L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Bach e Hindemith per i Ritratti incrociati OPV

grandi interpreti per nuove occasioni di ascolto in omaggio a Messinis e Abbado

Con Ritratti incrociati OPV presenta la prima esecuzione integrale dei Concerti brandeburghesi di Bach e delle Kammermusiken di Hindemith mai realizzata in soli due giorni.

Una sfida che richiamerà a Padova alcuni tra i più apprezzati musicisti italiani, prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e del Teatro alla Scala di Milano, con Daniele Orlando violino solista e concertatore, per la direzione di Marco Angius.

Il progetto riprende l’impresa di Claudio Abbado, in omaggio al musicologo veneziano Mario Messinis.

Giovedì 2 e venerdì 3 dicembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium Pollini di Padova, l’Orchestra di Padova e del Veneto si misurerà con un doppio appuntamento esclusivo volto a sancire il definitivo completamento del programma di recupero dei concerti della 55a Stagione, slittati a causa dell’emergenza sanitaria.

Con il titolo Ritratti incrociati OPV proporrà la prima esecuzione integrale dei Concerti brandeburghesi di Bach e delle Kammermusiken di Hindemith mai realizzata in soli due giorni. Una sfida che porterà a Padova alcuni tra i più importanti e apprezzati musicisti italiani, nonché prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con Daniele Orlando violino solista e concertatore, per la direzione di Marco Angius.

«L’idea di un’integrale simultanea dei Concerti brandeburghesi e delle Kammermusiken è stata uno dei primi progetti immaginati appena approdato all’Orchestra di Padova e del Veneto – sottolinea Marco Angius, Direttore musicale e artistico OPV. Dato che il covid ne ha impedito la realizzazione lo scorso anno, presentiamo ora questo ambizioso progetto a conclusione dello spericolato recupero di fine Stagione. Spericolato e spavaldo: in un’epoca come questa, proporre una doppia integrale in due serate presuppone una certa dose di coraggio, diciamo pure sfrontatezza, sia nei confronti del pubblico che dei musicisti chiamati a parteciparvi, con i numerosi solisti e le eccellenze di orchestre sinfoniche italiane.

Tredici concerti divisi in due serate, sette nella prima e sei nella seconda, che alternano più che dei brani, dei modelli di composizione musicale di cui i sei Brandeburghesi rappresentano per così dire il prototipo concettuale. La musica di Hindemith, come due secoli prima quella di Bach, esalta le caratteristiche strumentali e virtuosistiche degli interpreti in una chiave cameristica affatto nuova per quegli anni. Un’operazione che rinnova ed estremizza l’impresa di Claudio Abbado che nel 1961 propose all’Angelicum di Milano la stessa formula, sebbene diluita in tre concerti nell’arco di due mesi».

Giovedì 2 dicembre i Concerti brandeburghesi di Bach n. 2, 5 e 6 si intrecceranno alle Kammermusiken di Hindemith n. 4, 5, 6 e 7. Per i capolavori di Bach si riuniranno sul palco del Pollini Giampaolo Pretto, già Primo flauto all’OSN RAI, Giampietro Rosato, clavicembalista dell’Ensemble barocco Sonatori de la Gioiosa Marca, Tommaso Rossi al flauto dolce, fondatore dell’Ensemble Dissonanzen, Roberto Rigo, Prima tromba de I Solisti Veneti, e Paolo Brunello, Primo oboe OPV; mentre per i lavori di Hindemith l’Orchestra di Padova e del Veneto si unirà alla viola d’amore Simonide Braconi, Prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Roberto Ranfaldi, violino di spalla all’OSN RAI, Ula Ulijona, Prima viola OSN RAI, e Francesco di Lernia, tra i più affermati organisti italiani sul piano internazionale.

Venerdì 3 dicembre sarà la volta dei Concerti brandeburghesi n. 1, 3 e 4, che vedrà Tommaso Rossi e Alessandro De Carolis al flauto dolce; per le Kammermusiken n. 1, 2 e 3 l’OPV si unirà alla violoncellista Silva Chiesa, artista da sempre impegnata al rilancio del repertorio solistico del Novecento italiano, e Ciro Longobardi, pianista dell'Ensemble Prometeo di Parma.

Nel 1721 Bach dedicò sei Concerti “con diversi strumenti” al Margravio del Brandeburgo in una forma talmente innovativa da sfuggire alle categorie tradizionali del genere in voga nel Settecento. Due secoli più tardi, tra il 1921 e il 1927, il compositore tedesco Paul Hindemith elaborò la serie delle Kammermusiken, sei composizioni incentrate sul rapporto tra il “solo” e il “tutti” degli strumenti, secondo una forma concertante che richiama quella di Bach. Oggi, esattamente a trecento anni di distanza dalla composizione dei capolavori di Bach, e a un secolo da quella della raccolta di Hindemith, OPV proporrà un’inedita visione di insieme di queste opere straordinarie all’interno di una nuova e irripetibile occasione di ascolto e approfondimento musicale.

Con Ritratti incrociati l’Orchestra di Padova e del Veneto intende rinnovare ed estremizzare l’impresa di Claudio Abbado, tra i più grandi direttori d’orchestra del Novecento, che nel 1961 affrontò a Milano la stessa sfida in tre diversi concerti distribuiti nell’arco di due mesi. Il progetto si tradurrà inoltre in un sentito omaggio a Mario Messinis a un anno dalla morte del grande musicologo, critico e organizzatore musicale veneziano.

Oltre a Padova, Ritratti incrociati approderà al Teatro Verdi Pordenone martedì 14 e mercoledì 15 dicembre nell’ambito del Premio Pordenone Musica e alla luce del proficuo rapporto di collaborazione instaurato negli ultimi anni.

INFORMAZIONI

I concerti sono inseriti nel programma di recupero della 55a Stagione concertistica OPV – Ciclo completo serie verde (2 dicembre) e serie blu (3 dicembre), e vedono il sostegno di Comune di Padova, della Regione del Veneto e del Ministero della Cultura.

BIGLIETTI:

I biglietti saranno acquistabili online sul sito www.opvorchestra.it o direttamente alla biglietteria dell’Auditorium Pollini la sera stessa del concerto a partire dalle ore 20:00.

Intero € 25

Ridotto € 20 (OPVCARD e Associazione Amici dell'Orchestra di Padova e del Veneto)

Ridotto Under 35 € 8.00


 

 

 
 
 

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