L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Da Baudicca a Maria Montessori

DOMENICA 31/03/2024

GRANDI DELLA TV Vianello, Tognazzi, Mondaini pt.9

Domenica 24 marzo, dalle 17:30 alle 20, e lunedì 25 marzo alle 22 su Rai Storia torna l’appuntamento con “Grandi della Tv”, la nuova trasmissione Rai Cultura, commentata da Edoardo Camurri, che prosegue i festeggiamenti per il 70° anniversario della TV Rai. In questa nuova puntata sono di scena Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi e Sandra Mondaini.

Passato e Presente Il Sacro Graal

Uno dei più affascinanti miti del passato, il Santo Graal. Forse una pietra, un piatto o un calice, ma comunque dotato di un potere straordinario, capace perfino di dare l’immortalità. Un simbolo leggendario che il professor Franco Cardini analizza con Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 31 marzo alle 20.30 su Rai Storia. Il mito viene messo su carta per la prima volta dal poema Perceval o il Conte du Graal, dello scrittore francese Chrétien de Troyes, composto alla fine del XII secolo. Si tratta di un vero e proprio successo che verrà replicato con numerose varianti per tutto il Medioevo. Dopo qualche secolo di scarso interesse, se non di vero e proprio oblio, il tema del Graal torna alla ribalta con Richard Wagner e la sua opera Parsifal. Ma come nasce il mito del Graal? E perché è definito santo? Qual è il significato più attendibile di questa antica leggenda che tra poemi rivisitazioni e mistificazioni arriva intatto con il suo mistero fino ad oggi?

Binario cinema Volevo nascondermi

La tormentata vita di Antonio Ligabue, il più noto tra i pittori naif italiani del ‘900, purissimo talento artistico. Regia di Giorgio Diritti. Con Elio Germano, “Volevo nascondermi” andrà in onda domenica 31 marzo alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”.

LUNEDI’ 01/04/2024

Italiani San Giovanni Bosco

Ha dedicato la vita intera ai ragazzi più poveri nella Torino dell'Ottocento, intuendo l'importanza della formazione e dei luoghi dove coltivare l'educazione dei giovani. San Giovanni Bosco - per tutti semplicemente Don Bosco - è al centro di "Italiani" con Paolo Mieli, riproposto lunedì 1° aprile alle 17.45 su Rai Storia in occasione del 90° anniversario della canonizzazione. "Oggi Don Bosco è senza dubbio il piemontese italiano universale per la Chiesa e per il mondo" afferma Angel Fernandez Artime, Rettore Maggiore della Congregazione Salesiana. "Don Bosco è stato prima di tutto un italiano tenace, un italiano che ha veramente pensato all'Italia, senza occuparsi di politica, ma pensando agli italiani" ricorda Domenico Agasso della Stampa. E Paolo Mieli aggiunge: "Don Giovanni Bosco è stato uno dei religiosi più amati, ma nell'Ottocento, non era facile per un sacerdote essere amato dagli italiani. Il Risorgimento in quell'occasione fu fatto in contrasto con la Chiesa cattolica. È questa la stagione in cui si è trovato ad operare don Giovanni Bosco e a fare proseliti con uno spirito di lealtà verso il suo Papa Pio IX, ma senza mai scadere nel diventare un sacerdote reazionario". Il documentario ricostruisce i successi e gli insuccessi della sua vita, i suoi scontri e incontri con personaggi famosi, il suo carisma, il suo metodo, la sua spiritualità, i suoi continui viaggi e le sue misteriose doti soprannaturali. "La sua è stata una religione sociale rivoluzionaria, coraggiosa, che ha cambiato completamente quello che era l'assetto della cultura e della società che gli era attorno" conclude Marco Pizzo, vicedirettore Museo del Risorgimento di Roma.

