L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Mozart apre la stagione veronese

Quattro rappresentazioni, in occasione della V edizione del Festival Mozart a Verona

IL FLAUTO MAGICO INAUGURA LA STAGIONE ARTISTICA 2024 AL TEATRO FILARMONICO

BCC di Verona e Vicenza si riconferma Main Sponsor

Un viaggio avvincente e divertente in un Oriente da favola: il capolavoro di Mozart va in scena domenica 21 con un cast di prestigio internazionale diretto da Gianna Fratta nello spettacolo di Ivan Stefanutti.

Venerdì 19 riprendono gli incontri gratuiti di presentazione e approfondimento per tutti in Sala Filarmonica

Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart

Domenica 21 gennaioore 15.30

Mercoledì 24 gennaio ore 19.00

Venerdì 26 gennaio ore 20.00

Domenica 28 gennaio ore 15.30

Teatro Filarmonico di Verona

Fra le ultime creazioni del genio di Salisburgo, summa musicale e spirituale di fine ‘700, Die Zauberflöte apre domenica la Stagione d’Opera e Balletto 2024 di Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. L’opera tedesca di Mozart, con dialoghi in italiano ad intervallare alcuni dei brani più celebri di sempre, racconta una fiaba metaforica vivace, tenera, appassionata e insieme buffa, affidata a giovani interpreti già applauditi su importanti palcoscenici internazionali, tra cui Vinogradov, Fiume, Mezzaro, Siminska. Tre le repliche fino al 28 gennaio; biglietti, abbonamenti e carnet disponibili ai prezzi del 2023. Lo spettacolo rientra nel cartellone del Festival Mozart a Verona, giunto alla quinta edizione.

Era nel pieno della maturità artistica il 35enne Mozart quando, nel 1791, accettò di musicare il libretto dell’amico Schikaneder: in un periodo estremamente denso di impegni, onorati con veri e propri capolavori, Il Flauto magico nacque in poche settimane e andò in scena con successo di pubblico il 30 settembre al teatro viennese auf der Wieden. Il genio salisburghese prese parte alla stesura dell’opera in tutte le sue fasi, aggiungendo una simbologia massonica a quella che si può leggere a più livelli come avvincente fiaba, racconto di formazione, opera popolare ricca di situazioni comiche e personaggi buffi, elementi e stili diversi che solleticarono la fantasia del compositore. Certamente, la qualità dell’esito ha fissato da subito Il Flauto magico nel repertorio: a Verona è stato rappresentato nel ‘79, nel ’90 e nel 2015 in tre diversi allestimenti e ora torna in un nuovo spettacolo firmato per regia, scene e costumi dall’esperto Ivan Stefanutti, con l’assistenza di Filippo Tadolini e Stefano Nicolao, e luci del giovane Emanuele Agliati.

L’allestimento, coprodotto fra i teatri di OperaLombardia, il Verdi di Trieste e la statunitense Opera Carolina, approda a Verona con la sua carica visionaria, onirica e fiabesca, come uscita dall’oriente magico delle Mille e una notte. Sul palcoscenico sale un cast di prestigio internazionale, con alcuni debutti importanti: il basso Alexander Vinogradov, applaudito in Arena e nel mondo, interpreta il saggio Sarastro, la coppia destinata ad amarsi e incontrarsi è composta dal tenore Matteo Mezzaro (Tamino) e dal soprano Gilda Fiume (Pamina) e la temibile Regina della Notte è interpretata da Anna Siminska al suo esordio veronese. Sarà una prima volta anche per la giovane coppia comica Papageno-Papagena, affidata a Michele Patti e Giulia Bolcato. Completano il cast diversi giovani talentuosi: Matteo Macchioni (Monostatos), Marianna Mappa, Francesca Maionchi, Marta Pluda (le tre Dame al servizio della Regina), Viktor Shevchenko, Gianluca Moro (sacerdoti/armigeri) e Alberto Comes. Due terzetti di giovanissime voci bianche si alterneranno nei panni dei genietti, tre fanciulli fatati che guideranno gli eroi nelle loro peripezie (Jacopo Lunardi, Lorenzo Pigozzi, Erika Zaha il 21 e il 26, Maria Vittoria Caputo, Carlotta Caruso, Anna Russo il 24 e il 28). L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il Coro preparato da Roberto Gabbiani saranno diretti dalla maestra Gianna Fratta, molto apprezzata nelle ultime stagioni al Teatro Filarmonico.

