L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La Storia in tv

DOMENICA 25/06/2023

Passato e presente – Dom Franzoni, l’abate ribelle

Dom Giovanni Franzoni è stato tra i più giovani padri conciliari italiani. Una figura analizzata da Paolo Mieli con il professor Alberto Melloni e tre giovani storici a “Passato e Presente”, in onda domenica 25 giugno alle 20.30 su Rai Storia. A 35 anni Dom Franzoni è già abate dell’abazia di San Paolo fuori le mura a Roma. Il Papa Paolo VI lo tiene in gran conto. Poi tutto cambia. Nel corso degli anni l’abate radicalizza le sue posizioni fino ad avvicinarsi al partito comunista. Dimissioni da abate, sospensione a divinis, riduzione allo stato laicale. La parabola del monaco benedettino don Giovanni Franzoni è una storia affascinante e amara, che interseca la storia del cattolicesimo italiano post-conciliare con la storia politica italiana, specie nel clima rovente degli anni Settanta. 

Binario cinema. Red Dust

Sud Africa, anni Novanta. L'avvocata Sarah Barcant investiga sulle violenze subite dal suo assistito Alex Mpondo, brutalmente torturato negli anni dell'apartheid. Regia di Tom Hooper, con Hilary Swank, Chiwetel Ejiofor, dal romanzo "Polvere rossa" di Gillian Slovo, il film “Red dust” andrà in onda per il ciclo “Binario cinema” domenica 25 giugno alle 21.10 su Rai Storia.

LUNEDI’ 26/06/2023

Passato e presente. L’imperatore Domiziano

Nel 69 d.C. dopo la guerra civile succeduta alla morte di Nerone, diventa imperatore Tito Flavio Vespasiano, esponente di una gens di origine equestre. Vespasiano inizia una nuova dinastia, quella dei Flavi, il cui epigono è Domiziano il quale regna 15 anni, dall'81 fino al 96 d. C. Il suo regno si distingue per due caratteristiche principali: la ripresa di una politica d' espansione ai confini dell'Impero e il tentativo di instaurare la monarchia assoluta. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Umberto Roberto nell’appuntamento con Passato e presente in onda lunedì 26 giugno alle ore 13.15 su Rai3 e alle ore 20.30 su Rai Storia.

Italia. Viaggio nella bellezza
Come un fulmine nell’acqua: i bronzi di San Casciano dei Bagni

Un borgo di pietra immerso nella campagna toscana. Una comunità che vive in simbiosi con le sue acque termali. E una sensazionale scoperta archeologica che sta facendo il giro del mondo. San Casciano dei Bagni e il suo santuario ritrovato. In esclusiva, il racconto dei bronzi emersi dal fango di una vasca sacra. Non capolavori dell’arte antica ma documenti emozionanti di una storia lontana che ci parla di salute, speranza, cura, religiosità e convivenza. In concomitanza con l’eccezionale mostra allestita al Quirinale, “Italia. Viaggio nella bellezza” presenta, in prima visione, “Come un fulmine nell’acqua: i bronzi di San Casciano dei Bagni”, in onda lunedì 26 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Storia delle nostre città: Trento

Una città universitaria prospera e cosmopolita che conserva un fascino architettonico che si addice alla sua importanza storica: è Trento la protagonista di “Storia delle nostre città”, la serie di Rai Cultura che spiega l’evoluzione delle nostre città nel corso dei secoli in onda lunedì 26 giugno alle 22.10 su Rai Storia. A Trento, dal 1545 al 1563, la Chiesa cattolica fu completamente ridefinita nel Concilio e da Trento prese il via la Controriforma che dopo lo scisma protestante riuscì a riportare tra le braccia del cattolicesimo milioni di fedeli. Per lungo tempo, inoltre, la città fu uno dei pochi principati ecclesiastici in Italia, poi passò sotto il dominio francese e austriaco prima di essere ricongiunta all’Italia in seguito alla Prima Guerra Mondiale.

