L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Rarità del giovane Weill

Der Protagonist di Kurt Weill in scena dal 2 maggio per la prima volta a Venezia, titolo di rarissima esecuzione in Italia regia Ezio Toffolutti e direttore Markus Stenz


Per la prima volta a Venezia, andrà in scena Der Protagonist di Kurt Weill. La prima opera del compositore di Dessau, ancora mai rappresentata in laguna, sarà proposta in un nuovo allestimento con la regia, scene, costumi e light design di Ezio Toffolutti e con Markus Stenz alla direzione musicale. Cinque le recite in programma al Teatro Malibran, il 2, 4, 10, 13 e 15 maggio 2025, nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2024-2025.
La prima opera di Kurt Weill, in un atto, su libretto tedesco Georg Kaiser, debuttò il 27 marzo 1926 alla Semperoper di Dresda. Weill aveva ventisei anni, all’epoca era principalmente un autore di musica da camera e canzoni, e con questo titolo raggiunse il successo. È chiaro cosa, dell’opera di Kaiser, attirò il futuro compositore dell’Opera da tre soldi: Der Protagonist è una sorta di ‘opera di ideali’, in cui ogni personaggio rappresenta un ‘concetto’ piuttosto che una persona realistica pienamente concretizzata. Il ruolo eponimo, quello del ‘protagonista’, incarna l'idealismo artistico, quello della sorella l’amore in tutte le sue forme terrene. L’opera è composta in uno stile assolutamente originale, di formidabile presa teatrale; la partitura è un gioiello di invenzioni, tra jazz, piacevolissime armonie e idee ritmiche sempre sorprendenti.
«L’opera, rappresentata per la prima volta quando Weill aveva solo ventisei anni, fu un successo immediato – spiega il regista Ezio Toffolutti –: breve, ricchissima e innovativa. Il librettista Georg Kaiser tratteggia un uomo complesso, specchio di un’epoca in cui la società industriale stava trasformando i rapporti umani. Emergono nuove patologie psichiche, come l’isteria, e il personaggio incarna questo conflitto tra arte e vita. In Germania esiste una legge che protegge gli attori se commettono atti sconvenienti mezz’ora dopo lo spettacolo, perché ancora 'ubriachi' del loro ruolo. Il protagonista vive questa dissociazione: non si rende conto di ciò che ha fatto, perché è ancora immerso nella finzione. Kaiser, con genio, ci pone domande senza darci risposte».
«Kaiser e Weill ambientarono la storia nell’Inghilterra elisabettiana – continua Toffolutti – per enfatizzare il tema del metateatro. Oggi, però, trovo più significativo collocarla nel periodo in cui l’opera fu scritta, negli anni Venti, subito dopo la prima guerra mondiale. L’avanguardia storica e l’Espressionismo hanno sempre influenzato il mio lavoro».
«Weill ha una versatilità molto spiccata – commenta il direttore d’orchestra Markus Stenz –. Esiste un primo Weill, esploratore, poi c'è un Weill idealista, poi ancora la sua musica da film e infine l'ultimo Weill, quello americano: è estremamente affascinante vedere tutto ciò in una sola persona. Quello che vorrei mettere in evidenza, prima di definire un particolare stile, è proprio questa versatilità. Nella mia esperienza con le sue composizioni, Weill è sempre una persona di teatro: anche quando si apre alla musica pura, come un concerto per violino o una sinfonia, il risultato è comunque profondamente teatrale, oppure c'è almeno un elemento che va oltre la pura musica: mettere in scena un'idea, lavorare per un futuro migliore. E dato che si interessava molto alle idee che circolavano al suo tempo, il teatro era il suo habitat naturale, così come lo era scrivere per le voci. Non voleva focalizzarsi su uno stile operistico definito, proseguire su una linea consolidata e riconosciuta, ma sollecitava qualcosa che fosse davvero più diretto. Così, piuttosto che continuare nella tradizione tedesca, dà all'opera un tocco di attualità, la inserisce nel suo tempo, la rende reale. Sembra dire: “Combattiamo per le idee di cui ha bisogno la nostra epoca”. E con la collaborazione con Brecht due geni si sono incontrati. Detto questo, in ogni caso la bellezza del testo di Georg Kaiser, la delicatezza, la complessità e l'assoluta poesia che vi si ritrovano all'interno sono la forza trainante di Der Protagonist».
Il cast di questo nuovo allestimento veneziano è composto da Matthias Koziorowski nel ruolo del protagonista; da Martina Welschenbach in quello di sua sorella; da Dean Murphy in quello del giovane gentiluomo; da Alexander Geller nel ruolo del maggiordomo del duca e da Zachary Altman nel ruolo dell’oste. I tre attori, John, Richard ed Henry, saranno interpretati rispettivamente dai basso-baritoni Szymon Chojnacki e Matteo Ferrara e dal controtenore Franko Klisović. Realizzazione luci di Andrea Benetello.
Ecco il dettaglio delle recite con orari e turni di abbonamento: venerdì 2 maggio 2025 ore 19.00 (turno A); domenica 4 maggio ore 15.30 (turno B); sabato 10 maggio ore 15.30 (turno C); martedì 13 maggio ore 19.00 (turno D); giovedì 15 maggio ore 19.00 (turno E).
Le cinque recite sono promosse nell’ambito delle iniziative La Fenice per la città e La Fenice per la città metropolitana, realizzate in collaborazione rispettivamente con il Comune di Venezia e con la Città metropolitana di Venezia (prezzi da € 15,00 a € 150,00; tariffa per residenti € 25,00).


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.