L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

I concerti di settembre

pieghevole

Le imprevedibili vicende che nel corrente anno hanno profondamente provato tutti noi e la perdurante incertezza della situazione sanitaria hanno portato l’Accademia Filarmonica di Verona a sospendere per l’imminente autunno la programmazione del festival internazionale di musica Il Settembre dell’Accademia, per il quale il Presidente dott. Luigi Tuppini dà appuntamento al pubblico al 2021, manifestando «tutta la volontà e la fiducia di riprendere e rinnovare l’appuntamento centrale dell’attività artistica del nostro plurisecolare sodalizio».

Per non venire meno alla propria tradizione di sostegno e diffusione della cultura musicale (e per simbolicamente “risarcire” il proprio pubblico orfano de Il Settembre) l’Accademia Filarmonica propone alla città l’inedita rassegna cameristica autunno in Accademia. Articolato in sei concerti, il piccolo festival sarà ospitato in Sala Maffeiana dal primo al 29 settembre. Nei sei appuntamenti si alterneranno sul palco della sala da concerto più antica di Verona artisti di respiro internazionale, proponendo programmi che spaziano dalla musica sinfonica per piccola orchestra di Mozart e Haydn al duo pianistico, dalle trascrizioni per ensemble da camera di opere per più ampi organici di Debussy, Chopin e Schubert al teatro di prosa, con omaggi a Beethoven nel 250° anniversario dalla nascita e Marin Marais.

I biglietti saranno disponibili a partire da martedì 25 agosto al costo di € 5 per ciascun concerto. Sarà possibile prenotare e acquistare i biglietti scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.o telefonando allo 0458009108 (lunedì-venerdì, ore 10-12). La biglietteria di Via Roma 3 sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e nei giorni di concerto anche dalle 19 alle 20,30.

In adeguamento alle normative sanitarie emanate dalle autorità pubbliche relative al distanziamento sociale nei luoghi di spettacolo la capienza della Sala Maffeiana è stata drasticamente ridotta, passando dai normali 252 agli attuali 90 posti; pertanto l’ingresso sarà consentito solo fino ad esaurimento dei posti. Tutti i concerti avranno inizio alle 20,30.

La rassegna autunno in Accademia prenderà avvio con un omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart nel 250° anniversario del suo primo concerto italiano, avvenuto il 5 gennaio 1770 nella stessa Sala Maffeiana dove martedì primo settembre l’Orchestra Machiavelli, giovane ensemble veronese che negli anni ha dimostrato una notevole maturazione che lascia intravedere un brillante futuro, diretta da Leonardo Benini eseguirà la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 del salisburghese, proposta nella sua prima versione (senza i clarinetti) con un organico ridotto di matrice settecentesca che permetterà di assaporare la trasparenza di suono ricercata dal compositore. Il capolavoro mozartiano sarà preceduto dalla Sinfonia n. 53 in re maggiore “L’imperiale” di Franz Joseph Haydn, “padre” del classicismo viennese. In ricordo delle vittime e di tutti coloro che hanno sofferto per la recente epidemia la serata sarà aperta dall’intenso Fratres del compositore estone Arvo Pärt.

Martedì 8 settembre la Sala Maffeiana ospiterà il primo appuntamento dedicato al 250° anniversario dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Del compositore di Bonn saranno eseguiti il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 11 e la Sonata per pianoforte Op. 57 “Appassionata”. Insieme al pianista Giuseppe Albanese, già in passato acclamato ospite de Il Settembre dell’Accademia, si esibiranno gli artisti veronesi Sara Airoldi (violoncello) e Giampiero Sobrino (clarinetto). Cuore della serata l’esecuzione in prima assoluta de Le due lune di Marte. Dialogo lirico per clarinetto e violoncello del compositore trentino Carlo Galante, appositamente scritto per l’occasione e dedicato ad Airoldi e Sobrino. Chiude il concerto il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 114 di Johannes Brahms.

Appassionato. Vita in musica di Ludwig van Beethoven, secondo omaggio della rassegna al “Titano della musica”, che andrà in scena martedì 15 settembre, nasce da un’idea del direttore e compositore Andrea Battistoni. Protagonisti di questo intimo percorso tra le lettere e la musica del genio di Bonn alla scoperta dei suoi sentimenti più privati, delle sue passioni forti e a volte contraddittorie, saranno la violoncellista Ludovica Rana e la pianista Maddalena Giacopuzzi. Le due giovani musiciste saranno accompagnate in questo viaggio dalla voce narrante di Stefano Scherini.

Giovedì 17 settembre sarà la volta dell’Ensemble Musagète, gruppo che quest’anno festeggia il primo ventennale di attività. Nato dalla collaborazione tra il maestro Giovanni Guglielmo(1935-2017) e un gruppo di giovani musicisti l’Ensemble Musagète esplora la musica da camera sotto diverse prospettive, che spaziano dall’esecuzione del repertorio più consolidato alla commissione di nuove opere e all’adattamento ad organici ridotti di composizioni sinfoniche. Proprio in questa ultima veste si presenterà l’ensemble, proponendo l’Entr'acte n. 3 e il Balletto n. 2 da Rosamunde Op. 26 di Franz Schubert e i Nocturnes di Claude Debussy(nell’arrangiamento cameristico di Luigi Marasca) e il Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra Op. 21 di Fryderyk Chopin in un’inedita versione per pianoforte e otto strumenti curata dall’Ensemble Musagète. Solista della serata sarà Gabriele Dal Santo, pianista e direttore d’orchestra dalla brillante carriera, che lo vede esibirsi regolarmente in Italia e all’estero.