MARTEDI’ 27/06/2023

Passato e Presente. Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio, detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. A 16 anni sposa con un matrimonio riparatore un impiegato dell’azienda del padre che l’ha violentata e dal quale avrà un figlio. Una vicenda dolorosa, che sarà oggetto del suo primo romanzo, “Una donna”. Sceglierà poi di lasciare la famiglia nel 1902 per trasferirsi a Roma e seguire i suoi ideali, con un impegno che non si limita alla scrittura, ma si concretizza in battaglie per l’emancipazione femminile e a sostegno dei più deboli. A “Passato e Presente”, in onda martedì 27 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Alessandra Tarquini. 
La sua figura è nota anche per le tormentate relazioni con alcuni personaggi in vista dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Donna combattiva e dalle grandi passioni, nel 1925, Sibilla Aleramo firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti, ma tre anni dopo passa ad appoggiare il fascismo, scrivendo sui giornali di regime. Nel 1943 rifiuta di trasferirsi a Salò e nel dopoguerra si iscrive al Partito Comunista, con il quale collabora attivamente, prestando la sua penna al quotidiano l’Unità fino alla morte, il 13 gennaio 1960. 

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità
Josephine – Napoleone, amore mio

Joséphine de Beauharnais, prima moglie di Napoleone, fu incoronata imperatrice all'età di 41 anni e poi ripudiata perché non gli diede un erede. E’ lei a chiudere Josephine chiude la prima stagione di “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, con Giorgio Zanchini, in onda martedì 27 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Nata nel 1763 da una ricca famiglia di coloni martinicani, Marie-Josèphe-Rose de Tascher de La Pagerie sposò all'età di 16 anni il visconte Alexandre de Beauharnais. Da questa infelice unione nascono due figli, Eugène e Hortense. Nel 1794 la coppia fu imprigionata nelle carceri rivoluzionarie. Mentre Alexandre fu ghigliottinato a luglio, Rose fu salvata dalla caduta di Robespierre. La sua grande bellezza e i suoi abiti aprirono presto alla vedova le porte dei salotti dell'alta società e, nel 1796, "la Belle Créole" sposò in seconde nozze Napoleone Bonaparte, che cedette al suo fascino, alla sua intelligenza e alla sua fantasia.

L’ostetrica di Auschwitz

Nel 1943 Stanisława Leszczyńska viene arrestata dalla Gestapo per aver aiutato i prigionieri del ghetto di Łódź e mandata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau insieme ai suoi tre figli. Lì lavora come levatrice in condizioni disumane, fin quasi all'esaurimento. I bimbi appena nati dovevano essere soppressi per ordine del dottor Mengele, ma Stanisława si rifiuta di farlo, rischiando la vita. Una donna alla quale la nipote Maria Stachurska ha dedicato il docufilm “L’ostetrica di Auschwitz” che Rai Storia propone martedì 27 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Tra il 1943 e il 1945, Stanisława dà assistenza a 3000 partorienti senza perdere nemmeno un bambino, nonostante il destino che avrebbe atteso moltissimi di loro, tra violenze, freddo e fame. Ma alcune centinaia, grazie alle caratteristiche somatiche “ariane” - ad esempio gli occhi azzurri – finiscono in orfanotrofio per essere adottati da coppie tedesche senza figli. E in molti casi – adottando uno stratagemma - Stanisława riesce a far sì che le madri possano poi risalire a loro, dopo la liberazione dal campo.

MERCOLEDI’ 28/06/2023

Passato e presente. Italo Balbo, il fascista scomodo

Italo Balbo, classe 1896, originario di Quartesana, in provincia di Ferrara, agli inizi degli anni ’20 aderisce al fascismo e diventa un sostenitore dello squadrismo e dell’olio di ricino. A Milano conosce Mussolini e conquista la sua fiducia, al punto da essere nominato quadrumviro della Marcia su Roma e membro del Gran Consiglio del Fascismo. Presto, però, la fiducia del Duce si tramuta in timore a causa della personalità ingombrante ed esuberante di Balbo. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda mercoledì 28 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia Paolo Mieli e il professor Mauro Canali ripercorrono la parabola della vita di Italo Balbo dal 1923, quando viene indicato  da “La Voce repubblicana” come il mandante dell’omicidio di don Minzoni, ed è costretto a dimettersi da Comandante della Milizia, passando per le celebri trasvolate atlantiche, fino alla nomina a Governatore della Libia, con la quale Mussolini allontana da Roma un gerarca diventato troppo celebre. In Libia, Balbo si occupa di politiche inclusive nei confronti degli arabi, libera i prigionieri dai campi di concentramento, fa arrivare i coloni italiani, valorizza i siti archeologici come Leptis Magna e fa costruire la Litoranea che collega l’Egitto alla Tunisia: la via Balbia. Contrario alle leggi razziali e all’alleanza con la Germania, quando l’Italia entra in guerra Balbo rientra nei ranghi e si prepara a fronteggiare gli Inglesi. Pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, il 28 giugno del 1940 l’aereo su cui si trova Balbo viene abbattuto dalla contraerea italiana per una serie di tragici errori. Dopo la morte Balbo entra in un cono d’ombra e, dopo essere stato sepolto in Libia, il suo corpo viene riportato a Orbetello, dove tutto era cominciato, insieme ai suoi Atlantici.

