inaugurazione del Secondo Canale Rai, che rappresenta anche il suo debutto in Tv. Si rivede, inoltre, in “Il signore delle 21” di Enzo Trapani dove, nel 1962, veste i panni di un arbitro di boxe fra i cantanti Claudio Villa e Tony Dallara; in “Canzonissima” del 31 ottobre 1970, ospite di Raffaella Carrà; in coppia con Delia Scala nel 1970 di “Signore e Signora”, straordinario varietà musicale su una giovane coppia di sposi; e nel sequel ideale di “Signore e Signora”, “Settimo Anno” del 1978, in cui Buzzanca e Nadia Cassini interpretano uno sketch comico-musicale sulla condizione del “separato”.

Don Bosco e la nascita dei Salesiani
Il ricordo di “Passato e Presente” e “Italiani”

San Giovanni Bosco è stato un sacerdote che ha dedicato la vita all’assistenza e all’educazione dei ragazzi, soprattutto i più poveri, che inizialmente aveva accolto nel suo primo oratorio, a Valdocco, nella periferia di Torino. In questo appuntamento con “Passato e Presente”, riproposto mercoledì 18 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, nel giorno dell’anniversario della fondazione della Congregazione Salesiana (18.12.1859), la professoressa Mariachiara Giorda e Paolo Mieli approfondiscono la sua figura e il contesto storico in cui ha operato.

Don Bosco ha vissuto negli anni centrali del 1800, un periodo di profonde trasformazioni politiche e sociali che hanno portato all'unità d'Italia e alla fine del potere temporale della Chiesa. Il sacerdote ha offerto la sua diplomazia a Pio IX per ricucire i rapporti tra Stato e Chiesa e per ottenere il riconoscimento del suo ordine religioso: la società dei Salesiani che si è espansa in Italia per poi esportare il modello pedagogico nel mondo, in primo luogo in sud America.

Ai Salesiani e alla figura del loro fondatore è dedicata anche la puntata di “Italiani”, in onda alle 12.00 su Rai Storia, con Paolo Mieli. Il documentario ricostruisce i successi e gli insuccessi della sua vita, i suoi scontri e incontri con personaggi famosi, il suo carisma, il suo metodo, la sua spiritualità, i suoi continui viaggi e le sue misteriose doti soprannaturali. Ad arricchire la narrazione, gli interventi di Angel Fernandez Artime, già Rettore Maggiore della Congregazione Salesiana, del giornalista Domenico Agasso e di Marco Pizzo, vicedirettore Museo del Risorgimento di Roma.

Cari amici vicini e lontani
Dal Quartetto Cetra alla “regina della canzone” Nilla Pizzi

È il Quartetto Cetra ad aprire il dodicesimo e ultimo appuntamento con “Cari amici vicini e lontani”, programma Rai Cultura con Renzo Arbore, in onda mercoledì 18 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. Protagonisti dello spettacolo dagli anni ’40, hanno esordito proprio in radio e in questa puntata ripropongono alcuni dei loro successi, come “Il visconte di Castelfombrone”, “Amico Bing non piangere” (dedicata a Bing Crosby) e “Sole, pizza e amore”.

Dopo aver omaggiato la prosa radiofonica, presentando i responsabili di Radio Firenze e l’attore Riccardo Cucciolla, è il turno dell’attore Carlo Dapporto, uno dei protagonisti della “rivista” teatrale italiana, che si produce in sketch d’annata.

Con Aldo Salvo, giornalista di lungo corso e firma del documentario radiofonico, si parla della lunga tradizione dei radiodocumentari, che affonda le radici al dopoguerra: viene presentato un brano de “La luna nel pozzo” del 1950, registrato in una casa di cure psichiatriche e il più noto di questi titoli, “Clausura” di Sergio Zavoli, Premio Italia 1958 (Sergio Zavoli, in quel 1984, è presidente della Rai).

La puntata si avvia alla conclusione con due voci degli anni ’50 che cantano alcuni loro successi, Luciano Tajoli e Nilla Pizzi, vincitrice dei primi due Festival di Sanremo e per questo conosciuta da tutti come “la regina della canzone”, indossando ironicamente una corona, mentre festeggiano la carriera di Tajoli.

