L’Ape musicale

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La serata inaugurale della Stagione (sabato 7 febbraio, ore 20:30) è costituita da una prima assoluta, commissionata dal Teatro Massimo: Il quadro nero ovvero La Vucciria, il grande silenzio palermitano, opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta una rilettura sonora del celebre quadro di Renato Guttuso su testi Andrea Camilleri, in cui musica e parole convivono con le immagini di un film interpretato da Francesco Scianna e Giulia Andò; sul podio dell'Orchestra del Massimo Tonino Battista e anche il Coro diretto da Piero Monti.

 

Con il secondo appuntamento (giovedì 5 marzo, ore 20:30) si apre un mese di concerti molto intenso e soprattutto il ciclo dedicato a Beethoven e ai suoi concerti per pianoforte con il n. 1 op. 15 affidato a un celebre interprete come Barry Douglas; il programma – diretto daMaxim Pascal – si completa con Fliesse, Wonnezahre, Fliesse Aria per l'incoronazione dell'Imperatore Leopoldo II WoO 88 (in prima esecuzione al Teatro Massimo) e la più nota Sinfonia n. 3 op. 55 "Eroica".

 

Si prosegue con i concerti beethoveniani n. 2 op. 19 e n. 3 op. 37 (giovedì 12 marzo ore 20:30) con il noto pianista francese François-Frédéric Guy e Sebastian Lang-Lessing sul podio; il programma prevede anche il “Largo” dal Concerto per oboe e orchestra H. 12 e laRomanza per violino e orchestra op. 50, affidati nei ruoli solistici rispettivamente a Pier Ugo Franchin e Silviu Dima, primi strumenti dell'Orchestra del Massimo.

 

Quindi il direttore musicale Gabriele Ferro salirà sul podio per una delle più amate pagine sinfonico-corali del Novecento (seppur completata nel 1896, fu eseguita la prima volta nel 1902), la Terza Sinfonia di Gustav Mahler (giovedì 19 marzo, ore 20:30) con la partecipazione del mezzosoprano palermitano Marianna Pizzolatoaffermata internazionalmente in un vasto repertorio che spazia dal Barocco al Romanticismo, il Coro femminile e il Coro di voci bianche del Massimo.

 

Si torna al ciclo beethoveniano (martedì 24 marzo, ore 20:30) con il Concerto n. 4 op. 58 eseguito da Benedetto Lupo e la direzione diNicholas Collon impegnato anche nell'ouverture König Stephan op. 117 (prima esecuzione al Teatro Massimo) e nella Sinfonia n. 6 op. 92"Pastorale".

 

Ancora Beethoven (sabato 28 marzo, ore 20:30) con il debutto a Palermo del francese Jean-Efflam Bavouzet, pianista fra i più interessanti della scena internazionale odierna – recente vincitore del Gramophone Classical Music Award – impegnato nel Concerto n. 5 op. 73"Imperatore", il direttore sarà Daniel Cohen. Il programma prevede anche la cantata Meeresstille und glückliche Fahrt per coro e orchestra op. 112 (prima esecuzione al Teatro Massimo) e la Sinfonia n. 5 op. 67.

 

Ultimo appuntamento con Beethoven (giovedì 2 aprile, ore 20:30) per il meno frequente Concerto in Re maggiore op. 61a (prima esecuzione al Teatro Massimo), trascrizione d'autore del Concerto per violino, affidato all'italiano Roberto Prosseda con Aziz Shokhakimovsul podio per la Romanza cantabile per flauto, fagotto, pianoforte e orchestra H 13 (prima esecuzione al Teatro Massimo) con Giuseppe Davì (primo fagotto dell'Orchestra del Massimo) e la Sinfonia n.4 op. 60.

 

Torna sul podio del Massimo Stefano Montanari (domenica 3 maggio, ore 17:30) con un programma dedicato a pagine di Mozart e Mendelssohn. Del Salisburghese si ascolteranno il Concerto per flauto e arpa K. 299 (Rosolino Bisconti e Francesca Luppino solisti, primi strumenti dell'Orchestra del Massimo) e la Sinfonia n. 35 K. 385 "Haffner"; mentre di Mendelssohn la rara Ouverture op. 27 Meeresstille und glückliche Fahrt e il celebre Concertoper violino e orchestra op. 64 interpretato dallo stesso Montanari.

 

Secondo capolavoro del repertorio sinfonico-corale, sempre molto atteso, il Requiem di Giuseppe Verdi (giovedì 4 giugno, ore 20:30) affidato alla bacchetta di Roberto Abbado e con un quartetto di eccellenti solisti: il soprano Maria Agresta, il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, il tenore Giorgio Berrugi e il basso Michele Pertusi.

 

Dopo l'estate (sabato 3 ottobre, ore 20:30), si riprende con un concerto dominato dall'idea di oriente nella musica dei compositori russi:Günter Neuhold dirige l'Ouverture dall'opera Una sposa per lo Zar, la suite sinfonica Shéhérazade di Nicolaj Rimskij-Korsakov e le Danze polovesiane dall’opera Il Principe Igor di Aleksandr Borodin.

 

Per l'ultimo appuntamento “Perdersi... Ritrovarsi” (sabato 21 novembre, ore 20:30) torna sul podio il direttore musicale Gabriele Ferro con un programma inedito nel suo genere: le pagine scelte di Stockhausen (“Trans”) e Wagner (“Preludio” e “Incantesimo del venerdì santo” dall'opera Parsifal) – compositori legati a Palermo – hanno infatti una radice comune nel tema universale del ritorno alla vita e trovano un punto di incontro nel canto tantrico del Libro tibetano dei morti, testo sacro della religione tibetana che sarà cantato da un ospite internazionale, il cantore del Venerabile Dalai Lama.


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