Vivaldi senza la parrucca
Da agosto ad ottobre, dai palazzi sul Canal Grande alle ville sulla Riviera del Brenta, il Festival Monteverdi Vivaldi diventa metropolitano. Un viaggio tra musica, arte ed architettura, alla scoperta del Settecento veneziano.
Dalla sua invenzione, il Festival Monteverdi Vivaldi si connota per il profilo internazionale e la qualità artistica della programmazione nonché per la bellezza delle location che ne ospitano gli eventi. Con l’edizione 2016 il Venetian Centre for Baroque Music propone una rassegna dove i luoghi diventano essi stessi ispirazione di un programma concepito come un viaggio.
Un Festival itinerante per scoprire, attraverso la musica, gioielli privati dell’architettura e dell’arte come i palazzi Pisani Moretta, Contarini Polignac, Marin a Santa Maria del Giglio, Zeno... Ospiteranno inoltre eventi del Festival Palazzo Zorzi, sede dell’UNESCO, il Teatro La Fenice, il vicinissimo Ateneo Veneto e il settecentesco Casino Venier…
Considerando la Riviera del Brenta il prolungamento ideale del Canal Grande, il Festival Monteverdi Vivaldi approda infine in terraferma, a villa Widmann Rezzonico a Mira e a villa Foscarini Rossi a Stra.
Per la prima volta nella storia del Festival, compagno di viaggio e protagonista della rassegna sarà Antonio Vivaldi. Un Vivaldi inatteso, senza la parrucca. “Sparruccare” Antonio Vivaldi a Venezia significa tracciare una linea di confine da quel modo di affrontarne il repertorio che ha fatto delle Quattro Stagioni la colonna sonora del turismo di massa a Venezia. Significa svelare l’uomo sotto la parrucca, proponendo brani ed arie di rara esecuzione o tracciando parallelismi con gli altri compositori della sua epoca. Infine, Vivaldi senza la parrucca è anche il Vivaldi assoluto, quello che ha attraversato le epoche restando contemporaneo e che, come tale, è stato più volte riletto e tradotto. Oltre ai concerti sarà attivo “il salotto del Festival”, un ciclo di appuntamenti con grandi nomi del panorama musicale barocco quali il mezzosoprano Vivica Genaux e il contralto Sara Mingardo.