Il segno delle donne. Margherita Sarfatti

Sei donne italiane vissute a cavallo tra ‘800 e ‘900 che hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale, politica e sociale del nostro Paese. Personalità e storie che, tra vita pubblica e privata, rivivono in “Il Segno delle Donne”, una coproduzione originale Rai Storia – Anele, che Rai Cultura propone mercoledì 28 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Una serie docu-fiction che fa riemergere i caratteri e le personalità delle sei protagoniste attraverso i “faccia a faccia” tra la storica e critica d’arte Rachele Ferrario e sei attrici che danno loro voce e volto.
Nella prima puntata Sonia Bergamasco impersona Margherita Sarfatti, primo critico d’arte donna in Europa, scrittrice e giornalista legata sentimentalmente a Mussolini, mentre Eleonora Giovanardi nel ruolo di Ondina Valla, prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, a Berlino nel 1936. Monica Nappo, invece, veste i panni di Adele Faccio, attivista politica impegnata sul fronte dei diritti delle donne e nella battaglia per la legge sull’aborto; e Matilde Gioli è l’attrice teatrale e cinematografica Vera Vergani, tra le più importanti del suo tempo, che si è distinta per la sua recitazione semplice e spontanea. E ancora, Anita Zagaria è Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari; e Pamela Villoresi dà il volto a Lalla Romano, tra le figure più significative del Novecento letterario italiano.

Nella prima puntata, intervengono Magalì Sarfatti Larson, nipote di Margherita Sarfatti; Francesca Barbi Marinetti, critico d’arte e nipote di Filippo Tommaso Marinetti; Gabriella Belli, storica dell’arte; Stefano Folli, giornalista; Monica Cioli, storica; Ippolita Gaetani, nipote di Margherita Sarfatti; Emilio Gentile, storico. 

1939-1945. La Seconda guerra mondiale. Bombardare l’Inghilterra

Nell’estate del 1940 Hitler è oramai il padrone incontrastato di mezza Europa, ma c’è ancora un Paese che non ha nessuna intenzione di arrendersi al nazifascismo: la Gran Bretagna. La grande isola sarà sottoposta a massicci bombardamenti, ma saprà resistere. Per gli inglesi la “Battaglia d’Inghilterra” sarà una storica vittoria. Sono gli eventi al di “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda mercoledì 28 giugno alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli e narrata da Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

GIOVEDI’ 29/06/2023

Passato e Presente: San Paolo e la Chiesa

Paolo di Tarso, ebreo convertito al Cristianesimo, non ha mai personalmente conosciuto Gesù di Nazareth, ma è stato il suo più instancabile missionario. Un personaggio ricordato dal professor Alberto Melloni e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 29 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Paolo non ha esitato a scontrarsi, nel corso del Concilio di Gerusalemme, con gli apostoli più vicini a Gesù, Giacomo e Pietro. Ha ribadito l’universalità del messaggio di Cristo, svincolandolo dal rispetto della legge mosaica. Con i suoi scritti ha contribuito, in maniera decisiva, a diffondere il Cristianesimo per tutto l’Impero Romano, tanto che qualcuno lo ritiene il vero fondatore di questa religione. Paolo troverà la morte a Roma, durante le persecuzioni dell’imperatore Nerone, ma il suo pensiero teologico, che è anche alla base della riforma Protestante, fa discutere e riflettere ancora oggi. 