Passato e presente Predicatori. Da San Francesco a Papa Francesco

Prima dell’invenzione della radio, della televisione e dei nuovi media, l’informazione di massa avveniva in larga misura attraverso l’arte della predicazione. Come insegnamento collettivo dei costumi e della fede, la predicazione è strettamente legata al luogo in cui avviene, al pubblico a cui si rivolge e soprattutto all’oratore. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 1° aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli.

I predicatori cercano il loro pubblico per trattare temi religiosi, ma anche per affrontare gli affari pubblici. Con gli ordini Minori, vale a dire con i Predicatori, e i Mendicanti, cioè con i Domenicani e i Francescani, nasce la predicazione moderna fatta di vicinanza alla gente e di ricorso a parole e gesti efficaci. Quando le chiese non possono più contenere la folla, si predica nelle piazze e nelle strade. A farlo sono i predicatori più popolari alla fine del medioevo, quali Giordano da Pisa, Antonio da Padova o Bernardino da Siena, veri e propri influencer dell’epoca, assediati e molto seguiti da donne e uomini di ogni ceto sociale. Tutto cambia, molti secoli dopo, con le trasformazioni della comunicazione dovute all’avvento di nuovi mezzi tecnologici.

Storia delle nostre città Ancona

Una città fondata dagli antichi greci per sfruttare il riparo naturale fornito dal suo golfo e la sua posizione strategica proprio in mezzo all’Adriatico: Ancona è la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 1° aprile alle 21.10 su Rai Storia. Non è solo una città che profuma di salsedine: Ancona è un vero museo a cielo aperto, un luogo ancora perfettamente vestito dei fasti del suo secolare passato, che si ritrova nel maestoso Arco di Traiano o nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale delle Marche, fino alla splendida Cattedrale di San Ciriaco, bellissimo duomo della città. Oggi Ancona è una città elegante dal fascino ricercato, ma conserva ancora quell’aria da antico scalo portuale, crocevia di scambi e di storie.

GRANDI DELLA TV – 1^TX
Il Tappabuchi di Pasqua 1967 – ore 22

MARTEDI’ 02/04/2024

Passato e presente Giovanni Paolo II

Il 16 ottobre 1978, per la prima volta in 455 anni, è chiamato a guidare la Chiesa di Roma un pontefice straniero: l’arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla, che prenderà il nome di Giovanni Paolo II. Nato il 18 maggio 1920, Wojtyla sarà uno dei pontefici più longevi e carismatici della storia. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda martedì 2 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Alberto Melloni, nell’anniversario della morte. In un quadro internazionale fortemente condizionato dallo scontro ideologico tra l’Occidente liberale e il blocco comunista, l’elezione al soglio di un papa che viene da oltrecortina, cresciuto nella cattolicissima Polonia, rappresenta l’avvio di una fase storica cruciale, che culminerà con il crollo del muro di Berlino nel 1989. Papa Wojtyla è uno dei protagonisti dei mutamenti epocali che segnano il passaggio al III millennio, con un intenso e dinamico pontificato segnato drammaticamente dall’attentato del 13 maggio 1981, a cui scampa miracolosamente. È stato proclamato santo il 27 aprile 2014.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità * Boudicca, la regina ribelle

Si apre con la storia di Boudicca, la regina ribelle contro Roma, la nuova stagione di “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità” il programma di Rai Cultura, condotto da Giorgio Zanchini, che ripercorre la storia dell'umanità, puntando la lente d'ingrandimento su fatti e personaggi che hanno attraversato oltre cinquemila anni, in onda da martedì 2 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Un viaggio nel tempo che avverrà con la visione di un documentario, al centro di ogni puntata, con l'intervento di esperti in studio, e con accurate ricostruzioni storiche, come nel caso di Boudicca che guidò la rivolta contro gli invasori romani in Gran Bretagna, quando, dopo la morte di suo marito, capo della tribù degli Iceni, venne picchiata e umiliata in pubblico. La regina iniziò a pianificare la sua vendetta costruendo un esercito e unendo le tribù in guerra contro il nemico comune. Boudicca e il suo esercito di britannici si recarono a Colchester, la capitale della Britannia romana, e la rasero al suolo. Seguirono Londra e St Albans. In tutto furono massacrati circa 80.000 romani, ma la sua resistenza ebbe fine nella battaglia di Wattling Street, dove morirono 200.000 britannici. Per raccontare la vicenda di questa regina ribelle Giorgio Zanchini intervista il professor Umberto Roberto.

