L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Passato e presente

DOMENICA 29/10/2023

Passato e Presente. Italia-Marocco, De Amicis alla corte del Sultano

L’Italia è da sempre considerata un punto di contatto tra l’Europa e l’Africa, un ponte sul Mediterraneo. Nel corso del XIX secolo il “mare nostrum” intensifica la sua funzione di luogo di incontro, commerciale e culturale, di scambi diplomatici e di reciproca conoscenza. Il caso dei rapporti tra Italia e Marocco è paradigmatico delle dinamiche relazionali diplomatiche e culturali tra i paesi delle due sponde del Mediterraneo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. 
A “Passato e Presente”, in onda domenica 29 ottobre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Luciano Monzali ripercorrono le vicende che hanno portato a questo incontro di uomini e di culture, e gli sviluppi diplomatici successivi, grazie a preziose carte inedite custodite nell’Archivio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e raccontate da Federica Onelli, funzionaria archivista di Stato.

Il Marocco è stato uno dei primi Paesi della comunità internazionale a riconoscere il neonato regno d’Italia, all’indomani della proclamazione del 17 marzo 1861 e, sempre in Marocco, si svolge nel 1875 un iconico viaggio diplomatico, presso la corte del Sultano, che l’abile penna di Edmondo De Amicis - presente al seguito del console - carica di epos letterario in uno dei suoi celebri racconti giornalistici, poi divenuto libro. 

Binario cinema. La brava moglie

Un salto indietro di oltre cinquant'anni con un film che racconta il mutamento di aspettative delle donne alla fine degli anni Sessanta. È "La brava moglie" in onda domenica 29 ottobre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Film francese del 2020 è diretto da Martin Provost. Nel cast Juliette Binoche, Yolande Moreau, Noémie Lvovsky, Edouard Baer, François Berléand.

1967: Boersch, un paesino dell'Alsazia. Paulette Van Der Beck, un’impeccabile e rigida signora perbene, è la direttrice della scuola di Economia domestica che porta il suo cognome, anzi, quello di suo marito Robert. L'obiettivo dell'istituto è insegnare a giovani ragazze di buona famiglia come essere delle perfette casalinghe e dolci mamme, occupandosi delle faccende domestiche, senza mai opporsi ai doveri coniugali. Quando improvvisamente il marito di Paulette scompare, la donna, che fino a quel momento era stata in disparte e alle dipendenze del marito, si rende conto che è rimasta senza soldi e che la scuola sta per fallire. Tutto questo, insieme all'aria di cambiamento del maggio del 1968, porterà Paulette a rivedere il suo modo di essere, accettando il rinnovamento imposto dalla società. La donna si ribellerà infatti alle regole da brava casalinga che rappresentavano le sue certezze, per essere finalmente se stessa e una donna libera.

LUNEDI’ 30/10/2023

Passato e presente. Federico Barbarossa, lo scacchiere mediterraneo

Nel 1155, Federico, detto il Barbarossa, viene incoronato imperatore del Sacro Romano impero. È lui il protagonista di “Passato e Presente” in onda lunedì 30 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, Paolo Mieli e il professor Franco Cardini. Il sogno di estendere il suo potere nell’Italia meridionale e su tutto lo scacchiere del Mediterraneo, si infrange contro l’autorità universale del Papa, dei comuni e delle città, del Regno normanno a sud e dell’Impero Bizantino a est. In Germania, invece, il Barbarossa riesce a imporre una politica unitaria all’intero paese, diventando nel corso dei secoli un mito nazionale. Il mito del Barbarossa, che non è mai morto, che dorme in una caverna e si risveglierà alla fine dei tempi, per combattere l’ultima crociata contro l’Anticristo.

