L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Musica d’arte für alle

Stagione sinfonica e d’opera 2025/26

A partire dal 30 settembre 2025 avrà inizio la nuova Stagione della Fondazione Haydn con un ricco cartellone di appuntamenti sinfonici e d’opera. Tra le novità, l’aumento dell’offerta musicale e un modello di opera itinerante tra i castelli della regione.

Accanto al Direttore musicale Ottavio Dantone, al Direttore principale Alessandro Bonato e al regista in residenza Fabio Cherstich, la Stagione accoglierà alcuni grandi direttori, giovani bacchette internazionali e acclamati solisti della nuova generazione.

Campagna abbonamenti dal 13 maggio, biglietti singoli in vendita dal 9 settembre 2025.

La Fondazione Haydn annuncia la nuova Stagione musicale, con un unico cartellone di 23 appuntamenti tra concerti sinfonici e opera. Una programmazione ancora più ricca all’insegna del grande repertorio, alcune rarità e nuove composizioni, capace di riunire alcuni tra i più importanti direttori e solisti, nonché acclamati artisti della nuova generazione, il cui talento continua a entusiasmare pubblico e critica di tutto il mondo.

Facendo propria la storica espressione utilizzata dall’attore e regista Giorgio Strehler per l’inaugurazione del primo teatro stabile italiano, con il titolo Musica d’arte für alle il Direttore artistico Giorgio Battistelli rinnova il suo invito d’ascolto alla comunità con una programmazione capace di attrarre, nella diversità, interessi e gusti molteplici:

«Con questo titolo – afferma Giorgio Battistelli – ho voluto sottolineare l’intreccio di stili e linguaggi diversi che caratterizzano i vari appuntamenti della Stagione 2025/26 della Fondazione Haydn. Il termine “Musica d’arte” non vuole suggerire una proposta elitaria ma, al contrario, offrire al pubblico la musica della grande tradizione, estranea all’effimero processo di mercificazione del sistema industriale. Il tema principale si articola in quattro sottotitoli, anelli di un’unica catena che si agganciano per affinità, contrasti e opposizioni verso una visione musicale pensata per un pubblico eterogeneo, capace di abbinare ai grandi capolavori della storia a opere rare e nuove creazioni».

«La programmazione che il Direttore artistico presenta oggi risponde alle linee strategiche della Fondazione, recentemente aggiornate dal Consiglio di Amministrazione, a partire dall’identità e da un preciso modello culturale per la promozione della musica, dell’opera e della danza a servizio della comunità – dichiara Monica Loss, Direttrice generale della Fondazione Haydn –. Sia il programma che le attività correlate coinvolgono i giovani e avvicinano il pubblico, accompagnandoli all’ascolto e alla conoscenza delle opere, grazie al coinvolgimento attivo e alla preziosa collaborazione di direttori, registi e solisti. Un insieme di persone, la Haydn, che lavora per far sì che la Stagione diventi un’esperienza e un viaggio ricco di eventi, appuntamenti e occasioni di scambio per tutti. La Stagione 2025-26 è la numero 66 e rappresenta un bel traguardo che proietta e dà impulso a proseguire con impegno e passione».

IL DIRETTORE MUSICALE, OSPITE E PRINCIPALE

La Fondazione Haydn si pregia della preziosa collaborazione del Direttore musicale Ottavio Dantone e del Direttore ospite principale Thomas Dausgaard. Accanto a queste due importanti figure, per le prossime tre Stagioni musicali si innesta quella di Alessandro Bonato nel ruolo di Direttore principale dell’Orchestra Haydn. Recentemente inserito dalla rivista Forbes Italia tra le dieci personalità Under 30 più rappresentative del panorama dell’arte e della cultura, a partire da ottobre 2025, fino a giugno 2028, Alessandro Bonato diverrà uno dei punti di riferimento per l'orchestra, sviluppando un rapporto continuativo per definire un proprio percorso interpretativo. Come Direttore principale dell’Orchestra Haydn, Bonato sarà presente sia nella Stagione sinfonica che in quella d’opera, e affiancherà il direttore artistico nella definizione della programmazione lavorando a stretto contatto con l’orchestra per contribuire alla sua continua crescita e alla visibilità nazionale e internazionale.