a.C.d.C.
Il cavallo di Troia, sulle tracce di un mito

Una delle leggende più famose di tutti i tempi raccontata alla luce di nuove scoperte: “a.C.d.C.”, in onda giovedì 29 giugno alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, fa rivivere la città e la guerra Troia. Le ricerche di diversi studiosi, archeologi navali ed esperti nel campo dell’ingegneria navale antica, gettano nuova luce su un mito antichissimo: il “cavallo di Troia”. Probabilmente non era realmente un grande cavallo di legno, ma, come alcuni ricercatori ipotizzano, un’imbarcazione fenicia con la prua a forma di testa di cavallo, solitamente usata per trasportare preziosi.

a.C.d.C.
Orient Express. Un treno nella storia

La straordinaria iniziativa che portò, nella seconda metà del XIX secolo, alla “invenzione” del treno più famoso del mondo: l’Orient Express. La fa rivivere, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, “a.C.d.C”, in onda giovedì 29 giugno alle 22.10 su Rai Storia. In un’Europa ancora lacerata da conflitti e diffidenze, l’imprenditore belga Georges Nagelmackers lotta per realizzare una rete di treni notturni che colleghino le principali città europee e per trasformare in realtà il sogno di un convoglio capace di superare tutti i confini e di spalancare le porte dell’Oriente, permettendo ai suoi passeggeri di viaggiare comodi e sicuri verso la modernità. 

VENERDÌ 30/06/2023

Passato e presente
1922, il tramonto dell’Occidente

Nel 1922, superato il burrascoso dopoguerra, l’Europa si avvia lentamente verso la ricostruzione. Il mondo sembra voltare pagina. Un’Europa in parte riconciliata sembra riemergere con gli accordi di Locarno del 1925, dove vincitori e vinti si incontrano per stemperare il conflitto seguito agli accordi di Versailles. Eppure, proprio in questi anni alcuni filosofi e scrittori sono convinti che il mondo occidentale sia stato definitivamente segnato dalla Grande Guerra, che abbia esaurito la sua spinta propulsiva e sia vittima della corruzione dei suoi costumi. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Emilio Gentile a “Passato e Presente”, in onda venerdì 30 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il testo che maggiormente influenzerà le teorie apocalittiche di questo periodo è “Il tramonto dell’Occidente” del filosofo tedesco Oswald Spengler, che sarà ripreso da molti autori degli anni ’20 e ’30. 

e-Archeo. Parchi archeologici - Marzabotto

Alla scoperta dei parchi archeologici d’Italia. È “e-Archeo. Parchi archeologici”, la serie Rai Cultura realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura. Venerdì 30 giugno alle 21.10 su Rai Storia, l'affascinante storia di una grande città etrusca: una storia di arte, cultura e bellezza da vivere e riscoprire viaggiando nel tempo tra le rovine dell'antica Kàinua.

Storie della TV. Gina Lollobrigida e Monica Vitti. Dive diverse

Gina Lollobrigida (1927-2023) e Monica Vitti (1931-2022), due attrici, dive diverse della stessa epoca, che hanno saputo raccontare con intensità e ironia, l’Italia di quegli anni, diventando così icone di modelli femminili differenti e complementari allo stesso tempo. Sono loro le protagoniste del nuovo appuntamento con Storie della TV, le storie della TV italiana, attraverso i personaggi e i programmi che l’hanno resa unica, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi protagonisti e testimoni, in onda venerdì 30 giugno alle 21.20 in prima visione su Rai Storia. Due donne carismatiche, divertenti, profonde che con la loro unicità hanno lasciato una traccia indelebile nella Storia della nostra cultura e anche della nostra televisione. A raccontarle, le testimonianze della giornalista e scrittrice Patrizia Carrano, dell’autore e regista Vito Molinari, del critico cinematografico Maurizio Porro, dell’attore Blas Roca Rey e di Tullio Solenghi.