Cronache di terra e di mare – Fenici e Greci. Gli antichi negli oceani pt.2

I monumenti di Tharros in Sardegna per raccontare la stagione epica delle navigazioni, delle esplorazioni e delle colonie greche e fenicie dal Mar Nero all’Atlantico. A Palazzo Massimo a Roma visitiamo un mosaico del I secolo che raffigura un ananas: è uno degli indizi che avvalorano l’ipotesi che gli antichi navigatori siano arrivati fino in America. Fenici e Greci sono al centro del nuovo appuntamento con “Cronache di terra e di mare”, di e con Cristoforo Gorno, in onda lunedì 30 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Cronache di Donne leggendarie. Saffo, la decima musa

Saffo, la poetessa che ha inventato le canzoni d’amore e Aspasia, amante e complice delle politiche culturali di Pericle nell’Atene del V secolo a.C.: le loro figure aiutano a capire i diversi ruoli delle donne nella Grecia arcaica e classica, un’epoca travolgente alla radice della nostra civiltà. Lo racconta Cristoforo Gorno in “Cronache di donne leggendarie”, in onda lunedì 30 ottobre alle 21.40 su Rai Storia. Nella puntata interviene Silvia Romani, docente di Mitologia, Religioni del Mondo Classico e Antropologia del Mondo Classico all’Università Statale di Milano.

Italia. Viaggio nella bellezza. La memoria in uno scrigno. L'Archivio Centrale dello Stato

L'Archivio Centrale dello Stato è una delle più importanti istituzioni culturali italiane. Fin dalla sua nascita, negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando ha occupato un palazzo lasciato incompiuto nel quartiere romano dell'Eur, questo istituto è delegato a raccogliere i documenti di maggior rilievo della storia della nazione, dal Risorgimento agli anni più recenti. Oggi - come racconta “La memoria in uno scrigno. L’Archivio Centrale dello Stato”, in onda lunedì 30 ottobre alle 22.10 su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella Bellezza” - l'Archivio si è dotato di una mostra permanente, “Lo scrigno della memoria”, con cui mette a disposizione del pubblico il suo patrimonio più importante. A raccontarlo sono il sovrintendente Andrea De Pasquale, gli storici Luigi Melis, Mauro Canali e Valentine Lomellini, e i funzionari dell'archivio che ogni giorno fanno funzionare la complessa macchina.

Oltre 160 chilometri lineari di documento (ma la massa di documenti in attesa di versamento è di eguale misura) che dipanano la storia del nostro paese. Dalle carte dei grandi statisti, come Giovanni Giolitti e Aldo Moro, alle principali leggi dello Stato, dalle carte prodotte dall'amministrazione pubblica alle grandi inchieste sul Paese. Una vera e propria “memoria” d'Italia, in cui ogni giorno studiosi e ricercatori scrivono nuove pagine di storia. 

MARTEDI’ 31/10/2023

Passato e presente. Mario Tobino, psichiatra e poeta

Nel 1953 esce nelle librerie “Le libere donne di Magliano”, un romanzo che descrive con un linguaggio a tratti lirico, eppure dolorosamente realistico, le condizioni di vita all’interno di un manicomio. L’autore, Mario Tobino, è uno psichiatra che dal 1942 vive e lavora all’Ospedale Psichiatrico di Maggiano, nei pressi di Lucca. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Valeria Babini a “Passato e Presente”, in onda martedì 31 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Tobino sceglie la dimensione letteraria per rompere il silenzio che negli anni ’50 circonda i temi della follia e della reclusione manicomiale, e il suo percorso professionale e la sua passione per la scrittura si incontreranno ancora negli anni successivi, quando racconterà i momenti fondamentali della storia dell’assistenza psichiatrica: dalle nuove opzioni terapeutiche seguite alla scoperta degli psicofarmaci, allo sviluppo del movimento eterogeneo e composito che negli anni ‘60 e ‘70 metterà in discussione l’istituzione stessa del manicomio.

5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità. Magellano, viaggio intorno al mondo

In occasione dei 543 anni dalla nascita di Magellano, a “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità”, con Giorgio Zanchini, e in onda in prima visione martedì 31 ottobre alle 21.10 su Rai Storia, una puntata dedicata: fonti di storici, filosofi e grandi navigatori, una raccolta di archivi d'epoca, carte e testi redatti da Magellano e dai suoi contemporanei, ma anche spettacolari immagini aeree girate nei diversi luoghi che Magellano e il suo equipaggio hanno attraversato nel loro lungo viaggio. Le sequenze storiche punteggiano la narrazione e vengono ricreate utilizzando disegni moderni e realistici ispirati agli azulejos portoghesi.

