L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La storia in tv

DOMENICA 16/03/2025

Bernardo Bertolucci. Il suo Novecento
Omaggio al regista nell’anniversario della nascita

“Novecento”, “Ultimo tango a Parigi”, “L’ultimo imperatore” (che ha vinto, nel 1988, 9 premi Oscar tra i quali miglior regia e miglior sceneggiatura). Sono solo alcuni dei numerosi capolavori diretti da Bernardo Bertolucci, regista, sceneggiatore e poeta, nato il 16 marzo 1941. Al Maestro, Leone alla Carriera nel 2007, Rai Cultura dedica lo speciale “Bernardo Bertolucci. Il suo Novecento”, in onda domenica 16 marzo alle 13.15 su Rai Storia. Il documentario offre un ritratto inedito della poetica cinematografica del regista attraverso i set, le interviste e le premiazioni conservate negli archivi Rai.

Passato e presente I
ll caso Moro e i partiti

Il 16 marzo 1978, a Roma, in via Fani, un commando delle Brigate Rosse sequestra il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro e uccide i cinque uomini della sua scorta. Il paese è sconvolto. Ma qual è la reazione dei partiti e delle forze sociali? Il drammatico evento del rapimento del presidente della Dc, artefice del dialogo tra cattolici e comunisti, pone la classe politica di fronte a un terribile dilemma: trattare o no con i terroristi per arrivare alla sua liberazione? A “Passato e Presente”, in onda domenica 16 marzo alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Agostino Giovagnoli ricostruiscono il caso Moro e le diverse reazioni della politica.

Binario cinema
Leonora, addio

Su Rai Storia l’ultimo film di casa Taviani: domenica 16 marzo alle 21.10, per il ciclo “Binario cinema”, va in onda “Leonora addio” con Fabrizio Ferracane, Martina Catalfamo, Nathalie Rapti Gomez, Roberto Herlitzka, Claudio Bigagli.

Il film è diviso in due parti. Nel 1936, alla morte di Pirandello, il regime fascista rifiuta di trasferire le sue ceneri ad Agrigento, come lo scrittore avrebbe voluto. Nel 1947 si decide per la traslazione, e un funzionario agrigentino, su mandato di De Gasperi, s’incarica di scortare le ceneri da Roma alla Sicilia. Non mancheranno le difficoltà. La seconda parte del film è l’adattamento della novella “Il chiodo”, tra le ultime scritte dal grande autore del nostro Novecento. Unico film diretto da Paolo Taviani senza il fratello Vittorio, che era morto nel 2018: il mondo di Pirandello è argomento caro a entrambi i fratelli Taviani che già lo avevano raccontato in “Kaos” (1984) e in “Tu ridi” (1998). Più che un testamento, “Leonora addio” è il degno finale per un importante pezzo di storia del cinema, italiano e mondiale. La produzione e distribuzione della pellicola fu penalizzata dall'epidemia di Covid ma resta una prima visione da non perdere anche perché ospita una delle ultime apparizioni di Roberto Herlitzka.

Iconologie quotidiane
Mabel la ricamatrice inglese

Al via la nuova stagione di “Iconologie quotidiane” con lo storico dell'arte Rodolfo Papa, in onda da domenica 16 marzo a sabato 22 marzo ogni giorno in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia. Nella prima puntata, in onda domenica 16 marzo, Rodolfo Papa racconta la storia dei preziosi manufatti della scuola inglese del ricamo, partendo dal piviale che Nicolo IV donò, nel 1288, al Duomo di Ascoli Piceno, dove è presente una delle prime raffigurazioni della Veronica romana. Altri esempi di questa raffinata tecnica di ricamo sono il piviale di San Domenico, proveniente dal convento domenicano di Bologna, realizzato su tela di lino tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, e il piviale di Pio II Piccolomini, donato dal papa alla cattedrale di Pienza nel 1462, considerato uno dei capolavori dell'arte inglese del primo Trecento.