GRANDI DIRETTORI

Sarà proprio il Direttore musicale Ottavio Dantone a tenere il concerto inaugurale e altri tre appuntamenti caratterizzati da un costante abbinamento di opere del Barocco e del Classicismo a capolavori del Novecento, mentre con i due concerti di Thomas Dausgaard, il Maestro danese coronerà il triennio di attività come Direttore ospite principale dell’Orchestra Haydn. Tra i grandi nomi del podio, la Stagione vedrà il gradito ritorno del violoncellista Mario Brunello, presente nella doppia veste di direttore e solista, Michele Mariotti, Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, e dell’ungherese Gábor Takács-Nagy, dal 2007 Direttore musicale della Verbier Festival Chamber Orchestra, con la quale ha recentemente inciso l’integrale delle Sinfonie di Beethoven per Deutsche Grammophon.

GIOVANI BACCHETTE INTERNAZIONALI

Accanto ai grandi nomi della direzione d’orchestra, molti altri appuntamenti sinfonici saranno affidati ad alcuni tra i più interessanti giovani artisti della scena internazionale, per la prima volta alla guida dell’Orchestra Haydn. Tra questi figurano la direttrice toscana Vanessa Benelli Mosell, artista esclusiva per l'etichetta discografica Decca Classics, che salirà sul podio dell’Orchestra Haydn dopo essersi esibita in prestigiose sale tra Berlino, Londra e New York; la ventottenne Glass Marcano, direttrice d’orchestra di origini venezuelane; Hossein Pishkar, iraniano classe 1988, si è affermato all’attenzione internazionale con la vittoria nel 2017 del Deutscher Dirigentenpreis a Köln e l’Ernst-von-Schuch-Preis, dopo essersi perfezionato a Ravenna con Riccardo Muti; lo zimbabwese Vimbayi Kaziboni, che a soli 37 anniha già diretto numerose orchestre in tutto il mondo, dalla Los Angeles Philharmonic alla London Philharmonic Orchestra e BBC Philharmonic, tenendo a battesimo prime esecuzioni di alcuni tra i più importanti compositori di oggi; l’italo-tedesco Nicolò Umberto Foron a soli 27 anni è già assistente di Sir Antonio Pappano alla London Symphony Orchestra e dell'Ensemble Intercontemporain, a seguito della vittoria della 17^ edizione del Donatella Flick Conducting Competition di Bucarest; Dmitry Matvienko, nato a Minsk nel 1990, Primo Premio e Premio del Pubblico all’ultima edizione della Malko Competition di Copenhagen, il più prestigioso tra i concorsi internazionali per giovani direttori, dopo essersi imposto al Concorso “Cantelli” di Novara nel 2020.

STELLE DELLA NUOVA GENERAZIONE

Non solo grandi direttori d’orchestra, ma anche giovani solisti acclamati sulla scena internazionale: la nuova Stagione sinfonica vedrà esibirsi il violista inglese Timothy Ridout che a soli trent’anni è stato indicato dal BBC Music Magazine tra i 12 più grandi violisti di tutti i tempi; Arsenii Moon, il ventiseienne pianista russo, vincitore assoluto del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023, che continua a incantare le platee di tutto il mondo; i violinisti Giuseppe Gibboni, vincitore del Concorso Internazionale “Premio Paganini” di Genova nel 2021, primo violinista a riportare all’Italia tale riconoscimento dopo ben 24 anni; Mira Foron che dopo essere stata invitata a collaborare con Anne Sophie Mutter, a soli 22 anni debutterà con l’Orchestra Haydn diretta dal fratello Nicolò Umberto Foron; lo svedese Johan Dalene, che a 24 anni è definito l’astro nascente del nord dalla critica internazionale dopo aver vinto il prestigioso Concorso Carl Nielsen nel 2019; e il soprano armeno Hasmik Torosyan, vincitrice di diversi concorsi internazionali, dal 2011 solista principale del Teatro Accademico Nazionale Armeno dell’Opera e del Balletto A. Spendiaryan.

NUOVE COMMISSIONI E PRIME NAZIONALI

Accanto al repertorio storico, la Stagione presenterà in prima esecuzione assoluta due nuove commissioni della Fondazione Haydn: Gli ultimi giorni di Garibaldi del compositore romano Alessandro Meacci, classe 1997, specializzato in musica elettronica e affascinato dalle nuove tecnologie applicate alla musica; Púrpura, Concerto per viola e orchestra di Filippo Del Corno, compositore milanese tra i fondatori di Sentieri selvaggi, gruppo dedicato all’esecuzione e alla diffusione della nuova musica.