L’avversario. Federica Pellegrini - L'atleta e la donna

La straordinaria carriera sportiva di Federica Pellegrini è al centro del secondo episodio de "L’Avversario ", in onda martedì 31 ottobre alle 22.10 su Rai Storia e condotto da Marco Tardelli. Un’intervista per conoscere la ragazza e la donna dietro l'atleta che ha attraversato stagioni difficili, con avversari ben più insidiosi del cronometro, come Laure Manaudou o Katie Ledecky. Una storia fuori dal comune la sua, cominciata da piccolissima quando inizia a nuotare pur avendo paura di spingersi dove non vede il fondo, sbocciata negli anni dell’adolescenza con l'argento ai Giochi di Atene nel 2004 e proseguita con diciannove medaglie mondiali e due medaglie olimpiche. Sarà proprio dopo quel primo successo olimpico, raggiunto a soli 16 anni, che Federica si troverà ad affrontare le sfide più difficili, non tanto nella competizione quanto dentro sé stessa: bulimia, problemi con il proprio corpo, crisi di panico. Il materiale di repertorio, le gare, le vittorie, ma anche i video della vita pubblica e privata di Federica, contribuiscono a disegnare un ritratto intimo della grande campionessa, ulteriormente arricchito con le testimonianze della mamma Cinzia, una spalla preziosa per Federica e sua sostenitrice fin dagli inizi, e Matteo Giunta, tra gli allenatori più apprezzati nel panorama sportivo italiano, ex coach e ora anche suo marito.

MERCOLEDI’ 01/11/2023

Passato e Presente. Maastricht da Ventotene all'Unione europea (30 anni dall’entrata in vigore 1° novembre 1993)

L’’integrazione europea è un cammino che nasce sulle macerie della rovinosa Seconda guerra mondiale. Proprio per avviare la rinascita del continente indirizzandola su un binario di pace e prosperità, alcuni paesi occidentali decidono di avviare un processo graduale in vista dell’obiettivo finale comune. Un percorso ricostruito dalla professoressa Daniela Preda e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 1° novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Negli anni ’50 nasce la Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio e successivamente la Comunità Economica Europea. Il progetto ha varie fasi d’arresto ma alla fine ha successo: la Comunità si allarga ad altri paesi e nel 1979 viene eletto a suffragio universale il primo Parlamento europeo. Una tappa fondamentale sarà poi il Trattato di Maastricht del 1992 che porrà le basi per il raggiungimento dell’Unione europea.

Il segno delle donne, quarta stagione. Si comincia con Titina de Filippo

Maria Montessori, Titina De Filippo, Marta Abba, Ada Pace, Maria Signorelli, Ave Ninchi. Sei donne esemplari della Storia italiana che si sono distinte per il loro talento in ambiti diversi, dallo spettacolo allo sport, dal cinema alla scienza, dando un importante contributo alla cultura del nostro Paese. Le fanno rivivere 6 attrici intervistate da Angela Rafanelli nella quarta edizione di “Il segno delle donne”, una coproduzione Anele – Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni, in onda da mercoledì 1° novembre alle 21.10 su Rai Storia. Nella conversazione con Angela Rafanelli, in cui si affrontano gli aspetti importanti sia della vita professionale che di quella privata, emergono la storia, la personalità e il carattere di ciascuna. Le interviste, infatti, sono realizzate mettendo in scena parole realmente usate dalle protagoniste, accuratamente selezionate e/o ricostruite, storicamente verificate, grazie all’uso di fonti dirette come lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici, portati alla luce dagli autori con la consulenzadella storica Elvira Valleri. Ad arricchire il racconto saranno soprattutto immagini inedite e filmati di repertorio, ma non mancheranno anche testimoni illustri come Carlo Verdone, Sergio Rubini, Ennio Coltorti e i familiari delle protagoniste, tra cui la figlia di Maria Signorelli Giuseppina Valpolicelli e Arianna Ninchi, nipote di Ave Ninchi. Tra le altre testimonianze anche quella dell’ex pilota Arturo Merzario, della Presidente dell’Istituto Pirandelliano e degli studi sul teatro contemporaneo Annamaria Andreoli, della storica del teatro e studiosa di Titina De Filippo Simona Scattina, della Dottoressa di ricerca in storia del teatro presso La Sapienza Chiara Pasanisi, della Docente di storia della pedagogia presso la LUMSA Paola Trabalzini e della Presidente Associazione Romana Montessori Daniela Dabbene.

