L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Quartetto Arditti

Omaggio a Scodanibbio

Area Sismica di Forlì e Rassegna Musica Nuova di Macerata

presentano

Omaggio a Stefano Scodanibbio

L’Arditti Quartet in sala di registrazione e in concerto con quattro brani

del celebre contrabbassista e compositore tre dei quali mai incisi

9 aprile 2015 – Forlì, Ex Chiesa di San Giacomo

Dedicato a Pierantonio Pezzinga

A quattro anni dalla sua scomparsa, Area Sismica di Forlì e Rassegna Musica Nuova di Macerata, tra le più importanti realtà italiane votate alla musica del presente, ricordano con un inedito progetto musicale Stefano Scodanibbio, grande contrabbassista e compositore conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Protagonista dello straordinario evento un quartetto d'eccezione, l'Arditti Quartet, da anni punto di riferimento di tutti i maggiori autori contemporanei nonchè profondo conoscitore dello stile compositivo di Scodanibbio e da sempre vicino alla sua figura.

Il progetto nasce dalla volontà di recuperare parte dell’immensa produzione musicale di Scodanibbio, che fu non solo un grande virtuoso del contrabbasso, ma anche e soprattutto un compositore poliedrico e raffinato, le cui creazioni non sempre riuscirono a esplicarsi in incisioni discografiche da consegnare alla storia della musica. Da qui l'idea di coinvolgere l'Arditti Quartet – da molti considerato il miglior quartetto d’archi dedito al repertorio contemporaneo - per interpretare e registrare quattro composizioni di Scodanibbio, tre delle quali mai incise (Visas già incisoe Lugares que pasan, Mas Lugares, Altri Visas).

Oltre alle registrazioni in sala, l’Arditti Quartet si esibirà il 9 aprile2016 (ore 21) nell’Ex Chiesa di San Giacomo Apostolo di Forlì presentandodue dei quattro brani – Visas e Lugar que Pasan. Completano il programma il Quartetto n.2 di György Ligeti e La souris sans sourure di Franco Donatoni.

Il nome di Scodanibbio (Macerata, Italia, 18/6/1956 - Cuernavaca, Mexico, 8/01/2012) è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni ’80 e ’90. Ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis. Autore di numerosi lavori per strumenti ad arco, ha collaborato anche con Luigi Nono, Giacinto Scelsi, Terry Riley ed Edoardo Sanguineti. Padre e direttore artistico della Rassegna di Nuova Musica di Macerata, fondata nel 1983, fu più volte ospite a Forlì di Area Sismica, associazione con la quale instaurò un solido rapporto di conoscenza e fiducia reciproca.

L’Arditti Quartet è uno dei massimi rappresentanti della musica contemporanea. Fondato dal violinista Irvine Arditti nel 1974, l’ensemble vanta un repertorio sterminato e una discografia vastissima che include attualmente più di 200 CD. Tra gli autori che hanno scritto per il quartetto ci sono Carter, Boulez, Gubajdulina, Ligeti, Stockhausen, Cage, Xenakis, Berio e molti altri. Le riletture dell'Arditti hanno lasciato un segno nel repertorio del XX secolo, e ogni nuovo concerto è un evento.

In totale Stefano ha completato quattro composizioni per quartetti d'archi e in anni più recenti parlammo dell’idea di inciderle – ricorda Irvine Arditti che conobbe Scodanibbio nel 1986 - Purtroppo questa idea non si è concretizzata nel corso della vita di Stefano, ma io sono più che felice di avere l’opportunità, durante i concerti di Forlì e Macerata del prossimo aprile in cui questi pezzi saranno inclusi, di realizzare tale progetto discografico che rappresenterà una testimonianza della sua eredità nel repertorio per quartetto d'archi.

