L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Gian Paolo Minardi

Minardi parla di Berlioz, Bernstein e Musorgskij

Alle 18 di giovedì 9 novembre Gian Paolo Minardi presenterà le musiche di Berlioz, Bernstein e Musorgskij alla Sala Päer del CPM Toscanini

Prosegue presso la nuova sala conferenze Ferdinando Päer del CPM Toscanini, all’interno del Parco Eridania, il nuovo ciclo di conferenze della serie “Impariamo il concerto”. Giovedì 9 novembre, alle ore 18, ne sarà ospite il prof. Gian Paolo Minardi, chiamato a presentare il ricco e variegato concerto del giorno dopo nel quale risalterà la stella straordinaria di Krystian Zimerman, uno dei più grandi pianisti del nostro tempo, vincitore a soli 18 anni, nel 1975, del Concorso Chopin di Varsavia. In questa eccezionale circostanza non si terrà invece l’abituale anteprima del concerto. A partire dal 23 novembre Impariamo il concerto ritornerà nella sua sede abituale, la Sala Prove dell’Auditorium Paganini, con accesso dalla portineria posta sul lato orientale accanto al parcheggio. Tutte le restanti conferenze vedono anche confermato l’abituale orario d’inizio delle 18.

Il concerto presentato da Minardi, critico musicale e docente universitario ben conosciuto a Parma e non solo, ha, oltre alla presenza di un gigante del pianoforte come Zimerman, molti altri motivi di interesse. Il concerto, diretto da Grzegorz Nowak alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini, vedrà l’esecuzione della ouverture op. 9 Le carnaval romain di Hector Berlioz, della Sinfonia n.2 per pianoforte e orchestra The Age of Anxiety di Leonard Bernstein (nel imminente centenario della nascita dell’autore) e dei Quadri di un’esposizione, capolavoro di Modest Mussorgskij qui presentato nell’orchestrazione autenticamente “russa” di Sergej Gorshakov, prediletta da Kurt Masur, e non nella celebre versione di Maurice Ravel. La virtuosistica scrittura di Berlioz, che mette a dura prova qualunque esecutore, ha la sua origine dalle danze di Carnevale del II atto della sua opera BenvenutoCellini, che ebbe al debutto (1838) esito disastroso. Berlioz ne trasse però nel 1843 questa splendida ouverture, che resta un esempio scintillante della maestria dell’autore nell’orchestrazione. Bernstein scrisse la sua seconda sinfonia (in realtà un lavoro per pianoforte solo e orchestra) tra il 1948 e il 1949 su commissione del suo mentore Serge Koussevitzky (cui è dedicata), che si apprestava a lasciare dopo 25 anni la Boston Symphony Orchestra. The Age of Anxiety trae il suo titolo dall’omonimo poema di Wystan Auden, uno dei lavori allora più contestati del grande poeta inglese ma che gli valse il Premio Pulitzer la poesia e che è considerato oggi uno dei vertici della sua produzione. Rivista da Bernstein nel 1965, resta uno dei lavori che egli prediligeva. I Quadri di un’esposizione di Mussorgskij, il suo capolavoro, nato originariamente per pianoforte, vanta numerose orchestrazioni, prima fra tutte quella di Ravel. La Filarmonica eseguirà però quella di Sergej Gorshakov del 1954, il cui carattere autenticamente “russo” la fece incidere da Kurt Masur per Teldec.

L’accesso alla conferenza mantiene anche quest’anno il simbolico prezzo di 1 euro. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria della Fondazione Toscanini, adiacente alla sala Päer e situata presso il Centro di Produzione Musicale (CPM) Arturo Toscanini, Viale Barilla 27/A. Essa è aperta dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.00; il giovedì e venerdì anche dalle 14.00 alle 17.00. Ulteriori informazioni possono essere richieste telefonando negli orari d’ufficio al numero 0521/391339 oppure scrivendo all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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