LUNEDI’ 17/03/2025

1861: l'Italia s'è desta
L'Unità e le sue celebrazioni

A 164 anni dalla proclamazione del Regno d'Italia, il 17 marzo 1861, un racconto che ripercorre in primo luogo le vicende risorgimentali che hanno portato a quell'evento decisivo nella storia del nostro Paese e le tappe della progressiva unificazione, con l'annessione del Veneto nel 1866 e la presa di Roma nel 1870. È lo speciale “1861 L'Italia s'è desta. L'Unità e le sue celebrazioni”, in onda lunedì 17 marzo alle 16.00 su Rai Storia. Lo speciale racconta anche come è stata celebrata l'Unità d'Italia in occasione del cinquantesimo anniversario nel 1911, con l'inaugurazione a Roma del Vittoriano, il monumento a Vittorio Emanuele II, del centesimo anniversario nel 1961, con l'Esposizione Internazionale e le Mostre di Torino, e, infine, del centocinquantesimo nel 2011: un'Italia che, col diverso spirito dei tempi, torna a commemorare l'evento fondativo della nazione.

Passato e Presente
Paolo IV, il Papa inquisitore

Papa Paolo IV, al secolo Gian Pietro Carafa, è probabilmente il papa più odiato della storia. Alla sua morte i romani hanno decapitato la sua statua in Campidoglio e dato l’assalto al carcare di Ripetta dove erano rinchiusi eretici e avversari politici imprigionati dal tribunale dell’inquisizione da lui creato. Persecutore di ebrei, acerrimo nemico degli Asburgo, fino al punto da dichiarargli guerra, Paolo IV incarna l’anima più nera e reazionaria della Controriforma. Eppure, si intravedono in lui anche alcuni segnali di grande modernità e intuizioni di riforme che avranno luogo almeno cento anni più tardi. Lo raccontano Paolo Mieli e il professor Vincenzo Lavenia a “Passato e Presente”, in onda lunedì 17 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alla puntata ha collaborato il Centro studi dell’Istituto Paolo VI mettendo a disposizione diverso materiale dei propri archivi.

Marrakech: Magica, Mistica, Mondana

Marrakech, salutata come la città più incantevole del Maghreb, ha affascinato le élite occidentali con il suo fascino quasi mistico. Marrakech è al centro del nuovo speciale “Marrakech: Magica, Mistica, Mondana” con la contestualizzazione dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa, in onda lunedì 17 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Nel secolo scorso, l'Hotel La Mamounia è diventato un luogo di incontro per personaggi famosi. Per Winston Churchill, il politico del secolo e un pittore di talento, era il posto più bello del mondo, ispirando alcune delle sue opere più famose. Alfred Hitchcock gira un film classico nelle strade della Medina, che innesca un boom turistico. Yves Saint Laurent ha trovato un'ispirazione rivoluzionaria per la sua moda a Marrakech. I Rolling Stones sono sfuggiti alla polizia britannica lì e, dopo il loro ritorno, la band è cambiata per sempre. Paul Getty Junior e sua moglie Talitha hanno organizzato feste sontuose nel loro riad che sono ancora leggendarie. Queste figure contribuiscono tutte allo spirito e al mito duraturi di Marrakech.

La bussola e la clessidra
Medioevo

Alessandro Barbero continua a rispondere alle domande del pubblico, partendo dalla serie firmata Rossellini “La lotta dell’uomo per la sopravvivenza”, nell’appuntamento con “La bussola e la clessidra”, in onda lunedì 17 marzo alle 22.10 su Rai Storia. In primo piano, il cosiddetto Basso Medioevo, tra produzione tessile e rinascita della metallurgia in Europa. Numerose le curiosità sull’importanza dell’oro, ma anche sulla produzione della carta e della cera. Spazio, infine, alla nascita delle università e della stampa a caratteri mobili.

Iconologie quotidiane
Firme degli artisti, l'uso del verbo "fingo"

Lo storico dell’arte Rodolfo Papa prosegue il discorso sulla tipologia delle firme degli artisti nella storia nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda lunedì 17 marzo in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia.

Dopo aver preso in considerazione, nella precedente edizione, l’uso del verbo “pingere”, Papa analizza e documenta il ricorso al verbo “fingere”, presente nelle opere di Vittore Carpaccio, di cui vengono presentati i dipinti “La disputa di Santo Stefano” e “I funerali di san Girolamo”. In passato il termine “fingo” indicava la lavorazione di un materiale, la creta o la cera, nel Rinascimento, con Carpaccio, assume il significato di creazioni di opere astratte e poetiche che si applica sia a lavori teatrali e letterari che artistici e pittorici.