Area Sismica è un’associazione culturale senza fini di lucro fondata nel 1991, con lo scopo di organizzare concerti e tournée di musica attuale ed eterodossa. Ha inaugurato la propria attività con il I Festival di Musiche Innovative. L’esperienza fu ripetuta nel 1992, ’93, ’94 e 2000. Successivamente Area Sismica cambia approccio passando dai festival alle rassegne, per rendere più incisiva la divulgazione di ambiti musicali sempre meno fruibili in Italia, diluendo in mesi quanto normalmente si concentra in diversi giorni di festival. La sua sede è una sala esclusivamente pensata per i concerti, per dare dignità e trasmettere tutte le emozioni che uno spettacolo dal vivo può dare. Dal 2011, prima in Italia, organizza un Festival dedicato alla Musica Contemporanea Italiana. Inutile descrivere o etichettare in un genere predefinito ciò che normalmente Area Sismica propone, poiché spazia dalla musica contemporanea a quella elettroacustica, dal jazz all’improvvisazione radicale. Il comune denominatore è lo spostamento, la fusione dei confini dei vari generi musicali. Infatti in questi anni il palco di Area Sismica ha visto artisti di ambiti diversi, da Stefano Scodanibbio a David S.Ware, da Fred Frith a Rohan De Saram, da Otomo Yoshihide a Tom Cora, da Rob Mazurek a Yannis Kyriakides, da Bob Ostertag a Fabrizio Ottaviucci e così via per centinaia di concerti. Molte registrazioni sono state utilizzate da etichette discografiche internazionali per produrre CD live, come ad esempio i concerti di Thollem McDonas, dei Lean Left, di Luc Ferrari interpretato da Ciro Longobardi, degli Ongaku2, del Collettivo di Resistenza Culturale, del trio Daniel Carter William Parker e Federico Ughi, e di molti altri.

Programma

György Ligeti Quartetto n.2

Stefano Scodanibbio Visas (mai incise)

Franco Donatoni La souris sans sourure

Stefano Scodanibbio Lugar que Pasan (mai incise)

Curricula Artisti

Stefano Scodanibbio. Contrabbassista e compositore (Macerata, Italia, 18/6/1956 - Cuernavaca, Mexico, 8/01/2012), occupa un posto di grande rilievo nella storia del contrabbasso per aver contribuito in maniera decisiva, per più di tre decadi, come interprete, ma specialmente come compositore alla rinascita di questo strumento.

Ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis. Ha collaborato a lungo con Luigi Nono (“arco mobile à la Stefano Scodanibbio” è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi.

John Cage, in una delle sue ultime interviste, ha detto di lui: “Stefano Scodanibbio is amazing, I haven’t heard better double bass playing than Scodanibbio’s. I was just amazed. And I think everyone who heard him was amazed. He is really extraordinary. His performance was absolutely magic”.

Ha suonato regolarmente in duo con Rohan de Saram e Markus Stockhausen.

Nel 1996 è stato insegnante di contrabbasso ai Darmstadt Ferienkurse, inoltre ha impartito Master Class e Seminari in diversi luoghi: Rice University di Houston, Berkeley University, Stanford University, Oberlin College, Musikhochschule Stuttgart, Conservatoire de Paris, Conservatorio di Milano.

Ha composto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco (Sei Studi per contrabbasso solo, Six Duos per tutte le combinazioni dei quattro archi, Concertale per contrabbasso, archi e percussioni, 4 Quartetti, Ottetto per otto contrabbassi, ecc.) e per quattro volte le sue composizioni sono state selezionate dalla SIMC, Società Internazionale di Musica Contemporanea (Oslo 1990, Città del Messico 1993, Hong Kong 2002,Stoccarda 2006).

Nel giugno 2004 ha interpretato la prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio, una propria versione per contrabbasso dall’originale Sequenza XIV per violoncello.

Attivo nella Danza e nel Teatro ha lavorato con coreografi e danzatori come Virgilio Sieni, Hervé Diasnas e Patricia Kuypers e con il regista Rodrigo García, figlio dell'immenso Gabriel Garcia Marquez.

