Credo salti all’occhio la varietà, sia per i brani sia per le nazionalità e provenienze, delle proposte che Rai NuovaMusica 2016 rivolge agli ascoltatori. Da Toshio Hosokawa a Ivan Fedele, da Wolfgang Rihm a Luca Mosca, da Márton Illésa Fabio Vacchi, e ancora György Kurtág, György Ligeti, Riccardo Panfili, Orazio Sciortino, Brett Dean e Benjamin Britten.
Così i tre direttori dei concerti in programma, anch’essi di provenienze assai diversificate e tutti provati interpreti di musica del Novecento e contemporanea: Marco Angius (che da poco ha guidato l’Orchestra Rai in una tournée di successo in Russia), Jonathan Webb e Olari Elts.
Luca Mosca è presente con il suo nuovo concerto per pianoforte e orchestra, presentato in prima assoluta, ed interpretato da Anna D’Errico. Alberto Barletta e Francesco Pomarico, prime parti dell’Orchestra Rai, sono gli interpreti del Doppelkonzert per flauto, oboe e orchestra di Ligeti, mente Francesco Dillon, violoncello, ed Emanuele Torquati, pianoforte, suonano il Doppelkonzert op. 27 n. 2 di Kurtág. La presenza di György Kurtág nel cartellone di quest’anno è un omaggio ai novant’anni del grande compositore.
Molte le prime esecuzioni italiane, come Ferne-Landshaft II di Hosokawa, Tört - szín - tér di Illés, Der Walddämon di Vacchi e Verwandlung 5 di Rihm.
Pur senza gli appoggi finanziari che in passato aiutavano l’impegno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella diffusione della musica contemporanea, ci sentiamo comunque in dovere di far conoscere – nei limiti della durata di questo breve Festival – brani di compositori affermati e di giovani promettenti, e di non tralasciare questo ambito che caratterizza la musica d’oggi.
Non ci resta che augurare buon ascolto.
Cesare Mazzonis
Direttore artistico OSN Rai