L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Passato, presente, futuro

DOMENICA 19/09/2021

Passato e presente. La Sicilia dei Vicerè

Pubblicato per la prima volta nel 1894, il capolavoro di Federico De Roberto, “I Vicerè” è al centro dell’appuntamento con “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 19 settembre alle 20.30 su Rai Storia. Del romanzo - che narra la vicenda della nobile famiglia Uzeda di Francalanza, dalla metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento al 1882 - parlano il professor Giovanni Sabbatucci e Paolo Mieli. Discendenti in linea diretta dai dominatori spagnoli, dai cui il titolo “vicerè”, gli Uzeda vantano origini principesche e il filo conduttore del romanzo è costituito dalla lotta tra familiari per un’eredità. Sullo sfondo, gli eventi della storia nazionale: la spedizione dei Mille, la rivolta di Palermo del’66, la presa di Roma. Il romanzo è un atto di denuncia sociale contro la mentalità, le pratiche e le istituzioni dell’antico regime, ma descrive anche la tragica continuità di quelle pratiche nell’Italia postunitaria.

Binario Cinema. Morto Stalin se ne fa un altro

Mosca, 1953. Nella notte del 2 marzo un uomo sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque, bensì del dispotico dittatore Joseph Stalin, il Segretario Generale dell'Unione Sovietica. La sua morte, che inizialmente provoca il panico totale per decidere cosa fare, scatenerà poi tra i membri del Comitato Centrale del PCUS una guerra di successione senza precedenti. E’ il film di Armando Iannucci “Morto Stalin se ne fa un altro” in onda domenica 19 settembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”.

Il film, liberamente ispirato al graphic novel "La morte di Stalin" di Fabien Nury e Thierry Robins, è interpretato da Steve Buscemi, Simon Russell Beale, Paddy Considine.

LUNEDI’ 20/09/2021

Passato e presente. Roma Capitale

Il 3 febbraio 1871 il Parlamento del Regno d’Italia, riunito a Palazzo Vecchio, a Firenze, decreta il trasferimento della capitale a Roma, da poco tempo sottratta al potere temporale del Papa Pio IX. Inizia così un percorso lungo e complesso per adeguare la città, rimasta immutata per secoli, al nuovo compito che la attende. Una trasformazione che riguarda non solo la struttura amministrativa dello Stato, ma anche le infrastrutture della città. A 150 anni da quella data storica, Paolo Mieli e il professor Lucio Villari propongono un viaggio a ritroso attraverso i mutamenti politici e urbanistici di Roma capitale nell’appuntamento con Passato e presente in onda lunedì 20 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Ricostruire insieme. Biennale Architettura 2021”. Gli interrogativi del nostro tempo

Il racconto dei temi e dei protagonisti della 17a Biennale di Architettura, con i commenti del Presidente della Biennale Roberto Cicutto e del curatore della Mostra Hashim Sarkis che ha voluto riassumerla in una domanda cruciale: “How will we live together?” Ovvero: saremo in grado di realizzare uno stile di vita pacifico e inclusivo per tutti gli esseri viventi che popolano il pianeta? Nel rispetto degli individui, delle differenze di genere, delle comunità emergenti e delle minoranze? Di chi chiede equità, solidarietà, giustizia sociale, e rispetto dell'ecosistema? Riflessioni che diventano anche immagine nello Speciale di Rai Cultura “Ricostruire insieme. Biennale architettura 2021” - firmato da Massimiliano Griner con la regia di Graziano Conversano per “Italia, viaggio nella Bellezza” - in onda in prima visione lunedì 20 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

L’interrogativo di Hashim Sarkis echeggia in un mondo attraversato da una grande crisi globale. Le divisioni politiche che si fanno più acute; le diseguaglianze economiche irrisolte che accrescono la differenza tra la parte ricca e la parte povera dell'umanità; il cambiamento climatico che fa sentire i suoi effetti catastrofici, in ogni parte del globo; e naturalmente una grande pandemia che è ancora in corso. La crisi costringe a ripensare al modo in cui si vive e si sfruttano le risorse, e questo fa dell’attuale stagione della Biennale, più che nelle precedenti edizioni, un laboratorio, un luogo in cui provare a dare risposta ai maggiori interrogativi del nostro tempo. Con il contributo di architette e architetti provenienti da ogni luogo del mondo, anche da aree un tempo non adeguatamente rappresentate, che portano alla ribalta sensibilità e proposte nuove.

