L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Chris Merritt, artist in residence 2016 di Solo Belcanto

MARIETTA PICCOLOMINI, LA VIOLETTA DI VERDI

Teatro della Grancia

Venerdì 26 agosto 2016, ore 19.00

Soprano Silvia Dalla Benetta

Pianoforte Michele D'Elia

Pietro Romani

Alla croce di Savoia

Vincenzo Bellini

Norma

"Casta diva"

Giuseppe Verdi

I masnadieri

Preludio atto I

Giuseppe Verdi

Il trovatore

“Timor di me?… D’amor sull’ali rosee”

Giuseppe Verdi

Romanza senza parole e Valzer in fa maggiore

Giuseppe Verdi

Luisa Miller

“Tu punisci, o Signore… A brani, a brani, o perfido”

Jules Massenet

Thaïs

Meditation

Giuseppe Verdi

La traviata

“È strano, è strano… Ah, fors’è lui … Follie, follie”

Giuseppe Verdi

La traviata

Preludio atto III

Giuseppe Verdi

La traviata

“Teneste la promessa… Addio del passato”

Manuel De Falla

El amor brujo

Danza rituale del fuoco

Michael William Balfe

The bohemian girl

“I dreamt that I dwelt in marble halls”

Luigi Arditi

Il bacio

Dalla natìa Siena, Marietta Piccolomini approdò nei più grandi teatri d’Europa e degli Stati Uniti, ottenendo strepitosi successi a Londra, a Parigi, a New York e a Philadelphia. La sua carriera fu breve ma ricca di soddisfazioni, colte soprattutto come Violetta Valéry nella Traviata, interpretazione che le valse la stima e l’apprezzamento di Giuseppe Verdi, musicista notoriamente molto severo verso i protagonisti delle sue opere. A lei il compositore pensò per il personaggio di Cordelia, nel sempre vagheggiato e mai realizzato Re Learshakespeariano. Per la Piccolomini Luigi Arditi scrisse nel 1860 il celebre valzer brillante Il bacio. Nella vita fu anche una fervente patriota: sostenne le imprese di Giuseppe Garibaldi e più volte, in occasioni pubbliche, cantò l’inno Alla Croce di Savoia, musicato da Pietro Romani su testo di Giosuè Carducci.
A rievocare la figura e l’arte di Marietta Piccolomini saranno la voce del soprano Silvia Dalla Benetta, oggi considerata tra le interpreti più complete del personaggio di Violetta Valéry, sia per le notevoli qualità tecniche che per l’affascinante presenza scenica, e il pianista Michele D’Elia, collaboratore di alcuni fra i più importanti festival di belcanto europei. A loro spetterà il compito di ripercorrere quel repertorio che la Piccolomini esibì in tutto il mondo, dalle opere di Donizetti e Verdi alle pagine salottiere di Arditi.


 

 

 
 
 

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