La forma è quella del Singspiel, non lontana dall’operetta come la conosciamo oggi, che prevede dialoghi parlati tra i diversi numeri musicali: senza alterare la lingua originale delle sublimi pagine mozartiane, proprio i dialoghi recitati sono stati adattati e tradotti in italiano per facilitare la comprensione e la scorrevolezza della storia. Il Flauto magicova quindi in scena domenica 21 gennaio alle 15.30 e replica mercoledì 24 gennaio alle 19, venerdì 26 gennaio alle 20 e domenica 28 gennaio alle 15.30. Biglietti, abbonamenti e nuovi carnet sono disponibili al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni recita, alla Biglietteria stessa del Teatro in via Mutilati.

Fra le novità del 2024, Fondazione Arena propone incontri di approfondimento gratuiti che precedono l’andata in scena di ogni titolo d’opera e balletto in cartellone. Per Il Flauto magico, primo appuntamento del 2024, l’incontro di formazione del pubblico sarà guidato dal professore e musicologo Fabio Sartorelli, venerdì 19 gennaio alle 18 presso la Sala Filarmonica (via Roma 1). L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

«Anche la Stagione 2024 di Fondazione Arena si apre di concerto con tutta la città, in occasione del V Festival Mozart a Verona – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona. – Il Flauto magico, la penultima delle sue oltre venti opere per il teatro, è un capolavoro di umanità, azione e musica, adatto a tutte le età. Siamo particolarmente felici di omaggiare il compositore guardando a questo frutto maturo del suo genio compiuto e, nello stesso tempo, ai primi passi di quel bambino prodigio destinato ad affascinare l’Europa, compresa Verona nel 1770. Raccontiamo infatti Mozart bimbo e le sue primissime composizioni in Baby Mozart, spettacolo pensato proprio per i più piccoli, che apre le matinée per le scuole di Arena Young e la rassegna del sabato pomeriggio, Sogniamo ad occhi aperti».

Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare particolarmente BCC di Verona e Vicenza, che per il secondo anno conferma il proprio sostegno alle attività della Stagione Artistica 2024 al Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.

«Il rinnovo della partnership con Fondazione Arena è tra le prime azioni che la nostra banca lancia nel 2024 per la base sociale e le comunità locali – commenta Flavio Piva, Presidente di BCC di Verona e Vicenza. – La nostra realtà è prossima al completamento dell’iter di fusione con Banca Patavina. Dal 12 febbraio diventeremo a tutti gli effetti BCC Veneta e il nostro impegno, che ha guidato sin dalle prime fasi il percorso di integrazione, è di continuare a dialogare, ascoltare ed essere in relazione con le persone dei territori di presidio. Questo a conferma delle nostre strategie e politiche, da sempre fondate sulla missione del credito cooperativo e sull’impegno per il sociale, la cultura e la solidarietà, con un approccio di reale sinergia con enti, persone e imprese del territorio. Per questo, anche quest’anno siamo orgogliosi di essere a fianco di Fondazione Arena per la stagione lirica e sinfonica al Teatro Filarmonico, convinti della straordinaria qualità artistica della rassegna e della sua rilevanza per lo sviluppo della città e del Veneto in tutti i settori, sia culturale che dell’indotto turistico di così fondamentale rilevanza. La disponibilità ad accompagnare un progetto come questo, di importanza strategica per Verona e per la sua immagine internazionale, potrà incontrare anche la piena soddisfazione dei nostri 29mila soci che potranno beneficiare di tariffe agevolate e iniziative loro dedicate»

La ricca programmazione di Arena Young 2024, con nuovi spettacoli, incontri e iniziative per bambini, studenti, famiglie, personale di scuole, università, accademie, inizia proprio con uno spettacolo dedicato a Mozart e riservato per la prima volta alla scuola dell’infanzia e primaria, dal 17 al 20 gennaio. Il Flauto magico riprende la richiesta Anteprima scuole, lo spettacolo di venerdì 19 gennaio alle 16 riservato a studenti e giovani. Dopo la première, la rassegna Andiamo a teatro propone un avvicinamento all’opera per il mondo della Scuola, con la possibilità di assistere alle rappresentazioni infrasettimanali al Teatro Filarmonico e di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, a cura di Fondazione Arena, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per Il Flauto magico è possibile partecipare al Preludio mercoledì 24 alle 18.00 e venerdì 26 gennaio alle 19.00. Info e prenotazioni: Ufficio Formazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel 045 8051933

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Apertada lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIATEATRO FILARMONICO

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it

Punti vendita TicketOne.it

informazioni

www.arena.it

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Domenica 21 gennaio ore 15.30

Mercoledì 24 gennaio ore 19.00

Venerdì 26 gennaio ore 20.00

Domenica 28 gennaio ore 15.30

Die Zauberflöte(Il Flauto magico)