È un viaggio tra Romanticismo e Novecento tratteggiato sulla tastiera di un pianoforte quello nel quale l’Amadeus Piano Duo condurrà il pubblico giovedì 24 settembre. Valentina Fornari e Alberto Nosè, compagni nell’arte e nella vita, proporranno composizioni per pianoforte a quattro mani originali (Schubert Fantasia in fa minore Op. 103, Gouvy Scherzo et Aubade Op. 77) e proprie trascrizioni dal repertorio cameristico (Introduction et Allegro di Ravel) e sinfonico/operistico (Ouverture da “Tannhäuser” di Wagner). La serata culminerà in un excursus nella musica di confine, tra classica e jazz, con la Sinfonietta Op. 49 del compositore ucraino recentemente scomparso Nikolaj Girševič Kapustin

Chiude autunno in Accademia martedì 29 settembre il racconto in musica Moi, Marais! La vita e la musica del più grande violista del XVII secolo, ritratto fantasioso e poetico di uno dei più grandi musicisti al servizio del Re Sole, nel quale il commediante (come ama definirsi) Lorenzo Bassotto e il gambista e direttore di fama internazionale Alberto Rasi sveleranno le intime e forse inaspettate caratteristiche espressive della viola da gamba passando attraverso la sensibilità e la personalità di Marin Marais.

autunno in Accademia

1 - 29 settembre 2020

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

Inizio concerti: ore 20,30

I biglietti disponibili a partire da martedì 25 agosto.

Informazioni e biglietti:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

0458009108 (lunedì-venerdì, ore 10-12)

Biglietteria via Roma, 3 (Verona)

lunedì-venerdì ore 10-12; nei giorni di concerto 10-12 e 19-20,30

In ottemperanza alle disposizioni di legge sul distanziamento sociale i posti in Sala Maffeiana sono limitati a 90. L’accesso ai concerti sarà consentito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Tutti i concerti si svolgeranno senza intervallo. Al fine di consentire il regolare svolgimento dei concerti non è consentito l'ingresso in sala a spettacolo già iniziato.

autunno in Accademia

1 - 29 settembre 2020

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

ore 20.30

Martedì 1 settembre

Orchestra Machiavelli - Leonardo Benini direttore

Pärt, Fratres

Haydn, Sinfonia n. 53 in re maggiore "L'imperiale" (Hob:I:53)

Mozart, Sinfonia n. 40 in sol minore K550 (prima versione)

Martedì 8 settembre

Giampiero Sobrino clarinetto - Sara Airoldi violoncello -Giuseppe Albanesepianoforte

Beethoven, Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 11

Galante, Le due lune di Marte. Dialogo lirico per clarinetto e violoncello (prima esecuzione assoluta)

Beethoven, Sonata per pianoforte n. 23 in fa minore Op. 57 “Appassionata”

Brahms, Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 114

Martedì 15 settembre

Ludovica Rana violoncello -Maddalena Giacopuzzi pianoforte - Stefano Scherini voce recitante

Appassionato. Vita in musica di Ludwig van Beethoven

Ideazione e testi a cura di Andrea Battistoni

Musiche di Beethoven

Giovedì 17 settembre

Ensemble Musagete - Gabriele Dal Santo pianoforte

Schubert, Entr'acte n. 3 e Balletto n. 2 da Rosamunde Op. 26 (arrangiamento per doppio quintetto)

Debussy, Nocturnes (arrangiamento per quintetto di fiati e pianoforte)

Chopin, Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra Op. 21 (arrangiamento per pianoforte e otto strumenti)

Giovedì 24 settembre

Amadeus Piano Duo

Valentina Fornari - Alberto Nosè pianoforte

Wagner, Ouverture da “Tannhäuser” (trascrizione per pianoforte a quattro mani)

Schubert, Fantasia in fa minore op. 103

Gouvy, Scherzo et Aubade op. 77

Ravel, Introduction et Allegro (trascrizione per pianoforte a quattro mani)

Kapustin, Sinfonietta op. 49

Martedì 29 settembre

Lorenzo Bassottocommediante - Alberto Rasiviola da gamba

Moi, Marais! La vita e la musica del più grande violista del XVII secolo. Un racconto con musica

Musiche di Marais, Forqueray, Monsieur De Machy, Ortiz, Hume, Sainte Colombe

Posto unico numerato € 5

Biglietti disponibilida martedì 25 agosto

Info e biglietti:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

045 8009108 (lunedì – venerdì 10-12)

Biglietteria (via Roma, 3 – Verona):

dal lunedì al venerdì ore 10–12

nei giorni di concerto ore 10–12 e 19-20,30

sito: www.accademiafilarmonica.org

facebook: www.facebook.com/accademiafilarmonicadiverona

autunno in Accademia

1 - 29 settembre 2020

Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

GLI ARTISTI

Martedì 1 settembre

Orchestra Machiavelli - Leonardo Benini direttore

A. Pärt, Fratres

F. J. Haydn, Sinfonia n. 53 in re maggiore "L'imperiale" (Hob:I:53)

W. A. Mozart, Sinfonia n. 40 in sol minore K550 (prima versione)

Leonardo Benini nasce a Verona il 20 dicembre 1994. Crescendo in un contesto familiare che ha sempre dato grande importanza all'arte, viene avviato allo studio della musica fin da bambino.