A questi si aggiungono le prime esecuzioni italiane di Entr’acte, brano per orchestra d’archi della compositrice americana Caroline Shaw già vincitrice di ambiti premi internazionali quali il Premio Pulitzer e due Grammy Award; e del Concerto per violino n. 1 del compositore danese Niels Viggo Bentzon, che con il suo ricco catalogo di opere ha attraversato l’intero Novecento.

REPERTORIO

Il tema principale della Stagione, Musica d’arte für alle, si svilupperà in quattro diversi indici tematici, utili a stimolare intrecci tra stili e linguaggi musicali anche molto diversi tra loro. La Stagione verrà inaugurata con un programma completamente dedicato al grande repertorio barocco tra Bach (Concerto brandeburghese n. 1 e Suite per orchestra n. 3) e Händel (Concerto per organo op. 4 n. 4 e Musica per i reali fuochi d’artificio). Il concerto avvierà così il sottogruppo «Affinità elettive» in cui l’opera sinfonica di Beethoven (le Sinfonie n. 2, 3, 4 e 8) sarà accostata alla Sinfonia n. 6 di Schubert, al Concerto per violino di Čajkovskij e all’Adagio e fuga K 546 di Mozart, oltre che alla Sinfonia n. 1 di Méhul, tra le espressioni musicali più vicine agli ideali della rivoluzione francese, il Concerto per violoncello di Schumann all’opera di Weinberg, compositore polacco che con la sua musica ha testimoniato le più ferree atrocità dei regimi autoritari del Novecento, o ancora i Quattro ultimi Lieder di Strauss alla Sinfonia n. 4 di Mahler.

Con «Attrazioni e contrasti» si proseguirà con l’accostamento delle Sinfonie di Haydn all’Intermezzo op. 8 del compositore mitteleuropeo Franz Schreker e Requies di Luciano Berio, dedicato alla memoria della moglie Cathy Berberian; la prima Sinfonia di Čajkovskij con Shaker Loops, brano del 1978 dell’americano John Adams; Mozart con due composizioni dell’argentino Alberto Ginastera; il Concert Românesc di Ligeti alla Quinta di Beethoven.

La serie «Moti e rivoluzioni» celebrerà il cinquantesimo anniversario della morte di Šostakovič con le Sinfonie n. 1 e 9, attorno alle quali graviterà la musica di Verdi, la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov, le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms, il Concerto per violino di Beethoven, oltre a capolavori del Novecento come Danses concertantes di Stravinskij e la Sinfonia Classica di Prokof’ev, e al repertorio più raro qui rappresentato dal Notturno n. 1 di Martucci.

Infine, «Passaggio a Nord-est» proporrà le Sinfonie n. 1 e 4 di Brahms, la Sinfonia n. 2 del compositore norvegese Svendsen, che a cavallo tra Otto e Novecento ha lasciato numerose composizioni sinfoniche dal carattere marcatamente etnico, e alcune opere dei compositori danesi Bentzon e Nielsen, il musicista più rappresentativo di quell’area geografica, di cui verranno rispettivamente eseguiti il Concerto per violino n. 1 e Helios.

FUORI ABBONAMENTO

Sono due i concerti fuori abbonamento della Stagione: il Concerto d’inverno su musiche di Čajkovskij e Adams dirette da Hossein Pishkar e il Concerto di Capodanno su musiche della dinastia Strauss diretto da Alessandro Bonato.

OPERA

«Con il titolo Opera d’arte – prosegue il Direttore artistico Giorgio Battistelli –, il cartellone operistico intende connettersi maggiormente con il pubblico sotto diversi aspetti, a partire da quello qualitativo dell'offerta, adatta alle sensibilità più varie, sempre nell'ottica dell’eccellenza artistica. Con questa proposta vi è il desiderio di ampliare sempre più il ventaglio delle proposte, sia in termini di numero di produzioni che di visione sempre più globale, mescolando generi diversi, e portando l’opera fuori dagli schemi tradizionali».

Al pari della Stagione sinfonica, anche il cartellone operistico curato da Giorgio Battistelli registra un aumento del numero dei titoli proposti rispetto allo scorso anno, tra nuove produzioni e coproduzioni con le più importanti realtà del territorio nazionale. Tra le novità di questa edizione, l’opera uscirà dal teatro, sua casa d’elezione, per raggiungere nuovi luoghi e incontrare così il suo pubblico, mentre i cantanti continueranno a essere selezionati grazie al lavoro della casting manager Clarry Bartha.

