L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La fiaba di Čajkovskij danza con laVerdi

Crescendo in musica 2018/19

La bella Addormentata

La musica di Čajkovskij alimenta

la passione per la danza in Auditorium

Sabato 3 novembre 2018, ore 16.00

Auditorium di Milano, largo Mahler

La bella addormentata

Musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij

Espressione Danza

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Attore Nicola Olivieri

Testo Francesco Montemurro

Regia Camilla Meregalli
Direttore
Giovanni Mazza

Età consigliata: da 6 anni

Torna in Auditorium la rassegna dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, per proporre un classico: “La bella addormentata” con la musica di Čajkovskij e la partecipazione dell’associazione Espressione Danza Teatro & Scuola, giunta al suo 13° anno di collaborazione con laVerdi per il progetto Crescendo in Musica.

Ancora una volta i numerosi allievi di danza delle diverse scuole di Milano e dell’hinterland coinvolte, si esibiranno per il giovane pubblico del sabato pomeriggio all'Auditorium. Questa nuova versione del balletto di Čajkovskij ha un impianto più classico nelle coreografie, soprattutto nei passi e due e nei valzer, di sicuro impatto sui giovani spettatori. Non si è tralasciato, però, di stimolare il pubblico con qualche accenno alla danza moderna e contemporanea, ma dandole comunque una veste più narrativa che tecnica.

La narrazione della storia, di facile comprensione per i bambini, sarà agevolata dai testi in rima di FrancescoMontemurro interpretati dall'attore NicolaOlivieri. La supervisione del progetto e la regia sono di Camilla Meregalli

Biglietti: bambini fino a 14 anni euro 7,50; adulti euro 15,00. Abbonamenti a 5/10 concerti a partire da euro 30,00
Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2; on line: www.laverdi.org, www.vivaticket.it )

Il Progetto Educational, di cui la rassegna Crescendo in Musica fa parte, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, prosegue per il ventesimo anno consecutivo nell’intento di incentivare l’arte dell’ascolto. Un’arte che è alla base non solo della comprensione del linguaggio musicale, ma di qualsiasi processo educativo. Il progetto nasce con lo scopo di far vivere la musica come espressione culturale della società moderna, di integrare la formazione scolastica, di far apprezzare sia la musica sinfonica che ogni altro genere musicale senza barriere ideologiche, utilizzando il linguaggio universale quale strumento di integrazione. Il Progetto Educational si rivolge agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado con un programma articolato in percorsi modulati in funzione delle diverse fasce di età, nell’ambito di un repertorio musicale di altissimo livello che la Fondazione con i suoi 25 anni di storia, è in grado di garantire.

Biografie

Giovanni Mazza, direttore

Giovanni Battista Mazza si forma presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano: organo, pianoforte, composizione e direzione d'orchestra. E' oggi principalmente direttore d’orchestra e organista, ma da sempre sceglie di vivere la musica nelle sue diverse possibili espressioni. Facendola: alla guida di orchestre e ensemble (con un’attività che si è spinta negli Stati Uniti, in America latina e in tutta Europa) ma anche come interprete all’organo, suo strumento di elezione. Costruendo occasioni per farla: a Milano è fondatore e direttore dell'Orchestra Giovanile Paul Harris, mentre a Sondrio, sua città natale, da molti anni è una delle principali anime dell’organizzazione musicale (direttore del Circolo Musicale, impegnato nel restauro e nella riapertura del Teatro Sociale). Infine, scoprendola e studiandola: è responsabile della riscoperta, dopo cento anni, di brani inediti e ineseguiti di Ottorino Respighi, e più in generale dedica particolare interesse al repertorio sinfonico italiano poco frequentato (ha diretto nel Duomo di Milano il Concerto op. 100 per organo e orchestra di Marco Enrico Bossi, che da cinquant'anni non veniva eseguito in questa città). Fra gli enti che lo hanno ospitato in Italia vi sono l’Arena di Verona, l’Accademia del Teatro alla Scala, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Milano Classica, il Teatro Comunale di Ferrara, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, I Solisti Aquilani. Ha effettuato registrazioni per diverse emittenti radiofoniche e televisive ed è presente in campo discografico con incisioni dedicate a Bach e al '900 italiano. In entrambe le vesti di direttore e organista, Giovanni Battista Mazza (a suo tempo allievo di composizione di Niccolò Castiglioni) dedica un’attenzione particolare alla musica d’oggi: è stato il destinatario, fra l’altro, di prime esecuzioni assolute di Paolo Castaldi, Carlo Galante, Marco Molteni, Arvo Pärt. Anche il repertorio operistico, oltre a titoli quali Bohème (sua opera d’esordio), Così fan tutte, L’Elisir d’amore, Madama Butterfly, La Traviata, Cavalleria rusticana, comprende lavori contemporanei come Ulisse innamorato di Giovanni D'Aquila e Sebastiano Cognolato, diretto all’Arena di Verona. Di recente pubblicazione sono le sue trascrizioni per orchestra di brani pianistici del primo ‘900 del compositore milanese Aldo Finzi e della Salve Regina di Puccini, nonché la sua trascrizione per organo (edita da Universal) di Spiegel im Spiegel di Arvo Pärt. Insegna organo e composizione organistica presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e tiene lezioni e masterclass di direzione d'orchestra al Berry College University of Georgia (USA). Giovanni Battista Mazza crede nel valore spirituale del far musica, momento di conoscenza e luminoso strumento di ricerca e condivisione.