MARTEDI’ 18/03/2025

Passato e Presente
Hitler - Mussolini, l'incontro del Brennero

È il 18 marzo 1940. Benito Mussolini e Adolf Hitler si incontrano alla stazione del Brennero. È il quinto incontro tra i due dittatori. Si svolge in un momento chiave per la storia europea: quando Hitler, con l’invasione della Polonia, ha di fatto da qualche mese scatenato il secondo conflitto mondiale ed è prossimo ad attaccare la Francia. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda martedì 18 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Punto cruciale dell’incontro del Brennero è la richiesta del Fuhrer al Duce di interrompere lo stato di non belligeranza dell’Italia ed entrare in guerra a fianco della Germania. Una richiesta a cui un esitante Mussolini dovrà adeguarsi, malgrado l’impreparazione militare italiana e un’opinione pubblica tutt’altro che favorevole alla guerra.

La fine del nazismo
La resistenza degli ultimi gerarchi

Mentre l’esercito tedesco subisce gravi perdite sui fronti di guerra, si avvicina la fine del regime nazista. È “La fine del nazismo”, la serie Bbc proposta da Rai Cultura in onda da martedì 18 marzo alle 21.10 su Rai Storia, che racconta gli ultimi mesi di vita di Hitler, cerca di spiegare le sue scelte, mentre si aggrappa al potere circondato dai suoi fedelissimi, nascosto nel Bunker a Berlino. I gerarchi intorno a lui tramano per la propria salvezza, ognuno con la propria illusione sul futuro della Germania. Pochi sopravviveranno per affrontare la giustizia. Nel primo episodio i gerarchi nazisti, dalla fine del 1944, si raccolgono intorno al loro Führer, convinti di poter ancora vincere la guerra. Il nuovo anno si apre con la speranza nella vittoria finale. Nel giro di pochi mesi si consuma la fine della loro lealtà verso Hitler e verso il popolo tedesco. Speer, Göring, Goebbels e Himmler si nascondono nel Bunker a Berlino insieme a Hitler e diventano rivali, mentre l’inevitabilità della sconfitta si fa strada nelle loro menti.

1939 – 1945: La Seconda guerra mondiale”
L’Olocausto

Lo sterminio nazista degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale. Sei milioni di ebrei, due terzi degli ebrei europei, furono sistematicamente uccisi tra il 1939 e il 1945 dalla Germania nazista. La maggioranza morì nei campi di concentramento e di sterminio costruiti dai nazisti soprattutto in Europa orientale nei territori occupati dal Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale. Tra questi Mauthausen, Bergen Belsen, Dachau, Treblinka e Auschwitz.

Questi gli eventi al centro del dodicesimo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda martedì 18 marzo alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

Prima visione
H. Bosch, Il Trittico delle tentazioni di sant’Antonio

Il Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio è un dipinto di Hieronymus Bosch, databile al 1501 e conservato nel Museo Nazionale di Arte Antica di Lisbona. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda martedì 18 marzo in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia.

È composto da tre tavole: in quella di sinistra sono raffigurati gli episodi del volo e della caduta di sant'Antonio, al centro le tentazioni di sant'Antonio e nel pannello di destra la meditazione del santo. È una delle opere più note del pittore fiammingo e ha goduto di grande fama, se ne contano infatti quindici copie, di cui quattro firmate dall’artista. Il dipinto è esemplificativo della pittura visionaria e surreale di Bosch, fatta di figure strane e bizzarre e colori vivi, inseriti in un’atmosfera di forte inquietudine.

MERCOLEDI’ 19/03/2025

Omaggio a Pino Daniele
A settanta anni dalla nascita torna “Nero napoletano” su Rai Storia

“Masaniello é turnato”: nel settantesimo anniversario della nascita di Pino Daniele, Rai Cultura lo ricorda riproponendo, mercoledì 19 marzo alle 13.00 su Rai Storia, “Nero Napoletano”, programma di musica e società di Ezio Zefferi e di Giuseppe Marrazzo del 1979, nella quale si analizzano quattro diversi momenti tra musica di protesta e la realtà sociale. Protagonista di questo appuntamento è Pino Daniele: intervistato nella sua Napoli (Napule è addore e' mare/ Napule è na' carta sporca/E nisciuno se ne importa), racconta la sua città, il suo amore per la musica, il suo tentativo di mescolare il blues alla musica napoletana.