Ad inaugurare il nuovo cartellone sarà L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, per la regia di Roberto Catalano e la direzione musicale di Alessandro Bonato. Seguirà il dittico formato da Il segreto di Susanna del veneziano Ermanno Wolf-Ferrari e La notte di un nevrastenico di Nino Rota, una produzione della Fondazione Haydn su regia di Stefano Vizioli. Dopo il successo dello scorso anno del Barbiere di Siviglia, l’Artist in residence Fabio Cherstich si occuperà di due titoli, ovvero della regia dell’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini per la direzione musicale di Alessandro Cadario, e della prima esecuzione italiana dell’opera contemporanea Note to a Friend di David Lang, compositore statunitense già Premio Pulitzer 2008, la cui musica si ispira al minimalismo e al rock, quest’ultima in una nuova produzione della Fondazione Haydn.

Con il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, la Fondazione Haydn inaugura inoltre un nuovo format di opera itinerante che verrà sviluppato ulteriormente nelle prossime Stagioni. Durante i mesi estivi, grandi opere da camera troveranno così un nuovo palcoscenico all’interno dei castelli, palazzi, caffè e giardini più suggestivi del territorio regionale, per un modello d’opera itinerante capace di portare la lirica in spazi non convenzionali.

PARTNER

Un ringraziamento speciale va a tutti i sostenitori: il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, le Province autonome e i Comuni di Trento e Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Alperia, Cassa di Risparmio di Bolzano, Schenk Italian Wineries, Mediocredito Trentino-Alto Adige e tutte le aziende e i privati che ogni anno contribuiscono con convinzione al lavoro della Fondazione Haydn.

INFORMAZIONI

La campagna di acquisto e rinnovo degli abbonamenti partirà il 13 maggio 2025.

I biglietti singoli sono in vendita dal 9 settembre. Maggiori informazioni sul sito www.haydn.it


FONDAZIONE HAYDN DI BOLZANO E TRENTO

Stagione Sinfonica e d’Opera

Bolzano e Trento

Stagione Sinfonica 2025/26


Affinità Elettive

30.09.2025, ore 20.00, Bolzano, Auditorium

01.10.2025, ore 20.30, Trento, Auditorium

OTTAVIO DANTONE

Johann Sebastian Bach,

Concerto Brandeburghese n. 1 in fa maggiore, BWV 1046

Suite per orchestra n. 3 in re maggiore, BWV 1068

Georg Friedrich Händel

Concerto per Organo op. 4 n. 4 in fa maggiore HWV 292
Musica per i reali fuochi d’artificio, HWV 351

 

Affinità Elettive

21.10.2024, ore 20, Bolzano, Auditorium

22.10.2024, ore 20.30, Trento, Auditorium

VANESSA BENELLI MOSELL

Gioachino Rossini

Il barbiere di Siviglia: Ouverture

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60

Franz Schubert

Sinfonia n. 6 in do maggiore, d 589

 

Moti e Rivoluzioni

28.10.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

29.10.2025, ore 20.30, Trento, Auditorium

OTTAVIO DANTONE

Giuseppe Martucci

Notturno n. 1 in sol bemolle maggiore, op. 70

Joseph Haydn

Sinfonia n. 102 in si bemolle maggiore, Hob. i: 102

Igor Stravinskij

Danses concertantes

Sergej Prokof’ev

Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 25 Classica

 

Moti e Rivoluzioni

17.11.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

18.11.2025, ore 20:30, Trento, Auditorium

ALESSANDRO BONATO

Arsenii Moon pianoforte

Alessandro Meacci

Gli ultimi giorni di Garibaldi
commissione: Fondazione Haydn Stiftung
PRIMA ASSOLUTA

Sergej Rachmaninov

Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra, op. 43

Giuseppe Verdi

I vespri siciliani:Ouverture

I vespri siciliani: Ballabili


Moti e Rivoluzioni
25.11.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

26.11.2025, ore 20:30, Trento, Auditorium

DMITRY MATVIENKO

Franz Schubert

Sinfonia n. 4 in do minore, d 417 Tragica

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore, op. 70

 