Telegramma 2171 L'anno del Patto Atlantico (04.04.1949 anniversario firma)

Il 4 aprile 1949, a Washington, viene firmato il Trattato dell'Atlantico del Nord, l’atto istitutivo di quella che nel 1951 diventerà la Nato. L’Italia, a soli quattro anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, diviene alleata delle potenze che l’hanno sconfitta. Il percorso che porta il nostro Paese a inserirsi definitivamente nello schieramento occidentale è complesso e non lineare, sia sul piano della politica interna che sul piano internazionale. È con il Telegramma n. 2171 dell’8 marzo 1949 che l’ambasciatore italiano a Washington, Alberto Tarchiani, comunica al governo italiano che l’Italia è invitata a partecipare alle trattative riguardanti la nascente alleanza. “Telegramma 2171. L’anno del Patto Atlantico”, in onda martedì 2 aprile alle 22.10 su Rai Storia, realizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ricostruisce, attraverso i diari, le testimonianze degli ambasciatori, e la corrispondenza allora segreta intercorsa tra il governo italiano e quello statunitense, la successione degli avvenimenti che condussero alla storica firma. Lo speciale è arricchito dal contributo, tra gli altri, del professor Antonio Varsori, storico delle relazioni internazionali, e del professor Sabino Cassese.

MERCOLEDI’ 03/04/2024

Passato e presente L'imperatore Diocleziano

Gaio Aurelio Valerio Diocleziano si proclama imperatore, davanti alle truppe, il 20 novembre del 284 d.C., durante la crisi politica del III secolo, segnata da cinquant'anni di anarchia militare. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in mercoledì 3 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Umberto Roberto, insieme a tre giovani storici. Per gestire l'enormità dell'impero, Diocleziano fonda prima la diarchia, con il suo fedele compagno di battaglie Massimiano, e poi la tetrarchia con due cesari e due augusti. L’obiettivo è creare un potere che possa difendere l’impero sia dai nemici esterni che premono su vari fronti, sia dai nemici interni, i cristiani e i manichei. Diocleziano avvia numerose riforme fiscali e amministrative, ma dopo 21 anni al potere, nel 305, nel pieno del successo, abdica e si ritira a Spalato. Un gesto che resta un enigma per i suoi contemporanei.

Storie della TV * Carosello…e poi al letto!

E’ il 3 febbraio 1957 quando nell’unico canale televisivo si apre il sipario sulla prima rubrica pubblicitaria del piccolo schermo, Carosello. Per venti anni, ogni sera, dopo il telegiornale e prima del programma di prima serata, si apre un mondo di personaggi, sketch e talenti al servizio delle merci che vengono pubblicizzate in quel quarto d’ora, che è rimasto impresso a generazioni di bambini e adulti. Carosello è al centro del terzo appuntamento con la nuova stagione di “Storie della TV”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la TV italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, in onda mercoledì 3 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia

Aiutami a fare da solo. L'Idea Montessori” Ritratto di una grande maestra

Donna innovativa e ribelle, scienziata e in seguito pedagoga, Maria Montessori è stata l’ideatrice del famoso metodo educativo Montessori per le scuole primarie, oggi diffuso in tutto il mondo. Con “Aiutami a fare da solo. L’Idea Montessori”, Rai Documentari le dedica un ritratto riproposto mercoledì 3 aprile alle 22.10 su Rai Storia.