Omaggio a Jader Jacobelli
Un ricordo a venti anni dalla scomparsa

“La nostra trasmissione non sarà divertente però se la troverete utile, chiara, obiettiva, noi avremo raggiunto i nostri scopi, del resto molto modesti. È superfluo poi aggiungere che essa dovrà interessare tutti i cittadini indistintamente a prescindere dalla loro fede politica, perché è chiaro le leggi sono leggi per tutti i cittadini”. A parlare è Emilio Garroni, mentre presenta la prima puntata dello storico programma di Jader Jacobelli “Sette giorni al parlamento”, che Rai Cultura ripropone mercoledì 19 marzo alle 13.45 su Rai Storia a venti anni di distanza dalla scomparsa del giornalista e ideatore della trasmissione. Come dichiarato, si tratta di un programma di approfondimento e di informazione dell’attività parlamentare. All’interno del programma è anche presente una rubrica dal titolo “La legge illustrata” che – in questa prima puntata andata in onda il 28 novembre 1959 – mostra alcune donne della polizia femminile di Trieste, istituita dall’amministrazione militare angloamericana a suo tempo. Si fa riferimento all’approvazione da parte del Parlamento della legge che di lì a poco avrebbe istituito il ruolo delle ispettrici e delle assistenti di Polizia.

La grande sfida, l'uomo e l'ambiente
La Giornata mondiale per il clima su Rai Storia

Nella Giornata mondiale per il clima, Rai Cultura ripropone lo speciale che ripercorre, con Carla Oppo, la storia dell’ambientalismo dalla prima rivoluzione industriale al 1972: “La grande sfida”, un programma firmato da Clemente Volpini e Fabrizio Marini e scritto con Ilaria Dassi per la regia di Fedora Sasso, mercoledì 19 marzo e giovedì 20 marzo ore 15.00 su Rai Storia.

In primo piano le conseguenze dello sviluppo economico moderno, la nascita dei movimenti ambientalisti, le prime leggi contro l’inquinamento, la questione della salute pubblica, l’istituzione dei parchi nazionali durante il ventennio e poi il secondo dopoguerra dalla tutela del paesaggio prevista dalla Costituzione fino alla nascita dell’associazione Italiana Nostra e alla pubblicazione nel 1972 del rapporto The Limits to Growth redatto da un gruppo di studiosi dell'Istituto di tecnologia del Massachusetts su proposta del Club di Roma. Ad accompagnare il programma in questo viaggio sono Giuliano Amato, Gabriella Corona, Emanuele Felice, Giorgio Parisi e Luigi Piccioni. La seconda puntata, in onda giovedì 20 marzo, analizza gli ultimi cinquanta anni della storia dell’ambientalismo. Negli ultimi decenni l'attività antropica, oltre al problema dell'inquinamento, è divenuta una delle principali cause di eventi metereologici estremi, bombe d'acqua, inondazioni, ondate di calore, che hanno messo a dura prova il nostro Pianeta. A partire dagli anni '70 i disastri ambientali sono diventati un tema centrale non solo per la scienza, ma anche per la politica e per l'opinione pubblica. La salvaguardia del mondo in cui viviamo è stato uno dei temi maggiormente dibattuti, perché coinvolge ognuno di noi. Guidati dal racconto di Carla Oppo, ad accompagnare questo viaggio sono Giuliano Amato, Giorgio Parisi, Andrea Candela, Andrea Segrè, Emanuele Felice e Agnese Casadei.

Passato e Presente
Il Promessi Sposi. Un romanzo della storia

L’intrusione di un signorotto nei progetti di vita di una coppia di giovani popolani. Da un modesto fatto di cronaca Alessandro Manzoni coglie lo spunto per scrivere il primo romanzo storico della letteratura italiana, capolavoro di fama internazionale: “I promessi sposi”. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Lucio Villari a Passato e presente in onda mercoledì 19 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Pubblicato con il titolo che tutti noi conosciamo a partire dal 1825, racconta fatti accaduti nell’Europa del 1600 incendiata dalla guerra dei 30 anni, lacerata dai contrasti religiosi tra cattolici e protestanti, contesa dalle corone francesi e spagnole.