1941: Italia in guerra. Fuoco nei Balcani

Il 22 giugno 1941 scatta l’Operazione Barbarossa, l’aggressione della Germania nazista all’Unione Sovietica. Sarà il fronte più esteso e sanguinoso di tutta la Seconda guerra mondiale. Mussolini chiede a Hitler di poter inviare un contingente italiano. È convinto che la Germania vincerà rapidamente la guerra ed è spinto da motivi di prestigio. Lo racconta questo episodio de “1941: Italia in guerra” in onda venerdì 30 giugno alle 22.20e su Rai Storia. La decisione del duce è determinata anche da considerazioni di carattere ideologico: partecipare alla “crociata antibolscevica”. Partito il 10 luglio, il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (Csir) viene schierato nell’Ucraina meridionale. A settembre, oltrepassato il fiume Dnepr, passa all’offensiva. Poi, in autunno, le truppe italiane avanzano nella zona industriale del bacino del fiume Donetsk e il 20 ottobre entrano a Stalino. Con l’arrivo dell’inverno, il Csir si attesta su posizioni difensive. Il terribile freddo russo diventa il principale nemico e più di 3.000 soldati vengono colpiti da congelamento. Dall’altra parte dell’oceano, intanto, nel corso del 1941 le relazioni tra Stati Uniti e Giappone precipitano. Il 7 dicembre le forze aeronavali giapponesi attaccano a Pearl Harbor la flotta americana del Pacifico, provocando l’ingresso degli USA nella guerra. Grazie agli interventi degli storici Umberto Gentiloni, Maria Teresa Giusti e Marco Mondini il programma ricostruisce l’attacco tedesco all’Unione Sovietica, le prime fasi della guerra e le vicende del Corpo di spedizione italiano. Il professor Mauro Canali, invece, racconta i preparativi americani alla guerra e il Generale Basilio Di Martino, Capo del Corpo del Genio dell’Aeronautica Militare (2018-2022), ripercorre le operazioni aeree italiane sul fronte orientale. Federica Onelli, dall’Archivio del Ministero degli Esteri, infine, mostra alcuni documenti originali e Nicola Maranesi rilegge le testimonianze dei soldati che hanno partecipato alla campagna di Russia attraverso le pagine dei loro diari.

SABATO 01/07/23

Passato e Presente. L’imperatore Claudio

Tiberio Claudio Druso vive una giovinezza a latere della famiglia imperiale, all’ombra di personaggi amati dal popolo e da Augusto, come suo padre Druso e suo fratello Germanico, le cui glorie militari entusiasmano Roma intera. Ma proprio lui, il candidato più improbabile della dinastia di Augusto, deriso per la sua goffaggine, diventa imperatore all’età di 50 anni, acclamato dai pretoriani che avevano ucciso Caligola. All’imperatore Claudio è dedicato l’appuntamento con “Passato e Presente” in onda sabato 1° luglio alle 20.30 su Rai Storia. Ospite di Paolo Mieli, il professor Umberto Roberto. Da imperatore finanzia grandi opere pubbliche come l’acquedotto Claudio, la bonifica della piana del Fucino e la via Claudia Augusta, un collegamento che favorisce gli scambi tra i romani e i popoli germanici. Persegue una politica estera improntata all’ apertura verso i popoli gallici. Inoltre, grazie alla sua campagna militare in Britannia, i Romani acquisiscono un primo importante avamposto oltre la Manica. Claudio muore in circostanze sospette. Prenderà il suo posto al comando di Roma il figlio adottivo Tiberio Claudio, Nerone.

Cinema Italia. L’albero delle pere

Una famiglia problematica è quella di Siddharta, adolescente di 14 anni: il padre è un regista sperimentale, la madre una donna fragile che si è separata per risposarsi con Roberto da cui ha avuto una figlia, che un giorno si punge con una siringa trovata nella borsa della madre. Siddharta dovrà affrontare la cosa senza rivolgersi ai deboli e problematici adulti che gli stanno attorno. Regia di Francesca Archibugi. Con Niccolò Senni, Francesca Di Giovanni, Valeria Golino, Sergio Rubini, Stefano Dionisi, “L’albero delle pere” andrà in onda per “Cinema Italia” sabato 1° luglio alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d’autore. Diego Maradona

Uno straordinario documentario del pluripremiato regista di "Senna" e "Amy" per ricordare Diego Armando Maradona: è “Diego Maradona” di Asif Kapadia in onda sabato 1° luglio alle 22.40 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Il doc ripercorre la carriera del più grande calciatore di tutti i tempi, raccontando i suoi anni a Napoli. Anni di trionfi ma anche di cadute sul piano personale, in cui il suo estro e il suo talento lo hanno trasformato in una figura leggendaria, inarrestabile sul campo, con due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa, e la Coppa del Mondo in Messico nel 1986. Il film segue la sua parabola, con il contributo di filmati selezionati tra più di 500 ore di video in parte inediti, e scruta da vicino il corpo e l'anima di un campione amato dal mondo intero, celebrando sia il mito intramontabile che l'uomo controverso.


 

 

 
 
 

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