Inizia il suo percorso accademico in conservatorio studiando clarinetto, arrivando a conseguire il diploma con il massimo dei voti e la lode nel 2014, presso il conservatorio F. A. Bonporti di Trento, sotto la guida del M° Mauro Pedron. Contemporaneamente porta avanti gli studi presso il liceo classico don Nicola Mazza. Prosegue gli studi musicali, sempre al conservatorio Bonporti, nella classe di composizione del M° Massimo Priori. Ottiene il diploma superiore di primo livello nell'anno accademico 2016/2017 con il massimo dei voti e la lode, presentando un'opera originale da camera per due solisti, coro ed ensemble strumentale dal titolo Fabbrica Interiore. Dopo un avviamento alla direzione d'orchestra frequentando masterclass e corsi intensivi tenuti da Maestri quali: Mario Lanaro, Giancarlo Andretta, Isaac Karabtchevsky, Julian Lombana, Sergio Bernal e Fabrizio Dorsi, viene ammesso, a partire dall'a.a. 2017/2018 al Master en Direction d'Orchestre Specialisée nella classe del M° Laurent Gay presso la prestigiosa Haute École de Musique di Ginevra.

Da sempre Leonardo ama fare musica insieme agli altri non solo dirigendo, ma anche suonando e cantando. È stato clarinettista in orchestre quali l'Orchestra Giovanile Veronese, l'Orchestra Machiavelli ed i Virtuosi Italiani ed ha cantato in diversi cori ed ensemble vocali di alto livello come il coro da camera del conservatorio di Verona, il coro da camera del conservatorio di Trento, e UT insieme vocale consonante. È da questa passione per la musica d'insieme che nasce la scelta di dedicarsi alla direzione d’orchestra.

Alla passione per la musica affianca da sempre anche quella per il teatro, la pittura, la poesia, la letteratura e più in generale per ogni forma d'arte, difendendo fortemente il ruolo fondamentale che esse ricoprono all’interno della nostra società.

L’Orchestra Machiavelli nasce a Verona nel 2015 ed è orchestra residente della Stagione Musicale di Fucina Culturale Machiavelli presso il Teatro ex Centro Mazziano, nel cuore di Verona.

L’orchestra nasce da un gruppo di giovani professionisti under 35, diplomati presso il Conservatorio di Musica E.F. Dall’Abaco, alla ricerca di un riconoscimento professionale e con il desiderio di trasmettere la propria passione per la musica anche a giovani che non avevano mai messo piede in una sala da concerto.

Direttore stabile dell’orchestra dal 2015 è l’istrionico direttore e pianista Sergio Baietta.

La direzione artistica di questa orchestra, tenuta da Pietro Battistoni, Rebecca Saggin e Stefano Soardo, fondatori di Fucina Culturale Machiavelli, ha come cifra stilistica principale la contaminazione di linguaggio e l’abbattimento di barriere tra generi musicali. Il repertorio dell’Orchestra Machiavelli accosta i grandi compositori della classicità ad autori della musica contemporanea, jazz, folk e rock.

L’Orchestra Machiavelli ha inoltre eseguito numerose composizioni in prima esecuzione assoluta a lei espressamente dedicate, e commissionato nuove opere a talenti emergenti e affermati dell’odierno panorama musicale.

Altro aspetto importante delle produzioni originali dell’Orchestra Machiavelli è l’attenzione alla teatralità e alla multidisciplinarietà che trasforma i concerti in veri e propri eventi. Light design, collaborazioni con attori e mimi, coinvolgimento del pubblico in veri e propri quiz, video installazioni: le sorprese non mancano mai.

Pur di recente formazione, l’Orchestra Machiavelli vanta già collaborazioni con importanti artisti quali Mimmo De Tullio, il rocker Whitfield Crane, il Maestro Andrea Battistoni, il sassofonista Jesse Davis. Si è esibita su rinomati palcoscenici, come la Sala Maffeiana ed il Teatro Ristori di Verona, il Teatro Zandonai di Rovereto.

Nell’ottobre 2017 l’Orchestra Machiavelli si è esibita con il grande clarinettista Richard Stoltzmann e sua moglie virtuosa di marimba Mika Stoltzman all’interno della prestigiosa rassegna “Il Settembre dell’Accademia” al Teatro Filarmonico di Verona.

Martedì 8 settembre

Giampiero Sobrino clarinetto - Sara Airoldi violoncello -Giuseppe Albanesepianoforte

L. van Beethoven, Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 11

C. Galante, La due lune di Marte. Dialogo lirico per clarinetto e violoncello (prima esecuzione assoluta)

L. van Beethoven, Sonata per pianoforte n. 23 in fa minore Op. 57 “Appassionata”

J. Brahms, Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 114

GIAMPIERO SOBRINO

Nasce in Piemonte nel 1965, diplomatosi giovanissimo in clarinetto col massimo dei voti, si impone da subito in importanti competizioni internazionali a Genova, Roma, Palmi, Ancona, Torino, Stresa, Martigny, Colmar e Parigi.

Vincitore del Concorso di Stato per l’insegnamento, si è dedicato per un decennio all’attività didattica nei Conservatori, nella Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e in Master Class in Italia, Francia, Spagna, Canada, Turchia e Taipei.

Ha seguito attivamente simposi di Direzione d’Orchestra e Fenomenologia della musica con illustri Maestri quali Carlo Maria Giulini e Sergiu Celibidache.

A 20 anni è Primo clarinetto solista nella storica Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e nella Filarmonica della stessa città, incarico che ricopre ininterrottamente fino al 1994 e successivamente nell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona.