Mai più trasmessi
Gente che va gente che viene

“Gente che va gente che viene” è una delle prime “prove d’autore” del regista televisivo Enzo Trapani, che negli anni sarà uno degli innovatori del varietà televisivo RAI. La trasmissione, in onda nel 1960, è al centro del nuovo appuntamento con “Mai + trasmessi”, con il commento di Simona Vanni, in onda mercoledì 19 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Franca Cancogni, Fiorenzo Fiorentini e Belisario Randone (che aveva già ideato e scritto “Il novelliere”, che mescola teatro, sceneggiato e varietà per raccontare il mondo letterario di un grande scrittore) firmano questa trasmissione che in ogni puntata sviscera alcune delle più belle pagine della letteratura umoristica. Lo fa seguendo di volta in volta seguendo un filo conduttore come escamotage narrativo in modo ironico e divertente, e con l'ausilio di una brillante compagnia di attori, tra cui Gianrico Tedeschi, Monica Vitti e Adriana Asti. In questa puntata il pretesto è "cherchez la femme" e viene rivisitato in chiave moderna attraverso le seguenti opere: "e regine di Francia" di Thorton Wilder; "Non approfondire" di Alberto Moravia; "Susanna " di Anton Cecov; " Ventotto soldi " di Labiche.

Iconologie quotidiane
L'ascensione di Frei Carlos

Frei Carlos, in italiano Fra Carlo da Lisbona, è stato un religioso portoghese di origine fiamminga, diventato famoso come pittore di pale d'altare e di altre opere di natura devozionale. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda mercoledì 19 marzo in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia. Tra i grandi pannelli che la sua bottega dipinse per le chiese e i conventi portoghesi, L’Ascensione è uno dei dipinti più apprezzati e significativi. Realizzato tra il 1520 e il 1530 e conservato nel Museo Nazionale di Arte Antica di Lisbona, rappresenta l'episodio dell'Ascensione di Gesù al cielo dopo la risurrezione, narrato negli Atti degli Apostoli, e segue l'iconografia del tema presente nella pittura portoghese del primo quarto del XVI secolo.

GIOVEDI’ 20/03/2025

Passato e presente
Corsica Contesa

È conosciuta come 'l'isola della bellezza', eppure la Corsica ha una storia piena di contrasti e violenze. Dopo quasi 500 anni sotto l'egida della Repubblica di Genova e una breve stagione d'indipendenza, passa alla Francia e viene 'francesizzata'. Il ‘900 la vede subire dapprima l’occupazione militare del fascismo, durante la Seconda guerra mondiale, poi, decenni di tenaci lotte interne per l’autonomia e per il separatismo. Alla fine, però, la Corsica è sempre rimasta stabilmente unita a Parigi. Ma cos’è che rende quest’isola così ambita e tormentata? A Passato e Presente, in onda giovedì 20 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la storica Deborah Paci.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”
L'impero di Carlo V. Là dove non tramontava mai il sole

 

a.C.d.C.
Gli Stuart. Un regno di sangue pt.1
Giacomo I Re di Scozia e d'Inghilterra

La dinastia inglese degli Stuart: la raccontano le quattro puntate della nuova erie “Gli Stuart. Un regno di sangue”, in onda da giovedì 20 marzo alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione prof. Alessandro Barbero. Quattro sovrani di questo casato hanno regnato sulle isole Britanniche tra il 1603 e il 1688, un periodo di grandi lotte religiose e di instabilità politica segnato dalla guerra dei Trent’anni, dalla guerra civile inglese e la rivoluzione puritana, dalla peste e dall’incendio di Londra. Dopo la morte della regina Elisabetta I nel 1603, il re Giacomo VI di Scozia rivendica il suo trono con il nuovo titolo di re Giacomo I d’Inghilterra. Deve affrontare numerosi attentati alla sua vita, tra cui la celebre Congiura delle Polveri, mentre sul continente imperversa la Guerra dei Trent’anni.

Iconologie quotidiane
La chiesa dei Santi Luca e Martina di Pietro da Cortona

La chiesa dei Santi Luca e Martina, perfetto esempio del barocco romano, sorge al Foro Romano, nel luogo dove si trovava una chiesa dedicata a santa Martina, martire romana. Nel 1588 l’edificio venne concesso all’Accademia di San Luca. Nel 1634, Pietro Da Cortona, eletto principe dell’Accademia, chiese di rinnovare la chiesa inferiore di Santa Martina per farne la sua cappella funeraria. Ma il ritrovamento delle reliquie della martire modificò il progetto e la chiesa assunse l’aspetto attuale, con la chiesa superiore a croce greca e la chiesa inferiore, decorata da marmi policromi. La costruzione si concluse nel 1679, dieci anni dopo la morte del suo progettista. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda giovedì 20 marzo in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia.