I Siti Italiani del patrimonio mondiale Unesco. Il patrimonio culturale

Cos’è un paesaggio culturale? E quali sono i paesaggi culturali considerati patrimonio dell’Umanità? Il concetto di “cultural landscape” - inserito negli anni ’90 dall’Unesco nelle linee guida operative per l’attuazione della Convenzione - ha introdotto una nuova dimensione nella nozione di patrimonio. Il paesaggio culturale rappresenta, infatti, l’interazione tra l’ambiente e l’uomo; è la risultante del rapporto tra l’elemento naturale e le forze sociali ed economiche. I paesaggi culturali mostrano l’evoluzione della società umana nel tempo, con l’influenza dell’ambiente naturale circostante, sia con i suoi limiti che con le proprie opportunità. L’appuntamento con “I Siti Italiani del patrimonio mondiale Unesco” di Giorgio Taschini e Monica Taburchi, con la regia di Monica Taburchi, in onda lunedì 20 settembre alle ore 21.10 su Rai Storia, è un viaggio fra alcuni dei meravigliosi paesaggi culturali italiani riconosciuti dall’UNESCO. Sono la Val d’Orcia, i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, i Sacri Monti, le Cinque terre, e il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Paestum e Velia. Paesaggi evocati anche dalla letteratura che ha descritto la geografia interiore di quei mondi trasfigurandoli. Un viaggio alla scoperta di luoghi che sono organismi complessi, armoniosi e vitali. Un giacimento di storie, di vitalità immaginativa e spirituale.

MARTEDI’ 21/09/2021

Passato e Presente. Storia dei movimenti pacifisti

Il tema della pace ha attraversato l’intera storia dell’umanità, ma soltanto negli ultimi secoli la sospensione definitiva dei conflitti è stata percepita come un obiettivo politico da raggiungere e non più soltanto come un’aspirazione irrealizzabile. L’ideale della pace raggiunge il suo sviluppo nel Novecento, quando, dopo gli orrori delle guerre mondiali, l’idea dell’abolizione della guerra si trasforma in un progetto concreto, promosso dalle associazioni pacifiste e condotto dalle nuove organizzazioni internazionali. La storia dei movimenti pacifisti sarà ripercorsa dal professor Renato Moro e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda martedì 21 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nell’opinione pubblica la cultura della pace si diffonde con la paura dell’atomica e della guerra definitiva. È del 1958 la prima marcia contro il nucleare, da Londra ad Aldermaston. Scienziati intellettuali, religiosi, pacifisti chiedono il disarmo. Manifestazioni si susseguono in tutto l’Occidente. Il movimento pacifista cresce negli anni della corsa agli armamenti, fondendosi con i nuovi movimenti giovanili e non si ferma alla fine della guerra fredda, tanti sono ancora i conflitti che continuano a insanguinare il globo. Il 15 febbraio 2003, per protestare contro l’imminente attacco americano all’Iraq, a Roma sfilano in tre milioni. Nello stesso giorno, attraverso le nuove reti di coordinamento, centodieci milioni di persone manifestano in ottocento città del mondo.

Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte

In occasione del bicentenario della sua morte (5 maggio 1821), la vita del primo grande protagonista dell’era contemporanea, anzi, stando ai manuali scolastici, di colui che ne ha provocato l’inizio. Vogliamo raccontarvi la vita di Napoleone Bonaparte, dalla sua infanzia alla sua fine. Un docufilm scritto da Alessandro Barbero e Davide Savelli, diretto da Graziano Conversano, narrato da Alessandro Barbero, in onda martedì 21 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Un uomo nato su un’isola, la Corsica, luogo remoto di quell’impero che lui stesso fonderà, esportando, paradossalmente, idee rivoluzionarie nell’intera Europa; incendiando gli animi di milioni di individui in tutto il continente, dividendone e spaccandone l’opinione pubblica, al suo tempo come anche adesso. Come sempre ci baseremo sulle fonti - documenti, biografie, memoriali - e daremo voce ad alcuni grandi testimoni, interpretati da bravissimi attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori imparziali, quali Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, alcuni dei suoi soldati, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington.

