Il concerto di Orfeo
di Gustavo Gabriel Otero
Chiude la stagione del Mozarteum Argentino l'omaggio a Claudio Monteverdi con la Cappella Mediterranea diretta da Leonardo García Alarcón. Eloquente protagonista, l'italiano Valerio Contaldo è il primo tenore a sostenere il ruolo di Orfeo nella capitale argentina, dove era sempre stato appannaggio di baritoni.
Buenos Aires 6 novembre 2017 - Per chiudere la stagione 2017, il Mozarteum Argentino ha presentato l'ensemble Cappella Mediterranea - gruppo nato in Francia su iniziativa di Leonardo García Alarcón - in due differenti programmi al Teatro Colón. Il primo consisteva, in forma di concerto e come omaggio al quattrocentocinquantesimo anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, la sua favola in musica L’Orfeo - la prima opera completa offerta da questa istituzione concencertistica; il seconodo - cui non abbiamo potuto assistere - prevedeva la prima americana dell'oratorio Il diluvio universale di Michelangelo Falvetti.
L’Orfeo è apparso nelle stagioni del Teatro Colón tre volte. Due in forma scenica, nel 1937 (edizione Benvenuti) e nel 2001 (edizione Gabriel Garrido), e una volta in forma concertante nel 1978 (edizione Malipiero). In tutte e tre il protagonista fu un baritono: Carlo Galeffi, Víctor Torres e Ángel Matiello rispettivamente.
In questo caso si è utilizzata l'edizione King´s Music GMC, per la prima volta il ruolo eponimo è stato appannaggio di un tenore e, ancora per la prima volta, una associazione privata l'ha proposta, in concerto, sul palco del Teatro Colón.
La prova offerta è stata di lampante eccellenza per la qualità dell'ensemble, l'impeccabile coesione sonora, l'omogeneità delle voci soliste e la corretta prestazione dei cori. Il principale fautore ne è stato il maestro argentino - trasferitosi in Europa - Leonardo García Alarcón, che ha guidato con mano sicura e perfetta cognizione stilistica la Cappella Mediterranea, i cantanti, il Chœur de chambre de Namur e gli elementi locali selezionati per l'occasione dal Coro de La Ciudad de Mendoza, preparato da Ricardo Portillo.
Le entrate e le uscite di coro e solisti, i piccoli gesti teatrali e alcuni opportuni cambi d'abito hanno conferito agilità all'aspetto visivo in una ben studiata mise en espace.
Tutti gli interpreti sono parsi adeguati per vocalità, consapevolezza stilistica e convinzione nell'articolare il testo. Nel ruolo eponimo si è distinto il tenore italiano Valerio Contaldo per la partecipazione in una lettura d'alto livello.
Mariana Flores ha convinto come Musica ed è stata una toccante Euricice. Alejandro Meerapfel come Plutone ha offerto bel timbro e declamazione efficace, mentre l'emissione morbida di Giuseppina Bridelli ha dato risalto alla Messaggera. Tanto Anna Reinhold (Proserpina e la Speranza) quanto Salvo Vitale (Caronte) hanno fatto emergere i loro personaggi, mentre Alessandro Giangrande (Terzo pastore/ Primo spirito/ Apollo) e il resto del cast hanno assolto con cura al loro compito.
Fotografías: Gentileza Mozarteum Argentino. Crédito Fotográfico: Liliana Morsia.7
Teatro Colón. Claudio Monteverdi: L’Orfeo, favola in musica in un prilogo e cinque atti. Libretto di Alessandro Striggio. Rappresentazione in forma di cocnerto. Valerio Contaldo (Orfeo), Mariana Flores (La Musica/ Euridice), Giuseppina Bridelli (La messaggera), Alejandro Meerapfel (Plutone), Anna Reinhold (Proserpina/ La Speranza), Salvo Vitale (Caronte), Estelle Lefort (Ninfa), Nicholas Scott (Primo pastore/ Terzo spirito/ Eco), Leandro Marziotte (Secondo pastore), Alessandro Giangrande (Terzo pastore/ Primo spirito/ Apollo), Matteo Bellotto (Quarto pastore), Philippe Favette (Secondo spirito). Ensemble Cappella Mediterranea. Choeur de Chambre de Namur (maestro del coro Leonardo García Alarcón). Coro Ciudad de Mendoza (maestro del coro: Ricardo Portillo). Maestro concertatore e direttore: Leonardo García Alarcón.