Affinità Elettive

02.12.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

03.12.2025, ore 20:30, Trento, Auditorium

OTTAVIO DANTONE

Caroline Shaw

Entr’acte

Étienne-Nicolas Méhul

Sinfonia n. 1 in sol maggiore

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 2 in re maggiore, op. 36

 

Affinità Elettive

09.12.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

10.12.2025, ore 20:30, Trento, Auditorium

NICOLÒ UMBERTO FORON

Mira Foron violino / Violine

Pëtr Il'ič Čajkovskij

Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 Eroica

 

Fuori abbonamento: Concerto d’inverno / Winterkonzert

20.12.2025, ore 20, Bolzano, Auditorium

23.12.2025, ore 20:30, Trento, Auditorium

HOSSEIN PISHKAR

John Adams

Shaker Loops

Pëtr Il'ič Čajkovskij

Sinfonia n. 1 in sol minore, op. 13 Sogni d’inverno

 

Fuori abbonamento: Concerti di fine anno e Capodanno

31.12.2025, ore 18:30 Uhr, Trento, Auditorium

02.01.2026, ore 20, Bolzano, Auditorium

ALESSANDRO BONATO

Musiche di

Johann Strauss, Johann Strauss jr., Josef Strauss

 


Affinità Elettive
13.01.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium

14.01.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

MARIO BRUNELLO

violoncello solista e direttore

Joseph Haydn

Sinfonia n. 82 in do maggiore, Hob. i: 82 L’orso

Mieczysław Weinberg

Concertino per violoncello e orchestra

Sinfonietta n. 2, op. 74

Robert Schumann

Concerto per violoncello e orchestra in la minore, op. 129

 

Attrazioni e contrasti

20.01.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium

21.01.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

GLASS MARCANO

Wolfgang Amadeus Mozart

Divertimento in re maggiore, k 136

Alberto Ginastera

Pampeana n. 3, op. 24

Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia n. 29 in la maggiore, k 201

Alberto Ginastera

Estancia: Cuatro danzas, op. 8

 

Attrazioni e contrasti

17.02.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium
18.02.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

VIMBAYI KAZIBONI

Timothy Ridout viola / Bratsche

György Ligeti

Concert Românesc

Filippo Del Corno

Púrpura: Concerto per viola e orchestra

commissione: Fondazione Haydn Stiftung e Fondazione i pomeriggi musicali di Milano

PRIMA ASSOLUTA

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67

 

Attrazioni e contrasti

17.03.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium

18.03.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

OTTAVIO DANTONE

Luciano Berio

Requies

Joseph Haydn

Sinfonia n. 93 in re maggiore, Hob. i: 93

Franz Schreker

Intermezzo, op. 8

Joseph Haydn

Sinfonia n. 97 in do maggiore, Hob. i: 97

 

Passaggio a Nord-Est

14.04.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium

15.04.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

THOMAS DAUSGAARD

Johan Svendsen

Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore, op. 15

Johannes Brahms

Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98

 

Passaggio a Nord-Est

21.04.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium
22.04.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

THOMAS DAUSGAARD

Johan Dalene violino

Carl Nielsen

Helios

Niels Viggo Bentzon

Concerto per violino e orchestra n. 1, op. 70

PRIMA ESECUZIONE ITALIANA

Johannes Brahms

Sinfonia n. 1 in do minore, op. 68

Affinità elettive

 

28.04.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium
29.04.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

GÁBOR TAKÁCS-NAGY

Wolfgang Amadeus Mozart

Adagio e fuga in do minore, k 546

Joseph Haydn

Sinfonia n. 92 in sol maggiore, Hob. i: 92 Oxford

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 8 in fa maggiore, op. 93

 

Affinità elettive

09.06.2026 ore 20, Bolzano, Auditorium

10.06.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

MICHELE MARIOTTI

Giuseppe Gibboni violino

Johannes Brahms

Variazioni su un tema di Haydn, op. 56a

Ludwig van Beethoven

Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 61

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 1 in fa minore, op. 10

 

Attrazioni e contrasti

16.06.2026 ore 20, Bolzano, Teatro Comunale

17.06.2026 ore 20:30, Trento, Auditorium

MICHELE MARIOTTI

Hasmik Torosyan soprano

Richard Strauss

Vier letzte Lieder, trv 296

Gustav Mahler

Sinfonia n. 4 in sol maggiore


FONDAZIONE HAYDN DI BOLZANO E TRENTO

Stagione Sinfonica e d’Opera

Bolzano e Trento

Stagione d’Opera 2025/26

 