SeDici Storie. Ines e Stefano. Una storia di amore e di resistenza e Fuga da Lipari

Sedici racconti, corredati da testimonianze, immagini di teca, documenti esclusivi recuperati in archivi e biblioteche, per costruire un “dizionario biografico del Belpaese”, una enciclopedia per immagini di uno spaccato positivo dell’Italia del Novecento. Il primo appuntamento con “SeDici Storie”, in onda martedì 21 settembre alle 22.40 su Rai Storia racconterà due storie: “Ines e Stefano. Una storia di amore e di resistenza” e “Fuga da Lipari”. La prima è la storia di due antifascisti – Stefano Siglienti e Ines Berlinguer – attraverso lettere e diari, che descrivono il paese dall’avvento al potere di Mussolini (ottobre 1922) alla liberazione di Roma (giugno 1944). Una storia di amore e di resistenza: l’adesione a Giustizia e Libertà, la fondazione del Partito d’Azione, la lotta clandestina dopo l’8 settembre, l'arresto, la prigionia (a Via Tasso e Regina Coeli), la fuga e poi, finalmente, la liberazione. Nel giugno 1944, Stefano Siglienti è nominato Ministro delle Finanze del Governo Bonomi.

Fuga da Lipari, invece, torna al 27 luglio 1929: Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti fuggono in motoscafo dal confino di Lipari e raggiugono la Francia. Pochi giorni dopo, a Parigi, Carlo Rosselli, Emilio Lussu ed altri fuoriusciti, fondano Giustizia e Libertà. Un movimento politico, dotato anche di una rete clandestina in Italia, che darà forte impulso alla lotta antifascista. Un racconto realizzato con filmati di repertorio, testimonianze d’archivio (Gioacchino Dolci e Francesco Fausto Nitti), interviste (Mauro Canali, storico) e documenti provenienti dal Casellario Politico Centrale.

MERCOLEDI’ 22/09/2021

Passato e presente. Il mito di Roma nel fascismo

Il fascio littorio, il passo romano, il saluto romano sono solo alcuni dei simboli derivati dall’Antica Roma che il fascismo utilizza, e in gran parte reinventa, a scopo propagandistico e politico. Il mito di Roma nel fascismo viene ripercorso dalla professoressa Paola Salvatori e da Paolo Mieli a “Passato e presente” in onda mercoledì 22 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il richiamo alla romanità non si limita però soltanto all’apparato simbolico, ma si estende all’architettura e all’urbanistica. Architetti e urbanisti del regime sperimentano nella Capitale i più numerosi e discussi interventi: i cosiddetti sventramenti del centro storico. L’ “uomo nuovo”, che il fascismo si propone di forgiare, assume i tratti del cittadino romano, mentre il regime di Mussolini si vota a ripetere le gesta della Roma imperiale. Un obbiettivo che il fascismo pensa di aver raggiunto con la conquista dell’Etiopia, quando il mito della Roma imperiale sembra trasformarsi in realtà.

Bulli e pupe

Un viaggio attraverso l’Italia del dopo guerra, quando i giovani che furono testimoni impotenti degli orrori del conflitto iniziarono a pianificare un nuovo futuro, pieno di speranza ma anche con molte contraddizioni. Un viaggio ripercorso in “Bulli e pupe”, il documentario di Steve Della Casa e Chiara Ronchini in onda su Rai Storia mercoledì 22 settembre alle 21.10.

La guerra segreta. La spia perfetta

Da quattro anni durante la Seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna conduce una battaglia segreta dietro le linee nemiche in Francia. Al centro di questa battaglia vi è una donna, Vera Atkins. È lei la protagonista di “La guerra segreta” in onda mercoledì 22 settembre alle 22.25 su Rai Storia.

Abile, meticolosa e motivata. Atkins è la spia perfetta: gestisce una forza speciale di combattenti segreti, agenti segreti inglesi di sesso femminile. Attraverso il sabotaggio e la resistenza creano scompiglio dietro le linee nemiche. Quando alla fine della guerra molte di loro non tornano, Vera Atkins intraprende una missione per trovarle. Le rintraccia e corrompe i nazisti che avevano fatto loro del male: Vera Atkins diventa un’eroina nazionale.

GIOVEDI’ 23/09/2021

Passato e Presente. Salvo D’acquisto

Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, l’esercito tedesco occupa il territorio italiano, mentre le nostre forze armate si disgregano. I Carabinieri sono tra i pochi militari che rimangono al loro posto, in virtù delle funzioni di polizia che devono svolgere e grazie alla loro presenza capillare sul territorio. In quei giorni concitati, a Torrimpietra, una località a 30 chilometri da Roma, un’esplosione causata incidentalmente da un gruppo di paracadutisti tedeschi durante un’ispezione, viene fatta passare per un attentato. I tedeschi rastrellano per rappresaglia 22 civili, destinandoli alla fucilazione. Il vicebrigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, di stanza in caserma, si autoaccusa dell’atto e sacrifica la propria vita per salvare quella degli ostaggi. Medaglia d’oro al valor militare, Salvo D’Acquisto diventa il simbolo della dedizione e dello spirito di sacrificio dell’Arma. Un personaggio raccontato dalla professoressa Isabella Insolvibile, ospite di Paolo Mieli nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda giovedì 23 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle ore 20.30 su Rai Storia. Il gesto di Salvo D’Acquisto non rimarrà isolato. Durante i venti mesi di occupazione tedesca, infatti, altri carabinieri daranno la vita per proteggere le popolazioni civili, oppure supporteranno la Resistenza e la lotta di liberazione.

a.C.d.C.