VENERDÌ 21/03/2025

Passato e Presente
L'Italia scopre la mafia

La presenza di Cosa Nostra nella vita istituzionale dell’Italia risale ai tempi della formazione dello Stato unitario. Eppure, per circa un secolo, della mafia in Italia non si è parlato, se non come di un fenomeno circoscritto alle tradizioni siciliane. Qualcosa comincia a cambiare agli inizi degli anni Sessanta, grazie al coraggio di uomini e donne che decidono di combatterla apertamente, spesso a costo della vita. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 21 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Paolo Mieli e il professor Giovanni de Luna ripercorrono le tappe della lotta alla mafia.
Tra i personaggi chiave c’è Pio La Torre, promotore, insieme a Virginio Rognoni, della legge che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso (416 bis) e assassinato nel 1982. Ma un ruolo decisivo nella costruzione di una narrazione pubblica intorno alla mafia lo ricopre anche la televisione: prima con le inchieste sulla malavita, poi con una produzione di impegno civile come La Piovra, in onda sul piccolo schermo a partire dal 1984. Lo sceneggiato fu capace di rappresentare al grande pubblico il fenomeno della mafia imprenditoriale, i cui tentacoli si allungano dai piccoli spacciatori fino al cuore del potere politico. Mentre La Piovra riscuote in Italia un successo di pubblico senza precedenti e viene distribuita in tutto il mondo, a Palermo si svolge il Maxiprocesso, che porta alla condanna dei maggiori boss dell’epoca, come Totò Riina e Bernardo Provenzano. Il Maxiprocesso segna la prima grande vittoria dello Stato sulla mafia, ma anche l’inizio del periodo stragista di Cosa Nostra, che culminerà negli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino.

Un mondo diviso
Il giardino vicino al muro

Nel 1941, la trentaduenne Hedwig Hoess e i suoi figli non vedono l'ora di trasferirsi nella loro nuova casa: Auschwitz. Suo marito Rudolf è appena stato promosso comandante del campo di concentramento. Orgogliosa e piena di grandi progetti, Hedwig allestisce la villa ufficiale e ne cura l'ampio giardino, creando un vero e proprio idillio all'ombra dell'inferno, proprio accanto alle mura e alle torri di guardia del campo. Prosegue il racconto de “Un mondo diviso”, la nuova serie Rai Cultura in onda venerdì 21 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, che segue da vicino sei persone provenienti da paesi e ambienti diversi, dalla Seconda guerra mondiale agli anni Sessanta.

La notizia scioccante che giunge a Golda Meir a Tel Aviv è stata a sua volta diffusa clandestinamente da Auschwitz: i nazisti stanno sistematicamente uccidendo gli ebrei in massa nei loro campi di sterminio. Allo stesso tempo, la minaccia le si sta avvicinando sempre di più: le truppe tedesche stanno avanzando in Nord Africa, non lontano dal Mandato britannico della Palestina. Ma Golda Meir non si arrenderà senza combattere.

Nell'estate del 1941, a Kiev, il segretario del partito comunista Nikita Krusciov e la sua famiglia sono sorpresi dall'invasione dell'Unione Sovietica da parte delle truppe tedesche. Krusciov è sbalordito dalla scarsa preparazione del suo Paese alla guerra. Stalin, il capo di Stato capo di Stato sovietico, lo invia al fronte. A Stalingrado, per difendere l'Unione Sovietica contro l'avanzata dei tedeschi a tutti i costi. Allo stesso tempo, cerca di portare in salvo la sua famiglia. La puntata è introdotta e contestualizzata dal professor David Bidussa.

Maxi. Il grande processo alla mafia
Il boss dei due mondi

Dopo l'arresto di Michele Greco, cominciano a sfilare nell'aula bunker del Maxiprocesso alla mafia i grandi boss che per anni hanno controllato Palermo. Tra questi Pippo Calò, detto “il cassiere della mafia”: è lui il primo a difendersi, contestando le accuse di Tommaso Buscetta, “il boss dei due mondi”, che tutti stanno aspettando. La deposizione di Buscetta, il 3 aprile 1986, è il momento chiave del processo e le sue dichiarazioni aprono uno squarcio nei segreti di Cosa Nostra: così il processo sembra prendere una piega favorevole all'accusa. Storie a centro di “Maxi. Il grande processo alla Mafia”, in onda venerdì 21 marzo alle 22.10 su Rai Storia.