Si comincia conTitina De Filippo, figlia naturale del commediografo Eduardo Scarpetta, nata a Napoli nel 1898. Titina calca il palcoscenico fin da piccola insieme ai suoi fratelli minori Eduardo e Peppino. I tre De Filippo, nati dalla relazione extraconiugale tra Scarpetta e la giovane sarta Luisa De Filippo, avranno un rapporto tormentato con l’ingombrante figura del padre-capocomico ed in pubblico manterranno sempre uno stretto riserbo su questo argomento. Titina, dopo una lunga gavetta nella compagnia Scarpetta, riesce ad imporsi come una delle attrici più talentuose della scena napoletana. È un’attrice moderna, intensa, naturale, eclettica, a cui piace cimentarsi in ogni genere teatrale, dalla rivista alla sceneggiata fino alla commedia. Nel 1921 Titina conosce l’attore Pietro Carloni, con il quale si sposerà nel 1922, stringendo un inossidabile sodalizio artistico e sentimentale che durerà tutta la vita. Dal loro amore nascerà nel 1923 il loro amatissimo figlio, Augusto. Nel 1924 Titina viene scritturata al Teatro Nuovo di Napoli in cui recitano tutti gli attori più talentuosi della scena napoletana dell’epoca, conquistando nel tempo il ruolo di prima attrice. Nella stagione teatrale 1929/1930 del Teatro Nuovo è al fianco di Totò. I due formano una coppia comica straordinaria, ma il grande attore lascia la compagnia prima del termine della stagione teatrale. Titina così propone al suo impresario di rimpiazzare Totò non con uno, ma con tre attori: il trio De Filippo, formato da lei e dai suoi fratelli Eduardo e Peppino, anche loro ormai attori affermati. I De Filippo formeranno una loro compagnia teatrale, e riscuoteranno un successo strepitoso. La critica arriverà a definirli come un “blocco unico”, ma dopo tredici anni di successi in tutta Italia il trio si scioglie definitivamente nel 1944 e per Titina inizia una nuova stagione della sua vita, quella della maturità artistica. Titina ottiene la sua definitiva consacrazione nel 1946 nel ruolo di Filumena Marturano, nell’omonima opera teatrale scritta per lei dal fratello Eduardo. È il personaggio che sta aspettando da sempre e che porterà in scena in una delle interpretazioni più famose del teatro italiano. Titina De Filippo è un’artista a tutto tondo, profonda e curiosa. Si dedicherà anche al cinema, alla drammaturgia, alla poesia e alla pittura, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, quando i suoi problemi di salute la costringeranno ad abbandonare il suo amato palcoscenico.

“Il Segno delle Donne” è una co-produzione Anele – Rai Cultura con Angela Rafanelli, realizzata da Anele. Prodotta da: Gloria Giorgianni. Regia di: Michele Imperio (Maria Signorelli, Titina De Filippo, Maria Montessori) e Marco Spagnoli (Ada Pace, Ave Ninchi, Marta Abba).

1939 – 1945: la Seconda guerra mondiale. Berlino 1945

Tra la fine del 1944 e la primavera del 1945 i tedeschi consumano fino in fondo la loro tragedia nazionale. Sottoposta a massicci bombardamenti, volti a spargere il terrore e a fiaccare il morale oltre che a distruggere le industrie, la Germania resiste ostinatamente. Alla fine di gennaio (1945) il Maresciallo sovietico Zukov inizia l’invasione della Germania. Il 13 aprile Vienna fu occupata. Pochi giorni dopo, il 19 aprile, comincia la battaglia di Berlino. Il 7 maggio 1945 – dopo il suicidio di Hitler (30 aprile) – i tedeschi firmano la resa incondizionata. Sono gli eventi al centro di “1939 – 1945. La Seconda guerra mondiale” in onda su Rai Storia mercoledì 1° novembre alle 22.10 su Rai Storia, con la presentazione di Paolo Mieli e la narrazione di Carlo Lucarelli.