1590-1643 Per la fede e per il trono. Alle origini dell’Europa moderna– L’amore, non la guerra

Dal 1594 Enrico IV è finalmente il legittimo re di Francia, e può dedicare le sue energie a risollevare un regno devastato da trent’anni di guerra civile, incoraggiando la produzione interna, agevolando i commerci e rinnovando le vie di comunicazione. Per evitare altri conflitti, con l’editto di Nantes, Enrico IV riconosce ogni francese, quale che sia la sua religione, come suddito fedele del regno. Enrico ha bisogno di un erede al trono, e dopo la morte della sua favorita, Gabrielle d’Estrées, accetta di sposare Maria de’ Medici, che darà alla luce Luigi XIII. Una scelta che sicuramente predilige l’amore alla guerra e che sarà ripercorsa dal professor Alessandro Barbero nel nuovo appuntamento con “a.C.d.C. 1590-1643 Per la fede e per il trono. Alle origini dell’Europa moderna”, in onda in prima visione giovedì 23 settembre alle ore 21.10 su Rai Storia.

a.C.d.C.

La via della seta. Dall’oscurità alla luce.

Sulla Via della Seta, oltre alle merci o nuove sementi che trasformeranno l’agricoltura, viaggiano anche epidemie contagiose e micidiali. Nel secondo episodio di “La via della seta”, introdotto dal professor Alessandro Barbero e in onda giovedì 23 settembre alle 22.10 su Rai Storia, si parte da uno studio tanto singolare quanto illuminante sulla la trasmissione dei batteri e delle malattie, che tanta parte hanno nella vita e nello sviluppo delle società. Negli scavi di un remoto avamposto sulla Via della seta, attivissimo durante la dinastia Han, sono stati rivenuti gli equivalenti della nostra carta igienica e nei residui ancora ben presenti, viene trovato un verme patogeno del fegato che sarebbe dovuto essere migliaia di km più ad Est. Altri studi, nei cimiteri europei sembrano aver dimostrato che la peste nera si sia originata nel centro dell’Asia. Ne seguiamo così lo sviluppo in Europa, indagandone le conseguenze sulla popolazione, ridotta di circa un terzo, e sulla “nascita di una classe media” che darà nuovo impulso al traffico di spezie con l’Oriente.

VENERDI’ 24/09/2021

Passato e presente. Ambrogio e gli imperatori

Ambrogio è il traghettatore che, nel IV secolo d.C., trasporta il mondo classico che si sta dissolvendo in una nuova epoca, quella in cui si afferma la società cristiana. In questo percorso emerge lo scontro tra potere religioso e potere politico, uno scontro destinato a durare secoli. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Rita Lizzi nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda venerdì 24 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ambrogio nasce in una nobile famiglia romana di fede cristiana. L’imperatore Valentiniano lo nomina governatore di Milano, dove, nel 374, conquistato dalla sua onestà, il popolo lo acclama vescovo. Ambrogio vescovo diventa il difensore dei cattolici. Contrasta i culti pagani e il nuovo imperatore Graziano. Difende le sue chiese e la sua comunità dall’imperatrice Giustina, che appoggia gli eretici ariani. Con l’imperatore Teodosio raggiunge infine il suo obiettivo: il trionfo del cristianesimo nell’impero e la supremazia della Chiesa sullo Stato.