Francesco Montemurro, autore. Terminati gli studi classici e di Conservatorio, inizia la collaborazione con il "Piccolo Teatro" prendendo parte, in qualità di attore, cantante e mimo a numerosi spettacoli diretti da Giorgio Strehler. Frequenta il corso di mimo della Scuola del Piccolo sotto la guida di Marise Flach, ed in seguito i corsi di danza contemporanea di Chrystine Perrot. Intraprende quindi l'attività di regista curando diversi recital di poesia dell'attrice Anna Saia e come assistente di Lamberto Puggelli nel Malato immaginario di Molière per la "Compagnia degli Incamminati". A seguito dell'esperienza maturata - anche come autore - di numerosi "Concerti teatrali" del ciclo Crescendo in Musica per l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, tra cui La vera storia di Halloween, Pulcinella in Libertà, Pierino e il lupo, Guida all’orchestra, Il fantasma dell’opera, Don Chisciotte e Sancho Panza, Il carnevale degli animali, Pierino porcospino, La tarantella di Pulcinella, assieme all'attore Nicola Olivieri e allo scenografo Marco Calabrese fonda la compagnia "Il Sale in Zucca". Per l'autore e musicologo Danilo Faravelli mette in scena a Milano Zauber quel Flote…, Il dissoluto redento e La Serva Padrona di Pergolesi. Inoltre vince della dodicesima rassegna “EWIVA” indetta dal Comune di Milano con il suo Le quattro stagioni del Capitan Fracassa. Per la Giornata della memoria, insieme al Fisarmonicista Davide Vendramin, porta nelle scuole il suo Primo, ispirato ai sogni del più noto sopravvissuto ai campi di sterminio. Nelle passate stagioni del ciclo Yale a Milano scrive i testi per l’attrice Marta Comerio come voce recitante delle operette La Pèricole, Fruling e Mosca Ceriomuski. Ha collaborato con l'associazione FNASD e con l'Associazione Espressione Danza Milano per la scrittura dei testi e la regia di spettacoli quali Lo schiaccianoci, La bella addormentata, Cenerentola, Animali sulle punte, Il piccolo principe, Pinocchio e il Sognodi una notte di mezza estate. Partecipa regolarmente alla rassegna Torinese Micron, dedicata alle opere da camera per ragazzi e alla rassegna TamTamusica del Teatro Edi di Milano. Per il Crescendo in musica 2010/11 cura la regia de Il Monelloe le apparizioni di Maurice Ravel, Amahl e i Visitatori notturni di Giancarlo Menotti, Chi rapì la topina Costanza? di Roberta Vacca e Lo scoiattolo in Gamba di Nino Rota a cui aggiunge un prologo sulle musiche degli Uccelli di Ottorino Respighi. Per la stagione “Notturni in Villa” del luglio 2011 scrive e dirige L'Italia è un mobile: 150 anni nell'armadio, una riduzione del Rigoletto di Giuseppe Verdi, collegata al tema del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. La rivista "Spazio, essere bambini è bellissimo" pubblica i suoi racconti: Un violino per Arùn e L'arca di Mira. Nell'aprile 2013 mette in scena la prima assoluta dell'operina Chicino e Cicotta della compositrice Silvia Colasanti su testo di Roberto Piumini. Di recente apparizione il suo C'era una volta l'opera ed il FisaElisir d'amore, entrambi dedicati al repertorio Lirico. Oltre alla regia de L'orto dei sogni di Carlo Chiddemi, nella stagione 2013/14 scrive e mette in scena La famiglia degli archi da un'idea di Kirill Vishniakov con l'attore Tommaso Banfi e Classic top ten su arrangiamenti di Gabriele Bazzi Berneri.