Nell’episodio “Il boss dei due mondi” anche la vicenda del giovane operatore Gianni che si sta lentamente ambientando a Palermo, contento del suo lavoro, mentre Teresa sembra sempre preoccupata e con la testa altrove. Per raccontare gli orrori di cui la mafia è stata capace, Franco Licitra porta Gianni a Corleone, il feudo dei due grandi boss latitanti, Totò Riina e Bernardo Provenzano, e da lì realizza un servizio. Come tutti, gli avvocati, Federico Marsalis studia la strategia per arginare il boss Buscetta e annuncia a Franco che molti imputati chiederanno il confronto: ma il giornalista ha anche altro a cui pensare, perché trova una sorpresa inattesa nella sua auto.

L'abbraccio
Storia di Antonino e Stefano Saetta

È la notte del 25 settembre 1988, una notte più luminosa delle altre: la luna è piena e illumina la Statale 640, quella che da Agrigento conduce a Caltanissetta. Un'auto è in corsa quando, all'altezza del viadotto Giurfo, è attaccata da un commando di sicari che cominciano a sparare. I corpi delle vittime, irriconoscibili, sono quelli di Antonino Saetta, di anni 65, presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, e del figlio Stefano, trentacinquenne. Una storia che Davide Lorenzano racconta in “L’abbraccio”, in onda venerdì 21 marzo alle 23.10 su Rai Storia, in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Padre e figlio erano diretti nel capoluogo siciliano, senza scorta né auto blindata, dopo avere partecipato al battesimo di un nipotino a Canicattì. Dal processo alle Brigate Rosse, a Genova, a un altro che fa epoca, quello del naufragio della nave mercantile Seagull, il cui esito condurrà a una svolta legislativa, Antonino Saetta è anche il giudice che emana le severe condanne contro mandanti ed esecutori della strage che colpì Rocco Chinnici e dell'assassinio del capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Perciò la mafia uccide, per la prima volta, un magistrato giudicante, il più accreditato a presiedere l’appello del famoso Maxiprocesso, e, per la prima volta, insieme a un figlio. Lo stesso che, quella notte di plenilunio, fu ritrovato con il corpo del padre riverso sul suo.

Iconologie quotidiane
Invenzioni, capricci di carceri di Giovanni Battista Piranesi

Fra il 1745 ed il 1750 Giovanni Battista Piranesi, un incisore veneto stabilitosi a Roma, lavora ad una serie di tavole che raffigurano ambienti cupi e complessi, le chiama Invenzioni capricci di carceri. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda venerdì 21 marzoin terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia. Spazi immensi e al tempo stesso claustrofobici, dove la ripetizione di varchi, volte e scalini richiamano una prigione più psicologica che fisica. La bellezza tipica dei vedutisti, molto attivi a Venezia e a Roma, come il Canaletto e il Pannini, trova nelle Carceri di Piranesi, il suo opposto. L’eleganza lascia spazio al disagio e all’inquietudine. Nel 1761 e nel 1770 Piranesi lavora a nuove edizioni delle tavole, accentuandone il carattere drammatico e teatrale.

SABATO 22/03/2025

Omaggio a Nino Manfredi
Un ricordo nell'anniversario della nascita

La vita e la carriera di Saturnino Manfredi, in arte Nino, attraverso le sue interviste televisive e le testimonianze di figli e collaboratori. Le ripercorre lo speciale di “Italiani”, riproposto in occasione dell’anniversario della nascita mercoledì 22 marzo alle 12.45 su Rai Storia con l’introduzione di Paolo Mieli. Lo Speciale offre uno sguardo inedito sulla formazione di Manfredi come attore. Si parte dall'Accademia d'arte drammatica - nei cruciali anni del 1944-46, sotto la guida del maestro Orazio Costa – per passare alla parte televisiva della sua carriera, che fu il volano verso la popolarità cinematografica, dopo aver inventato il "barista di Ceccano" nella celebre edizione del 1959 di “Canzonissima”. E torna a essere un volto televisivo nell'ultimo decennio della sua attività (1993-2003), come protagonista di fiction di grande successo.

