L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La repubblica Romana e la Seconda Guerra Mondiale

Soggetto donna. Donne e movimento

RaiStoria ore 13:00 

"Soggetto donna" ripercorre gli anni Settanta e il movimento di conquiste civili che li caratterizza

Passato e presente

Rai3 ore 13:15 e RaiStoria ore 20:30

Il 1848 e la Repubblica Romana. 1848. Gli Stati italiani e l'Europa sono attraversati da moti rivoluzionari. Il sovrano dello Stato della Chiesa, papa Pio IX, affida l'incarico di formare un governo a Pellegrino Rossi, che però viene assassinato. I disordini che scoppiano inducono il pontefice a lasciare la città e a rifugiarsi a Gaeta, mentre a Roma viene proclamata la Repubblica e si prepara la stesura di una nuova costituzione. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Gilles Pécout in questa puntata di "Passato e presente". Papa Pio IX chiede aiuto alle potenze cattoliche. L'esercito di Luigi Napoleone Bonaparte, sbarcato a Civitavecchia, attacca Roma dove sono arrivati Mazzini, Garibaldi e volontari da tutta la penisola. Dopo una prima vittoria di Garibaldi e la tregua che segue, i francesi si riarmano e attaccano nuovamente la città costringendo alla resa Garibaldi e i suoi uomini. Con il rientro del papa a Roma e l'abrogazione della costituzione termina l'effimero esperimento della Seconda Repubblica romana.

Passato e presente

RaiStoria ore 14:20

Nel 1346, durante l’assedio di Caffa, avamposto commerciale genovese sulla via della Seta, l’esercito mongolo lancia con le catapulte i cadaveri dei soldati colpiti da un misterioso morbo oltre le fortificazioni della città. Mesi dopo, le navi genovesi che tornano nei porti italiani sono piene di cadaveri o di malati. Comincia così la storia della peste nera, raccontata dal professor Alessandro Barbero e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda lunedì 8 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’Europa, ignara di che cosa significhi “contagio” e di come proteggersi da un’epidemia, viene colpita da una delle più gravi pestilenze che la storia ricordi. Un flagello che provocherà in circa un decennio circa 25 milioni di morti, quasi un terzo della popolazione complessiva. Una pandemia che cambia il volto del continente, dando, secondo alcuni, anche un impulso fondamentale allo sviluppo della medicina e della scienza moderna.

Maxi. Il grande processo alla mafia

RaiStoria ore 15:00

Faccia a faccia Il confronto tra Calò e Buscetta è il momento più caldo dell'intero dibattimento. E' il 10 aprile 1986, quando i due boss si trovano faccia a faccia, ad accusarsi reciprocamente dei delitti più efferati. Calò accusa l'ex amico di essere inaffidabile, puntando sulle sue infedeltà coniugali, Buscetta reagisce sottolineando le contraddizioni di Calò e imputandogli la sparizione dei suoi due figli. Finché, il pentito non parla di un delitto rimasto dell'ombra e di cui sostiene che Calò sia il responsabile. E' un duello teatrale, un incontro tra due uomini d'onore che sono cresciuti insieme, e che sono stati divisi dalla ferocia dei Corleonesi. Calò è passato dalla loro parte, Buscetta è stato costretto a scappare. Tutta l'aula coglie l'importanza del momento, e il processo vive una delle giornate decisive. Franco racconta nei telegiornali il confronto, anche se la sua vita è avvolta da turbamento e preoccupazione. La stessa che avvolge l'aula nei giorni successivi, quando sul pretorio arriva un altro pentito, Salvatore Contorno. In dialetto stretto, con un linguaggio colorito e tanta rabbia in corpo, anche lui svela i retroscena di delitti efferati e racconta del fallito attentato ai suoi danni. Gli avvocati provano a difendersi sostenendo l'inattendibilità del pentito, cercano in tutti i modi di mettere in difficoltà l'accusa e sono pronti a sfruttare ogni occasione per interrompere il dibattimento.

a.C.d.C

RaiStoria ore 16:00

Con Alessandro Barbero: Storia del mondo. Sopravvivenza

Insieme

RaiStoria ore 16:45

di Francesco Cirafici, Alessandro Chiappetta, Marta La Licata, Nicola Maranesi, Clemente Volpini. Con Serena Scorzoni. Regia Graziano Conversano. Produttore esecutivo Roberta Sangermano. - Un programma di Rai Cultura, condotto da Serena Scorzoni, per raccontare e narrare le storie dell'Italia che ce l'ha fatta.