Il congedo di “Cari amici”, tra cori “da stadio”, si consuma con arbore e “I Senza vergogna” che cantano in coro “'O surdato ‘nnammurato’ (“Ohi vita, ohi vita mia…”) insieme a un grande interprete della canzone napoletana, animatore di tanti programmi da Radio Napoli, Roberto Murolo.

GIOVEDI’ 19/12/2024

Omaggio a Gianni Brera
Il ricordo di Rai Cultura a trentadue anni dalla scomparsa

Professione: giornalista. Inventore di neologismi entrati nel lessico comune. Forse il più importante scrittore di sport che l'Italia abbia mai avuto. È Gianni Brera il protagonista della puntata di “Italiani”, firmata da Daniele Ongaro con la regia di Graziano Conversano, riproposta da Rai Cultura giovedì 19 dicembre alle 12.15 su Rai Storia, nel trentaduesimo anniversario della scomparsa, avvenuta il 19 dicembre 1992. Nativo di San Zenone Po e sempre legato alla Bassa pavese, tanto da autodefinirsi "il Principe della Zolla", Brera inizia a scrivere di sport da giovanissimo e si afferma ben presto come una delle principali firme della critica sportiva italiana, arrivando a soli 30 anni, nel 1949, a dirigere la Gazzetta dello Sport. La scrittura innovativa di Brera unisce una forte preparazione tecnica a uno stile letterario inconfondibile, ricco di rimandi storici, etnologici, linguistici, enogastronomici. Le sue teorie calcistiche sul gioco all'italiana, basate sull'applicazione del catenaccio e del contropiede, sono portate al successo internazionale dall'allenatore del Milan Nereo Rocco, mentre la sua prosa, che sviluppa sulle pagine del Giorno, del Guerin Sportivo e della Repubblica, porta il racconto epico-sportivo al rango di grande letteratura. Il segno di Brera nella lingua italiana si ritrova anche nei numerosi neologismi ideati per descrivere il gioco del calcio: termini come centrocampista, libero, melina, goleador, pretattica, sono ancora oggi correntemente usati nel gergo sportivo e nel linguaggio comune. Il documentario di Rai Cultura descrive la vita avventurosa di Gianni Brera, con l'ausilio degli interventi televisivi del giornalista e delle testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui: Gian Paolo Ormezzano, Gianni Mura, Paolo Brera, Claudio Rinaldi, Andrea Maietti e Sergio Giuntini.

Omaggio a Marcello Mastroianni
Il ricordo di Rai Cultura a ventotto anni dalla scomparsa

Un ritratto dell’uomo, dell’attore e del divo Marcello Mastroianni (1924-1996), raccontato da Antonello Branca del 1965, all’apice di una sfolgorante carriera cinematografica e della fama internazionale che ne fecero uno dei simboli dell’Italia nel mondo. È “Primo Piano – Marcello Mastroianni un casanova dei nostri tempi” riproposto da Rai Cultura giovedì 19 dicembre alle ore 13.00 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della scomparsa.

Passato e Presente
Messico ’68, il massacro di Tlatelolco

Il 12ottobre 1968 a Città del Messico, in Plaza de las Tres culturas, sorta sull’antica Tlatelolco, si consuma una sanguinosa repressione, tra le più simboliche del Ventesimo secolo: nel corso di una manifestazione antigovernativa, circa settanta manifestanti, per lo più giovani appartenenti alla sinistra studentesca, vengono uccisi dai reparti speciali preposti al controllo dell’ordine pubblico dal governo di Díaz Ordaz. Il Messico è sotto la lente dell’opinione pubblica mondiale, perché di lì a 10 giorni terrà a battesimo la Diciannovesima edizione delle Olimpiadi. Ma la strage di Tlatelolco viene sostanzialmente tenuta nascosta, poche informazioni filtrano, bisognerà attendere molti anni per arrivare a un’attendibile ricostruzione dei fatti. Di questa pagina di storia parlerà il prof. Massimo De Giuseppe, insieme a Paolo Mieli, in questa puntata di Passato e Presente, il programma di Rai Cultura in onda alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

