Addio Peter Schreier, tenore musicista

Si è spento a Dresda nel giorno di Natale, dopo una lunga malattia, all'età di ottantaquattro anni il tenore Peter Schreier.

Era nato a Meissen, in Sassonia, il 29 luglio del 1935 e fin dall'infanzia aveva coltivato gli studi musicali, esibendosi dapprima come fanciullo cantore e debuttando poi come tenore solista alla Semperoper di Dresda nel 1959 come Prigioniero in Fidelio, passando in breve a parti di protagonista come Belmonte in Die Entführung aus dem Serail e Tamino in Die Zauberflöte. Artista serio e raffinato, si è subito imposto all'attenzione come interprete di riferimento sia nel repertorio oratoriale, sia in quello operistico e liederistico.

Dalle Passioni di Bach ai cicli di Schubert all'opera di Mozart, Wagner e Strauss, fino all'operetta viennese, Schreier ha collaborato con i più importanti direttori e solisti, da Karl Böhm a Claudio Abbado, da Rafael Kubelik a Herbert von Karajan, da Daniel Barenboim a James Levine, da Andràs Schiff a Sviatoslav Richter, da Dietrich Fischer-Dieskau a Hermann Prey, da Christa Ludwig a Lisa Della Casa ed Edita Gruberova. Ha cantato, tra l'altro, ai festival di Salisburgo e di Bayreuth, alla Scala, a Vienna, al Metropolitan di New York.

Schreier è stato anche attivo come direttore d'orchestra e debutta in questa veste al Festival di Salisburgo nel 1987. È salito sul podio di complessi quali i Berliner Philharmonikern, gli Hamburger Symphoniker, la Staatskapelle Dresden, i Wiener Symphoniker, la Mozarteum-Orchester Salzburg, la Los Angeles Philharmonic Orchestra. 

La sua discografia comprende sia numerose importanti incisioni come tenore, sia come direttore, in particolare dell'opera di Bach.