07.11.25, ore 20

09.11.25, ore 16

Bolzano, Teatro Comunale

Gaetano Donizetti

L’ELISIR D’AMORE

Libretto: Felice Romani

Roberto Catalano regia

Alessandro Bonato direzione musicale

Coproduzione Fondazione Haydn Stiftung e Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

 

07.02.26, Ore 20

08.02.26, Ore 16

Ermanno Wolf-Ferrari

IL SEGRETO DI SUSANNA

Libretto: Enrico Golisciani

e

Nino Rota

LA NOTTE DI UN NEVRASTENICO

Libretto: Riccardo Bacchelli

Stefano Vizioli regia

Giuseppe Grazioli direzione musicale

 

07.03.26, Ore 20

Bolzano, Teatro Comunale

10.03.26, Ore 20

Trento, Teatro SanbàPolis

David Lang

NOTE TO A FRIEND

Testo di David Lang

Tratto da Ryunosuke Akutagawa

Fabio Cherstich regia

PRIMA ITALIANA

 

27.03.26, ore 20

29.03.26, ore 18

Teatro Sociale di Trento

Gioachino Rossini

L’ITALIANA IN ALGERI

Libretto Angelo Anelli

Fabio Cherstich regia

Alessandro Cadario direzione musicale


STAGIONE SINFONICA E D’OPERA 2025/26

BIOGRAFIE

GIORGIO BATTISTELLI

Direttore artistico

Leone d'oro alla carriera di Biennale Musica 2022 e Accademico di Santa Cecilia dal 2004, è insignito nel 2013 del titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura Francese e nel 2020 del titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.

Le sue composizioni sono state rappresentate presso il Festival d’Automne al Centre Pompidou di Parigi, i Festival di Salisburgo e di Lucerna, la Biennale e la Gasteig di Monaco, la Biennale di Berlino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nei più importanti teatri dell'opera italiani come La Scala, La Fenice, l’Opera di Roma, il Teatro Comunale di Firenze, nei teatri dell’opera di Anversa,

Strasburgo, Ginevra, Brema, Mannheim, Almeida, Londra, Hong Kong, Adelaide, Brisbane, Melbourne, Sydney, Wellington, Taipei, Tokyo, New York, Washington, Singapore, La Paz, Pechino. La sua musica è stata diretta da Riccardo Muti, Antonio Pappano, Lorin Maazel, Daniele Gatti, Daniel Harding, Ádám Fischer, JukkaPekka Saraste, Myung-Whun Chung, Susanna Mälkki, Zoltán Peskó. Ha collaborato con i registi Graham Vick, Robert Carsen, Luca Ronconi, Georges Lavaudant, Mario Martone, Michael Londsdale, David Poutney, Daniele Abbado, Fura dels Baus e Studio Azzurro. Le sue direzioni artistiche e il suo approccio al management culturale sono orientati a portare visione artistica e focus strategico investendo sullo sviluppo dei talenti, il coinvolgimento e la diversificazione del pubblico, le relazioni con il territorio e le sue forze creative.

A proprio agio con l'imprevedibilità del processo creativo, la sua direzione artistica è in grado di gestire i processi complessi e in continuo movimento del XXI secolo adottando uno stile di management trasformativo che facilita le conversazioni con altri artisti e creativi e consente all'istituzione culturale di diventare una piattaforma per l'innovazione, lo sviluppo e l'attrazione del talento, l'ideazione, la co-produzione e la collaborazione. Una direzione che risponde artisticamente al suo pubblico locale, alla sua ecologia cultura e al più ampio contesto artistico italiano e internazionale.

OTTAVIO DANTONE

Direttore musicale

Dopo essersi diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in organo e clavicembalo, ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica diventando uno dei clavicembalisti più apprezzati della sua generazione.

Nel 1985 ha ricevuto il premio di basso continuo al concorso internazionale di Parigi e nel 1986 è stato premiato al concorso internazionale di Bruges. È il primo italiano a ottenere questi riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Profondo conoscitore della prassi esecutiva del periodo barocco, dal 1996 è il direttore artistico e musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna. Sotto la sua direzione si è affermata come uno degli ensembles di musica barocca con strumenti antichi più noti e richiesti nel panorama internazionale.