GIOVEDI’ 02/11/2023

Passato e presente. Il caso Moro e i partiti

Il 16 marzo 1978, a Roma, in via Fani, un commando delle Brigate Rosse sequestra il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro e uccide i cinque uomini della sua scorta. Il paese è sconvolto. Ma qual è la reazione dei partiti e delle forze sociali? Il drammatico evento del rapimento del presidente della DC, artefice del dialogo tra cattolici e comunisti, pone la classe politica di fronte a un terribile dilemma: trattare o no con i terroristi per arrivare alla sua liberazione? A “Passato e Presente”, in onda giovedì 2 novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Agostino Giovagnoli ricostruiscono il caso Moro e le diverse reazioni della politica.

La bussola e la clessidra. La battaglia di Verdun e lo sbarco in Normandia

Doppio appuntamento per Alessandro Barbero e per “La bussola e la clessidra” in onda giovedì 2 novembre su Rai Storia. Alle 21.10 uno speciale con immagini d’epoca di grande impatto per raccontare le cause e lo svolgimento di uno dei più sanguinosi scontri della Prima guerra mondiale: la battaglia di Verdun, tra il febbraio e il dicembre del 1916. Lo speciale ricostruisce quello scontro che è entrato nella mitologia nazionale francese come sinonimo di forza, eroismo, sacrificio e resistenza, ma che fece registrare anche il macabro record della maggior densità di morti per metro quadro. A seguire, alle 22.10, si torna al 6 giugno 1944, quando le forze alleate, comandate dal generale statunitense Dwight Eisenhower sbarcano sulle spiagge della Normandia. L’operazione, entrata nella storia, costituisce la premessa per la conclusione vittoriosa della battaglia per la riconquista della Francia e apre il fronte occidentale, decisivo per le sorti della Seconda guerra mondiale.

VENERDÌ 03/11/2023

Al via la nuova stagione di “Passato e Presente”
Un viaggio nella Storia con Paolo Mieli

Parte da venerdì 3 novembre, vigilia della fine della I Guerra Mondiale che, il 4 novembre 1918 vede l’entrata vittoriosa delle truppe italiane a Trento e Trieste dopo tre anni e mezzo di combattimenti., la settima stagione di “Passato e Presente”, il programma di approfondimento storico quotidiano prodotto da Rai Cultura e condotto da Paolo Mieli, in onda dal lunedì al venerdì alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 per 120 puntate, all’interno di uno studio virtuale completamente rinnovato. Nel primo appuntamento – con il professor Francesco Perfetti – Mieli torna al 29 ottobre 1918: sono le prime ore del mattino, quando il capitano di Stato Maggiore dell’esercito austro-ungarico Kamillo Ruggera, insieme a due commilitoni, parte da Marco, nei pressi di Rovereto, per raggiungere le linee italiane di Serravalle. Ha con sé un plico, che dovrà consegnare ai comandi italiani. Ruggera e i suoi compagni arrivano sventolando una bandiera bianca. Le intenzioni dei tre militari però non vengono immediatamente comprese dai soldati italiani, che aprono il fuoco contro di loro. Chiarito rapidamente il malinteso, viene aperta la busta che Ruggera porta con sé. Contiene una lettera, nella quale il Generale Viktor Weber von Webenau comunica di essere stato incaricato di iniziare le trattative con il Comando Supremo italiano per concludere immediatamente un armistizio. Sono gli ultimi giorni della Prima guerra mondiale.

Anche nella nuova edizione tornano i giovani storici, ormai parte integrante del programma, sia in veste di narratori che di partecipanti alla discussione, mentre i temi spaziano attraverso tutte le epoche storiche per far emergere le continue connessioni tra il Passato e il Presente. Così, sullo sfondo della grande storia collettiva, emergono le storie personali e generazionali, le contaminazioni e il ripetersi ciclico di alcuni fenomeni. Obiettivo, inoltre, su alcuni dei più importanti anniversari, dall’omicidio del Presidente Kennedy all’attentato di Fiumicino, dal delitto Matteotti alla nascita delle Tv, dalla morte di Lenin alla liberazione di Roma. “Passato e Presente”, inoltre, continua a seguire i tre filoni di approfondimento sulle donne e il potere, le figure dei grandi storici, e il racconto della storia attraverso i grandi romanzi. Il percorso è, come sempre, arricchito di filmati di repertorio, documenti d’archivio, riprese originali e ricostruzioni.