Scritto e diretto da Maurizio Sciarra, il documentario parte dalla prassi, dal lavoro quotidiano per risalire alla vita e al pensiero di Maria Montessori. Non una biografia, o meglio, non solo: il ritratto di un gigante del XX secolo, che, grazie ai suoi studi e al suo Metodo per l’autosufficienza dei bambini, si è imposta all’attenzione internazionale quando le donne iniziavano a lottare per la loro emancipazione. Al centro della narrazione i bambini, come nel lavoro di ricerca della Montessori, e il racconto della quotidianità del loro apprendimento tra paesi diversi - Italia, Albania, Olanda e Kenya - e con insegnanti di varie nazionalità e di varia formazione, che restano sempre un passo indietro per preparare l’ambiente necessario per far crescere nell’autonomia e nella consapevolezza di sé quei bambini che la Montessori indicava come “la guida degli adulti”.
Il ritratto di Maria Montessori si compone, come un puzzle, di alcune testimonianze dirette, come quella della maestra Maria Clotilde Pini, sua allieva, cofondatrice, direttrice, animatrice del VII circolo Montessori di Roma, che per tutta la sua lunga vita, 97 anni spesi nella scuola, si è dedicata alla trasposizione nella quotidianità degli insegnamenti ricevuti direttamente da Maria Montessori, fino alla sua ultima festa di saluto alle quinte elementari, da lei diretta pochi mesi prima della sua scomparsa. E ancora come quella della pronipote, Carolina Montessori, che racconta la bisnonna, svelandone aspetti privati che volutamente aveva tenuto nell’ombra. A completare questo ritratto anche i luoghi che hanno segnato la sua esistenza: dalla casa natale, a Chiaravalle, oggi museo, alla casa di Amsterdam, dove fondò l’AMI, Associazione Internazionale Montessori, ancora presidio della diffusione del Metodo nel mondo, passando per il suo studio, che restituisce ancora oggi il fascino e la complessità del suo lavoro in giro per il mondo. Dalla prima “Casa dei bambini” fondata a Roma, a Via Dei Marsi, alle scuole che oggi praticano in tutto il mondo il suo metodo rivoluzionario, fino all’ultima casa che la ospitò, a Noordwijk, in Olanda, dalla cui finestra Maria vedeva il mare, l’ultima immagine che le rimase negli occhi.
“Aiutami a fare da solo. L’Idea Montessori” è una coproduzione Le Talee e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari.

Il sorriso di un bambino” Storia della Comunità di Sant’Egidio

In un tempo segnato dai conflitti, dove lo scontro e il fragore delle armi sembrano prevalere sul dialogo generando sofferenza e nuovi muri tra i popoli, l’umanità oggi ha urgente bisogno di proposte alternative che accendano una luce di speranza verso vie d’incontro e cooperazione tra i popoli. “Ponti di vicinanza”, formazione, assistenza sanitaria, anche attraverso servizi di telemedicina, possono essere un esempio di come superare le distanze e le divisioni tra popoli e continenti. Attraverso la testimonianza del dottor Michelangelo Bartolo, medico cooperante della Comunità di Sant’Egidio, il documentario di Paolo Bianchini prodotto da Alveare Cinema in collaborazione con Rai Documentari “Il sorriso di un bambino” – in onda mercoledì 3 aprile alle 23.10 su Rai Storia - racconta la storia di un “sorriso” che nel corso degli anni si è trasformato in un programma che oggi mette in comunicazione 49 centri sanitari, molti in luoghi sperduti dell’Africa, con oltre 200 medici volontari italiani. Ne è nata una rete di solidarietà che ha garantito oltre 50 mila teleconsulti, attraverso suggerimenti diagnostici e terapeutici che hanno salvato la vita di tante persone.

Il film è un affresco sulla realtà di Sant’Egidio, che racconta - anche attraverso le parole di Vincenzo Paglia e Matteo Zuppi - esempi di solidarietà e amore dove al centro c’è sempre la persona, il fratello, l’amico.