5000 anni e +. La lunga storia dell'umanità – 1^TX
Francesco Giuseppe, la tragedia di un imperatore
Ad “a.C.d.C.” l'epoca d'oro dei pirati dei Caraibi
Prendere o lasciare” e “Vivi o morti”

Proponendo la grazia a fronte della rinuncia alla pirateria, gli inglesi hanno creato una spaccatura tra i pirati dei Caraibi. Accettare significherà potersi tenere bottino e testa, mentre al rifiuto seguirà l’impiccagione. È “L’Epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”, in onda giovedì 19 dicembre alle 22.10 su Rai Storia con l’introduzione del professor Alessandro Barbero per “a.C.d.C.”. Pirati dominanti come Benjamin Hornigold e Henry Jennings accolgono la proposta della Corona. Ma lo spietato Charles Vane rigetta l’offerta e passa alla guida della resistenza di Nassau. La nemesi dei pirati, Woodes Rogers, fa rotta da Londra con destinazione Nassau. A seguire, alle 23.10 sempre su Rai Storia, l’ultimo episodio della serie: la “nemesi” dei pirati, l’ex corsaro Woodes Rogers, è stato inviato dalla Corona britannica a Nassau, la capitale della pirateria. È determinato ad annientare i pirati dei Caraibi. Charles Vane e Barbanera resistono, ma Rogers li prenderà, vivi o morti. Anne Bonny e il suo amante Jack Rackham imbracciano le armi contro l’impero britannico, ma gli anni d’oro della pirateria hanno i giorni contati. Lo spirito libero tipico dei pirati, però, continuerà a vivere nei nascenti Stati Uniti d’America.

VENERDÌ 20/12/2024

Omaggio a Walter Chiari
Il ricordo di Rai Cultura a trentatré anni dalla scomparsa

Walter Chiari, uno dei più poliedrici personaggi dello spettacolo italiano, tra teatro, tv e un fascino che ha sedotto decine di donne e migliaia di appassionati. Un personaggio raccontato da “Storie della TV”, con la consulenza di Aldo Grasso, riproposto da Rai Cultura venerdì 20 dicembre alle 15.45 su Rai Storia nel giorno dell’anniversario della scomparsa, il 20 dicembre 1991. Walter Chiari è stato un grande protagonista dello spettacolo del ‘900 italiano, e un volto della comicità televisiva nella sua fase d’oro. Arriva sui teleschermi nel 1957/1958 con due programmi condotti da lui, “Il teatrino” di Walter Chiari e “La via del successo”, per la regia di Vito Molinari. Nel ‘62 è al timone di due programmi – “Alta Pressione” e la seconda edizione di “Studio Uno” - diretti rispettivamente da due registi che a via Teulada, a Roma, stavano fondando i termini dello spettacolo TV, Enzo Trapani e Antonello Falqui. Il monologo è la sua specialità. Nel ’65 porta i suoi monologhi a “La prova del 9” (spettacolo della Lotteria di Capodanno), e nel 68 è, con Mina e Paolo Panelli, l’animatore del ritorno di “Canzonissima” al sabato sera. Al culmine della popolarità, viene arrestato nel giugno ‘70 per droga. Dopo la scarcerazione, la sua popolarità è appannata. Torna in TV con Falqui, a fianco di Ornella Vanoni per “L’appuntamento”, nel '73. Prende parte ad altri varietà di minore entità, aggiornando i temi dei suoi monologhi, fino al definitivo “Fantastico 2” (1981/82), richiamato da Enzo Trapani. Dal 1983 al 1986 costruisce, con il critico Tatti Sanguineti, il ciclo “Storia di un altro italiano”. Muore nel dicembre 1991, in un residence, davanti un televisore acceso.

