L’Ape musicale

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Note al programma

Col vento in poppa debutta a Bologna il 18 giugno, Alexandra Dovganuna pianista moscovita di soli undici anni, per cui l’immenso Grigory Sokolov ha recentemente dichiarato: «È un raro caso: la definizione di “bambino prodigio” non è adatto alla pianista undicenne Alexandra Dovgan, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità. Mi fa piacere notare la maestria della sua formidabile insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei».

Alexandra Dovgan eseguirà musiche di Domenico Scarlatti, Beethoven, Chopin, Bach, Rachmaninov e Debussy (“Children’s Corner”).

Il 21 giugno, Giornata Internazionale della Musica, pianofortissimosi sposta al Parco archeologico del Museo Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto: in questa spettacolare cornice, all’aperto e al calare del sole, ecco tornare il cantante, compositore e pianista Matthew Lee, che ripropone irresistibili atmosfere rockabilly alla Jerry Lee Lewis. Ascoltandolo vengono in mente Renato Carosone, Valentino Liberace e Keith Emerson, i loro virtuosismi e travestimenti sonori. Il tutto condito da un'inedita dose di elettrizzante energia. Al Teatro di balle di fieno nell’antica città di Kianua, Matthew Lee col suo gruppo scatenato si divertirà a fondere le sue radici Rock’n’roll con quelle italiane.

Sul palco con lui, saliranno: Frank Carrera, chitarra, Alessandro Infusini, basso elettrico, Matteo Pierpaoli, batteria.

Ogni concerto di Sun Hee You è un evento a sé: la giovane e affascinante pianista coreana sa ricreare un clima assolutamente unico e irripetibile, fatto di virtuosismo, charme, passione e talento naturale. Sun Hee You si sta dedicando a un nuovo tipo di repertorio contemporaneo, quello di musiche di Nikolai Kapustin, il più grande jazzista russo vivente, la struttura della cui musica è classica, ma lo stile e il linguaggio appartengono al jazz. Con questo speciale “omaggio” a Kapustin, Sun Hee You metterà a confronto il suo geniale pianismo con quello di due giganti della scuola pianistica russa: Scriabin e Rachmaninov. La sua attesa performance è per il 25 giugno.

Vincitore del Concorso di Montreal nel 2017 e del Borletti Buitoni Trust Fellowship nel 2016, l’ungherese Zoltán Fejérvári ha suonato con grandi direttori quali Iván Fischer, Zoltán Kocsis, Kenichiro Kobayashi e Gábor Takács-Nagy. Camerista provetto, ha collaborato con i quartetti Keller, Kodaly, Elias, con i violoncellisti Ivan Monighetti, Gary Hoffman e Steven Isserlis, con il cornista Radovan Vlatkovic. Debutta a Bologna il 27 giugno con un programma alquanto affascinante che mette in luce le qualità del suo pianismo, ricco di virtuosismo, maturità espressiva e di una reale comprensione del testo scritto, con Haydn, Beethoven, Schumann (“Fantasia op. 17”).

pianofortissimoama presentare in anteprima su Bologna un grande talento del concertismo internazionale: quest’anno, la scelta è caduta sul vincitore assoluto del talent Amadeus Factory 2018, David Irimescu, che si esibirà il 2 luglio. Nato in Italia nel 1999 da famiglia rumena, allievo di Marina Scalafiotti al conservatorio di Torino, perfezionato con Philippe Entremont, Joaquín Achucarro, Michel Beroff, Beatrice Rana e Aleksandar Madzar, Irimescu è vincitore di una ventina di primi premi in concorsi e rassegne, elogiato per la sua precoce maturità musicale e la cura del suono.

David Irimescu debutta a Bologna eseguendo un impegnativo programma con musiche di Chopin, Liszt e Ravel (“Gaspard de la nuit”).

Il 4 luglio è la volta di Elisa Tomellini e Francesco Grillo, due interpreti già ospiti singolarmente delle passate edizioni, ma abbastanza diversi uno dall’altro: al talento compositivo di Grillo, autore di musiche proprie e di trascrizioni di opere famose (come le Quattro Stagioni di Vivaldi) si unisce il virtuosismo trascendentale e la musicalità prorompente della genovese Elisa Tomellini, che due estati fa si è resa celebre per essersi esibita sul Monte Rosa a 4.460 metri d’altitudine. Cresciuti al conservatorio di Milano, da pochi mesi costituiscono un duo pianistico alquanto scoppiettante, per il quale Francesco Grillo ha composto nuove opere che ascolteremo in anteprima.

Elisa Tomellini e Francesco Grillo eseguiranno con due pianoforti le Variazioni su un Tema di Paganini di Witold Lutoslawski, la Valse e il celebre Boléro di Ravel nelle originali versioni per due pianoforti dello stesso autore.

Chiude il festival, l’11 luglio, Gonzalo Rubalcaba, classe 1963, un pianista, percussionista e compositore cubano, considerato una delle stelle del jazz mondiale, con ben 16 nomination ai Grammy Awards (vincitore nel 2002 con l’album Nocturne come Best Latin Jazz Album), una trentina di album alle spalle e collaborazioni con i più grandi jazzisti, da Dizzy Gillespie a Herbie Hancock a Richard Galliano a Ron Carter, solo per citarne alcuni. La forza portentosa della sua mano sinistra, un formidabile senso ritmico e un superbo e nitido modo di fraseggiare lasciarono a bocca aperta, a metà degli anni 80, due jazzisti come Dizzy Gillespie e Charlie Haden. E fu proprio quest’ultimo a proiettarlo nel panorama jazzistico internazionale e a tracciargli un cammino lontano dall’Avana.

Alberto Spano

Direttore Artistico


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