L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Riccardo Chailly dirige Lucia di Lammermoor

in Teatro e su Rai 5

Dal 13 aprile in scena l’allestimento di Yannis Kokkos pensato per l’inaugurazione della Stagione 2020/2021, con Lisette Oropesa e Juan Diego Flórez protagonisti.

La prima del 13 aprile sarà trasmessa in diretta/differita su Rai 5 dalle 21:15 e in diretta da Rai Radio 3.

Restano pochissimi posti disponibili per le otto rappresentazioni di Lucia di Lammermoor (dal 13 aprile al 5 maggio) diretta dal Maestro Riccardo Chailly nella nuova produzione con regia, scene e costumi di Yannis Kokkos e nelle parti principali Lisette Oropesa, Juan Diego Flórez, Boris Pinkhasovich, Leonardo Cortellazzi e Michele Pertusi (in alternanza con Carlo Lepore). L’allestimento, creato per inaugurare la Stagione 2020/2021 e rinviato a causa della pandemia, avrebbe segnato il ritorno al 7 dicembre di un’opera di Gaetano Donizetti: l’ultima volta risale al 1967 con lo stesso titolo diretto da Claudio Abbado e interpretato da Renata Scotto. Per Chailly si tratta del secondo titolo di Donizetti alla Scala dopo il Don Pasquale del 2018, e del primo impegno operistico del 2023. In campo sinfonico il Direttore Musicale ha diretto per la Stagione Sinfonica e per la Filarmonica due concerti nel mese di gennaio dedicati a Prokof’ev e Čajkovskij, mentre è altissima l’attesa per i nuovi appuntamenti di maggio: dal 18 la Sinfonia n° 8 di Mahler per la Sinfonica e il 22 una serata brahmsiana con Hilary Hahn.

La partitura donizettiana sarà eseguita nella sua interezza secondo l’edizione critica di Gabriele Dotto e Roger Parker. Composta tra aprile e luglio del 1835, l’opera andò in scena al Teatro di San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835. Insieme all’unanime successo e alla diffusione universale arrivarono anche i tagli e le manomissioni: la più celebre è la sostituzione dell’intervento dell’armonica a bicchieri previsto da Donizetti nella scena della pazzia con la cadenza accompagnata dal flauto (originata da una sostituzione d’emergenza alla prima, e oggetto poi di varianti tra le quali ha prevalso quella introdotta nel 1889 per Nellie Melba a Parigi). Ripristinare questa versione, spiega Riccardo Chailly a Elisabetta Fava nel numero di maggio della Rivista della Scala, “è una scelta scomoda; ma va recuperata senza ombra di dubbio, perché è l’unica che davvero restituisce il mondo della follia, l’instabilità nervosa e mentale; e va lasciata sola, senza alcun raddoppio: lei e la voce di Lucia, a vibrare da sole, nel vuoto”. (L’armonica a bicchieri è stata ripristinata per la prima volta alla Scala nel 2006, direttore Roberto Abbado). Ancor più incisivi sulla fisionomia dell’opera sono i tagli che hanno via via alterato i rapporti tra i personaggi. Spiega ancora Chailly: “tutta questa partitura è attenta alla drammaturgia: la parte di Raimondo è proprio pensata in questo senso; la nostra edizione ripristina nella sua integrità la scena iniziale del II atto (“Cedi, cedi”), che è fondamentale per scolpire l’azione e muovere il dramma”. La riapertura di questa scena si inscrive nel complessivo ripristino della drammaturgia dell’opera che secondo l’originaria impostazione di Donizetti e Cammarano attribuisce un maggior peso al baritono e soprattutto al basso, che i tagli di tradizione riducono a poco più che un comprimario.

Yannis Kokkos ha debuttato alla Scala nel 1986 come scenografo di Antoine Vitez per Pelléas et Mélisande diretto da Claudio Abbado ed è tornato da regista con due memorabili inaugurazioni di stagione dirette da Riccardo Muti (Götterdämmerung nel 1998 e Iphigénie en Tauride nel 2002) oltre che con Der fliegende Holländer con Rozhdesvenskij e Assassinio nella cattedrale con Renzetti nel 2009. Kokkos racconta la sua visione in un’intervista a Luca Baccolini per la rivista scaligera: “La follia è la memoria di Lucia che affiora tutta all’improvviso. Tutte le opere sono memorie di cose passate. In questo, Lucia è un frammento di memoria eterna, e come tale va animato con gesti memorabili. Ho piacere che ci sia Lisette Oropesa, grande cantante ma pure grande attrice: con lei è garantita non solo l’emozione musicale, ma anche quella teatrale. In questo titolo l’elemento fantasmatico è centrale, ma i personaggi non sono necessariamente inquadrabili in buoni e cattivi. Enrico è senza dubbio un manipolatore, ma anche lui ha un suo lato fragile, senza contare la passione per la sorella, al limite dell’incestuoso. Tutti quanti si muovono in una società senza valori, basata sul tradimento”.