La sua carriera lo ha portato ad accostare al repertorio più conosciuto la riscoperta di titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna nei festival e nei teatri più importanti del mondo, tra cui la Elbphilharmonie di Amburgo, il Concertgebouw di Amsterdam, la Staatsoper e la Pierre Boulez-Saal di Berlino, la Philharmonie di Colonia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival di Glyndebourne, il Barbican Centre, i Proms e la Wigmore Hall di Londra, la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, il Teatro Real di Madrid, il Teatro alla Scala in Milano, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, il Lincoln Center di New York, l’Opéra di Parigi, il Festival di Salisburgo e l’Opera di Zurigo.

È regolarmente invitato a dirigere le più prestigiose orchestre sinfoniche internazionali, tra le quali la Staatskapelle di Berlino, l’Orchestra of the Age of Enlightenment di Londra, la Filarmonica della Scala a Milano, l’Orchestre National de France a Parigi, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, l’Orchestre National du Capitole di Toulouse e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della rai a Torino. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento di clavicembalo, musica da camera, basso continuo e improvvisazione. Nel 2020 Dantone è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella. Dal 2022 è Accademico di Santa Cecilia.

Con l’Orchestra Haydn Ottavio Dantone ha debuttato al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 2007, dirigendo Le nozze di Teti e di Peleo e l’EdipoColono; a partire dal 2011 è poi apparso regolarmente a Bolzano e Trento, sovente nella doppia veste di organista/clavicembalista e direttore, portando l’Orchestra anche in tournée a Milano e a Como. Nel 2021 Ottavio Dantone è stato nominato direttore principale dell’Orchestra Haydn; a partire dalla stagione 2024/25 ne è il direttore musicale.


ALESSANDRO BONATO

Direttore principale

Nato a Verona nel 1995, ha studiato direzione d’orchestra con Pier Carlo Orizio, Donato Renzetti e Umberto Benedetti Michelangeli.
Si è imposto all’attenzione internazionale nel 2018, a soli 23 anni, conquistando il terzo premio alla Malko International Competition di Copenhagen. È stato il più giovane Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana per il biennio 2021-2022.

In Italia ha diretto l’Orchestra della Toscana, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo ed è regolarmente ospite de I Pomeriggi Musicali, dell’Orchestra Toscanini di Parma, dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, come dell’Orchestra dell’Accademia della Scala che ha portato in tournée in Francia e in Armenia. All’estero è stato ospite della Danish National Symphony Orchestra, dei Wiener Concert-Verein, dell’Orchestra della Svizzera Italiana e della CRR Symphony Orchestra di Istanbul.

Ha debuttato in Giappone nel gennaio 2023 alla guida dell’Ensemble Kanazawa e successivamente della Tokyo Symphony Orchestra. Nel giugno 2024 ha debuttato al Teatro alla Scala in occasione del concerto finale dei corsi dell’Accademia della Scala, mentre nell’agosto 2024 ha debuttato al Ravello Festival dirigendo il tradizionale concerto all’alba. Nel novembre 2024 con la Filarmonica di Varsavia ha diretto la Messa di Requiem di Verdi.

Nell’estate 2022 ha debuttato al Macerata Opera Festival con una nuova produzione de Il barbiere di Siviglia mentre nell’autunno 2022 ha diretto per la prima volta nell’ambito del Circuito Lirico Lombardo la Norma. Nell’estate 2023 ha fatto il suo debutto all’Arena di Verona con Il barbiere di Siviglia, che riprende a Trento nell’ambito della stagione lirica 2024/25 dell’Orchestra Haydn. Nel dicembre 2024 è stato protagonista della ripresa della produzione di Otello con le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti all’Armenian National Opera.

A partire dalla stagione 2025/26 è il nuovo Direttore Principale dell’Orchestra Haydn

THOMAS DAUSGAARD

Direttore ospite principale

Nato a Copenaghen nel 1963, ha studiato al Conservatorio Reale della sua città e al Royal College of Music di Londra con Norman Del Mar, perfezionandosi con Leonard Bernstein, Franco Ferrara e Hiroyuki Iwaki e lavorando come assistente di Seiji Ozawa a Boston.