È stato inoltre scelto da G. Bertini per ricoprire il ruolo di Clarinetto Solista nell’Orchestra Filarmonica di Lisbona, da S. Celibidache per una importante tournée con la Schleswig-Holstein Orchestre e invitato a collaborare con le più importanti orchestre italiane.

La sua intensa attività artistica gli ha consentito di lavorare con i più grandi Direttori e Compositori dei nostri tempi: Solti, Bernstein, Levine, Rostropovic, Maazel, Temirkanov, De Burgos, Muti, Prètre, Sawallich, Giulini, Mehta, Sinopoli, Berio, Boulez, Donatoni, Rutter, Vacchi e per  le sue riconosciute qualità tecniche e interpretative gli sono state dedicate le prime esecuzioni assolute dai compositori contemporanei Colla, Galante e Bacalov.

Si è esibito come solista, nei più importanti Festivals Internazionali: Biennale di Venezia e Zagabria, Festival Mozart di Praga, Settembre Musicale di Torino, Festival d’Automne di Parigi, Panatenee, Festival di Alicante, Aix-en-Provence, Samobor, Alba Music Festival, International Festival of the Arts di New York, St. Petersburg Palaces, River Concert of Maryland, Schoenberg Center di Vienna, il Festival di Spalato, Dubrovnik Macao e Taipei.

Applaudito nelle sale da concerto più famose del mondo quali la Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Musikverein di Vienna, Gasthalle di Munchen, Art Center di Seoul, Filarmonica di San Pietroburgo, Salle Pleyel e Teatro dell’Opera e di Parigi, Varsavia e Budapest, Megaron di Atene, Smetana Hall e Rudolfinum di Praga, Concert Hall di Shanghai, Gran Teatro di Pechino, Ateneo Romano di Bucarest, Palaus les Artes di Città del Messico, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Auditorium della Rai di Torino e Milano, nei  Teatri di Trieste, Genova, Cagliari, Bologna, Verona e ancora con le prestigiose Filarmoniche e Orchestre da Camera della Scala di Milano, Mosca, Montecarlo, Lubiana, Israel, Praga, Belgrado e Sofia,  in ogni continente.

SARA AIROLDI, violoncellista, si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano nel 1995, sotto la guida del M° Rocco Filippini, con il quale in seguito ha frequentato i corsi di perfezionamento organizzati dall'Accademia “W. Stauffer” di Cremona.

Il suo percorso di perfezionamento le ha permesso di seguire masterclasses con alcuni tra i più importanti artisti e docenti del panorama nazionale ed internazionale tra i quali Alain Meunier, Amedeo Baldovino, Franco Maggio Ormezowski, Enrico Dindo, Susan Moses e Janos Starker, quest'ultimo presso la prestigiosa Indiana University di Bloomington (USA).

Ricopre stabilmente il ruolo di primo  violoncello    dell'Orchestra  della Fondazione Arena  di Verona.

Ha collaborato come primo violoncello con Il Teatro San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Siciliana Orchestra Toscanini di Parma, Teatro "Verdi" di Salerno.

È violoncellista del "Quartetto d'Archi Verona Lirica" con il quale svolge intensa attività concertistica improntata prevalentemente sulla divulgazione del repertorio di autori operistici anche con la presenza di famose voci della lirica affrontando palcoscenici di tutto il mondo.

Oltre al lato artistico-interpretativo, di grande importanza è anche il suo impegno in ambito didattico. Prestigiosa infatti è stata la collaborazione con il Trinity College of London per il quale ha tenuto delle lezioni/concerto volte alla divulgazione della musica barocca italiana.

Attualmente è docente di violoncello ai corsi di Mantova Musica nella Scuola d'Archi Italiana fondata da Stefano Pagliani e Franco Mezzena.

GIUSEPPE ALBANESE

Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l'opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano "Valtozatok" (Variazioni). Di recente pubblicazione i Concerti nn.1 e 2 e  “Malédiction" di Liszt per Universal Music.

A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: “Invitation to the dance”, dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel.

Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali - tra gli altri - il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Stanislav Kochanovsky, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.

Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.

Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.

Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 - Yearbooks of 20th Century Piano”, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus. 

Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.

Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina.

Martedì 15 settembre

Ludovica Ranavioloncello - Maddalena Giacopuzzipianoforte - Stefano Scherinivocerecitante

Appassionato. Vita in musica di Ludwig van Beethoven

Ideazione e testi a cura di Andrea Battistoni

Musiche di L. van Beethoven

Ludovica Rana inizia lo studio della musica all’età di 4 sotto la guida dei genitori, entrambi musicisti, e già in giovane età, si imposta in prestigiosi Concorsi quali la 30a Rassegna Nazionale d’Archi “Mario Benvenuti” di Vittorio Veneto nel 2010, ricevendo una borsa di studio, il Premio “The Note Zagreb” al IX Concorso Internazionale per giovani violoncellisti “Antonio Janigro” in Croazia nel 2012; nel 2016 il Primo Premio all’International Music Competition Vienna Grand Prize Virtuoso e il "Young Virtuoso Award” al 1st Manhattan International Music Competition di New York. Menzione speciale al Premio delle Arti del Ministero dell’Università e Ricerca. Nel 2014 ha vinto il 1° premio della Sezione Speciale del “Premio Francesco Geminiani” ricevendo in comodato gratuito per due anni il violoncello del M° Giovanni Lazzaro (Padova 2011) denominato "Furibondo". Nel 2018 vince in Concorso “Crescendo” di Palermo grazie al quale si è esibita da solista all’interno della stagione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana nella stagione 2018/2019.

Nel 2014 si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Musicale “Giovanni Paisiello” di Taranto nella classe del M° Andrea Agostinelli.

