L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Andras Schiff

András Schiff e le ultime sonate

domenica 6 novembre 2016 – ore 21
Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni – Torino
(abbonamento serie dispari)

 András Schiff pianoforte

 HAYDN, MOZART, BEETHOVEN, SCHUBERT: LE ULTIME SONATE

Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Sonata in mi bemolle maggiore Hob. XVI n. 52

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata in do minore op. 111

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sonata in re maggiore K. 576

Franz Schubert (1797-1828)
Sonata in si bemolle maggiore D. 960

András Schiff ritorna all’Unione Musicale di Torino per il terzo e conclusivo concerto dedicato agli ultimi lavori dei grandi classici viennesi. Dopo i due concerti della scorsa stagione – che avevano registrato il tutto esaurito – Schiff sarà al Conservatorio domenica 6 novembre 2016 (serie dispari di abbonamento), alle ore 21. Sul palco ci saranno nuovamente due pianoforti, un Bösendorfer e uno Steinway che Schiff alterna a seconda degli autori, una scelta voluta per sottolineare anche da un punto di vista timbrico le differenziazioni stilistiche dei diversi brani.
Grandissimo conoscitore di Bach e interprete di assoluto riferimento per il repertorio classico, András Schiff è famoso per le sue esecuzioni monografiche: più volte ha suonato dal vivo l’integrale del Clavicembalo ben temperato, delle Sonate di Mozart e di Schubert e, tra il 2004 e il 2009, il ciclo completo delle Sonate di Beethoven negli Stati Uniti e in Europa. In questo terzo e conclusivo capitolo verranno affrontate proprio le ultime quattro Sonate scritte da Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert e Schiff saprà mettere in evidenza affinità e divergenze che legano i quattro autori, il loro personale cammino e il loro confrontarsi con il passato.
Mozart scrisse la sua ultima Sonata K. 576 nel 1789, una composizione ricca di stupefacenti invenzioni pianistiche e tutt’altro che “facile”, come desideravano invece le modeste capacità strumentali della committente, la principessa Federica di Prussia. L’ultima di Haydn fu scritta nel 1794, un testamento che inizia con un ampio movimento, che Beethoven terrà bene a mente, e si chiude con un omaggio a Mozart. Ormai sordo, Beethoven compose la sua ultima Sonata nel 1822, cinque anni prima di morire, schiudendo mondi mai sospettati prima e condensandoli in due soli movimenti; nella stessa tonalità della celebre QuintaSinfonia, l’op. 111 si spinge in terre così lontane da arrivare persino ad accenni di jazz. Con l’ultima Sonata di Schubert, infine, siamo nel 1828, poche settimane prima della morte del compositore. Pubblicata postuma dieci anni dopo, l’opera di ampie dimensioni contiene tutta l’estetica e la poetica schubertiane e già Schumann seppe leggervi una nuova dimensione del tempo musicale: «La composizione scorre mormorando di pagina in pagina, senza mai pensiero per ciò che verrà, come se non dovesse mai arrivare alla fine».

poltrone numerate, euro 30
in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online
ingressi, euro 20
ingressi giovani fino a 21 anni, euro 10
in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA
Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino
tel. 011 566 98 11 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
orario: martedì e mercoledì 12.30-17 – giovedì e venerdì 10.30-14.30


 

 

 
 
 

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