L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Note di regia di Nicola Berloffa

Per cogliere la completezza de "Il ballo in maschera" bisogna pensare di lavorare su quattro opere differenti, per situazioni, scene, intrecci.

Il ballo è un insieme schizofrenico, forse l'unica vera opera verdiana bagnata nel grande romanticismo ottocentesco europeo, un'opera di tormenti, follie e ironia.

Questo insieme di elementi drammaturgici permettono una totale libertà di espressione al regista che può attingere a piene mani da tutto il repertorio.

Nel libretto troviamo vari piani di lettura, una causa politica fa da sfondo ad una storia d'amore platonica in alternanza a scene più leggere con un rimando all'operetta francese ottocentesca; il compito più arduo è cercare di livellare in modo giusto tutti questi ingredienti senza castrare il gusto di ogni singola scena, scene che si susseguono con alternanze bipolari di sentimenti e di smarrimenti.

Da libretto ci troviamo a Boston nel 1700, dove in una lasciva corte capitanata dal Conte Riccardo si scontrano pensieri più puritani e retti. I congiurati operano nella loro causa, l'omicidio del Conte, dall'inizio stesso parte un countdown serratissimo per lo spettatore che attenderà con ansia la scena del delitto finale, insomma...un thriller perfetto.

La forte caratterizzazione folcloristica di alcune scene permette di dipingere un'America da cartolina dove si intrecciano al dramma tutti gli elementi necessari per spiegare allo spettatore la scena. Proprio da questo ipotetico dramma folcloristico parte l'idea di regia: un viaggio nell'immaginario storico e visivo di quello che potrebbe essere l'America in un dramma romantico. Una ricostruzione evocativa del Teatro Ford di Washington, luogo dove si è svolto un altro omicidio politico storico, quello di Abraham Lincoln, farà da cornice allo svolgersi della storia con una ricostruzione fortemente teatrale di tutti i luoghi deputati all'azione; cowboy, indiani, amish, cortigiani e borghesi si scambiano continuamente in questo dramma di "travestimenti" dove fino alla fine le vere identità non saranno messe a nudo.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.