The Passenger: la memoria dei carnefici
di Karina González
Su una nave, Liese, che ha nascosto al marito il suo passato nelle SS, crede di riconoscere un'ex internata ad Aushwitz che fu sua vittima. Questo il soggetto dell'opera del polacco Mieczysaw Weinberg The Passanger proposta in prima americana dalla Houston Grand Opera nello stesso allestimento di David Poutney in cui, a oltre quarant'anni dalla composizione (1968), andò in scena per la prima volta, a Bregenz nel 2010.
HOUSTON, 18 gennaio 2014 - La Houston Grand Opera ha offerto un'autentica rarità con la prima americana dell'opera The Passenger del compositore polacco Mieczysaw Weinberg, che avrebbe dovuto debuttare al Bolshoi 1968, ma fu eseguita in concerto solo nel 2006 a Mosca e messa in scena finalmente solo nel 2010, a Bregenz con la regia di David Pountney e le scene di John Engels, gli stessi responsabili dell'allestimento di questa produzione. Il libretto è basato sul testo del 1959 The Passenger from cabin 45, una drammatica vicenda basata sulle memorie dell'Olocausto di Zofia Posmysz, sopravvissuta ad Auschwitz.
La vicenda si svolge a bordo di una nave sulla quale Liese, che viaggia in compagnia del marito Walter, un diplomatico tedesco, si sente perseguitata e assalita dai ricordi che le suscita l'incontro con una donna simile a Marta, che aveva torturato quando era membro delle SS ad Auschwitz. Così la scena si struttura fra due livelli: il superiore è la coperta della lussuosa nave, l'inferiore è un campo di concentramento nel quale Pountney si focalizza per far risaltare il dramma, la crudeltà, la disperazione e il coraggio dei personaggi in un'opera molto ben realizzata nella parte scenica. I costumi apparivano realistici e adeguati all'epoca in cui si svolge la vicenda, così come di grande effetto quelli degli internati nel lager. L'opera è stata cantata in inglese, in una traduzione dello stesso Pountney, mentre il libretto è stato steso in origine in russo per essere poi intonato in diverse lingue, come avverrà prossimamente anche alla Chicago Lyric Opera.
Musicalmente la partitura è ricca di passaggi interessanti sotto il profilo melodico e ritmico, senza perdere la drammaticità insita nella moderna scrittura atonale. Patrick Summers ha mostrato il pieno controllo dell'orchestra, dirigendo con sicurezza. Nella lunga locandina che prevedeva artisti statunitensi e internazionali, si sono distinti la personalità scenica e il canto sicuro del soprano sudafricano Michelle Breedt come Liese; l'eloquenza del tenore canadese Joseph Kaiser come Walter; la convincente Marta del soprano Melody Moore. Da notare anche la prova di Morgan Smith come Tadeusz e il personaggio di Katya, cui ha prestato voce sonora e omogenea il Kelly Kaduce. Ma tutto il cast vocale e tutti gli artefici dello spettacolo meritano un plauso per aver offerto questo evento musicale e teatrale.
Michelle Breedt Liese Joseph Kaiser Walter Melody Moore Marta Morgan Smith Tadeusz Kelly Kaduce Katya Kathryn Day Bronka Agnieszka Rehlis Hannah Natalya Romaniw Krystyna Carolyn Sproule Vlasta Uliana Alexyuk Ivette Victoria Livengood Old Woman Robert Pomakov First SS Officer Peixin Chen Second SS Officer Kevin Ray Third SS Officer James Maddalena Steward/Elderly Passenger Cheryl Parrish Senior Overseer/Capo Patrick Summers Conductor David Pountney Director Johan Engels Set Designer Marie-Jeanne Lecca Costume Designer Fabrice Kebour Lighting Designer Rob Kearley Associate Director Leraldo Anzaldua Fight Director Courtney D. Jones Movement Director Richard Bado Chorus Master