Il rigore scientifico è garantito dal confronto continuo degli autori con l’autorevole comitato scientifico del programma: Alessandro Barbero, David Bidussa, Mauro Canali, Franco Cardini, Ernesto Galli della Loggia, Agostino Giovagnoli, Isabella Insolvibile, Alberto Melloni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Gilles Pecout, Francesco Perfetti, Carlotta Sorba, Alessandra Tarquini, Lucio Villari.

4.11.1918. Fine. L'armistizio, la vittoria e gli sconfitti della Grande Guerra

Il 4 novembre del 1918 viene firmato l’armistizio sul fronte italiano della Prima Guerra Mondiale. E finalmente può essere pronunciata la parola più attesa. La parola sussurrata con speranza per 42 mesi, ostentata nell’illusione, maledetta nella delusione. La parola che si è spenta sulle labbra di 650mila morti in trincea diventa cronaca, realtà. “4.1.1918. Fine. L’armistizio, la vittoria e gli sconfitti della Grande Guerra”, in onda venerdì 3 novembre alle 21.10 su Rai Storia racconta i significati che assume quella parola per i soldati che hanno combattuto e vissuto sulla propria pelle un conflitto senza precedenti nella storia. È la “vittoria” per chi si sente partecipe e protagonista dell’esito bellico. È comunque una sconfitta per chi pensa ai compagni caduti e alla propria vita dissipata. È per tutti l’armistizio, il ritorno a casa, la fine dell’incubo, come raccontano le testimonianze - diari, memorie e lettere di soldati e ufficiali, ragazzi e uomini “qualunque” – custodite dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.

L'ultimo eroe. Viaggio nell'Italia del Milite Ignoto

Il 2 novembre 1921, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, la salma del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra, riceve l’estremo e sacro omaggio nel giorno dedicato ai defunti. Il 4 novembre 1921, a tre anni esatti dalla vittoria italiana nella Grande Guerra, si celebra l’atto finale della sepoltura nel complesso del Vittoriano a Roma. Lo speciale “L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto”, in onda venerdì 3 novembre alle 22.10 su Rai Storia, ripercorre il viaggio del Milite Ignoto seguendo le tappe che, dalla Basilica di Aquileia, hanno condotto la bara a Roma lungo un percorso ferroviario che ha visto l’ideale abbraccio di tutto il Paese. Nicola Maranesi e Marco Mondini ricostruiscono insieme, di tappa in tappa, i passaggi principali del cerimoniale del Milite Ignoto. A Maranesi spetta il compito di evocare gli aspetti mediatici e memorialistici (utilizzando le cronache della stampa dell'epoca e il diario del tenente Augusto Tognasso, giurato tra i giurati della commissione che ha partecipato alla riesumazione delle 11 salme tra cui è stato scelto l'ignoto), mentre Mondini ricostruisce le vicende dal punto di vista storico-scientifico. Il documentario ripercorre l'iter che ha portato alla realizzazione della cerimonia del Milite Ignoto e al contempo racconta l'Italia dell'epoca: gli strascichi della Prima Guerra Mondiale e le principali vicende che hanno caratterizzato il triennio ‘18/’21 - nascita del fascismo, impresa di Fiume, rivolta nelle campagne, violenza, squadrismo fascista - con focus specifici sulle città principali toccate dal viaggio del milite, per capire ‘quale Italia’ attraversava il convoglio nel 1921. A corollario di questa narrazione gli interventi dei professori Carlo Fumian a Padova, Barbara Bracco a Bologna, Roberto Bianchi a Firenze, del Generale dell’Esercito Fulvio Poli presso il museo storico della Terza Armata di Padova e del professor Emilio Gentile a Santa Maria degli Angeli a Roma.

SABATO 04/11/23

Il giorno e la storia (Ore 00.00 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00, 20.00)

Il 4 novembre si celebra la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Istituita nel 1919, all’indomani della vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale, è l’unica festa nazionale condivisa fra l'età liberale, gli anni del fascismo e l'Italia repubblicana. Fino al 1976, il 4 novembre era un giorno festivo. Dal 1977 le celebrazioni avvengono la prima domenica di novembre. Dopo un calo di rilevanza negli anni Ottanta e novanta, negli anni duemila la cerimonia è stata valorizzata grazie all'impulso del Presidente Ciampi.

