L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Alla scoperta di Prometeo

Incontri con Marco Angius, Nicola Bernardini, Massimo Cacciari,

Angela Ida De Benedictis, Enzo Restagno, Nuria Schönberg Nono, Alvise Vidolin,

la nuova produzione di Lenz Fondazione, film, letture, laboratori e masterclass,

lezione-concerto e prova aperte in occasione del debutto di Prometeo di Luigi Nono

22 aprile - 27 maggio 2017

In occasione del debutto di Prometeo. Tragedia dell’ascolto al Teatro Farnese (26, 27, 28 maggio 2017, ore 20.30), il Teatro Regio di Parma promuove Focus Prometeo: dal 22 aprile al 27 maggio 2017 un percorso di avvicinamento e approfondimento dell’opera di Luigi Nono, realizzato in collaborazione con Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Lenz Fondazione, Solares Fondazione delle Arti, Istituto Comprensivo Jacopo Sanvitale Fra Salimbene.

Incontri con Giuseppe Martini, Marco Angius, Nicola Bernardini, Alvise Vidolin per conoscere genesi e struttura dell’opera insieme ai protagonisti di questo allestimento (Ridotto del Teatro Regio, 13 maggio ore 17, ingresso libero); con Massimo Cacciari, che elaborò il progetto di Prometeo insieme a Luigi Nono, Alvise Vidolin, che seguì la regia della parte elettronica fin dal debutto dell’opera nel 1984, Nuria Schönberg Nono, Presidente della Fondazione Archivio Luigi Nono, e di Angela Ida De Benedictis ed Enzo Restagno, tra i massimi studiosi italiani di musica contemporanea, coordinati da Luigi Ferrari (Teatro Regio, 27 maggio ore 16, ingresso libero).

Laboratori musicali e masterclass dedicati a insegnanti e studenti per acquisire le chiavi di un ascolto consapevole e approfondire aspetti specifici legati all’esecuzione del repertorio musicale contemporaneo, a cura di Roger Catino, Javier Torres Maldonado e degli artisti protagonisti di Prometeo (Teatro Regio e Casa del Suono, 22 aprile); lezione-concerto e prova aperta riservata a scuole, conservatori e università (Teatro Farnese, 24 maggio), per scoprire come si articola la messinscena delle “isole musicali-sceniche in movimento” composte da Nono e la sfida della realizzazione di questo allestimento nello spazio del Teatro Farnese.

Proiezioni al Cinema Edison (16, 18 maggio, ore 21.00) per leggere nel tempo il mito rivoluzionario di Prometeo e le sue implicazioni. Un percorso di ascolto visivo sull’arte contemporanea nella Sala Ipogea dell’Abbazia di Valserena (19 maggio, con doppia replica alle ore 17.00 e 18.00) con le letture di Sabina Borelli che abbracciano Eschilo e Ghiannis Ritsos e a seguire la possibilità di una visita guidata alla collezione dello CSAC.

La nuova produzione di Lenz Fondazione Questa Debole Forza (26, 27 maggio, con doppia replica alle ore 18.00 e 19.15), installazione site specific di Maria Federica Maestri per la Sala delle Statue di Veleia del Museo Archeologico Nazionale di Parma al Palazzo della Pilotta, da Luigi Nono e Friedrich Hölderlin, con imagoturgia di Francesco Pititto, la performer Chiara Garzo, il basso Eugenio Maria Degiacomi, i live electronics di Claudio Rocchetti.

“Scegliere di inserire un’opera come Prometeo nella stagione lirica di un Teatro di Tradizione come il Regio di Parma - scrive Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio - può sembrare a prima vista una scelta azzardata, soprattutto se osserviamo la scarsa presenza di opere contemporanee nei cartelloni dei Teatri d’Opera italiani, fortemente caratterizzati dalla prevalenza del grande repertorio. Non sempre è stato così. Basti pensare alle leggendarie prime di Poulenc, Henze, o Stravinskij al Maggio Musicale, alla Scala o a Spoleto. Del resto anche nella carriera del grande Toscanini, di cui celebriamo il 150° anniversario della nascita, troviamo accanto al grande repertorio, prime assolute di opere che sarebbero entrate a pieno titolo nella storia musicale del Novecento”.

“Nella mia esperienza professionale, durante gli anni trascorsi a Tempo Reale, con Luciano Berio, ho avuto occasione di confrontarmi con la musica contemporanea e con le maggiori istituzioni musicali europee che regolarmente la programmano. Questa esperienza mi ha lasciato la convinzione che ignorare completamente la musica del Novecento non sia un buon segno di vitalità per una cultura musicale che voglia essere aperta al confronto e al rinnovamento”.

“Nel nostro teatro dunque, della cui programmazione parte fondamentale è il Festival monografico dedicato a Verdi, come è giusto che sia, è doveroso trovare spazio non solo per altri autori e titoli del repertorio operistico, ma anche per una testimonianza dedicata alla musica contemporanea”.

Prometeo di Luigi Nono è una delle maggiori testimonianze della produzione musicale del secondo Novecento. Inoltre, per la complessità della sua realizzazione, paga un prezzo importante in termini di esclusione dai cartelloni dei maggiori Teatri d’Opera italiani (dopo la prima edizione nella Chiesa di San Lorenzo per la Biennale di Venezia e agli Stabilimenti Ansaldo per la Scala, nell’84-’85, solo un’edizione a Gibellina nel ‘91), mentre in questi trent’anni oltre 40 esecuzioni integrali sono state realizzate in teatri di tutto il mondo (fonte Ricordi) e non solo di area tedesca, notoriamente avvezzi a proposte che danno alla musica contemporanea grande spazio, ma anche in paesi come l’Argentina, il Regno Unito, la Spagna e il Portogallo”.

“Abbiamo dunque pensato di colmare tale lacuna immaginando per quest’opera – concepita fin dal suo debutto per uno spazio non convenzionale cui dette forma Renzo Piano – al Teatro Farnese: spazio quanto mai suggestivo e denso di rimandi architettonici, già perno dell’attività del Festival Verdi, e quanto mai adatto ad accogliere un allestimento come questo, con i suoi molteplici livelli che rispondono ai diversi piani richiesti dalla partitura, di cui sarà adottata in prima assoluta l’edizione critica appena ultimata da Ricordi”.

“Siamo dunque convinti che tale proposta sarà accolta anche dal pubblico più tradizionale e in particolare dai giovani, per i quali abbiamo realizzato Focus Prometeo”.

La Stagione 2016-2017 del Teatro Regio di Parma è realizzata con il sostegno di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia Romagna. Major partner Fondazione Cariparma, Main partner Crédit Agricole Cariparma. Il Teatro Regio di Parma è sostenuto anche da Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Ascom. Main sponsor Iren, Cedacri group. Sponsor Cepim, Parmalat. Advisor AGFM. Sponsor tecnici Step, MacroCoop. La Stagione è realizzata in collaborazione con Complesso Monumentale della Pilotta, Fondazione Arturo Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Rinascimento 2.0, ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna, Arci Caos, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Comunale di Bologna, Comune di Busseto, Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, Opera Europa, The Opera Platform.

Focus Prometeoè realizzato in collaborazione con Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Lenz Fondazione, Solares Fondazione delle Arti, Istituto Comprensivo Jacopo Sanvitale Fra Salimbene.

L’immagine di Focus Prometeo è l’opera di Igor Mitoraj S.t. (volto fasciato) s.d. fusione in bronzo. Foto Roberto Ricci. L’opera e tutti i diritti di riproducibilità dell’immagine appartengono allo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione.

www.teatroregioparma.it

 

 

 
 
 

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