Ha frequentato la Pavia Cello Academy e ha conseguito il Master in Music Performance presso Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano sotto la guida del M° Enrico Dindo. Nel 2017 ha frequentato la Menuhin Academy a Rolle con Pablo de Naverànt. Nel giugno 2018 si è diplomata con il massimo dei voti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Corso di Perfezionamento di Musica da Camera sotto la guida del M° Carlo Fabiano. Nel giugno 2020 consegue con votazione di 110 e lode la laurea in Musica da Camera presso l’Istituto Statale di Studi Musicali “Braga” di Teramo. Attualmente frequenta il Corsi di Perfezionamento in Violoncello con il M° Giovanni Sollima presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha inoltre frequentato Masterclasses con illustri violoncellisti come Conradin Brotbek, Michael Flaksman, Johannes Goritzki, Antonio Meneses presso l’Accademia Chigiana di Siena, Frans Helmerson presso l’Accademia di Montepulciano, Antonio Mosca, Asier Polo, Troels Svane, Rafael Wolfish.

Nel 2015 è stata selezionata nel prestigioso Festival Kronberg Academy per seguire la masterclass di Miklós Perényi.

Come solista si è esibita presso numerose società concertistiche, cui la Società dei Concerti di Milano, Cremona Mondo Musica, Musica Pura di Pordenone, Festival Ritratti di Monopoli, Fazioli Concert Hall, Accademia Filarmonica di Messina, Varignana Music Festival, I concerti del Quirinale, Festival Villa Solomei, Festival Classiche Forme, Musica a Villa Durio. Inoltre, ha debuttato come solista con diverse orchestre come l’Orchestra ICO di Lecce, l’Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica Siciliana. Nel marzo 2018 si è esibita presso la NedhPho-Koepel di Amsterdam eseguendo “Violoncelles Vibrez!” sotto la direzione di Giovanni Sollima.

All’attività solistica affianca quella cameristica collaborando, tra gli altri, con la sorella Beatrice Rana, Enrico Dindo, Pablo Ferràndez, Bruno Giuranna, Oleg Kaskiv, Francesco Libetta, Marcello Panni, Massimo Quarta, Danilo Rossi, Alessandro Taverna.

Destinataria per tre anni consecutivi della borsa di studio intitolata a Francesco Caramia, è individuata dalla Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca per la formazione di un Quartetto dedicato a Gioconda de Vito, con il quale si è esibita in numerosi concerti per la Fondazione e per il 38° e 39° Festival della Valle D’Itria. È stata beneficiaria della borsa di studio Eskas elargita dalla Confederazione Svizzera.

Dal 2018 è Direttrice Artistica della stagione Sfere Sonore e della stagione Croma del Teatro Koreja di Lecce. Dal 2017 diventa Segretario Artistico del Festival Classiche Forme a Spongano, Festival che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, della Regione Puglia, oltre che il sostegno del Fai e di Dimore Storiche. Dal 2018 è sostenuta dall’Associazione culturale Musica con le Ali.

Suona un violoncello Claude – Augustin Miremont del 1870.

Maddalena Giacopuzzi si è diplomata al Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del M° Adriano Ambrosini ottenendo il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, e una borsa di studio dell’Accademia Filarmonica, riservata ai migliori diplomati del conservatorio di Verona. Nell'aprile 2014 ha inoltre conseguito il Diploma Accademico di II Livello presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano, dove ha studiato con il M° Cristiano Burato, ottenendo il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore. Si è perfezionata presso l'Accademia “Incontri col Maestro” di Imola con il M° Leonid Margarius, mentre nel 2017 ha concluso il corso triennale di Alto Perfezionamento all’Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma, diplomandosi col massimo dei voti, sotto la guida del M° Benedetto Lupo.

La sua attività pianistica vanta già numerosi riconoscimenti in Concorsi Internazionali: recentemente, nel 2016, ha ricevuto il Terzo Premio al Concorso Internazionale Rina Sala Gallo di Monza. Nel 2015, è risultata vincitrice del 53° Concorso Internazionale “A. Speranza” di Taranto e del 6° Concorso Internazionale di Massarosa (prima pianista italiana vincitrice nella storia del Concorso). È stata inoltre selezionata e ha partecipato alle fasi finali di importanti concorsi pianistici internazionali: “F. Busoni” Bolzano 2017, Montreal International Piano Competition 2017, Cleveland International Piano Competition 2016.

Ha collaborato con l'Orchestra dell'Arena di Verona, con l'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, con l'Orchestra Monteverdi del Conservatorio di Bolzano, con l'Orchestra Sinfonica di Sanremo, l'Orchestra Verdi di Milano, l'Orquestra Sinfonica del Estado de México e con i direttori Berislav Sipus, Emir Saul, Stephen Lloyd, Giancarlo De Lorenzo, Carlo Tenan e Gabriela Diaz Alatriste.

Ha partecipato a Masterclass e lezioni dei M° Anna Kravtchenko, Franco Scala, Michel Dalberto, Riccardo Risaliti, Piero Rattalino, Elissò Virsaladze, Michele Campanella, Lylia Zilberstein e Sergio Perticaroli.

Nelle estati 2013 e 2014, inoltre, ha preso parte all'Accademia Dino Ciani di Cortina, seguendo le lezioni dei M° Cristiano Burato, Jeffrey Swann, Claudio Martinez Mehner e Benedetto Lupo, ricevendo un riconoscimento e una borsa di studio offerta dal club Zonta di Milano nel 2013. Nell'estate 2014 ha partecipato alle Konzertarbeitswochen a Goslar (Hannover) dove ha preso parte alle lezioni del M° Arie Vardi.