GIOVEDI’ 04/04/2024

Passato e presente Gli antipapi medievali

La storia della Chiesa si è sempre concentrata sul ruolo e sulle azioni del pontefice, il Vicario di Cristo in terra. In realtà, questi duemila anni hanno visto emergere accanto a quella del papa, numerose altre figure che a loro modo si sono ritagliate una parte da protagoniste nelle complesse vicende che caratterizzano il papato: cardinali, vescovi, santi, eretici e persino “antipapi”. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Tommaso Di Carpegna nel nuovo appuntamento con “Passato e Presente”, in onda giovedì 4 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’antipapa, eletto al soglio di Pietro in modo non canonico, determina un vero e proprio scisma tra i fedeli. Definito invasor, schismaticus e antichristus, è l’antagonista del legittimo pontefice cui si oppone per motivi dottrinali, ideologici o politici, sorretto da famiglie aristocratiche o da sovrani e imperatori che se ne servono come una mera pedina del potere laico. Tra l’età tardoantica e quella medievale, si contano circa quaranta antipapi, tutti assai diversi tra loro: a partire da Natalio, vissuto nel 200 d.C., per finire con Felice V, duca di Savoia, nel 1439.

a.C.d.C. Il segreto di Darwin: l'esperimento dei ragazzi indigeni rapiti

Un episodio poco conosciuto della celebre spedizione di Charles Darwin sulla nave di ricerca Hms Beagle: lo racconta “a.C.d.C”, in onda giovedì 4 aprile alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Il capitano della nave conduce in Inghilterra quattro ragazzi indigeni della Terra del Fuoco, per educarli e riportarli dopo due anni nella loro terra d’origine, allo scopo di testimoniare alle loro tribù la superiorità della civiltà europea. L’esperimento è un totale fallimento. Una nuova spedizione e un team internazionale di scienziati cercano di far luce sul viaggio del Beagle, l’esperimento fallito del capitano e la sua influenza sulla teoria di Darwin sull’evoluzione.

Orient Express Un treno nella storia

La straordinaria iniziativa che portò, nella seconda metà del XIX secolo, alla “invenzione” del treno più famoso del mondo: l’Orient Express. La fa rivivere, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, “Orient Express. Un treno nella storia”, in onda giovedì 4 aprile alle 22.10 su Rai Storia. In un’Europa ancora lacerata da conflitti e diffidenze, l’imprenditore belga Georges Nagelmackers lotta per realizzare una rete di treni notturni che colleghino le principali città europee e per trasformare in realtà il sogno di un convoglio capace di superare tutti i confini e di spalancare le porte dell’Oriente, permettendo ai suoi passeggeri di viaggiare comodi e sicuri verso la modernità.

VENERDÌ 05/04/2024

Passato e presente Tacito, lo storico della Roma imperiale

Publio Cornelio Tacito è lo storico di riferimento della prima età imperiale. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Francesca Cenerini a “Passato e Presente”, in onda venerdì 5 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Tacito è anche un politico, un senatore, ed è polemico verso il potere autoritario del Principato. Il regime del Principato è ormai una necessità storica, anche se Roma ormai è decadente e corrotta. Non tutti gli imperatori hanno saputo essere all’altezza di questo incarico importante: Augusto, Tiberio, Nerone sono stati deludenti e dispotici. Tacito auspica un principato illuminato come quelli di Nerva e di Traiano, imperatori per adozione e non per diritto di nascita. Tra le sue opere minori ricordiamo la Germania, una monografia sui costumi dei Germani, l’unica in latino appartenente al genere etnografico. Ma il vero Tacito, lo scrittore moralista e lo storico tragico, celebre per i suoi ritratti, è quello delle Historiae e degli Annales, le sue opere propriamente storiografiche, che gli assegnano il giusto posto tra i grandi storici di sempre.