Il suo lavoro di Teatro Musicale Il cielo sulla terra, con le scene di Gianni Dessì e la drammaturgia di Giorgio Agamben, è stata eseguito a Stoccarda nel giugno 2006, replicato a Tolentino nel luglio dello stesso anno e a Città del Messico nell’agosto del 2008.

Ha registrato per ECM, Wergo, Sony, Mode, Stradivarius, Ricordi, Montaigne Auvidis, New Albion.

Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti.

Nel 1983 ha fondato e diretto per trent’anni la Rassegna di Nuova Musica di Macerata.

Arditti Quartet

Irvine Arditti, violino

Ashot Sarkissjan, violino

Ralf Ehlers, viola

Lucas Fels, violoncello

L’Arditti Quartet è semplicemente il quartetto d’archi più importante attualmente attivo.

Gode di fama mondiale per la loro classe interpretativa e la tecnica raffinatissima.

Centinaia di composizioni per quartetto d'archi e per musica da camera sono state scritte per l'ensemble fin dalla sua fondazione, avvenuta per merito del primo violino Irvine Arditti, nel 1974. Molte di queste opere hanno lasciato un segno nel repertorio del ventesimo secolo e hanno dato all'Arditti Quartet un posto fisso nella storia della musica.

Le prime mondiali di compositori come Ades, Andriessen, Aperghis, Birtwistle, Britten, Cage, Carter, Denisov, Dufourt, Dusapin, Fedele, Ferneyhough, Francesconi, Gubaidulina, Guerrero, Harvey, Hosokawa, Kagel, Kurtag, Lachenmann, Ligeti, Maderna, Manoury, Nancarrow, Reynolds, Rihm, Scelsi, Sciarrino, Stockhausen, Xenakis e qualche altra centinaia, valgono più di qualsiasi descrizione della vastità ed ecletticità del repertorio dell'Arditti Quartet.

La stretta collaborazione con i compositori viene ritenuta dall'ensemble fondamentale per il processo di interpretazione della musica moderna, così come il ruolo educativo, ragion per cui svolge innumerevoli masterclass e laboratori per giovani musicisti e compositori di tutto il mondo.

Sterminata la discografia, che include attualmente più di 200 CD.

Il quartetto ha registrato per più di 20 etichette e l’insieme di tutti i CD incisi è la più ampia discografia di contemporanea disponibile per quartetto d’archi degli ultimi 40 anni. Per citarne solo alcuni, Berio, Cage, Carter, Lachenmann, Ligeti, Nono, Rihm, la serie completa di musica da camera di Xenakis e Stockhausen (di cui anche il conosciuto Helicopter Quartet).

Alcune delle uscite più recenti sono con la società francese Aeon e comprendono i profili di Harvey, Dusapin, Birtwistle e Gerhard, Ferneyhough e Paredes.

Negli ultimi 30 anni, l'ensemble ha ricevuto diversi riconoscimenti. Hanno vinto il Deutsche Schallplatten Preis diverse volte e il Gramophone Award per la migliore registrazione di musica contemporanea nel 1999 (Elliott Carter) e nel 2002 (Harrison Birtwistle). Nel 2004 ha ricevuto il premio 'Coup de Coeur' dalla Academie Charles Cros in Francia per il loro eccezionale contributo alla diffusione della musica contemporanea. Il prestigioso Premio Ernst von Siemens è stato assegnato a loro nel 1999 per 'carriera' nella musica. Restano ad oggi, l'unico ensemble ad averlo ricevuto.

L'archivio completo dell’Arditti Quartet è ospitato dalla Fondazione Sacher di Basilea, in Svizzera.

Ingresso

18 euro

Prevendita su

http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_show=82092

Informazioni

Area Sismica - Via le Selve 23, Forlì

www.areasismica.it  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


 

 

 
 
 

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