L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Paesaggi & Tempeste

 

stagione 2014-2015

martedì 17 marzo 2015 ore 21

Torino, Conservatorio “G. Verdi”

PAESAGGI & TEMPESTE

Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino

Sergio Lamberto maestro concertatore

Alexander Chaushian violoncello

Georg Friedrich Händel

Concerto Grosso in sol minore op. 6 n. 6 HWV 324

Carl Philipp Emanuel Bach

Concerto in la minore per violoncello e archi Wq. 170 (H. 432)

John Ireland

Concertino Pastorale per archi

Prova generale aperta al pubblico: domenica 15 marzo 2015 ore 17 - Torino, Conservatorio “G. Verdi” - ore 17 (Intero: 10 euro – Ridotto: 8 euro)

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Può la musica rappresentare un paesaggio o una tempesta? Almeno a partire dal Barocco, esiste una grammatica per la raffigurazione musicale dei fenomeni naturali che si basa sull’imitazione dei suoni della natura. Questo tipo di linguaggio è stato portato a un primo grado di perfezione da Jean-Philippe Rameau e poi da Vivaldi, nei concerti delle Stagioni, fino al Beethoven della Sinfonia Pastorale; nel Novecento, il Concertino pastorale di John Ireland è uno dei brani che hanno raccolto questa eredità. Qui la natura si presenta come uno specchio dei sentimenti e si esprime attraverso passaggi nostalgici e momenti di maggiore leggerezza.

"Tempesta" è anche un moto dell'animo, secondo una metafora che fu talmente familiare al secondo Settecento da dare il nome alla poetica preromantica dello Sturm und Drang (tempesta e impeto). Carl Philipp Emanuel Bach, secondogenito di Johann Sebastian, è stato l'interprete perfetto di questo filone stilistico perché ha aperto la musica strumentale a quella sfera dell'emotività che sarebbe stata pienamente conquistata quasi cinquant'anni più tardi, con l'avvento del Romanticismo.

Non fa invece esplicito riferimento al mondo della natura il Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 6 di Händel, ma le sue "tempeste" sono tutte nella forza dei contrasti che scolpiscono il suono dandogli un'evidenza espressiva molto netta grazie a una condotta musicale fatta di dinamismo, distensione, melodia, ritmo, costruzione armonica…

Per questo programma affascinante l’Orchestra Filarmonica di Torino potrà beneficiare della complicità del violoncellista armeno Alexander Chaushian – per la prima volta a Torino – reduce dai grandi successi di Londra (alla Wigmore Hall, alla Queen Elizabeth Hall, alla Royal Festival Hall come solista e al Barbican Center con l’Academy of St Martin’s in the Field e la Royal Philharmonic Orchestra).

Il coinvolgimento di Alexander Chaushian conferma una delle idee dell’Oft: valorizzare e far conoscere al pubblico solisti di talento che stanno realizzando strepitose carriere all’estero ma che in Italia sono poco conosciuti.

Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via xx settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17) e mezz’ora prima del concerto presso il Conservatorio “G. Verdi”, aeuro 21, 15, 8.

Per informazioni tel. 011 533387 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Il protagonista

Nato a Erevan in Armenia nel 1977 in una famiglia di musicisti, Alexander Chaushian ha cominciato a suonare il violoncello a sette anni, studiando prima con il nonno e poi con Zare Sarkishian. Dal 1992 al 1995 ha studiato alla Yehudi Menuhin School con Melissa Phelps e alla Guildhall School of Music and Drama a Londra con Oleg Kogan.

Ha ricevuto una borsa di studio alla Royal Academy of Music di Londra e si è specializzato alla Hochschule di Berlino con Boris Pergamenchikov e con David Geringas.

Nonostante la giovane età, la sua carriera è costellata di premi e prestigiosi riconoscimenti: nel 1990 ha vinto il Premio Mozart a Verona e nel 1992 il Primo Premio del Concorso Internazionale di Musica in Olanda. Per ben tre volte gli è stato assegnato a Londra il “Guilhermina Suggia Gift”, una borsa di studio assegnata a musicisti di grande valore; nel 1997 ha ricevuto il Premio della Orchestra of New England e il primo premio del”Young Concert Artists” di New York. Nel 1999 ha ricevuto l’Anna Instone Memorial Award, nel 2001 il Premio Pierre Fournier e nel 2002 ha ottenuto il Terzo Premio al Concorso Cajkovskij di Mosca. Nel 2005 a Monaco di Baviera ha vinto il Terzo Premio e il Premio Speciale dell’Orchestra da Camera di Monaco al Concorso dell’ARD.

Alexander Chaushian si è esibito in numerosi paesi con l’Orchestra da Camera di Vienna al Konzerthaus di Vienna e alla Bruchnerhaus di Linz, con i London Mozart Players e la Philharmonia Orchestra a Londra, con l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra Reale Nazionale del Belgio, con Les Solistes Européens de Luxembourg (diretto da Yehudi Menuhin), con la Boston Pops Orchestra alla Boston Symphony Hall e con l’Orchestra Filarmonica Armena alla Carnegie Hall di New York.

In recital Alexander Chaushian ha suonato per prestigiosi festival in Inghilterra, Finlandia, Germania, Stati Uniti e Francia (al Théâtre du Châtelet a Parigi e a Montpellier come vincitore del Premio della Fondazione Beracasa di Radio-France e al Festival di Montpellier). Al Festival di Kronberg ha inoltre suonato con Gidon Kremer e Yuri Bashmet.

Chaushian è direttore artistico del Festival Internazionale di Musica da Camera Pharos a Cipro e dello Yerevan Music Festival in Armenia. Collabora regolarmente con i pianisti Ashley Wass e Yevgeny Sudbin e ha collaborato con molti artisti di grande valore: Levon Chilingirian, Dmitri Sitkovetsky, David Geringas, Phillippe Cassard, Yuri Bashmet, Diemut Poppen e Julia Fischer.

Tra gli impegni più recenti di Chaushian ricorderemo concerti di grande successo a Londra alla Wigmore Hall, alla Queen Elizabeth Hall, alla Royal Festival Hall come solista con la Philharmonia Orchestra, al Barbican con l’Academy of St Martin’s in the Field e la Royal Philharmonic Orchestra, a Milano in Conservatorio con l’Orchestra da Camera di Padova, con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme, con l'Orchestra Verdi all'Auditorium di Milano e in Giappone alla Suntory Hall di Tokyo.

Alexander Chaushian ha registrato la Sonata per violoncello di Šostakovič per la Performance Channel Television e ha inciso il Concerto di Wim Zwaag con i Nurnberger Symphoniker. BIS label ha inoltre pubblicato le Sonate di Weinberg che Chaushian ha inciso con il pianista Yevgeny Sudbin e il cd Armenian Rapsody, interamente dedicato a compositori armeni. Sono imminenti altre incisioni di Rachmaninov e Šostakovič.


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