Cronache di terra e di mare * Italia: l’inizio

Le esplorazioni dei navigatori antichi, greci e fenici, i destini dei popoli italici che si ribellarono a Roma, l’ascesa di Genova e delle repubbliche marinare, l’eredità dei Longobardi nella storia italiana, il destino di Manfredi, legato alla fine dei ghibellini in Italia. Dopo aver raccontato singoli personaggi o fatti storici Cristoforo Gorno affronta le grandi avventure collettive in “Cronache di Terra e di Mare”, in onda da venerdì 5 aprile alle 21.10 su Rai Storia. In questa serie a innescare il racconto sono luoghi ricchi di significato, come le città puniche in Sardegna per le navigazioni antiche, il santuario Sannita di Pietrabbondante per i popoli italici, Brescia per i Longobardi, la Genova monumentale per le repubbliche marinare. Nella prima puntata, obiettivo sulle “radici” dell’Italia. A partire dai resti dell’antico santuario della nazione Sannita a Pietrabbondante, in Molise, Gorno racconta le memorie antichissime dei popoli italici, le loro guerre con Roma, la concessione della cittadinanza romana a tutti gli italici e la nascita di una concezione unitaria della penisola. Paestum con la sua storia prima greca, poi lucana e infine romana, permette uno sguardo sull’arte che ha accompagnato il lungo percorso di formazione di questa Italia delle origini.

RAInchieste Viaggio nel sud, 1958 pt.1

RAInchieste è il nuovo appuntamento di Rai Cultura in onda ogni venerdì dal 5 aprile alle ore 21.40 in prima visione su Rai Storia. Condotto da Giorgio Zanchini, RAInchieste ripercorre vent’anni di inchieste a puntate che hanno caratterizzato la Televisione della RAI, da fine anni 50 a fine anni 70. Inchieste firmate da grandi giornalisti, spesso anche registi di questi documentari, o da grandi registi, che si fecero cronisti di un Paese, o di un mondo, in rapida trasformazione, con l’ausilio dei migliori tecnici della RAI. Racconti sospesi tra macchine da scrivere, cineprese e microfoni, girati nel formato 16 millimetri in bianco e nero, i colori della TV di allora. Alcuni documentari degli anni 70 vennero girati a colori, preannunciando il futuro della televisione italiana. Erano inchieste a puntate, di numero variabile a seconda dell’argomento, tutte unite dall’uso copioso dalla registrazione in “presa diretta” delle voci degli intervistati. Documento sonoro eccezionale, a decenni di distanza, perché possiamo riascoltare il parlato delle persone comuni di quell’Italia, e anche testimonianze e riflessioni di intellettuali chiamati ad argomentare sui temi di queste inchieste. Strade, luoghi e persone di un’Italia che non c’è più o, se c’è ancora, è meno visibile di allora. Nelle puntate di RAInchieste verranno scelti i passaggi cruciali e le interviste più interessanti di queste inchieste, con un apparato di informazioni prese da fonti cartacee dell’epoca che il conduttore, Giorgio Zanchini, darà come guida alla visione di questi preziosi materiali. La prima puntata, in onda il 5 aprile alle 21.40, è una sintesi dell’inchiesta del 1958 “Viaggio nel sud”: in dieci puntate, il documentarista Rai Virgilio Sabel (1920-1989), insieme agli scrittori Giose Rimanelli (1925-2018) e Giuseppe Berto (1914-1978), percorre in lungo e in largo il Meridione e le Isole d’Italia intorno al tema della “questione meridionale”, sui problemi e le contraddizioni della realtà sociale del Mezzogiorno. Attraverso interviste dirette a persone comuni, piccoli imprenditori, donne e uomini di ogni età e condizione sociale, Virgilio Sabel e i suoi consulenti umanizzano e danno volto ai problemi trattati. Come si precisa nella presentazione del Radiocorriere, «Non si tratta di una passeggiata alla ricerca di folklore locale ma di una seria indagine che presenti con chiarezza un mondo in piena trasformazione”.