Nicola Olivieri, attore. Vocalista e attore, dopo il “battesimo” al Piccolo Teatro di Milano in Faust - frammenti di Giorgio Strehler, dal 1990 conduce laboratori di Animazione teatrale per Bambini, collabora con il CRT Milano per il progetto “Teatro di Frontiera” e con l'As.Li.Co. al progetto per le scuole “Opera Domani” sotto la direzione di Serena Sinigallia, e dal 2009 con la scuola Steiner di Origlio (Lugano) in qualità di curatore del corso di teatro. Con la compagnia veneziana “VeneziaInscena” diretta da A. Iurissevich, dal 2004 veste i panni del protagonista nel canovaccio D'Amore rapito, suo debutto al Carnevale di Venezia con repliche nella rassegna estiva “Venezia in Campo” ed ai festival internazionali di Madrid e Lisbona. Nel 2006 interpreta Pulcinella ne La forza delle stelle di A. Stradella per la XXVII edizione del festival “Segni Barocchi” di Foligno. Notevole la sua interpretazione dei tre diversi personaggi protagonisti in Zauber quel Flote… del musicologo Danilo Faravelli, e del servo Vespone ne La serva padrona di Pergolesi. In occasione della Giornata della Memoria interpreta regolarmente, affiancato dal fisarmonicista Davide Vendramin, il ruolo del protagonista in Primo, monologo interattivo di Francesco Montemurro indirizzato alle Scuole Medie. In scena come Notaio nel Don Pasquale di Donizetti per As.Li.Co. Opera Pocket stagione 2007/08. Dal 2001 è interprete di numerosi spettacoli per il cartellone “Crescendo in Musica” con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sotto la guida di Damiano Michieletto, Arturo Cannistrà e Francesco Montemurro. Con quest'ultimo costituisce la compagnia IlSaleinZucca portando in scena in qualità di attore e cantante spettacoli che abbinano la teatralità alla musica classica eseguita dal vivo. Numerosi i titoli di cui è stato protagonista: Cantano i Bimbi, Vespina e il pianoforte, Nick lo strumento logo, E adesso ... Musical! (AA.VV), Marionette in Libertà (Stravinskij su testi di Rodari), Pierino e il lupo (Prokofiev), Guida all'orchestra (B.Britten), Tubby the tuba (George Kleinsinger) , Le quattro stagioni del CapitanFracassa (A. Vivaldi- spettacolo vincitore della XXII edizione della rassegna “EWIVA” indetta dal Comune di Milano), Don Chisciotte e Sancio Panza (M. De Falla) Il carnevale degli animali (C.Saint -Saens), Il Fantasma dell'Opera (Andrew Lloyd Webber), Lo Schiaccianoci e Cenerentola (Čajkovskij), Les Choristes (Bruno Coulais), Chi rapì la topina Costanza (R.Vacca), Lo scoiattolo in gamba (N.Rota), Pierino porcospino, La tarantella di pulcinella (G. Negri) ed il recente C'era una volta l'Opera, inserito nel cartellone Verdi e Wagner a Milano 2012. Nel 2013 è protagonista della prima assoluta di Chicino e Cicotta, operina di Silvia Colasanti su testo di Roberto Piumini e del FisaElisir d'Amore (una riduzione del capolavoro di G. Donizetti). Come componente stabile del trio "Le sorelle Marinetti" (nel ruolo di Turbina), riscuote da anni notevole successo anche in ambito televisivo e discografico.

Associazione Espressione Danza Teatro & Scuola

L’espressione nella danza riguarda “cosa muove le persone e non come le persone si muovono” come disse Pina Bausch. L’espressione nella danza ha a che fare con la comunicazione, coinvolge l’intuito, l’intenzione e l’energia nella ricerca della chiarezza e della qualità del movimento. Senza bisogno di usare parole si può esprimersi e quindi comunicare grazie al proprio corpo e farlo insieme ad altri. Danza per tutti, senza limiti di età a dispetto del sesso e delle capacità. Danza come coinvolgimento di tutta la persona che mira al collegamento di corpo, mente ed emozioni. Espressione Danza nasce nel 2002, e nel corso degli anni ha adeguato il numero dei corsi alle varie fasce d’età e preferenze di stile. Caratteristica peculiare è la particolare attenzione verso l’aspetto artistico, inteso come espressivo e comunicativo del movimento e della danza. Espressione Danza ha, infatti, l’abitudine di mettere in scena dei saggi/spettacolo che rappresentano delle esperienze complete in cui i protagonisti vengono coinvolti nel racconto di storie, di immagini, di emozioni lavorando oltre che sulle danze, anche sulla realizzazione delle trame.


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