Direttore stabile dell’Orchestra da Camera Svedese dal 1997 al 2019, direttore ospite principale (2001-2004) e direttore stabile (2004-2011) dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese di Copenaghen, Principal Guest Conductor (2014-2019) e Music Director (2019-2021) della Seattle Symphony, dal 2016 al 2022 è stato Chief Conductor della bbc Scottish Symphony Orchestra di Glasgow; è inoltre direttore onorario dell’Orchestra Regionale Toscana e delle due orchestre scandinave guidate precedentemente.

Come ospite ha diretto, fra le altre, la Chamber Orchestra of Europe, la Baltimore Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Bergen, la Rundfunk-Sinfonieorchester e la Konzerthaus-Orchester di Berlino, la Boston Symphony, la Filarmonica di Bruxelles, la Cleveland Orchestra, la Filarmonica di Copenaghen, la Staatskapelle e la Philharmonie di Dresda, la Filarmonica di Hong Kong, la Houston Symphony,l’Orchestra del Brucknerhaus di Linz,la London Symphony, la Royal Philharmonic e la Philharmonia Orchestra di Londra, la Los Angeles Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica di Lucerna, l’Orquesta Sinfónica de rtvedi Madrid, la Melbourne Symphony Orchestra, i Münchner Philharmoniker, la Montreal Symphony e la New York Philharmonic Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Radio France e l’Orchestre de Chambre de Paris, la Philadelphia Orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Filarmonica e l’Orchestra della Radio kbsdi Seoul, la Singapore Symphony, la Sydney Symphony, la Tokyo Metropolitan e la Toronto Symphony Orchestra,i Wiener Symphoniker, la National Symphony Orchestra di Washington, dc, e la Filarmonica di Wrocław. Tra i festival internazionali che lo hanno visto sul podio ricordiamo quelli di Edimburgo, Londra (bbc Proms, ‘esportati’ anche a Tokio nel 2019), New York (Mostly Mozart), Ravinia, Salisburgo e Tanglewood.

Dausgaard ha inciso più di settanta cd, tra cui i Concerti Brandeburghesi di Bach, Sinfonie di Beethoven, Schubert, Schumann, Bruckner (con la Filarmonica di Bergen, cd bis), Brahms, Mahler (la Decima, nella terza versione di Deryck Cooke), Carl Nielsen (con la Seattle Symphony) e Rued Langgaard, Kullervo di Sibelius (cd hyperion) e musiche per orchestra di Hector Berlioz, Franz Liszt, Richard Strauss, Alexander Zemlinsky, Béla Bartók (cd Onyx), Pelle Gudmundsen-Holmgreen (cd dacapo) e di altri compositori danesi. Ha orchestrato Danze ungheresi di Brahms, Lieder di Grieg e Sibelius nonché i Quadri di un’esposizione di Musorgskij (con coro); è stato insignito della Croce di Cavaliere dalla Regina di Danimarca ed è membro dell'Accademia Reale di Musica in Svezia.

FABIO CHERSTICH

Artist in residence

Fabio Cherstich è nato a Udine nel 1984. È regista e scenografo di teatro e opera. Il suo lavoro combina una meticolosa attenzione all'estetica visiva con la passione per i nuovi media e i linguaggi artistici contemporanei. Ha lavorato in numerosi teatri, tra cui il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro dell'Opera di Roma, l'Opera d'Avignone, l'Opera di Marsiglia, il Teatro Maillon di Strasburgo, il Teatro Argentina di Roma e Teatri di Reggio Emilia. Le sue produzioni sono state invitate a prestigiosi festival internazionali, come il Festival di Napoli, il Festival Premiére-Strasbourg, il Festival Dei Due Mondi di Spoleto, lo STUCK Contemporary Art Center Festival di Leuven e la Biennale di Teatro di Venezia. È l'ideatore e regista del progetto "Operacamion", opera-on-the-road descritta dal New York Times come "un progetto unico capace di riportare l'opera alle sue origini". Come regista di eventi performativi nel campo della moda e del design, ha collaborato con brand come Cassina, Gufram, Memphis Milano, Fay, Hermès, Off-WHITE e Acne Studio. Insegna estetica della regia teatrale presso la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e l'Università IULM di Milano. Da sempre interessato all'arte contemporanea, con particolare attenzione alla scena underground di Manhattan degli anni '80 e '90, dal 2019 è curatore del Larry Stanton Estate di New York. Dalla stagione 2024/25 è Artist-in-residence della Fondazione Haydn per il triennio.

 


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