#Maestri

RaiStoria ore 17:40

Il mondo creato dai numeri e quello dipinto dal colore e dalla luce degli impressionisti: futuro, presente e passato si incontrano a "#maestri". Protagonista della prima lezione è il professor Marco Mezzalama, Ordinario di Sistemi di Elaborazione al Politecnico di Torino e membro dell'Accademia delle Scienze, che si sofferma sulle tecnologie fondamentali che hanno rivoluzionato il nostro mondo: i Big Data e l'intelligenza artificiale. Due realtà che portano con sé grandi opportunità e nuove questioni morali. A seguire, Maria Grazia Messina, storica dell'Arte ed ex docente delle Università di Venezia Cà Foscari e di Firenze, racconta una Francia caratterizzata da un forte slancio verso il futuro, nella quale un gruppo di artisti di talento un po' scapestrati, si riunisce a Parigi per lavorare a una mostra autogestita presso lo studio del fotografo Felix Nadar. Sono gli impressionisti e la loro è una ribellione alle ferree regole imposte dalla cultura accademica dell'epoca

Le grandi famiglie romane. I Colonna

ore 18:15

di Caterina Borelli. - Le vicende di una grande famiglia romana, i Colonna: guerrieri, Papi, la storia e il mecenatismo.

Italiani con Paolo Mieli

ore 19:05

Il 9 febbraio 1891 nasce Pietro Nenni, uno dei protagonisti del Novecento italiano e della sua politica, con una lunga militanza socialista. Il racconto parte dal fatidico 1956, l'anno della scelta di Nenni, segretario del Psi dal 1949, della rottura con Mosca e con i comunisti italiani a seguito del rapporto Krusciov e dell'invasione dei carri armati sovietici in Ungheria. Si avviano così delle convergenze parallele con la DC di Moro e Fanfani, che porteranno alla grande stagione del centrosinistra, ma anche del sogno nenniano, poi fallito, della riunificazione socialista Psi-Psdi. E c'è anche, a ritroso, il Nenni delle origini: nato in una famiglia di contadini inurbati, è testimone fin da bambino, degli sconvolgimenti sociali della fine secolo, i moti del 1898 e il regicidio del 1900. Repubblicano prima della Grande Guerra, socialista militante poi, vive in Francia gli anni dell'esilio fascista, divenendo uno dei punti di riferimento del movimento antifascista internazionale, Spagna compresa. All'estate 1943 rientra in patria, dove viene arrestato e imprigionato a Ponza. Subito scarcerato con la caduta del fascismo, è animatore della lotta partigiana e uno dei protagonisti della ricostruzione democratica dell'Italia che riassume nella frase: "O la Costituente e la Repubblica o il caos". È figura di spicco anche dopo i suoi ottant'anni, vivendo una tenace maturità politica, dimostrata fino all'ultimo: apre la VIII legislatura del 20 giugno 1979, per evitare che sia un senatore neofascista a farlo, prima di morire la notte del 1 gennaio 1980.

L'inferno dei mari. Guerriglia sotto i mari

RaiStoria ore 21:10

Introduzione di Maurizio Brescia. - Nella Seconda guerra mondiale, sia l'Asse che gli Alleati impiegano una spietata guerra sottomarina per mettere in ginocchio i loro nemici: prendono di mira le rotte commerciali, per distruggere le forniture alimentari e militari. Durante la Guerra Fredda, il controllo è più sottile a causa della reale minaccia nucleare: monitorare ciò che sta facendo l'altra parte è fondamentale e Stati Uniti e Unione Sovietica usano l' "invisibilità" dei sottomarini per spiare e riportare informazioni o per condurre missioni segrete, nel tentativo di cambiare l'equilibrio di potere globale.

La guerra segreta. La spia di Churchill

RaiStoria ore 22:10

Di Martin J.O. Hughes - Vedi pag. 526 TLV - Dal 1940 al 1944, l'Europa fu invasa dai nazisti. Mentre l'Armata Rossa impegnava il Terzo Reich in Oriente, la Gran Bretagna e i suoi alleati aprirono il fronte occidentale. Ma gli Alleati condussero anche un'altra terribile guerra sul campo. Una guerra segreta, che implicava innumerevoli atti di coraggio, spietatezza, doppio gioco e tradimento. Nessun agente in qualsiasi parte del continente poteva mai sapere di chi fidarsi. Alcuni hanno fatto il doppio gioco perché ritenevano che fosse la migliore strategia per rimanere in vita. Alcuni hanno operato sui due fronti per il brivido del pericolo.

Italiani con Paolo Mieli

RaiStoria ore 23:00

Autore e regia Pierluigi Castellano Coordinamento editoriale Maria Teresa Valente Produttore esecutivo Annalisa Vasselli Con Paolo Mieli - La vicenda personale e professionale di Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria infantile.


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