Nel 2017 è stata selezionata con borsa di studio per frequentare la prestigiosa Music Academy of the West a Santa Barbara dove ha collaborato con Maestri del calibro di Jerome Lowenthal, Jeremy Denk, Robert McDonald, Stephen Hough e Conor Hanick. Nell'estate 2019 ha preso parte al festival Pianofest in the Hamptons a New York, organizzato dal M° Paul Schenly.

All'attività concertistica solistica affianca quella di camerista: dal 2017 è membro del Quartetto Evan, con il quale sta seguendo il corso di Alto Perfezionamento presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia col M° Carlo Fabiano. Collabora inoltre con la violoncellista Ludovica Rana (Musica Insieme a Bologna, Società dei Concerti di Milano, Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Lonigo, Associazione Sfere Sonore a Lecce e presso la Steinway Hall dell'Accademia Musikum a Salisburgo).

Dal 2019 collabora con l'Associazione Musica con le Ali, grazie alla quale si è esibita presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Ristori di Verona, Teatro Sociale di Como, Palazzo Pitti di Firenze e durante la Sagra Musicale Umbra a Perugia.

Dal 2019 è docente di Pianoforte principale presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” di Taranto.

StefanoScherini, attore professionista dal 1994, diplomato alla Scuola di Teatro del Comune di Sondrio, ha approfondito l’arte della recitazione con Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Nikolaj Karpov e si è esibito in alcuni dei più importanti teatri

italiani tra cui il Piccolo Teatro di Milano, la Pergola di Firenze, il Carignano di Torino, il Valle di Roma, il Comunale di Bologna, il Teatro Greco di Segesta.

Come regista ha diretto più volte le serate al Teatro Franco Parenti di Milano in occasione della Giornata della Memoria. Nel 2012 fonda in Verona la compagnia Mitmacher per la quale ha diretto e interpretato gli spettacoli: Il Complice di F. Dürrenmatt; Decameron 451, Almost Dead/46 ore di felicità, Iliade mito e guerra, Eneide, generazioni di Giovanna Scardoni, questi ultimi due prodotti dal Piccolo Teatro di Milano e in stagione presso lo stesso teatro negli anni dal 2015 al 2020. Nel 2014 ha diretto Eclissi d’uomo, spettacolo riconosciuto per le celebrazioni della Grande Guerra dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2015 ha diretto l’attrice Valentina Carnelutti nel monologo Non ho altro da aggiungere al Festival di “Internazionale“ a Ferrara. Nel 2016 dirige Alter Amy, opera lirica contemporanea del Maestro Piergiorgio Ratti. Nel 2019 dirige l'opera musicale Ritorno alla Luna del Maestro Davide Fensi.

Come attore, al cinema ha recitato in film con premi Oscar quali John Turturro, Geoffrey Rush, Murray Abraham e Bob Hoskins, è stato diretto da Paolo Virzì, Peter Greenaway, Davide Ferrario, Giuseppe Tornatore, Francesca Archibugi, Carlo Lizzani ed è stato in concorso al Festival del Cinema di Venezia in due diverse edizioni.

Dal 2018 dirige il Centro di Formazione Teatrale della Civica Scuola di Musica danza Teatro della Provincia di Sondrio.

Andrea Battistoni, direttore d’orchestra e compositore veronese, si diploma in violoncello e composizione al Conservatorio “Dall’Abaco” della sua città. Intraprende giovanissimo una rapida carriera che lo vede sul podio di teatri prestigiosi quali La Scala di Milano, Arena di Verona, Bayerische Staatsoper di Monaco, Maarinsky di San Pietroburgo, NCPA di Pechino e orchestre quali Israel Philharmonic e Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

È attualmente direttore principale della Tokyo Philharmonic Orchestra e del Teatro Carlo Felice di Genova.

È autore del saggio divulgativo “Non è musica per vecchi” edito da Rizzoli.

Giovedì 17 settembre

Ensemble Musagète - Gabriele Dal Santopianoforte

F. Schubert, Entr'acte n. 3 e Balletto n. 2 da Rosamunde Op. 26

(arrangiamento per doppio quintetto di Luigi Marasca)

C. Debussy, Nocturnes

(arrangiamento per quintetto di fiati e pianoforte di Luigi Marasca )

F. Chopin, Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra Op. 21

(arrangiamento per pianoforte e otto strumenti a cura dell’Ensemble Musagète)

L’EnsembleMusagète nasce nel 2001 a Vicenza dalla collaborazione tra il maestro Giovanni Guglielmo (1935-2017) e un gruppo di giovani musicisti con l’intento di approfondire il grande repertorio cameristico. Grazie alle molteplici formazioni concesse dall’ampio organico l’ensemble si è da subito caratterizzato per una ricerca che, accanto ai grandi classici, pone l’attenzione sulla riscoperta di tesori dimenticati e sulla produzione contemporanea.

Fin dall’esordio l’ensemble ha potuto contare sul sostegno delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, che sono quindi diventate residenza ufficiale della formazione, con l’obiettivo di accompagnare l’attività espositiva, proponendo programmi che spaziano nei generi e nelle epoche, sempre guidati da una coerenza stilistica, cronologica o tematica.

L’ensemble è stato ospite di importanti rassegne e sale concertistiche e nel 2011, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato invitato a Roma per I Concerti del Quirinale di Radio 3.