Passato e Presente
Roma 1300. Il primo Giubileo

Il 1° gennaio 1300, un gran numero di fedeli e pellegrini giunti a Roma, si raccoglie spontaneamente presso l’antica basilica di San Pietro, oramai distrutta. Sono stati richiamati dalle parole di un predicatore, che rimarrà ignoto, e che annuncia un anno di grazia. Papa Bonifacio VIII raccoglie questo grande fermento popolare e, dopo qualche incertezza, dà vita al primo anno santo della storia. Un evento di portata universale, che aumenterà il prestigio del pontefice e trasformerà Roma nel centro della cristianità. Ne parla Paolo Mieli con la professoressa Chiara Mercuri a Passato e presente, in onda venerdì 20 dicembre ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Le ragazze” con Francesca Fialdini
Dalla prima e unica fantina del Palio di Siena a Minnie Minoprio

Da venerdì 20 dicembre ore 21.10 su Rai Storia, Rai Cultura ripropone le edizioni de "Le Ragazze", il programma realizzato da Pesci Combattenti con la conduzione di Francesca Fialdini, edizioni nelle quali, alla fine di ogni puntata lo studio apre le porte ad uno sguardo maschile, accogliendo un personaggio del mondo della cultura con il quale rileggere insieme le storie appena viste, per un confronto sempre più necessario sulla parità di genere. Nella prima puntata Francesca Fialdini incontra il regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi.

Cinque donne di diverse generazioni raccontano la loro vita e come sempre si parte con la decana della puntata. I racconti personali hanno sullo sfondo la storia del Paese e illuminano eventi che hanno riguardato tutti noi. Ogni racconto de "Le Ragazze" viene arricchito dall’archivio privato delle protagoniste e dai preziosi materiali delle Teche Rai, oltre che da una colonna sonora scelta ad hoc per ogni epoca.

In apertura Rosanna Bonelli, classe 1934, prima e unica fantina del Palio di Siena. Da ragazzina inizia a praticare equitazione e quando nel 1957 in Piazza del Campo si gira il film "La Ragazza del Palio", il caso vuole che la controfigura dell’attrice cada da cavallo: la produzione, allora, non solo scrittura Rosanna come controfigura, ma, terminate le riprese del film, le propone di correre il vero Palio per pubblicizzare la pellicola. Non sarà facile trovare una contrada che accetti che a montare il cavallo in gara sia una donna.

Seguono due Ragazze degli anni ‘60. Claudia Beltramo Ceppi, nata nel 1948 a Milano in una famiglia borghese, è una liceale del Parini che scrive sul giornale studentesco chiamato "La Zanzara". Dopo aver notato che raramente le inchieste del giornale erano aperte alle opinioni delle ragazze, propone un articolo su "Cosa pensano le ragazze d’oggi". L’articolo scritto da Claudia, Marco de Poli e Marco Sassano suscita un putiferio all’interno della scuola, per poi diventare un caso nazionale che scatenerà infinite polemiche e finirà in tribunale con un clamoroso processo per oscenità. La sua storia è intrecciata con quella di Minnie Minoprio, vera icona della televisione italiana di quegli anni. Ha lavorato con Walter Chiari, Lelio Luttazzi, Fred Bongusto e molti altri facendo la storia degli show del sabato sera. Inglese di nascita, gambe chilometriche e riccioli biondi inconfondibili, amatissima dal pubblico, tuttavia anche Minnie dovette affrontare uno scandalo quando, nell’Italia ancora senza divorzio, lasciò il marito per un altro uomo.

Sarà poi la volta di due Ragazze degli anni ‘80. Clizia Gurrado a soli 16 anni, mentre le ragazzine di tutto il mondo impazziscono per i Duran Duran, scrive un best seller che diventerà un cult per un’intera generazione: "Sposerò Simon Le Bon", vero e proprio affresco giovanile di un’epoca. L’altra Ragazza degli anni ’80 è Marina Comandini, artista visiva e compagna di vita e di lavoro del grandissimo fumettista Andrea Pazienza. I due si conoscono nel 1985 e dopo quell’incontro non si lasceranno più. Insieme iniziano un sodalizio lavorativo straordinario in anni tormentati dall’eroina: l’epilogo della loro storia sarà tragico, ma l’eredità artistica di Andrea non sarà mai dimenticata.