Gli appuntamenti

Tutte le rappresentazioni saranno precedute, a un’ora dall’inizio, da una presentazione nel Ridotto dei Palchi a cura di Claudio Toscani, professore associato di Storia del melodramma e di Filologia musicale all’Università degli Studi di Milano.

La rappresentazione del 13 aprile sarà trasmessa in diretta da Rai Radio 3 e in diretta/differita su Rai 5 dalle 21:15.

Lucia di Lammermoor alla Scala

Esempio non frequentissimo di melodramma che non è mai uscito dal repertorio nel corso dei suoi 180 anni di vita e che ha conosciuto un successo strepitoso fin dalla prima esecuzione napoletana del 1835, Lucia di Lammermoor viene rappresentata alla Scala nel corso dell’Ottocento per ben 106 volte – degne di nota soprattutto nel 1893-94 le recite con Nelly Melba, alla quale si deve l’introduzione della grande cadenza per voce e flauto nella scena della pazzia – per conoscere poi un oblio che dura quasi trent’anni, fino al recupero voluto da Toscanini nel 1922. Da quel momento fino al 1928 protagonisti applauditissimi sono Toti Dal Monte e Aureliano Pertile: la prima incarna alla perfezione la tipologia vocale del soprano di coloratura che si era andata nel corso del tempo ad identificare con il ruolo di Lucia, mentre il secondo, prediletto dal grande direttore, dà vita a un Edgardo che costituirà un esempio per le generazioni successive. Di enorme impatto fu la Lucia di Maria Callas (1954) che sovrappone alle caratteristiche originali e di tradizione del personaggio una visione del tutto antitetica dove anche una vocalità essenzialmente fuori luogo diventa funzionale a una interpretazione che si impone in maniera carismatica, complice il supporto direttoriale e registico di un Karajan, anch’egli contro corrente nel difendere a spada tratta il migliore Donizetti. Renata Scotto è Lucia nel 1967.A lei si alternano Margherita Rinaldi, Maria Luisa Cioni e Anna Moffo, con un giovane Claudio Abbado sul podio. Altra protagonista di spicco per virtuosismo e presenza scenica sarà Beverly Sills nel 1970, mentre la Lucia degli anni Ottanta sarà Luciana Serra con l’Edgardo di Luciano Pavarotti. L’allestimento di Pier’Alli (2006) è particolarmente notevole per l’approdo alla nuova edizione critica preparata da Gabriele Dotto e Roger Parker per Ricordi. La novità più appariscente consiste nell’impiego dell’armonica a vetro (o “armonico a bicchieri” ossia la glass harmonica utilizzata anche da Mozart e Haydn) al posto del flauto nella scena della pazzia.

Luca Chierici

13, 16, 20, 23, 26, 29 aprile; 2, 5 maggio 2023

LUCIA DI LAMMERMOOR

Dramma tragico in tre atti

Libretto di Salvadore Cammarano

Musica di GAETANO DONIZETTI

(Edizione critica a cura di Gabriele Dotto e Roger Parker; Editore Casa Ricordi, Milano)

Nuova produzione Teatro alla Scala

Direttore RICCARDO CHAILLY

Regia, scene e costumi YANNIS KOKKOS

Luci VINICIO CHELI

Video ERIC DURANTEAU

Collaboratrice del regista e drammaturga ANNE BLANCARD

Personaggi e interpreti

Lucia Lisette Oropesa

Edgardo Juan Diego Flórez

Enrico Boris Pinkhasovich

Arturo Leonardo Cortellazzi

Raimondo Michele Pertusi(13, 16, 29 aprile, 2 e 5 maggio)

Carlo Lepore(20, 23, 26 aprile)

Alisa Valentina Pluzhnikova*

Normanno Giorgio Misseri

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Maestro del Coro Alberto Malazzi

*Allieva Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala

Date:

Giovedì 13 aprile 2023 ore 20 ~ abbonam. Prime Opera

Domenica 16 aprile 2023 ore 20 ~ turno G Under30 e 30/35

Giovedì 20 aprile 2023 ore 20 ~ turno A

Domenica 23 aprile 2023 ore 14.30 ~ turno N

Mercoledì 26 aprile 2023 ore 20 ~ turno B

Sabato 29 aprile 2023 ore 20 ~ fuori abbonamento

Martedì 2 maggio 2023 ore 20 ~ turno C

Venerdì 5 maggio 2023 ore 20 ~ turno D

Prezzi: da 250 a 30 euro più prevendita

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org


 

 

 
 
 

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