Hanno dedicato opere all’Ensemble Musagète Nicola Campogrande (Melodie per preparare la carta, 2006), Giovanni Bonato (Quintetto Musagète, 2007 e Sentieri sotto la neve, 2019), Francesco Erle (Rime armoniche, 2008), Alessandro Solbiati (Musagète per nove strumenti, 2009), Luca Francesconi, Fabio Vacchi, Pasquale Corrado (Bludarcate, 2010), Roberta Vacca (Entro-terra, 2011), Michele Dall’Ongaro , Antonio Covello (Miroir ternis/Flammes mortes, 2012), Orazio Sciortino (I giochi di Fauno, 2012; FaustBild, 2017), Ivan Fedele, Andrea Manzoli (Crosswinds, 2014) Eric Maestri, Pierangelo Valtinoni (Concertino per sei strumenti, 2016) e Gabrio Taglietti (Trazom, 2018). Nel 2018 l’Ensemble Musagète vince il bando SIAE Classici di oggi per la commissione al M° Giovanni Bonato del brano Sentieri sotto la neve (da Mario Rigoni Stern) per piccola orchestra.

L’ensemble dopo aver realizzato due compact disc (Velut Luna 2006 e 2007) con opere di Schubert, Cambini, Beethoven e Campogrande torna nel 2019 alla produzione discografica con MICROCOSMI (Stradivarius) nel quale sono raccolte alcune delle più interessanti trascrizioni cameristiche proposte dall’ensemble: il secondo concerto per pianoforte di Chopin, i Trois Nocturnes di Debussy e il Siegfried-Idyll di Wagner.

Gabriele Dal Santo si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode al conservatorio di Vicenza sotto la guida del M° Antonio Rigobello con il quale ha conseguito successivamente il diploma accademico di secondo livello in Discipline Musicali con la votazione di 110, lode e menzione speciale di merito. Giovanissimo è stato vincitore di una ventina di concorsi nazionali. Ha frequentato il corso triennale di alto perfezionamento pianistico di Trento tenuto dai maestri Margarius e Kravtchenko e ha studiato all’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi partecipando a concorsi pianistici nazionali e internazionali (tra i quali “Città di Treviso”, “Camillo-Togni” a Gussago-Brescia, “Il solista e l’orchestra” a Campobasso). Tra le altre partecipazioni si annoverano quelle del Premio Busoni (Bolzano), Prix Vandome (Pesaro), Beethoven Klavierwettbeverb (Vienna), Reine Elisabeth (Bruxelles). Ha tenuto recital solistici e concerti con orchestra (Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Sinfonietta Italiana, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra di Roma e del Lazio) diretto dai maestri Andretta, Misto, Dini-Ciacci, Renzetti, Lu Jia, Calvi. Ha frequentato diverse masterclasses tenute dai maestri D’Alberto, Jasinsky, Cohen, Lucchesini, Spagnolo, Shelley, Naborè. Collabora dal 2004 con l’Ensemble Musagète nella stagione di musica da camera ospitata nelle gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza. Con il medesimo ensemble ha registrato per Velut Luna musiche di Schubert e Campogrande ed è stato protagonista di varie dirette radio nelle trasmissioni di Piazza Verdi e I Concerti del Quirinale di Radio 3. E' assistente al pianoforte presso il Conservatorio di Vicenza e in numerose masterclasses di Davide Zaltron, Stefano Cardo, Sonig Tchakerian, Pavel Vernikov, Milan Rericha. Si è recentemente diplomato in Direzione d'orchestra con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Giancarlo Andretta. Ha diretto l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l'Orchestra di Padova e del Veneto e l'Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano.

Giovedì 24 settembre

Amadeus Piano Duo

Valentina Fornari - Alberto Nosèpianoforte

R. Wagner, Ouverture da “Tannhäuser” (trascrizione per pianoforte a quattro mani)

F. Schubert, Fantasia in fa minore op. 103

T. Gouvy, Scherzo et Aubade op. 77

M. Ravel, Introduction et Allegro (trascrizione per pianoforte a quattro mani)

N. Kapustin, Sinfonietta op. 49

L’Amadeus Piano Duo, formato dai pianisti veronesi Valentina Fornari e Alberto Nosè, nasce nel 2014 dalla volontà dei due interpreti di unire le loro importanti esperienze solistiche e la loro maturità musicale, per dare vita ad una formazione cameristica che ha all’attivo una brillante carriera concertistica sia in Italia che all’estero.

L’eclettico duo pianistico, oltre ad approfondire il vasto repertorio classico, è molto attento anche alla scoperta di brani originali di compositori meno noti al grande pubblico; i loro programmi da concerto spaziano infatti da Bach alla musica jazz e alle trascrizioni, molte delle quali sono curate da loro stessi.

Sono regolarmente invitati a tenere masterclass e a far parte in qualità di giurati in concorsi pianistici nazionali e internazionali.

Attivi anche nell’ambito dell’insegnamento, nel 2014 hanno fondato l’Accademia Amadeus per la quale tengono corsi di perfezionamento per duo pianistico.

Sono organizzatori del concorso pianistico internazionale Amadeus Competition e fondatori dell’etichetta discografica indipendente Amadeus Sound Projectper la quale hanno registrato il loro primo album “The Art of Amadeus Piano Duo” nel 2019.

Valentina Fornari si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Trento, specializzandosi poi in Musicoterapia presso l’Università di Bristol, in didattica della musica e in musica da camera con il massimo dei voti e la lode.