1940: Italia in guerra. La dichiarazione

Il 10 giugno del 1940 è una data fatidica della nostra storia nel Novecento: l’Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna ed entra nel secondo conflitto mondiale. La serie in tre puntate di Rai Cultura, in onda a partire da venerdì 24 settembre alle 21.10 su Rai storia, si propone di ripercorrere le vicende politiche e belliche che dal Patto d’Acciaio con la Germania del maggio 1939, arrivando fino alla disastrosa la guerra combattuta contro la Grecia tra la fine del 1940 e l’inizio del 1941. Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, le preziose Teche Rai e i contributi di importanti storici italiani e stranieri. La prima puntata si occupa delle relazioni tra Italia e Germania prima e dopo l’inizio della guerra – come l’invasione tedesca della Polonia, del 1° settembre 1939 -, della “strana guerra” (sui fronti non si combatte per molti mesi) e del cosiddetto periodo di “non belligeranza” del nostro Paese. Questo si conclude, dopo alterne e complicate vicende politico-diplomatiche, il 10 giugno 1940 con la famosa “ora delle decisioni irrevocabili”, quella della Dichiarazione di guerra di Mussolini, da Palazzo Venezia a Roma, contro le “democrazie plutocratiche” di Francia e Gran Bretagna. In una “guerra totale”, per terra, mare e cielo, che coinvolgerà anche le città e i civili, l’Italia si è schierata a fianco del Terzo Reich, ma intende perseguire una “guerra parallela” rispetto a quella della Germania.

14-’18: la grande guerra cento anni dopo. La guerra è finita

Il 18 gennaio 1919, nella reggia di Versailles presso Parigi, ha inizio la conferenza di pace. Con il crollo di quattro imperi (tedesco, austriaco, russo e turco) si tratta di ridisegnare la carta politica dell’Europa.Su 65 milioni di uomini mobilitati, quasi 9 milioni hanno perso la vita e altri 6 milioni sono rimasti mutilati, un’intera generazione, quella dei nati nell’ultimo ventennio dell’800, letteralmente decimata. Una storia raccontata da “’14-’18: la grande guerra cento anni dopo”, in onda venerdì 24 settembre alle 22.10 su Rai Storia.

La guerra era stata la più grande esperienza di massa mai vissuta fin allora nella storia dell’umanità e aveva agito come un potentissimo acceleratore dei fenomeni sociali. Il mondo era cambiato.

SABATO 25/09/2021

Passato e presente. Marco Aurelio l’imperatore filosofo

Con l’imperatore Marco Aurelio, nel 161 d.C., la filosofia stoica sale al governo dell’Impero Romano. Marco Aurelio abbraccia lo stoicismo già in gioventù e ne segue i precetti. Come afferma nella sua raccolta di pensieri, i “Colloqui con se stesso”, il dovere, la disciplina interiore e il distacco dalle cose materiali ispirano ogni sua azione, sia come uomo che come capo di Stato. E’ richiamandosi a questi principi che affronta l’ascesa al trono imperiale e le tante difficoltà che lo incontra durante il regno, come la peste Antonina e le campagne militari contro i Parti, in Oriente, e contro le popolazioni germaniche ribelli al Nord: i Quadi e i Marcomanni. A Marco Aurelio, l’imperatore filosofo è dedicato l’appuntamento con “Passato e presente” in onda sabato 25 settembre alle ore 20:30 su Rai Storia. In studio con Paolo Mieli il professor Livio Zerbini.

Cinema Italia. Un marito per Anna Zaccheo

Le disavventure della bella Anna Zaccheo nella pellicola di Giuseppe De Santis, sceneggiata dallo stesso De Santis, da Alfredo Giannetti, Salvatore Laurani, Elio Petri, Gianni Puccini, Cesare Zavattini: è “Un marito per Anna Zaccheo” in onda sabato 25 settembre alle ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Tra gli interpreti, Silvana Pampanini, Amedeo Nazzari, Massimo Girotti.

Anna, una bellissima ragazza, attira l’attenzione di un giovane marinaio: i due si innamorano e decidono di fidanzarsi. La giovane, in attesa del ritorno del novello fidanzato partito per un viaggio in mare, si mette alla ricerca di un impiego per potersi pagare il corredo. Troverà lavoro come modella in uno studio fotografico. E proprio da qui che si innesca la catena di eventi che la porteranno a vivere momenti molto difficili.

Documentari d’autore. Le “Molecole” di Andrea Segre

Tra il 22 febbraio e il 30 marzo 2020, Andrea Segre è rimasto bloccato a Venezia, città del padre e solo in parte anche sua, dove stava lavorando a due progetti di teatro e di cinema sulle grandi ferite della città: il turismo e l'acqua alta. Il Covid ha svuotato Venezia, riconsegnandola alla sua natura e alla sua storia, e in qualche modo anche a lui. Il regista, in quei giorni, ha raccolto storie e appunti visivi, che hanno scavato a fondo più di quanto pensasse. “Molecole” andrà in onda per il ciclo “Documentari d’autore” sabato 25 settembre in prima visione alle 22.50 su Rai Storia.


 

 

 
 
 

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