Dopo l'apocalisse
di Gabriele Cesaretti
Giuseppe Verdi
I masnadieri
Machado, Garcia, Rucinski
direttore Nicola Luisotti
regia Gabriele Lavia
Napoli, Teatro di San Carlo, marzo 2012
DVD Unitel Classic A00 008959, collana TUTTO VERDI, 2012
[Pubblicato in collaborazione con Non solo belcanto]
L’undicesimo volume del ciclo TuttoVerdi della CMajor colma un vuoto della discografia, realizzando la prima registrazione in dvd de I masnadieri, sconosciuta opera giovanile verdiana che, finora, aveva goduto di discreta fortuna discografica senza che nessuno dei suoi allestimenti (non così rari come si potrebbe credere) fosse ancora approdato al dvd.
La registrazione proviene dal Teatro San Carlo di Napoli e non dal Teatro Regio di Parma (dove, peraltro, l'opera è stata poi allestita nell'ambito del Festival Verdi 2013) come gli altri volumi della serie TuttoVerdi (che, vista l’assenza di Jérusalem e Aroldo,non è proprio tutto…), ma dalla cura impiegata nella realizzazione del video è facile ipotizzare che la decisione di videoregistrare le recite napoletane sia stata presa con largo anticipo.
Nel complesso si tratta di un dvd abbastanza gradevole, eseguito con decoro e allestito con una certa originalità. Lo spettacolo di Gabriele Lavia non replica certo il “miracolo” di Giovanna D’Arco ed è stato oggetto di molte critiche negative: non so che effetto facesse a teatro, dato che non ho visto né le recite napoletane né la ripresa veneziana del 2012, ma filtrato dalla regia video di Tiziano Mancini a me non ha affatto dato una cattiva impressione, anzi mi è sembrato uno spettacolo notevole per capacità di racconto e maestria nel creare un’atmosfera di cupo scetticismo in un’ambientazione post-apocalittica che ho trovato di bell’effetto.
La parte musicale, concertata dalla sicura bacchetta di Nicola Luisotti (a volte piuttosto incline alla saturazione di decibel, limite che peraltro non è così grave in un ascolto discografico), presenta le prove nel complesso convincenti di Aquiles Machado (Carlo) e Giacomo Prestia (Massimiliano), quella incisiva scenicamente (ma meno vocalmente) di Artur Ruciński nei panni di un Francesco che Lavia vuole addirittura deforme, nonché quella nel complesso professionale, ma non del tutto calibrata sulle virtuosistiche possibilità della parte di Amalia, di Lucrecia García.
Comunque un dvd interessante, tra i migliori della collana in questione.