L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Inaugurazione con Martha

di Giuseppe Guggino

L’Orchestra Sinfonica Siciliana inaugura la sua nuova stagione con un lungo programma articolato in due parti simmetriche. Memorabile la presenza di Martha Argerich, impegnata nel Concerto in La minore di Schumann, suo indiscutibile cavallo di battaglia.

Palermo, 29 ottobre 2021.Attesissimo questo concerto di inaugurazione della nuova stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana per l’annunciata presenza solistica di Martha Argerich, desta non poco interesse anche per via del lungo e articolato programma proposto. Le due parti del concerto sono simmetricamente articolate rispettivamente sui coniugi Schumann e sulla musica russa di inizio ‘900 con Rachmaninov e Stravinskij. Sostanzialmente contemporanei del Concerto in la minore, tre dei quattro pianistici Pièces fugitives di Clara Wieck Schumann aprono la serata in una discreta trascrizione orchestrale di Andrea Portera in prima esecuzione, grazie alla quale la Sinfonica Siciliana guidata da Gianna Fratta si fa apprezzare per le tinte acquarellate con cui si colora l’originaria scrittura dei brani. L’atmosfera è dunque preparata per l’ingresso nella sala del Politeama Garibaldi – per l’occasione gremita come non mai (nonostante le previste due repliche) – di uno dei miti d’oggidì della tastiera: Martha Argerich, con l’usuale svolazzante gonna sbarazzina, raggiunge lo sgabello, salutata da ovazioni di stima incondizionata e, dopo il battere dell’orchestra, attacca i celebri accordi in levare della pagina forse prediletta dell’intera letteratura per pianoforte e orchestra da lei frequentata nell’ultra cinquantennale carriera. Incisa numerose volte in studio e testimoniata da innumerevoli live, la sua lettura della pagina che sa essere al contempo rapsodica e coerente, si rinnova con immutato fascino e sorprendente trasparenza anche in questa occasione. Nonostante la pianista argentina cerchi spesso con lo sguardo l’intesa con i professori d’orchestra, segno di una concertazione forse abbisognevole di qualche altro insieme, il dialogo tra strumento compagine residente restituisce al secondo tempo tutto il carattere di intima espressività proprio della pagina trascolorante nel trascinante rondò finale, in cui il carisma della Argerich si afferma con immutato smalto. Le ovazioni della sala in visibilio sono dunque più che giustificate, oltre che sufficienti a strappare un altro piccolo saggio dell’incommensurabile arte di Martha: Von fremden Ländern und Menschen, prima delle Kinderszenen, pagina per nulla esornativa o esuberante come si vorrebbe da uno scontato bis, che invece testimonia ancora una volta come la grandezza risieda spesso nella semplicità.

Dopo l’intervallo, spostandoci nella Russia di inizio ‘900, si riparte in maniera palidromica da un’altra pagina celeberrima della letteratura per pianoforte solista e orchestra, il secondo concerto di Rachmaninov, affidato a Daniel Rivera, pianista e didatta anch’egli argentino che nell’ultimo ventennio ha avviato con Martha Argerich un’intensa collaborazione. Purtroppo la pagina di ragguardevole difficoltà tecnica è resa sì con slancio, ma anche con un certo senso di approssimazione oltre che con povertà di dinamiche, quasi sempre sul forte, e con tocco sovente percussivo, anche nel secondo tempo che invece richiederebbe altra sensibilità. Anche l’orchestra non pare particolarmente in sintonia col solista, lasciandolo persino indietro nella vorticosa stretta dell’ultimo tempo.

Ben maggiore impegno la compagine di casa sembra voler riservare alla suite (in versione 1919) da L’oiseau de feu di Stravinskij, ove l’orchestrazione iridescente ancora debitrice verso Rimskij-Korsakov sembra risultare più congeniale anche alla bacchetta di Gianna Fratta. Applausi convinti salutano un’inaugurazione di stagione se non del tutto omogenea negli esiti certamente memorabile per la presenza della Argerich, oltre che per essere riuscita in una riconciliazione col pubblico che ci si augura possa proiettarsi su tanti altri appuntamenti del cartellone 2021/22.


 

 

 
 
 

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