Telemaco. Stresa. Il fronte contro Hitler

A Stresa, nel 1935, Gran Bretagna e Francia si riuniscono nella cosiddetta Conferenza di Stresa con un obiettivo prioritario: trovare una linea comune contro le mire espansionistiche di Adolf Hitler. Una storia al centro di “Telemaco” con Carla Oppo, in onda venerdì 5 aprile alle 23.10 su Rai Storia. Al vertice, che si svolge nello splendido Palazzo Borromeo di Isolabella sul Lago Maggiore partecipano oltre a Benito Mussolini, il ministro degli esteri francese Pierre Laval e il primo ministro inglese Ramsay Mac Donald. Dall’11 al 14 aprile Stresa diventa il centro della politica internazionale su cui si appuntano le speranze di pace del mondo. Ma la ricerca di un’intesa è ostacolata da interessi contrapposti e sospetti reciproci che poco dopo faranno naufragare l’accordo.

SABATO 06/04/23

Biografie. Eugenio Scalfari. I giornali che fanno la storia

In occasione dei 100 anni dalla nascita, Rai Cultura ripropone sabato 6 aprile alle 19.30 su Rai Storia “Eugenio Scalfari. I giornali che fanno la storia”, una biografia del grande giornalista che, attraverso interviste di repertorio, ricostruisce il suo impegno da “Il Mondo” a “L’Europeo”, e come fondatore del settimanale “L’Espresso” nel 1955 e del quotidiano “La Repubblica” nel 1976.

Passato e presente. L'imperatore Costantino e la Chiesa

Dopo aver fatto porre il monogramma di Cristo, che gli era apparso in sogno, sugli scudi dei suoi soldati Costantino vince la famosa battaglia di Ponte Milvio. L’Impero, dopo l’editto di Milano del 313 d.C. e la battaglia di Adrianopoli, torna a essere unito nelle mani di un solo imperatore, in una monarchia d’investitura divina, saldata da un nuovo legame identitario, quello tra Stato e Chiesa. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 6 aprile alle 20.30 su Rai Storia. Nel Medioevo la memoria dell’imperatore cristiano ispira storie e leggende, tra cui quella della “Donazione di Costantino”, un documento attraverso il quale l’imperatore avrebbe donato al Papa la città di Roma e i domini imperiali d’Occidente, consolidando il primato della Chiesa di Roma sugli altri patriarcati. Con questo scritto di fatto l’imperatore investe il Papa del potere temporale. Ma Lorenzo Valla nel 1440 dimostra che la donazione di Costantino è un falso: si tratta in realtà di un testo realizzato, forse in età carolingia a Roma o in Francia, per affermare la supremazia della Chiesa rispetto all’Impero in un periodo controverso e difficile.

Cinema Italia. La macchina ammazzacattivi

Celestino, fotografo in un paesino della costiera amalfitana, impara da un misterioso viandante nel quale crede di riconoscere il suo protettore S. Andrea, a sopprimere i cattivi usando la sua macchina fotografica. Celestino inizia l'opera di pulizia ma si accorge presto che il confine tra bene e male è molto sottile. È la storia del film di Roberto Rossellini tratto da un soggetto di Eduardo De Filippo, in onda in versione restaurata sabato 6 aprile alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast, Gennaro Pisano, Giacomo Furia, Marilyn Buferd, William Tubbs, Giovanni Amato, Joe Falletta, Helen Tubbs.

Documentari d'autore. Looking for Negroni

Verso la fine del 1919, in una delle tante serate passate al Caffè Casoni, il conte Camillo Negroni chiese al suo amico barman di aggiungere del gin alla miscela di Vermouth e Bitter Campari che era solito bere, suscitando la curiosità dei presenti che da allora cominciarono anche loro ad ordinare “l’Americano” alla maniera del conte Negroni. Da questo a chiamarlo semplicemente “Negroni” il passo fu breve. “Looking for Negroni” di Federico Micali, andrà in onda sabato 6 aprile alle 22:30 per il ciclo “Documentari d’autore”.


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