Premiata in oltre 60 concorsi nazionali ed internazionali ha all’attivo una brillante carriera concertistica con una predilezione per l’ambito cameristico che l’ha portata ad esibirsi nelle più importanti città italiane. Ha suonato per l’Ambasciata di Madrid e in Finlandia in occasione dell’International Music Meeting – Suomitaly per il quale tiene regolarmente masterclass, con la “Benacus Chamber Orchestra”, lo “Zabados ensemble”, l’Orchestra “Dumitrescu” di Valcea, l’Orchestra “Dodekacordon” di Verona e ha collaborato con la soprano Stefania Bonfadelli e il violinista Vadim Brodsky.

Ha seguito le Masterclass dei Maestri Nelson Delle Vigne, Peter Lang, Andrea Lucchesini, Massimiliano Damerini, Riccardo Risaliti, Carlo Fabiano, Philipp von Steinaecker, Roberto Prosseda, Rocco Filippini.

La sua scuola pianistica ha portato i suoi allievi a vincere più di 250 premi in concorsi nazionali ed internazionali ricevendo riconoscimenti e premi per la Didattica musicale.

Docente di pianoforte presso l’Istituto di Lazise, è professore a contratto alla facoltà di Medicina dell’Università di Verona.

Alberto Nosè ha ottenuto il suo primo riconoscimento internazionale all’età di undici anni, vincendo il Primo Premio al concorso Jugend für Mozart di Salisburgo, grazie al quale ha effettuato la sua prima tournèe in Italia, Austria e Francia.

Vincitore dei concorsi Piano Master di Montecarlo nel 2015, Concert Artists Auditions di New York nel 2012, Top of the World di Tromsø nel 2011 e Paloma O’Shea di Santander nel 2005, Maj Lind di Helsinki nel 2002, Vendôme Prize di Parigi nel 2000, Premio Venezia nel 1998, si esibisce nelle maggiori sale del mondo: Carnegie Hall di New York, Southbank Centre e Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Théâtre du Châtelet e Salle Pleyel di Parigi, Mozarteum di Salisburgo, Suntory Hall di Tokyo, Auditorio Nacional di Madrid, Teatro La Fenice di Venezia, Parco della Musica di Roma.

È regolarmente invitato in importanti stagioni concertistiche in Francia, Germania, Svizzera, Polonia, Spagna, USA, Messico, Sud America, Cina, Giappone e Hong Kong e nelle giurie dei più prestigiosi concorsi pianistici internazionali come il F. Chopin di Varsavia.

Martedì 29 settembre

Lorenzo Bassottocommediante - Alberto Rasiviola da gamba

Moi, Marais! La vita e la musica del più grande violista del XVII secolo. Un racconto con musica

Musiche di Marais, Forqueray, Monsieur De Machy, Ortiz, Hume, Sainte Colombe

Lorenzo Bassotto, attore, autore e regista. Si diploma nel 1986 alla Scuola di Teatro Regionale del Teatro Laboratorio - Teatro Scientifico di Verona. Durante gli anni ha affinato un linguaggio personale molto legato al teatro d’oggetti facendo sempre particolare attenzione all’immagine come codice privilegiato della comunicazione.

Ha collaborato con Fondazione Aida Teatro Stabile di Innovazione di Verona, del quale è stato direttore artistico dal 2001 al 2002, con Aircac - Association International Recherche et Creation Artistique Contemporaine di Parigi, Teatro Scientifico di Verona, Teatro Reon di Bologna, Tpo Teatro di Piazza o d'Occasione di Prato, Università di Verona, University of Brisbane, Achiperre Teatro.

Autore e regista di numerose produzioni per adulti e per ragazzi, è stato inoltre diretto da vari registi tra i quali Ezio Maria Caserta, Gianni Franceschini, Francesco Agnello, Daria Anfelli, Fabio Mangolini, Nola Rae, Fulvio Ianneo, Nicoletta Zabini. Svolge vari seminari, da citare quelli con Wajdi Mouawad, Eberhard Kube, Joshi Oida, Jean Paul Denizon, Tapa Sudana, Jay Natelle, Pippo Delbono, Pepe Robledo, Mario Gonzales, Donato Sartori, Carlo Boso e Fabio Mangolini, specializzandosi nel teatro di maschera e nella Commedia dell’Arte.

Partecipa regolarmente come attore e regista a vari festival internazionali e in particolare al Festival d’Avignon. Negli anni ha lavorato come attore, tenendo anche corsi di teatro per ragazzi e adulti in Italia e nel mondo. 

Alberto Rasi, veronese, dopo aver terminato i suoi studi di contrabbasso si è dedicato alla viola da gamba, al violone e al violoncello, frequentando i corsi della Schola Cantorum di Basilea con Jordi Savall e quelli del Conservatorio di Ginevra con Ariane Maurette.

Ha fondato a Verona l'Accademia Strumentale Italiana, dedicandosi all'esecuzione su strumenti storici del repertorio cinque-seicentesco, con particolare attenzione alle musiche per complesso di viole.

La sua attività di concertista lo ha portato in questi anni a collaborare con prestigiosi interpreti, e ad incidere per le maggiori case discografiche europee, ottenendo importanti riconoscimenti dalla critica internazionale (Diapason d’Or, 10 de Reportoire, Midem Classical Award 2007), e qualificandosi come raffinato interprete del suo strumento.

Nel 1999 è fra i fondatori del Tempio Armonico (Orchestra Barocca di Verona), con cui ha registrato l’integrale dell’opera per orchestra del suo concittadino E.F. Dall’Abaco.

È professore di Viola da Gamba al Conservatorio di Verona.


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