Iconologie quotidiane – La fine della Prima guerra mondiale 1^TX

In occasione della giornata che ricorda la fine dalla Prima guerra mondiale, “Iconologie Quotidiane”, in onda sabato 4 novembre alle ore 00:20 e in replica alle 14.20 e alle 20.00 in prima visione su Rai Storia, illustra il ciclo di affreschi presente nel sacrario militare del Pasubio, allargando il racconto alla produzione artistica, pittorica e architettonica, dedicata alla Grande Guerra. Il ciclo del Pasubio, realizzato nel 1926 dall’artista toscano Tito Chini, illustra scene di guerra e le condizioni dei soldati italiani durante la Prima guerra mondiale. Gli affreschi adornano i diversi livelli del sacrario, che si staglia come un faro di fronte alle Prealpi vicentine.

Eventi. 4 novembre - Frammenti dalle celebrazioni 

In occasione delle celebrazioni del Giorno dell’unità nazionale e delle Forze Armate, Rai storia propone un percorso nel tempo composto da cinegiornali militari e da filmati dell’archivio Rai, frammenti di teca dal 1958 al 2022. Appuntamento sabato 4 novembre alle ore 16.45 su Rai Storia.

Passato e Presente. Andrè Breton e i surrealisti

Il movimento surrealista, che ha nel poeta e psichiatra Andrè Breton l’ispiratore e la guida e in Luis Aragon, Paul Eluard e Salvador Dalì alcuni dei suoi primi compagni d’avventura, nasce nei tempestosi anni del primo dopoguerra. Nel suo periodo d’oro tra il 1920 e il 1940, il Surrealismo, sospeso tra psicanalisi e marxismo, produce una vera e propria rivoluzione: non solo sul terreno dell’arte, dei suoi linguaggi e dei suoi codici, ma nella storia del pensiero nel senso più ampio. Un movimento analizzato da Paolo Mieli e dal professor Emilio Gentile a “Passato e Presente”, in onda sabato 4 novembre alle 20.30 su Rai Storia. Continuatore del discorso delle avanguardie artistiche che si affermano nel primo 900, e in particolare del dadaismo, il movimento surrealista lancia una sfida sul piano culturale e politico al mondo che si sta avviando, con l’affermarsi dei totalitarismi, verso il secondo conflitto mondiale.

Cinema Italia. Maraviglioso Boccaccio

“Maraviglioso Boccaccio” è il titolo con cui Paolo e Vittorio Taviani hanno riletto il Decameron di Boccaccio adattando cinque novelle del capolavoro letterario. Nella Firenze colpita dalla peste, nel 1300, dieci giovani si rifugiano in una villa in campagna dove impiegano il tempo raccontandosi delle brevi storie. I fratelli Taviani insegnano che ieri come oggi arte, amore, fratellanza, fantasia, e fedeltà sono l’unico antidoto in grado di curare le ferite e le malattie. Il cast è d’eccezione: Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Vittoria Puccini, Lello Arena, Michele Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Jasmine Trinca. Appuntamento con il ciclo “Cinema Italia” e con “Maraviglioso Boccaccio” sabato 4 novembre alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d’autore. Checkpoint Berlin

Checkpoint Berlin, con la regia di Fabrizio Ferraro e in onda per il ciclo “Documentari d’autore” sabato 4 novembre alle 23.05 su Rai Storia, prosegue la riflessione di Ferraro sull’Europa, i suoi confini e le sue fratture iniziata con "Gli indesiderati d’Europa" (2018), realizzato sempre con la collaborazione di Rai Cinema. Questa volta protagonista non è il confine pirenaico, dove Walter Benjamin si suicidò nel 1940, ma la Berlino dei nostri giorni, con un regista che si trova nella capitale tedesca per la proiezione di un suo film e, camminando per la città, riflette sul Muro e sulla lontana esperienza berlinese di uno zio mai più ritrovato, dissennato per amore e divenuto da quel momento passeur tra le due zone della Germania divisa.


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