L’Ape musicale

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BolognaFestival, XXXIII edizione

Opere del grande repertorio sinfonico-corale e della letteratura barocca, con orchestre, direttori e solisti di richiamo internazionale scelti per l’originalità interpretativa. Così la 33esima edizione di Bologna Festival si inaugura il 16 marzo con La Creazione di Haydn, oratorio per soli, coro e orchestra affidato a Philippe Herreweghe, Collegium Vocale Gent e Orchestre des Champs-Élysées. Vladimir Jurowski dirige la Mahler Chamber Orchestra in un programma mahleriano e Yuri Temirkanov con la sua Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo rilegge Čajkovskij. Isabelle Faust e Mario Brunello formano un duo d’eccezione, accostando Bach a Ravel; il complesso ungherese Capella Savaria restituisce i Concerti Brandenburghesi all’originario organico cameristico voluto da Bach. András Schiff, Mikhail Pletnev e Grigory Sokolov manifestano le più diverse inclinazioni del pianismo odierno, tra limpida classicità e irregolarità neoromantica. La 33esima edizione di Bologna Festival si articola, come di consueto, nelle sezioni Grandi Interpreti, Talenti e Il Nuovo l’Antico, oltre all’attività formativa per giovani e studenti.

GRANDI INTERPRETI Philippe Herreweghe, Collegium Vocale Gent, Orchestre des Champs-Élysées e le voci soliste di Christina Landshamer, Maximilian Schmitt e Rudolf Rosen, domenica 16 marzo, al Teatro Manzoni, inaugurano la sezione Grandi Interpreti. In programma, La Creazione il maggior capolavoro sacro di Haydn, in una lettura che rispetta le prassi esecutive d’epoca, in continuità con la tradizione oratoriale di Handel. Si prosegue sabato 22 marzo con Vladimir Jurowski, la Mahler Chamber Orchestra e i solisti Sofia Fomina e Gerald Finley che eseguono la Sinfonia n.4 per soprano e orchestra di Gustav Mahler, una scelta di lieder dal ciclo mahleriano Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) e alcune pagine vocali infantili da La Camera dei bambini di Modest Musorgskij, nell’orchestrazione del compositore russo Edison Denisov. Il russo Vladimir Jurowski, tra i direttori più interessanti della nuova generazione, da alcuni anni è direttore della London Philharmonic Orchestra e di recente ha debuttato con i Wiener Philharmoniker. Il 31 marzo la violinista Isabelle Faust e il violoncellista Mario Brunello, su invito del Bologna Festival, suonano insieme per la prima volta in sala da concerto: il programma li vede impegnati nella Sonata in do maggiore di Ravel e in brani solistici di Bach. Alla musica strumentale bachiana è dedicato anche l’appuntamento del 16 aprile: i ventitré musicisti della Capella Savaria, sotto la guida del primo violino Zsolt Kalló, eseguono i sei Concerti Brandenburghesi. Tre grandi pianisti presentano nei loro programmi opere molto amate dal pubblico, come le Variazioni su un valzer di Diabelli op.120 di Beethoven e la monumentale Sonata in la maggiore D.959 di Schubert proposte da András Schiff (6 maggio); Mikhail Pletnev (13 maggio) – per l’occasione tornato alla sua iniziale attività di pianista – esegue due sonate di Beethoven, la celebre Sonata op.31 n.2 “La Tempesta” e la Sonata in sol maggiore op.14 n.2, oltre a Humoreske op.20 di Schumann e i Preludi op.11 di Skrjabin. Grigory Sokolov (19 maggio) dedica a Chopin tutto il suo programma, dalla Sonata in si minore op.58 ad una selezionata scelta di Mazurke. Yuri Temirkanov, oggi considerato il massimo interprete di Čajkovskij, il 9 giugno torna ospite del Bologna Festival con lo storico complesso sinfonico russo, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, e con una giovane violinista di talento, Leticia Muñoz Moreno. In programma, tutto Čajkovskij: il Concerto per violino e orchestra op.35 e la suite dal balletto Lo Schiaccianoci.

TALENTI La rassegna Talenti, porta sulla scena bolognese giovani artisti agli esordi di carriera. Come ogni anno ci sarà l’occasione di ascoltare il vincitore del Premio Venezia, assegnato nel 2013 al pianista diciannovenne Alexander Gadjiev, che discende dalla leggendaria scuola pianistica russa e ama lavorare su autori quali Skrjabin, Prokof’ev e Chopin. Il concerto in collaborazione con il centro di studi sulla musica romantica francese, Palazzetto Bru Zane, vede impegnato il Quatuor Giardini che propone lavori per archi e pianoforte di Schumann e Dubois. Un giovanissimo quartetto italiano, il Quartetto Guadagnini, formatosi sotto la guida del Quartetto di Cremona, spazia da Haydn e Beethoven a Janáček. Orazio Sciortino, uno dei più interessanti pianisti italiani dell’ultima generazione, accosta le Bagatelle di Beethoven a quelle di Bartók, le Fantasie op.116 di Brahms alle Fantasia op.28 di Skrjabin.

