L’Ape musicale

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Anna Netrebko

Il ritorno di Violetta

Attesa per il ritorno de La traviata

Anna Netrebko è Violetta per tre serate, Ailyn Perez per altre tre,

insieme all’Alfredo di Francesco Meli e al Germont di Leo Nucci.

Nello Santi dirige il suo primo Verdi alla Scala

nell’allestimento tradizionale e sontuoso di Liliana Cavani

locandina

La traviata di Giuseppe Verdi è in scena al Teatro alla Scala per sei recite dal 28 febbraio al 14 marzo. Dirige Nello Santi, il patriarca della tradizione operistica italiana che alla Scala ha diretto solo una Madama Butterfly nel 1972. Grande l’attesa per il cast: nella parte di Violetta si alternano Ailyn Perez (28 febbraio, 3 e 5 marzo) e Anna Netrebko (9, 11 e 14 marzo); Francesco Meli è Alfredo Germont e Leo Nucci Giorgio Germont. L’allestimento pensato da Liliana Cavani per il ritorno del titolo alla Scala nel 1990 con la direzione di Riccardo Muti si avvale delle sontuose scene del Premio Oscar Dante Ferretti e di costumi disegnati da Gabriella Pescucci.

All’apertura delle vendite il 28 dicembre una grande folla si è accalcata presso la biglietteria e oltre 60.000 utenti hanno cercato di acquistare un posto online: l’intera disponibilità è stata assorbita in poche decine di minuti. In questo momento restano soltanto gli ingressi in galleria in vendita il giorno di ciascuna recita.

Anna Netrebko è una delle ultime grandi stelle dell’universo operistico e l’unica personalità della musica classica a essere inserita nei “Time 100”, le 100 persone più influenti del mondo secondo Time. La sua carriera, iniziata nella natìa San Pietroburgo sotto gli auspici di Valery Gergiev (che la fece debuttare alla Scala in un concerto con la Filarmonica nel 1998 e poi in Guerra e Pace di Prokof’ev nel 2000) è esplosa con la parte di Donna Anna al Festival di Salisburgo nel 2002 (poi ripresa con Daniel Barenboim per l’inaugurazione scaligera 2011/2012) e soprattutto con La traviata nel 2005 con la celebre messa in scena di Willy Decker. Negli ultimi anni Anna Netrebko, che ha inaugurato la stagione 2015/2016 del Teatro alla Scala con Giovanna d’Arco di Verdi diretta da Riccardo Chailly, è stata Mimì ne La bohème e Leonora ne Il trovatore a Salisburgo (nel febbraio 2017 anche alla Wiener Staatsoper), Manon Lescaut nei principali teatri internazionali e Lady Macbeth nel Macbeth di Verdi (nel dicembre 2016 a Monaco). Dopo aver presentato un cd di arie veriste, Anna Netrebko inaugurerà la Stagione 2017/2018 del Teatro alla Scala con l’Andrea Chénier di Umberto Giordano diretto da Riccardo Chailly.

Il soprano americano Ailyn Perez, segnalatasicon un secondo posto al concorso Operalia e numerose vittorie nei principali concorsi americani, si impone dal debutto al Metropolitan come Micaëla in Carmen nel 2015 e al Teatro alla Scala come Mimì ne La Bohème diretta da Gustavo Dudamel la stessa estate. Subito dopo canta ne L’elisir d’amore all’Opera di Vienna ed è Violetta al Covent Garden (in sede e in tournée in Giappone), all’Opera di Monaco e ancora Mimì al Bol’šoj, a Zurigo, a Los Angeles e al Metropolitan. In questo ruolo tornerà alla Scala in giugno.

Francesco Meli, impostosi ormai come tenore italiano di riferimento, ha confermato le sue credenziali verdiane con il recente Don Carlo diretto da Myung-Whun Chung. Alla Scala, dopo il debutto nei Dialogues des Carmélites di Poulenc nel 2004, torna come Cassio nella ripresa dell’Otello diretto da Muti e come Arbace nell’Idomeneo inaugurale della stagione 2005/2006, diretto da Daniel Harding. Negli anni seguenti è Don Ottavio nel Don Giovanni (Dudamel 2006), Leicester in Maria Stuarda (Fogliani 2008), Cantante italiano nel Rosenkavalier (Jordan 2011). Strettamente verdiani gli ultimi ruoli: prima di debuttare in Don Carlo si era affermato in Giovanna d’Arco lo scorso 7 dicembre con Chailly e quindi ne I due Foscari con Michele Mariotti.

Leo Nucci è ormai parte della storia della Scala, dove debutta nel 1977 come Figaro ne Il barbiere di Siviglia, partecipando poi a due inaugurazioni di stagione dirette da Riccardo Muti: Il trovatore nel 2000 e Otello nel 2001. Sono ormai oltre 550 le sue recite di Rigoletto, ruolo ripreso anche alla Scala nel 2010, 2013 e 2016. Tra i suoi ruoli più celebri anche Simon Boccanegra, cantato con Abbado nel 1979 e poi ripreso con Solti nel 1988 in forma di concerto, con Ranzani nel 2014 e con Myung-Whun Chung nel 2016. Nucci è già stato Germont alla Scala nel 2007, con la direzione di Lorin Maazel.

Nello Santi, classe 1931,è ildecano deidirettori d’opera italiani. Direttore dell’Opera di Zurigo dal 1958 al 1969, ha debuttato al Metropolitan nel 1961 con Un ballo in maschera con Rysanek e Bergonzi. Il suo nome resta legato all’età delle grandi voci, da Joan Sutherland a Ettore Bastianini, Alfredo Kraus, Leontyne Price, Renata Scotto, Franco Corelli, Birgit Nilsson e moltissimi altri. Nel gennaio/febbraio 2017 è impegnato in Rigoletto all’Opera di Roma, cui seguiranno Lucia di Lammermoor e in aprile L’elisir d’amore a Zurigo. Alla Scala tornerà in ottobre con Nabucco, protagonista Leo Nucci.


 

 

 
 
 

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