"Le Ragazze" è un programma di Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa scritto da Cristiana Mastropietro e prodotto da Pesci Combattenti per Rai Cultura. Regia: Riccardo Mastropietro e Antonio Miorin. Il produttore esecutivo Pesci Combattenti è Marianna Capelli. Delegato Rai: Giulia Lanza.

SABATO 21/12/24

Omaggio a Trilussa
Il ricordo di Rai Cultura a settantaquattro anni dalla scomparsa

In occasione dell’anniversario della scomparsa di Trilussa, il 21 dicembre 1950, Rai Cultura ripropone, sabato 21 dicembre alle 16.30 su Rai Storia, la puntata del programma “Almanacco di storia, scienza e varia umanità”, a cura di Giovanni Russo e Luciano Scaffa del 1966 a lui dedicato.

Poeta, celebre come giornalista e uomo di mondo; osservatore pungente e attento, la vita di Carlo Alberto Salustri, conosciuto con lo pseudonimo di Trilussa, è raccontata ripercorrendo le strade della sua Roma.

Omaggio a Jane Fonda
Un ritratto dell’attrice nel giorno del suo ottantasettesimo compleanno

Nel giorno dell’ottantasettesimo compleanno di Jane Fonda, Rai Cultura rende omaggio all’attrice riproponendo, sabato 21 dicembre ore 17.45 su Rai Storia, la puntata a lei dedicata del programma “Una donna, un Paese” (1972), a cura di Carlo Lizzani, Claudio R. Nasso. Si ripercorre la sua vita e la sua carriera artistica a partire dal film del quale fu protagonista nel 1968, " Barbarella " per la regia di Roger Vadim. Si parla anche della sua la protesta contro il governo americano per la guerra in Vietnam.

Passato e presente
La Francia di Charles De Gaulle

Un uomo molto discusso, ma diventato il personaggio centrale della Francia degli anni ’40: è Charles De Gaulle, generale dell’esercito. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 21 dicembre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Giovanni Sabbatucci. Per i francesi, che lo eleggono nel 1945 capo del governo provvisorio, è il salvatore della patria. Ma, infastidito dalla dialettica tra i partiti politici e dai riti della democrazia parlamentare, un anno dopo la sua elezione lascia ogni responsabilità di governo. Nel 1958 sarà la guerra d’indipendenza algerina a riportare De Gaulle al centro della scena politica nazionale, proprio in uno dei momenti più difficili della storia francese. Nel dicembre del 1958 viene eletto Presidente della Quinta Repubblica francese, carica che ricoprirà fino al 1969.

Cinema Italia
Aspromonte – La terra degli ultimi

“Aspromonte – La terra degli ultimi” è il film del 2019 di Mimmo Calopresti con Valeria Bruni Tedeschi, Francesco Colella, Marcello Fonte, Marco Leonardi, Sergio Rubini, Elisabetta Gregoraci e Romina Mondello in onda sabato 21 dicembre ore 21.10 per il ciclo “Cinema Italia”. La pellicola fa parte del ciclo “XX secolo”, che propone sulla terza rete racconti di personaggi e fatti del ‘900. La trama: è il 1951, ad Africo in provincia di Reggio Calabria manca quasi tutto, dall’acqua corrente all’elettricità, dalla scuola al medico condotto. Da Como arriva una maestra, sognatrice e determinata, che ha tutta l’intenzione di lavorare per cambiare le cose, ma le reazioni della popolazione locale passeranno dall’entusiasmo iniziale all’ostilità. Tratto dal romanzo di Pietro Criaco, non manca un dichiarato omaggio al genere western.

Documentari d’autore
Storia di un italiano

Ritratto di Alberto Sordi attraverso i suoi film, e insieme ritratto degli italiani, dalla Seconda Guerra Mondiale fino agli anni ’90 del 900, così come i personaggi interpretati da Sordi li hanno via via raccontati. In questa puntata, brani tratti da: Fumo di Londra - Un italiano in America – Il medico della mutua – Il prof. dott. Guido Tersilli – Scusi, lei è favorevole o contrario? – Finché c’è guerra c’è speranza – Quelle strane occasioni. A cura di Luca Verdone, la terza puntata di “Storia di un italiano” andrà in onda sabato 21 dicembre alle 23 ca su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


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