IL NUOVO L’ANTICO La Triade Polacca: Chopin-Szymanowski-Lutosławski e Delizie e Tenebre sono i progetti della rassegna d’autunno Il Nuovo l’Antico. Undici appuntamenti dedicati alla musica antica e alla contemporanea, con proposte di raro ascolto, rintracciate dal medioevo ai nostri giorni, in una ampia geografia musicale. Si inaugura il 16 settembre, all’Oratorio San Filippo Neri, con il concerto del pianista Pietro De Maria, basato sugli Studi dei tre autori protagonisti del progetto contemporaneo: Fryderyk Chopin, Karol Szymanowski, Witold Lutosławski. Il concerto è preceduto da una conferenza che approfondisce gli sviluppi della produzione musicale polacca da Chopin ai nostri giorni. Negli altri appuntamenti del progetto, realizzato in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, vengono presentate le opere più significative dei tre compositori, talvolta affidate a interpreti anch’essi di origine polacca. Il soprano Joanna Klisowska, accompagnata al pianoforte da Filippo Faes, offre una selezione del repertorio cameristico vocale da Chopin al Novecento; il Quartetto Meccorre, vincitore del prestigioso Concorso Borciani, evidenzia i legami tra Debussy, Szymanowski e Lutosławski; il pianista Jakub Tchorzewski accompagna il violoncellista Luca Fiorentini nella Sonata op.65, uno dei culmini dell’ultimo Chopin, proseguendo nella produzione cameristica polacca sino al contemporaneo Krzysztof Meyer. L’Ensemble del Conservatorio “A. Boito” di Parma, ad organico variabile, propone le Canzoncine infantili di Lutosławski e i Miti op.30 di Szymanowski in una trascrizione orchestrale curata dal compositore bolognese Alberto Caprioli per Bologna Festival. Il Bayerische Staatsoper Streichquartett, formato dalle prime parti dell’orchestra dell’opera di stato bavarese, insieme al pianista Pierpaolo Maurizzi, presenta Grave per violoncello e pianoforte di Lutosławski oltre a pagine classiche di Schubert e Brahms. Infine, si riprende l’importante collaborazione con il Coro del Teatro Comunale di Bologna che esegue i Canti della regione di Kurpie di Szymanowski, quasi sconosciuti in Italia, e la Via Crucis per soli, coro e pianoforte, uno dei capolavori dell’ultimo Liszt. Il ciclo dedicato alla musica antica, Delizie e Tenebre, affida a tre ensemble specializzati nella prassi esecutiva filologica programmi vocali inusuali e ricercati: La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci si concentra sui Responsoria per la Settimana Santa di Alessandro Scarlatti; il controtenore Raffaele Pè, insieme a Chiara Granata (arpa doppia) e Franco Pavan (tiorba) nel concerto intitolato “La lira di Orfeo” pensa un omaggio al primo interprete dell’Orfeo di Monteverdi, il cantante e arpista Guadalberto Magli, ricostruendo il repertorio diffuso in Italia all’inizio del Seicento. La Reverdie propone alcuni generi vocali in uso tra XIII e XIV secolo in Italia e in Francia, attingendo al trattato Hortus Deliciarum redatto dalla badessa di un monastero alsaziano, Herrad von Landsberg.

SOSTENITORI I SOSTENITORI DI Bologna Festival. Bologna Festival 2014 è realizzato con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo di Bologna, Carisbo, G.D, Gruppo Hera, UniCredit, Camera di Commercio di Bologna, Coop Adriatica, LUIS.it, Galotti, Istituto Polacco di Roma, Petroniana Viaggi, PIR Group, Unindustria Bologna, Valsoia, Banca popolare dell'Emilia Romagna, Banco S. Geminiano e S. Prospero, Granarolo, Suono Vivo, M. Casale Bauer, Palazzetto Bru Zane, QZ broker di assicurazioni, Soci mecenati, benemeriti, sostenitori. Media Partner QN Il Resto del Carlino, Classica HD solo su Sky canale 131, Magazzini Sonori, Rete Toscana Classica.

DIVENTA “AMICO” DI BOLOGNA FESTIVAL. Tutti possono sostenere l’attività di Bologna Festival con contributi a partire da € 100 o € 50 per i Giovani. Gli Amici di Bologna Festival usufruiscono di diverse agevolazioni, tra cui gli sconti negli esercizi commerciali convenzionati e una riduzione sui biglietti nei teatri e nei festival convenzionati. Informazioni dettagliate presso la segreteria dell’Associazione allo 051 6493397.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI Prelazione abbonati dal 28 gennaio al 15 febbraio. Vendita nuovi abbonamenti dal 20 febbraio. Vendita biglietti online dall’11 marzo su www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.com Biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E) tel. 051 231454 dal martedì al sabato, ore 13 -19.


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