L’Ape musicale

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Il sogno di una cosa

opera per il quarantennale della Strage di Piazza Loggia

Prima rappresentazione assoluta 9 maggio 2014 ore 21.00, Teatro Grande di Brescia

Il 9 maggio, giornata nazionale dedicata alle vittime delle stragi e del terrorismo, debutterà al Teatro Grande di Brescia l’opera lirica Il sogno di una cosa, una nuova produzione della Fondazione del Teatro Grande in coproduzione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e in collaborazione produttiva con il Piccolo Teatro di Milano e IED. Il progetto è realizzato in occasione dei 40 anni dalla strage di Piazza Loggia ed è un lavoro dalla doppia importanza: civile, per la commemorazione dell’anniversario, e artistico, per la scelta di investire nella produzione di una nuova opera contemporanea di un artista italiano. L’opera è stata infatti commissionata a Mauro Montalbetti, compositore di origini bresciane che si è affermato nel panorama della musica contemporanea con alcuni importanti lavori come Lies and sorrow con cui nel 2006 ha vinto lo “Johann Joseph Fux Opera composition Prize” e Another’s hell (2013), la sua composizione sinfonica ispirata ai sonetti di Shakespeare, recentemente eseguita in prima assoluta dall’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding.

La partitura dell’opera Il sogno di una cosa sarà eseguita dall’Ensemble Sentieri selvaggi diretto dal Maestro Carlo Boccadoro e in buca d’orchestra ci sarà anche il Coro Costanzo Porta di Cremona diretto dal Maestro Antonio Greco. Si tratta tuttavia di un’opera corale la cui ideazione e creazione è frutto di un lavoro condiviso con due artisti di straordinario talento: Marco Baliani, attore, drammaturgo e regista teatrale tra i più affermati in Italia, che ne curerà libretto e regia, oltre ad esserne uno degli interpreti, ed Alina Marazzi, una delle firme più importanti del panorama cinematografico italiano, cui è stata affidata la regia video che andrà ad animare di immagini, ricordi ed emozioni le scene essenziali di Carlo Sala intersecandosi con il disegno luci di Stefano Mazzanti. Insieme a Marco Baliani, saranno sul palco il soprano Alda Caiello, il musicista-performer Roberto Dani e gli allievi del secondo anno del corso di Teatrodanza della Milano Teatro Scuola Paolo Grassi. Un lavoro di ricerca importante, quello per Il sogno di una cosa, un progetto costruito grazie alla stretta collaborazione con Manlio Milani e la Casa della Memoria che hanno fornito tracce storiche e numerose testimonianze della vicenda da cui si è partiti per la costruzione dello spettacolo. Per la parte video è stata inoltre di fondamentale rilievo la collaborazione produttiva con l’Istituto Europeo di Design IED che ha impegnato in questo progetto un gruppo di studenti del corso di Video Design coordinati dai docenti Davide Sgalippa, Paolo Ranieri e Paolo Solcia: nell’ultimo anno i ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con Alina Marazzi per la realizzazione della parte filmica dell’opera, raccogliendo immagini del passato – ritrovate in alcuni importanti archivi italiani come l’AAMOD Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico di Roma, l’Associazione Home Movies di Bologna e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia – ma anche documentando il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi. Dalle suggestioni raccolte durante i lavori per Il sogno di una cosa, alcuni studenti dello IED hanno sviluppato un progetto di tesi che circuiterà insieme all’opera nelle tre città di Brescia, Reggio Emilia e Milano: si tratta di un’installazione multimediale che sarà appendice e ideale prosecuzione dell’opera e che sarà allestita in uno spazio aperto al pubblico durante il periodo delle rappresentazioni. A Brescia l’installazione sarà inaugurata il 10 maggio alle ore 11.00 presso la Sala del Grande Miglio del Castello di Brescia. L’idea che ha animato tutti coloro che stanno lavorando a questo progetto è che una commemorazione non può che fondarsi su un atto forte di memoria, l’imperativo resta quello di non dimenticare ciò che di terribile accadde quel giorno in Piazza della Loggia. Essere ancora oggi testimoni vuol dire che quei fatti, quelle vicende, sono diventate racconto di un passaggio generazionale che diviene monito e civile appuntamento. Ma se limitassimo la nostra opera a questa doverosa ed essenziale declinazione, agiremmo ancora come vittime, ripetendo la tragicità di quella giornata come un lamento funebre, col rischio di trasformare l’atto del non dimenticare in un esercizio retorico, dovuto. L’opera vuole invece compiere un tragitto diverso, non confinabile nella pura (seppur nobile) commemorazione localistica, ma essere riflessione universale sulla violenza, sul potere, sull’infamia. È rimasta, di quella giornata, la registrazione del comizio in piazza che viene interrotto dallo scoppio della bomba con le voci del caos e della disperazione che ne seguirono: è un documento unico che fissa l’attimo della strage in una dimensione sonora. Noi vorremmo che quell’interruzione, quella rottura di vite e di senso non fosse un fermo immagine del passato ma si trasformasse in un atto di resurrezione, proprio nel luogo simbolo della polis, il Teatro. Il sogno di una cosa assume così la tenacia della memoria e lo sguardo dolce e fiero del futuro. Il debutto dell’opera a Brescia sarà preceduto da un incontro con gli artisti che si terrà presso il Salone delle Scenografie del Teatro Grande il 5 maggio alle ore 19.00 e dalla prova generale aperta al pubblico delle scuole (sono aperte le prenotazioni allo 0302979324) che si terrà mercoledì 7 maggio alle ore 17.00. Dopo il debutto del 9 maggio al Teatro Grande, Il sogno di una cosa verrà ripresa in autunno, il 24 e 26 ottobre, all’interno della Stagione d’Opera del Teatro Grande. Successivamente l’opera sarà in scena al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto, nei giorni 31 ottobre e 2 novembre. L’ultima trasferta sarà a Milano al Piccolo Teatro Strehler nei giorni 6, 7, 8 e 9 novembre 2014. Gli enti coproduttori ringraziano UBI Banco di Brescia per il sostegno alla realizzazione di questo importante progetto e RAI 5 per la collaborazione che porterà sulle reti RAI la ripresa integrale dello spettacolo. La messa in onda dell'opera Il sogno di una cosa è prevista per il giorno 15 maggio alle 21.15 nell'ambito del programma "Petruska".


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