Opera tedesca in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart

Libretto di Emanuel Schikaneder - Dialoghi in italiano

Editore Bärenreiter Verlag, Kassel. Rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Direttrice Gianna Fratta

Regia, scene e costumi Ivan Stefanutti

Assistente a regia e scene Filippo Tadolini

Assistente ai costumi Stefano Nicolao

Luci Emanuele Agliati

Sarastro Alexander Vinogradov

Tamino Matteo Mezzaro

Regina della notte Anna Siminska

Pamina Gilda Fiume

Prima dama Marianna Mappa

Seconda dama Francesca Maionchi

Terza dama Marta Pluda

Papagena Giulia Bolcato

Papageno Michele Patti

Monostatos Matteo Macchioni

Primo sacerdote/Secondo armigero Viktor Shevchenko

Secondo sacerdote/Primo armigero Gianluca Moro

Oratore Alberto Comes

Tre fanciulliJacopo Lunardi, Lorenzo Pigozzi, Erika Zaha 21, 26/1

Maria Vittoria Caputo, Carlotta Caruso, Anna Russo 24, 28/1

Mimi/Attori Mauro Barbiero, Vittorio Bentivoglio,

Michelangelo Brunelli, Luca Condello, Federico Vazzola

Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Arena di Verona

Maestro del Coro Roberto Gabbiani

Preparatore fanciulli (voci bianche) Paolo Facincani

Allestimento in coproduzione fra i Teatri di OperaLombardia, Fondazione Teatro Verdi di Trieste e Opera Carolina

In occasione del Festival Mozart a Verona 2024

Tempi di spettacolo

Atto I 75’ circa· intervallo· Atto II 90’ circa

 

Magicamente verso oriente

Appunti di regia di Ivan Stefanutti per Il Flauto magico

Molto tempo fa…. in un paese lontano… in un bosco fatato… in una notte senza luna… un principe è inseguito da un drago-serpente.

Dame bellissime e guerriere servono una Regina dal nome altisonante. Sembra una madre amorevole, ma nasconde segreti interessi.

È un mondo pieno di maghi, sacerdoti, regole e prove da superare e dove una vecchietta si può trasformare in una bellissima ragazza e piccoli Geni escono dai fumi splendenti della lampada come nelle più affascinanti fiabe orientali.

Non è la mitica Bagdad delle Mille e una notte, ma i profumi di incenso ci inebriano lo stesso.

Il Flauto magico è stato raccontato ed esplorato in vari modi.

Io ho scelto la via della fiaba, piena di suggestioni, magie e inaspettati fenomeni.

L’oriente delle fiabe è un oriente ideale. Un insieme di stili, immagini e tradizioni.

Nel XVIII secolo, poi, diventò un modo per creare mondi immaginari dove tutto era possibile.

La Cina, l’India, l’Egitto e il Medioriente si mescolavano dando vita a luoghi esotici, senza tempo e molto simili ai sogni.

Troviamo conferma nella settecentesca traduzione francese delle Mille e una Notte, in cui vennero aggiunte, con estrema disinvoltura, altre fiabe di provenienza diversa e con ambientazioni che ci sorprenderebbero oggi.

Basti pensare ad Aladino e la lampada meravigliosa che è ambientato ambiguamente in “una città della Cina” ma i nomi e gli usi dei protagonisti sono perlopiù arabi.

In questo universo, dove tutto diventa credibile e possibile, le regole e i riti non risultano cose strane.

Un ritratto può ammaliare e far innamorare. Una bugia può far chiudere la bocca con un lucchetto d’oro. Un flauto miracoloso può proteggere e incantare. La musica salva e fa incontrare le persone.

In questo luogo sospeso, tutto sorprende, ma tutto ha una sua normalità.

Molte opere liriche scritte sia prima che dopo il Flauto mettono regole, riti, magie e prove.

Anche Orfeo incanta con la sua musica che gli permette addirittura di scendere negli inferi.

E sempre ad Orfeo viene data una sorta di “prova del silenzio”, in cui non può guardare né dare spiegazioni ad Euridice. Anche lei, come Pamina, preferirebbe la morte al silenzio dell’amato bene.

E in altre opere non bisogna fare domande, ma fidarsi di persone sagge od illuminate. Mi viene in mente Elsa che ha un problema analogo con Lohengrin. Idem per Amore e Psiche. Non parliamo, poi di Turandot, che è l’esempio più evidente di prove e indovinelli fiabeschi che possono portare alla morte.

Dunque, facciamoci sorprendere da questa seducente storia e, rispettosi della scrittura narrativa, attraverseremo luoghi incantati, accompagnati da note ammalianti.


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