L’Ape musicale

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Appunti musicali

di Diego Fasolis

Dall’apertura della Sala teatrale LAC ho sempre pensato che fosse giunto il momento di riavere l’Opera a Lugano, che storicamente possiede non solo una tradizione ma pure un’importanza strategica per questo repertorio.

La prima proposta era per un’importante ma poco frequentata opera barocca di Händel con la presenza di balletto, cori misti, molti solisti e ricca orchestra barocca (Terpsicore/Pastor fido).

Mi è stato poi chiesto di proporre in alternativa un titolo più “popolare”. In maniera provocatoria ho indicato Il Barbiere di Siviglia come il titolo “popolare” per eccellenza. La provocazione è diventata convinzione trovandoci di fronte a uno dei capolavori assoluti della creazione musicale occidentale. Lo affrontiamo per un anniversario rossiniano con un complesso che si esibisce su strumenti storici. La tendenza internazionale è sempre più quella di eseguire le opere del passato con strumenti antichi e con prassi esecutiva “storicamente informata”. I Barocchisti (che qui dovremmo meglio chiamare I Classicisti) eseguono spesso il repertorio ottocentesco. L’ensemble ha infatti realizzato recentemente un grande tour dedicato a Norma di Bellini insieme al Coro della Radiotelevisione svizzera, Coro che sarà presente nella produzione de Il Barbiere di Siviglia nella sua formazione maschile.

A Lugano realizziamo in assoluto la prima registrazione discografica integrale e televisiva con strumenti storici. Useremo un diapason “classico” a 430 Hz che rende più confortevole e più morbido il canto. Per quanto attiene alla registrazione discografica proporremo per la prima volta la versione di Bologna del 1816 dove il personaggio di Rosina (affidato alla prima grande interprete de Il barbiere, Geltrude Righetti Giorgi) si era impossessata di una scena del tenore e aveva ricevuto da Rossini una nuova aria. Noi abbiamo a disposizione uno dei tenori più acclamati per questo ruolo e manteniamo tutte le sue arie nella versione originale. Il resto della Compagnia di canto è di altissimo livello internazionale e molto omogeneo, scelto d’intesa con Allegorica, una delle agenzie più qualificate per la musica antica nel mondo. Con Carmelo Rifici abbiamo oscillato qualche tempo per scegliere se proporre una versione integrale senza tagli, per poi decidere di apportare alcuni piccoli tagli nei recitativi affinché il pubblico possa godere di una versione scorrevole e, ci auguriamo, il più piacevole possibile per il battesimo del LAC quale nuova sede del melodramma in scena.


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