Passato e Presente
La lega araba a Ottanta anni dalla fondazione

Alla fine della Prima Guerra Mondiale, il sogno di creare una grande nazione araba sulle ceneri dell’impero ottomano in dissoluzione si infrange contro gli interessi di Francia e Inghilterra, che si spartiscono il Medio Oriente. Mentre crescono le istanze indipendentiste, intanto, nei paesi arabi il sentimento di frustrazione rinforza l’esigenza di unire le forze per porre fine agli appetiti stranieri. Il 22 marzo 1945, al Cairo, nasce così la Lega Araba. Nel giorno dell’ottantesimo anniversario, ne parlano Paolo Mieli e il professor Franco Cardini a “Passato e Presente”, in onda sabato 22 marzo alle 20.30 su Rai Storia. I suoi obiettivi sono: rafforzare la solidarietà tra gli Stati arabi; assicurare la coesione e la pace tra gli Stati membri e consolidarne la cooperazione nei settori sociale, economico, culturale. L’efficacia della Lega verrà però presto ostacolata dalle divisioni interne: dalle rivalità sulla leadership nel mondo arabo, dall’ostilità tra le monarchie tradizionali e le nuove repubbliche e, soprattutto, dai dissensi sulla posizione da tenere nei confronti di Israele.

Cinema Italia
Il muto di Gallura

Siamo in Gallura, Sardegna, metà dell’Ottocento. Il giovane Bastiano Tansu, sordomuto dalla nascita, dopo l’assassinio del fratello Michele, mette a servizio la sua mira prodigiosa con il fucile, ritrovandosi coinvolto in prima persona nella faida tra le famiglie dei Mamia e dei Vasa. È “Il muto di Gallura”, di Matteo Fresi, con Andrea Arcangeli, Marco Bullitta, Giovanni Carroni, Symara Rayner in onda per “Cinema Italia” sabato 22 marzo alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d'autore
Così in terra

Sabato 22 marzo alle 23.00 su Rai Storia, andrà in onda per “Documentari d’autore” “Così in terra”, il racconto cinematografico - firmato da Paolo Santolini in collaborazione con Rai Cinema - di uno degli uomini più amati e scomodi d’Italia: don Luigi Ciotti.

Prete combattente costantemente sotto scorta, grande organizzatore, fondatore del “Gruppo Abele” e ideatore di “Libera”, agitatore carismatico e travolgente, spina nel fianco del sistema politico/economico italiano.
Da oltre cinquant’anni il suo è un lavoro volto a unire e mettere in risonanza le parti sane e attive del Paese, a denunciare senza mezzi termini crimine organizzato e corruzione, a ricordarci che in una società civile non c’è ‘zona grigia’, perché l’indifferenza equivale a complicità. Un lavoro di tessitura e denuncia, amoroso, tenace e temerario. Un antidoto al qualunquismo sazio degli scontenti che si limitano a sdegnarsi e lamentarsi, un invito ad agire.
Il film di Paolo Santolini è un’indagine a tutto campo, aperta e appassionata, su un personaggio che non può essere ridotto a semplice oggetto mediatico. Stando accanto a don Ciotti e agli uomini della sua scorta per oltre due anni, filmandolo in diverse occasioni pubbliche e private, osservandone i gesti, il rapporto con la natura, la fisicità, l’ostinata fiducia nella parola, il regista ci propone di provare a capire cosa ci sia dietro l’instancabile fare del suo personaggio, cosa lo muova a quel fare.
“Così in terra” non è un atto di fede, ma un invito a pensare con la nostra testa, a guardare con occhio critico quanto accade su questa terra e a immaginare quel che ognuno di noi potrebbe fare.

Iconologie quotidiane
La Concattedrale di Taranto di Gio Ponti

Ideata e progettata dall’architetto e designer Gio Ponti, la nuova Cattedrale di Taranto, dedicata alla Gran Madre di Dio e inaugurata nel 1970, è considerata una delle più rappresentative architetture del Novecento italiano. Nel suo progetto architettonico Ponti ha voluto integrare modernità, monumentalità e tradizione locale. Il richiamo alla modernità è affidato alla facciata, leggera e traforata, composta da setti di cemento armato bianco. La monumentalità è dovuta alle sue dimensioni, alla scalinata e alla vasca d’acqua in cui l’edificio si riflette. La tradizione pugliese si esprime nell’uso del colore bianco. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa nel nuovo appuntamento con “Iconologie quotidiane” in onda venerdì 21 marzo in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.